Curiosità sulla Netiquette

Netiquette è una parola che mi ronza nella testa da un po’ di giorni, il ricordo di un corso di informatica che ho avuto modo di seguire qualche anno fa. E così sono andato a ripassarne il significato. Si tratta di una parola composta da un termine inglese (network ovvero rete) e da un termine francese (étiquette ovvero buona educazione).

Dunque, la Netiquette è il cosiddetto Galateo della Rete, il complesso delle regole di comportamento volte a favorire il reciproco rispetto tra gli utenti di Internet. Sono ovviamente regole di buon senso finalizzate ad evitare atteggiamenti invasivi, irrispettosi e provocatori da parte dei “naviganti“.

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L’elenco delle regole è abbastanza lungo, comprendendo divieti ormai ben noti, tra cui inviare spam, violare la privacy degli utenti pubblicando messaggi privati, diffondere notizie false e tendenziose Alcune regole, in particolare, hanno attirato la mia curiosità:

1)Non scrivere i propri messaggi, via e-mail, sui social o nei forum, in maiuscolo o grassetto. Infatti, spesso si è portati a scrivere in maiuscolo per dare evidenza ad alcuni passaggi del proprio discorso. Tuttavia, tale modalità di scrittura viene intesa dagli altri utenti come un urlo, un tentativo di prevaricazione da parte dell’interlocutore. Dunque, su internet la forma ha molta importanza ai fini di una corretta comunicazione del proprio pensiero.

2) Non inviare e-mail prive di oggetto. In effetti, ammetto di provare un po’ di fastidio nel ricevere e-mail senza oggetto e spesso sono tentato di rispondere inserendone uno da me scelto. D’altronde, la posta di Outlook, in caso di invio di messaggi senza oggetto, chiede prima una conferma. Si tratta di una regola volta a garantire il rispetto nei confronti di chi riceve molte e-mail e proprio grazie all’oggetto riesce a valutare le priorità di lettura.

3) Non inviare e-mail ad un gran numero di persone inserendo nel campo to (in italiano A) gli indirizzi di posta. Tale regola è finalizzata a garantire il rispetto della privacy dei titolari di tali indirizzi privati, oltre che a evitare il diffondere di virus che si trasmettono via posta e che potrebbero essere legati al computer di uno dei destinatari, per cui tutti gli indirizzi inseriti nel messaggio potrebbero essere catturati dal virus.

4) Scrivere in maniera accurata i propri messaggi leggendoli almeno tre volte. Infatti, in giro per i social si leggono continuamente messaggi scritti in maniera pedestre, sgrammaticati e a volte privi di senso. Nello stesso tempo, il Galateo informatico consiglia di non accanirsi contro gli errori altrui, umiliando pubblicamente eventuali strafalcioni degli utenti. D’altronde, questi prima o poi potrebbero vendicarsi!!!

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L’idea di un Galateo informatico si fece strada già nel corso degli anni novanta quando navigare su Internet era molto più arduo e gli utenti meno esperti avevano bisogno dei consigli di coloro che erano più abili. Questi ultimi, a loro volta, si aspettavano in cambio un comportamento educato e rispettoso. La netiquette venne dunque fissata in una forma definitiva dall’ottobre 1995 con il documento RFC 1855 che contiene tutte le regole ufficialmente e universalmente riconosciute per un buon uso della rete.

Ovviamente, non si tratta di norme di legge, ma, come detto prima, di regole di buon senso. Chi non le rispetta non sarà certamente soggetto ad alcuna sanzione, ma avrà comunque la disapprovazione degli altri utenti (che difficilmente fanno sconti a qualcuno). D’altronde, si tratta di qualcosa di molto simile a quelle regole che sono alla base della civile e quotidiana convivenza (rispettare la fila, non parlare ad alta voce nei luoghi pubblici, non parcheggiare in doppia fila). Chi le segue, mostra di avere rispetto degli altri e si conquista, quindi, l’apprezzamento generale nella consapevolezza che “è sempre meglio non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te“.

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