Sì ma va bene eh

Già che è lunedì.
Giàù che so già che devo andare a lavoro e a metà mattina mi devono cazziare. Perchè non ve lo dico ma, giuro, io e CollegaGenio abbiamo fatto una cazzata a fin di bene.
Oh. L’ho fatta con CollegaGenio quindi capite, una logica c’è. Lui è Genio. Ed è pure maschio. ( ormai su ‘ste categorizzazioni insisterò allo sfinimento così almeno la gente ha qualcosa da ridire 😀 😀 eh son donna…dispettosa come una scimmia 😀 )
Già piove.
E io non so da voi, eh. Ma a Brescia, quando piove, tre gocce e si blocca la città.
Io non lo so cosa che problemi ci hanno i bresciani con l’acqua.
Ci sono città che si allagano, dove crollano le cose, dove si gira in canoa…e nessuno fa un pieghino.
Qua…due spruzzetti di pioggia…vanno tutti nel panico più totale.
Tranne io. Che sono impanicata dalla nascita, a prescindere dalle condizioni climatiche.
Girano per le rotonde ( che noi qua siamo pieni di rotonde ) con lo sguardo dell’agnellino alla vigilia di Pasqua. Terrorizzati. E inchiodano. E’ lo sport nazionale bresciano, l’inchiodata sotto la pioggia nel bel mezzo della rotonda.
Io sono campionessa regionale, tra l’altro, lo dico con una certa soddisfazione.
Già mia figlia ha avuto la febbre sabato e stamattina era in modalità “sto morendo non puoi portarmi a scuola” con me che dicevo “sei sfebbrata da ieri, la pediatra ha detto che puoi andare” e lei che urlava “assassina! Sei un’assassina! Se muoio di raffreddore poi piangi!” roba che già mi sentivo la Commissaria Dei Servizi Sociali sul collo.
“Ma Nana, oggi hai la verifica importantissima di matematica, devi per forza andare a scuola!” e lei “Appunto per quello non devo andarci!” … cioè…lei è femmina eh…ma minchia, devo ammettere, ci ha una logica che fa invidia a un geometra.

Fatto sta che, miracolosamente, riesco a portarla a scuola, parcheggiare, in divieto naturalmente, in diciassettesima fila, accompagnarla nell’androne, sentirmi in colpa per essere un’assassina illogica e crudele che la manda a scuola sfebbrata da 24ore con la verifica di matematica, tornare indietro, mandare affanculo un tot di mamme che mi urlavano dietro per colpa del parcheggio, prendermi una sequenza di parolacce per il medesimo parcheggio perchè, effettivamente, me le meritavo e dirigermi verso il posto di lavoro.
Se non che…o senonchè…o Santanchè…o Santi Numi…la spia della benzina. Maledetta.
Che poi quella spia rossa, devo dire, nel nero del cruscotto ci sta di un bene…che io la lascerei sempre così. Sembra una rosa. Devo assolutamente fotografarla per Instangram.
E allora inizio a cercare un benzinaio. Inchiodando, chiaramente, ogni cinque minuti come in “oh eccone uno…aaaaah no è self service! Cosa ti suoooooni cosa vuuuuuoi? Piove! Tutti inchiodano. Quando piove si sa.”

Adesso facciamo un appello intelligente.
Signori Benzinai. Distributori di petrolio. Petrolieri. In Italia c’è un tasso di disoccupazione giovanile che fa paura. Capite? I ggggiovani sono tutti a spasso, le mamme devono ancora dar loro la mancetta. Che dite. Ne assumiamo qualcuno? Eh? No perchè con quello che costa la benzina a me la dovrebbe fare Brad Pitt a torso nudo, come minimo! E pulirmi il vetro con la lingua. Bleah. Anche no. E invece un kaiser! Tutti self service.
E alla fine niente o mi fermavo o restavo ferma in mezzo alla tangenziale ( che vabbè che piove…però…inchiodare proprio sulla tre corsie non so…) e quindi niente mi fermo.
E scendo dalla macchina. E inizio a fissare il distributore. Quanti bei pulsantini. Bon. Quale sarà quello giusto? E soprattutto dove sarà il buco dove infilare…coooosa cos’è che devo infilare dove oh Mes Dieux che mal di testa.
Ed è qui che si compiono le magie che poi ti fanno odiare il genere umano.
Si ferma lui. L’automobilista con la Mercedes.
Scende. Ti guarda. Lo capisce che tu non sei capace. Ah se lo capisce. Ma non ti chiede niente. Ti guarda. Con le mani dietro la schiena a mo’ di pensionato al cantiere. E inizia a fare un mezzo sorrisino che lo vedi che si sta trattenendo dal riderti in faccia ma vuole restare serio perchè lui, il  maledetto, pretende che sia tu a implorare il suo aiuto.

Sembra il mio moroso quando dico una puttanata delle mie o quando ho i miei momenti in cui mi perdo tutto l’italiano e me ne esco con qualche termine improbabile.
Che non è che ride, così magari io mi potrei porre il dubbio di aver detto una bestialità.
No. Lui serio, mi chiede spiegazioni. E io spiego la puttanata, aggiungendone a fila altre trecentordici e lui mica ride eh. Ascolta tutto serio. Poi alla fine mi risponde pure, tutto serio e io ci metto sette giorni e sette notti a capire che mi sta a pijà per…maledetto pure lui 😀
In pratica lo stesso tempo che ci mette la Somatoline a farti diminuire la cellulite. Solo che la Somatoline è bugiarda e io no. Però costiamo un sacco tutte e due.

E niente alla fine gliel’ho dovuto chiedere.
Gli ho detto che non riuscivo perchè con lui che mi fissava mi veniva l’ansia.
Naturalmente non ci ha creduto, mi ha fatto benzina in tre secondi trattenendosi sempre dal ridere.
Ma prima mi ha spiegato che il principale errore, quando fai benzina, è fermare la macchina dal lato sbagliato. Ecco perchè non trovavo il tubo da infilare. Ero dal lato opposto…ma del resto piove. Noncelapossofare.

Ah, il nervoso

“Tiffany vuoi smetterla di dondolare quel piede? Se continui vomito. T’o dico, eh.”
“No, Alice, non voglio smetterla. Anzi. Ora li dondolo tutti e due perchè son malmostosa, nervosa e anche un po’ isterica.”
“Oh, pure io.”
“Benissimo. Fanculizziamoci subito così poi siamo a posto per tutto il week end.”
“Ma io non voglio fanculizzarti!”
“No? Oh Mes Dieux. Sei malata?”
“No. Perchè sei malmonervosisterica?”
“Ma che ne so.”
“Sono gli ormoni.”
“Naaa. Non sono mica incinta.”
“Appunto.”
“Uè. Son mica un gatto che se mi sterilizzi o mi ingravidi mi calmo eh!”
“No ma funzioni uguale. A furia di camparci insieme ormai ragioni come loro.”
“Però i baffi non ce li ho.”
“Eh per fortuna eh…ci mancavano giusto quelli.”
“Cosa intendi? Alice, vuoi essere fanculizzata? E comunque. Sai cosa c’è?”
“Cosa.”
“Che non va mai niente per il verso che deve andare. Tutto sbagliato!”
“Anche il tuo italiano, vedo. Peggiora di frase in frase.”
“Adesso non stiamo lì a sottilare…littezzare…lizzare…insomma ci siamo capite.”
“Vedi? Tra due minuti comincerai a esprimerti con la stessa ricchezza di vocaboli di un Teletubbies. Lo so.”
“Alooooooora!”
“Cos’è che va storto?”
“Il mondo, Alice. Il mondo. Non ti rendi conto che questo mondo è tutto storto? Ha perso il baricentro. Mi pende il mondo. Mi è sbilanciato questo mondo. Peggio della bilancia di Forum.”
“A destra o a sinistra?”
“All’indietro Alice. Come fai a non accorgerti? Mi è lordosico questo mondo.”
“Ma che stai dicendo, santiddio?”
“Ma che ne so!”
“Dai. Su. Sfogati. A parole tue. Miagola se ti viene meglio.”
“Se non la pianti di prendermi in giro ti dò un’unghiata che ti tatuo una T sulla fronte. Allora. Segui il mio ragionamento. Concentrati.”
“Uhm.”
“Tu fai una cosa. O qualcuno ti fa una cosa. O succede una cosa. O insomma capita un fatto.”
“…forse era meglio se miagolavi…”
“Ti ho detto di concentrarti. Tu potresti anche tacere e nessuno saprebbe niente. Ah ah. Invece tu lo dici…”
“E allora sei scema.”
“No. E allora sei corretta.”
“Corretta ma molto scema.”
“Vabbè. Comunque lo dici. E trac, ti cazziano. Poi dopo un po’ scopri che chi ti ha cazziato, magari, ha fatto la stessa cosa però non te l’ha detto.”
“Perchè è intelligente.”
“Sì vabbè ma Alice ma parlare con te, però, è veramente inutile e seccante. Se non mi segui, allora, se non mi appoggi, allora, se non mi capisci…cioè…insomma…ora vabbè che vabbè ma poi che cavolo per davvero davvero?”
“Sai qual è il tuo problema, Tiffany? Oltre all’italiano, naturalmente.”
“Che mi scelgo male le amiche. Ecco qual è il mio problema.”
“No. Che vivi nel mondo degli Unicorni Rosa e Fatati. Il mondo è crudele, amica mia. Le nuvole non sono di zucchero filato, la pioggia non è pianto degli angioletti e quello che ti metti in testa tu non è la realtà.”
“Cioè?”
” Che ti devi fare furba! Furba, capito? Le cose non vanno dette. Non funziona che tu spieghi cosa vuoi e la gente ti capisce e te lo dà. Non funziona che tu dici una cosa e la gente reagisci come tu pensi di meritare. Qua funziona che tutti sono in gara contro di te e se tu tentenni quelli ti pesano e ti scamazzano sotto i tacchi. E infatti succede puntalmente questo.”
“…………..”
“Devi imparare un po’ di malizia. Di furbizia. Di giocoleria psicologica.”
“…giocoleria psicologica?”
“Sì. Vuoi che qualcuno ti faccia, ti dia qualcosa? Sta’ zitta, santi numi! Cosa stai lì sempre a pipponare e fammelo perchè io…e dimmelo perchè io…e blabla. Zitta. Gioca d’astuzia. Manipola affinchè le persone decidano da sole di volerti fare-dare quello che vuoi. E quando l’hanno fatto piglia tutto come se fosse dovuto, come se ti facesse anche un po’ schifo, come se stessi concedendo loro l’onore di renderti felice. Capito?”
“…no.”
“Come no.”
“Scusa eh. Come faccio a costringere una persona a comportarsi in un modo o a farmi dire una cosa o a farmela dare…se non glielo dico che cazzo voglio? Cosa sono veggenti?”
“E infatti ti ho detto. Manipola.”
“Chi?”
“I cervelli! Fai in modo per vie traverse che quello che vuoi avvenga.”
“Ma per chi mi hai preso per la Fata Smemorina? Che trasformo le zucche in carrozze e le lucertole in paggetti?”
“Ossignore ma quanta incompetenza in un così piccolo spazio come la tua testa!”
“…”
“Se tu parli. Se sveli i tuoi punti deboli. Sei finita.”
“Ma se li svelo a chi mi vuole bene…loro si prenderanno cura dei miei lati deboli.”
“Certamente. Insieme agli Unicorni Rosa, cavalcati da Folletti Danzanti e con l’accompagnamento del Coro Delle Fatine Dell’Ammmmmore.”
“Aloooooora!!!!”
“Svegliati. Te lo dico per il tuo bene. Cuciti quella boccaccia, piantala di correre dietro a tutti, smettila di giustificare e soprattutto incrocia le mani. Non aiutare più nessuno. Vedrai che chi vuole si muove, viene da solo e fa tutto quello che deve fare e dice tutto quelo che deve dire.”
“….”
“Che c’è?”
“Manco un aiutino posso dare? Un cinquanta e cinquanta? Una telefonatina a casa velocissima?”
“No.”
“Alice tu hai troppa fiducia nel genere umano mi sa.”
“Esatto. Ma non in te. Paghi tu la colazione? Sai io scappo, ho un appuntamento. Ho fatto in modo di farmi chiedere un appuntamento. E’ stato facile come rubare le caramelle a un bambino.”
“….”
“E ho anche accettato sbuffando, come fosse un piacere che stavo concedendo. Prevedo una giornata meravigliosa di fuochi d’artificio e performances romantiche degne del Principe Erik. Sai. Quando la gente si sente sotto esame…che non sa e non capisce che tu approvi o meno…s’impegna un sacco.”
“…”
“Be’?”
“Sto realizzando che è esattamente quello che faccio io di solito…m’impegno un sacco perchè non capisco…”
“E appunto. Te l’ho detto che ti devi fa’ furba. La vita non è un gioco a squadre, cocca, è un duello continuo. E tu fai vincere gli altri come fossero bambini sennò ci rimangono male. Ti sembra intelligente? Ciao…ci sentiamo…”

…mi sembra intelligente? Boh…13 euro di colazione? Ma che cacchio s’è mangiata quella?  Il cameriere? Tttttttacci sua…

La Forza delle Donne

E’ vero che io parlo di ruoli maschili e femminili a mo’ di focolare dell’800.
Ed è anche vero che ci credo. Perchè devo negarlo? Io vengo da un paese in cui i ruoli sono ancora fondamentali perchè serve davvero l’uomo che riesca a sollevare tot chili e la donna che sappia come cuocere una cena.
Nonostante sia un paese che si basa sul matriarcato, eh. Le donne comandano. Adesso se finisce la Clinton a governare l’America voialtri industrializzati farete tutti “oooooh un Presidente Donna come siamo avanti!” mentre da noi selvaggi le donne comandano da mo’. Ma dalla notte dei tempi, proprio.

Quello che però io penso…e sarà anche anacronistico di questi tempi e in questi luoghi ma purtroppo io ho questo vizio di avere pensieri partoriti dalla mia mente ottusa senza farmi soggiogare dalla società che cambia nella forma e nel colore…che devo fa’.
Si può anche diventare Presidente degli USA e non perdere la parte femminile del proprio carattere.
Perchè no?
Io purtroppo vedo una cosa che mi piace ancora meno del concetto di “donna in cucina e uomo a lavorà in miniera”.
Vedo un sacco di donne ma veramente tante donne che scimmiottano i maschi. E dico “maschi” apposta. Perchè se scimmiottassero gli uomini potrebbe anche andar bene ma invece queste scimmiottano proprio i maschi.
E un sacco di uomini le scimmiottano le femmine e non mi fate ripetere la distinzione tra femmina e donna che tanto è uguale a quella tra maschi e uomini.
A me non piace.

Avere parità di diritti non significa perdere le caratteristiche principali del proprio genere.
Io posso guidare un tir ( no, io no…decisamente no…ma un’altra sì ) e poi la sera mettere una minigonna e un tacco dodici ed essere seduttiva per il mio fidanzato.
Tu uomo puoi fare l’ostetrico ( professione un tempo non aperta agli uomini ) e poi trasportarmi la cassetta di acqua da sei perchè a me, per quanto guidi i tir, con la cassetta di acqua da sei mi si spana il polso in tredici secondi netti.
Dove sta il problema?
E invece no. Come al solito si esagera. Si parte da una cosa e si arriva all’assurdo.
Fateci caso, succede in molte cose eh.
Esempi polemici e provocatori? Sottolineo, provocatori.
Si parte dal concetto “troppa carne fa male” e si arriva a ritenere offesa se uno posta su fb ‘na bella costata alla fiorentina perchè gli amici vegani vengono oltraggiati nei loro sentimenti.
Si parte dal concetto “ognuno dev’essere libero di vivere la propria sessualità senza essere discriminato” e si arriva al punto che per il bacio in pubblico tra due uomini, se qualcuno dice qualcosa, insorge il mondo ( e ci mancherebbe! E’ più che giusto che insorga il mondo, questo e pure quell’altro! ) ma poi se due ragazzi etero si baciano in pubblico finisce pure che li denunciano e nessuno dice pio, anzi, gli danno degli schifosi.
Si parte dal concetto “no violenza sulle donne” ( più che giusto, anzi, un dovere ) e si arriva a squalificare uno dal GF perchè ha detto “se mia moglie mi tradisce l’ammazzo”. Che voglio dire n’è carina come cosa eh. Ma n’è manco carino che ne facciamo un dramma dato che tutti i giorni, ognuno di noi, semplicemente qua sopra, si dice pure di peggio. Figurati nella vita.

Torniamo a noi.
Le donne che scimmiottano il maschio. Lo fanno mostrandosi dure. Disinibite. Aggressive. Toste. Capaci di far da sole. Schifando quasi quelle cosine carine che gli uomini una volta facevano. Ma perchè?
Le donne sono forti. Lo sappiamo tutti. Le donne hanno una forza, una capacità di ripresa, una forza psicologica e di resistenza che gli uomini se la sognano. Se un uomo dovesse partorire, ragazzi miei, finirebbe il mondo, ve lo dico subito. Uno partorirebbe. Uno. Poi mette tutto su youtube e ciaoalcazzo.
Ma non serve avere atteggiamenti da maschio per dimostrarlo al mondo. Non serve promettere ceffoni a destra e manca, sottolineare di non aver bisogno di nessuno, sputare in faccia alla gente o ubriacarsi al bar o toccare il culo al bel ragazzo sull’autobus, eh.
Non servono i gesti plateali per dimostrare che siamo toste e sappiamo affrontare tutto meglio di loro.
Si può fare, serenamente, nella propria vita, senza rinunciare a mantenere l’atteggiamento femminile…che è inutile che diciamo sì o no, esistono cose prettamente femminili e prettamente maschili.
Ma le vedete tutte ‘ste donne che prendono l’iniziativa, che quasi fischiano per strada ai ragazzi, che sfoderano un’aggressività che non serve, oltretutto. ‘Ste donne che rinnegano con veemenza la maternità, anche. Cioè. Ci sta che non vuoi figli eh. Ci sta tutta. Tra l’altro forse fai pure bene, i figli sono ‘na fatica…ma chi te lo fa fare? Ma quando poi lo dici al mondo con quell’aria da “mento in alto di sfida…io figli non ne voglio non ho istinto materno” come fosse una gran qualità…ma perchè? Non puoi semplicemente dire “ho scelto di non averne” e punto ma chi ti dice niente?
‘Ste donne che urlano, sbraitano, bestemmiano, promettono morte e distruzione, si vantano di quanto scopano in un mese…ma so’ atteggiamenti che sanciscono la parità questi? Un conto è che tu donna possa andare con tutti gli uomini che vuoi senza essere additata o lapidata in piazza…un conto è che vai al bar e sventoli le fotografie delle vittime con altezza, peso, centimetratura e risata finale, ma scusa, ma ti pare un comportamento femminile questo?
Il che è tutto ben diverso dal vestirsi di rosa confetto, svenire davanti a una goccia di sangue, trillare davanti a un neonato o aver bisogno di un uomo che ti tenga per mano pure se devi andare a fare pipì. E’ ben diverso.
E gli uomini che imitano le femmine, a mio avviso, sbagliati uguale. Anche se, effettivamente, son diventati così perchè le donne si son maschilizzate e questi si so’ spaventati.
Li vedi: tutti attenti all’aspetto fisico. E guai a non fargli i complimenti manco fossero Belen, eh. Ohhhh caro come ti stanno bene queste fantastiche sopracciglia ad ala di piccione morto! E se non le noti, ciao eh. Musi. Alla stregua di “non noti niente di nuovo? E allora non mi ami!”
Tutti passivi. Iniziative zero. Lì in attesa che tu faccia tutto. A mo’ di geisha. Vogliono essere coccolati, guidati, difesi, compresi…ma perchè? Anche qui. Non c’è niente di male nel fatto che un uomo si commuova davanti a un film o a un cucciolo o a un bimbo, anzi, ce ne fossero! Ma adesso arriviamo che anzichè loro dirci “come sei bella” e noi dirgli “come sei forte” succede che si mettono a fa’ i confronti e ti sminuiscono pur di apparire più belli di loro…ma capite che è tale e quale a quello che facciamo noialtre con le modelle sui giornali? Uuuhm sì,..carina questa…però…guarda ha un brufolo.
Queste siamo noi, eh. Delle pazze squinternate di codesta portata, dai, diciamocelo.
Mo’ lo fanno loro.

Adesso.
Io son quella dei ruoli stereotipati, è vero. Io son quella che la donna deve essere accogliente, comprensiva, dolce, paziente e l’uomo il maschio alfa di carattere, razionale e risoluto e  risolutivo.
E forse sono un po’ fuoritempo e fuoriluogo, non voglio dire di no.
Ma…è davvero così brutto trovare deliziosamente femminili certi atteggiamenti…e deliziosamente maschili certi altri?
E’ davvero così brutto, da donna, tentare di “andare incontro di più” alle persone e magari accucciarsi volentieri in un paio di braccia quando si è un po’ in sindrome premestruale sul “sono depressa felice contenta triste spossata e vedo tutto rosa no nero” tipico?
E’ davvero così brutto se un uomo ti fa una carezza e ti dice “ci penso io ad aggiustare il rubinetto” o se per convincerti ad andare con lui ti “prega un po’” o se ti fa il complimento galante o se interviene quando qualcuno ti sta bistrattando a difenderti un pochino?

Si toglie dignità alle donne?
Domani nessuna più sarà chirurgo, preside, operaia, panettiera o infermiera specializzata?
Nessuna donna più domani denuncerà il suo aguzzino e gli farà prendere un sonoro ergastolo così impara a menarla?
Nessuna donna più si candiderà in politica?
Solo perchè magari un uomo è tornato indietro dopo essere uscito di casa per darti un altro bacio?
Ma dai.
Ma non scherziamo. Le donne continueranno a entrare nell’esercito con la mimetica. E a lavorare come cuoche. E gli uomini potranno serenamente avere l’hobby dell’uncinetto, comunque.

Ma la femminilità è un valore. Non è una debolezza. L’atteggiamento femminile è una risorsa in più delle Donne Forti e Potenti.
Così come la virilità è un valore aggiunto degli uomini Sensibili e Comprensivi.
E’ così poco dignitoso questo concetto?
Io non lo penso. Checchè mi si dica…io continuo a pensarla così.

E continuo ad andare a dire la mia pure dove so di non essere gradita.
Perchè in quanto femmina amo essere gradita. E mi dispiace non esserlo. Ma in quanto donna dico la mia opinione sempre e comunque dove e quando ho voglia di dirla, fregandomene dei giudizi. Visto? Si può essere entrambe le cose. Senza aver bisogno di un uomo che ti difende. Ma quando succede che un uomo mi difende mi fa piacere.
Sono indignitosa per questo? E chissenefrega. Che, tra l’altro, è una perfetta conclusione ricca di femminilità. Il chissenefrega è molto femminile. ( come in: oh questi stivali Jimmy Choo costano quanto un monolocale sul Garda…e chissenefrega son belli! )