Gilet Gialli: rivoluzioni moderne, c.d. rivoluzioni colorate, finalizzate a colpi di Stato, sempre eterodirette dalla Casa Bianca.

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Di Andrea Atzori

La rivoluzione dei Gilet gialli è iniziata dopo che Macron e Merkel si sono ribellati al progetto di Trump, di rafforzare la Nato con risorse finanziarie tratte dai bilanci degli Stati europei ed anzi hanno espresso la volontà di costituire un esercito europeo senza la partecipazione degli USA.

Insomma una ribellione netta e radicale al dominio americano in Europa. Ecco, in questo senso, la rivoluzione dei “Gilet Gialli”, come ogni altra rivoluzione colorata, è senz’altro da annoverare alla stregua di ogni altra rivoluzione, direttamente, preordinata al colpo di Stato, quali quella delle rose in Georgia, le “primavere arabe” in Medio Oriente, o quella arancione Ucraina e l’altra, sempre Ucraina, della piazza di Maidan.

Perché, i colpi di Stato nel mondo, siano giudiziari come quello subito in Italia ad opera di Mani Pulite, oppure quegli altri sempre da “repubblica delle banane” sudamericane, sono eterodiretti dalla Casa Bianca, che a questo punto potrebbe ben essere definita “Casa Nera”.

Il piano è, ancora e sempre, quello del “Divide et Impera”, copiato di sana pianta dalla storia dell’antico impero romano. Dividere i popoli per dominarli meglio.

Anche perché, portando la guerra in Europa, secondo la mentalità americana, si eviterà, ancora una volta, che essa possa raggiungere le sponde degli oceani nordamericani. Imperativo categorico, tenere le guerre lontane dal territorio degli Stati Uniti.

Obiettivo raggiungibile se i popoli stranieri, anziché coalizzarsi contro gli Stati Uniti, si combattono, invece, tra loro. Ma Trump ha fatto i conti senza l’oste.

Infatti, il primo risultato che otterrà sarà quello del sempre più stretto e crescente legame tra Europa e Russia e l’esercito europeo futuro sarà finalizzato, principalmente, a spezzare le catene con cui gli Stati Uniti hanno da sempre colonizzato l’Europa.

L’uscita della Gran Bretagna dall’UE, è preordinata a questo evento dell’aggressione all’Europa, da parte dei popoli anglosassoni. In mezzo ai Gilet Gialli, si verrà a scoprire essere presente una forza internazionale immane di terroristi mussulmani e militari e paramilitari stranieri, entrati in Francia per dirigere le operazioni di guerriglia urbana, come avvenne a suo tempo a Maidan.

Una forza di tale imponenza da piegare le forze dell’ordine di una Nazione tra le più forti d’Europa, non poteva certo essere improvvisata, costituita solo da cittadini senza alcuna conoscenza dell’arte della guerra.

Come nel colpo di Stato in Turchia, bisogna snidare i poteri locali collusi con lo straniero e scatenare la reazione-repressione in cui fu maestro Erdogan. Fa bene Macron a dichiarare lo stato di emergenza, facendo intervenire l’esercito ed appellandosi al senso di unità nazionale ed alla difesa dell Patria.

N.B. Il pretesto dell’aumento del carburante in Francia, che costa meno che in Italia, non era certo un motivo plausibile per scatenare una guerra civile, tale da rovesciare lo stesso ordine nazionale costituito, il cui unico scopo è quello di fare terra bruciata per poi consentire l‘avvento di loschi figuri di fiducia della Casa Bianca, dunque stranieri a tutti gli effetti!

Solo a queste condizioni si potrà realizzare il desiderio dei Neocon americani di costringere tutti gli Stati europei, finora recalcitranti, a dichiarare guerra alla Russia.

Gilet Gialli: rivoluzioni moderne, c.d. rivoluzioni colorate, finalizzate a colpi di Stato, sempre eterodirette dalla Casa Bianca.ultima modifica: 2018-12-03T14:53:04+01:00da Artalek

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