Maggio 2018: A.R. Kane – 69 (1988)

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Data di pubblicazione: 1 luglio 1988
Registrato a: H.art Studio (Londra)
Produttore: Ray Shulman
Formazione: Alex Ayuli, Rudy Tambala (voce, chitarre), (Maggie Tambala (cori), Russell Smith (basso), Billy McGee (basso), Stephen Benjamin (clarinetto), Ray Shulman (basso)

 

 “Everything’s going crazy

Gli A.R. Kane furono un duo britannico formato dal polistrumentista Alex Ayuli e dal cantante Rudi Tambala. Dopo aver pubblicato un paio di singoli, nel 1988 riescono a registrare il loro primo album: 69  L’album è uno dei primi esempi di ciò che viene definito dream pop: le canzoni mantengono la durata della semplice canzone pop da tre minuti e mezzo,  ma il tutto è ornato da un’atmosfera onirica, pre-industriale e dark, quindi l’antitesi della canzone pop stessa.
L’album si apre con Crazy Blue, la voce di Tambala ripete quasi all’infinito “everything’s going crazy”, suggerendo l’inizio di un sogno, di un trip psichedelico o forse proprio il fatto che questo nostro mondo is going crazy. Il brano è costruito su suoni onirici e sopra un giro di basso regolato. La produzione dell’intero album è ricca di molti effetti sonori e fisici. Suicide Kiss prosegue il “sogno” con un ottimo drumming regolare e un basso costante, il tutto presenta anche molti riff distorti di chitarra.
Lo scopo del duo è quello di reinventare un nuovo tipo di ritmo tipicamente pop  unito con sonorità industriali, noise e post rock. L’album infatti avrà una buona influenza in gran parte del sound dei primi anni ’90, in particolare nel filone alternative. Baby Milk Snatchers è un brano dall’indole psichedelica e tenebrosa:  ritmo decadente da metropoli notturna, il basso è sempre perennemente sopra le righe, è il cuore pulsante di quasi ogni singola canzone. Scab si regge interamente da un ritmo creato da un battito industriale e futurista con l’aggiunta di schitarrate ritmate in assenza del battito. Sulliday comincia con forti suoni distorsi per poi trasformarsi in un brano dai rimandi acid rock di fine anni ’60. Dizzy presenta un canto tranquillo alternato da urla infernali, un basso cupissimo e distorsioni. La componente calma e quella folle del canto creano un connubbio di originale fattura. Sperm Whale Trip Over è l’unico brano vicino al dream pop. Le voci sono più calde, tranquille, i cori in sottofondo rimandano alla psichedelia. The Sun Falls into the Sea inizia con un riff di chitarra spaziale di chiara matrice psichedelica, può ricordare i Pink Floyd del periodo Barrettiano. Le voci vengono fuse in una sola creando un’atmosfera di stordimento nell’ascoltatore. The Madonna Is With Child è permeata interamente dal basso scandente come un pianoforte e da una voce sussurrata. Spanish Quay è a metà tra il dream pop e la new age, il che può sembrare paradossale  all’interno di un album dalle sonorità fortemente caotiche,  ma in realtà la scelta è studiata appositamente per far calare l’atmosfera.
Il brano è strumentale e la durata è molto breve. Il ritmo cala negli ultimi pezzi e il tutto fa quasi presagire che il sogno (o forse l’incubo?) sta finendo e ci stiamo per svegliare.

Maggio 2018: A.R. Kane – 69 (1988)ultima modifica: 2018-05-24T13:08:41+02:00da pierrovox

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