Novembre 2018: William Patrick Corgan – OGILALA (2017)

Ogilala

 

Data di pubblicazione: 13 ottobre 2017
Registrato a: Shangri La Studios (Malibu)
Produttore: Rick Rubin
Formazione: William Patrick Corgan (voce, chitarre, tastiere, organo, mellotron), James Iha (chitarra), Sierra Swan (cori), Eric Gorfain (violino), Daphne Chen (violino), Leah Katz (viola), Richard Dodd (violoncello)

 

 

Tracklist

 

                                   Zowie
                                   Processional
                                   The spaniards
                                   Aeronaut
                                   The long goodbye
                                   Half-life of an autodidact
                                   Amarinthe
                                   Antietam
                                   Mandarynne
                                   Shiloh
                                   Archer

 

 

Il mio ricordo più antico è di essere diverso
(Billy Corgan)

 

La carriera post Smashing Pumpkins di Billy Corgan è tutto un ricercare qualcosa che proprio non gli riesce. Non si può certo negargli il fatto di averci provato con tutto sé stesso. Del resto quando segni gli anni ’90 con due monumenti come Siamese dreams e Mellon Collie and the infinite sadness, partoriti quasi per intero dal tuo genio (per il primo addirittura aveva deciso di registrare da solo persino le parti che spettavano a James e D’Arcy), e soprattutto quando hai sulla coscienza lo scioglimento di una delle band più importanti e influenti di quel decennio, è difficile reinventarsi.
Non furono gli Zwan, il primo album in solitaria The future embrace, né tanto meno i dischi della “rimpatriata” in solitaria con gli Smashing Pumpkins a risollevare le sorti di un artista sempre più preda del suo mastodontico ego. Giunto così alla soglia della cinquantina, Billy Corga decide di mettersi veramente a nudo, evitando le pantomime sintetiche del suo primo album da solista, e di imbracciare la chitarra acustica e lasciarsi andare alla melodia di canzoni scarne, ma non per questo senza abbellimenti.
Ogilala nasce quindi da questo desiderio di tirare le somme, di riaprire l’album di famiglia e riconciliarsi con sé stesso. Per la realizzazione viene chiamato un genio come Rick Rubin, e si segue fondamentalmente lo spirito delle American recordings di Johnny Cash. E così abbiamo una manciata di canzoni intime ed efficaci, senza alcuna ambizione che quella di far parlare il cuore.
E così l’iniziale pianistica Zowie sembra riprendere le armonie dolceamari dello strumentale di apertura di Mellon Collie enfatizzando il vibrato della voce, ancora più dolente. Processional è un pezzo pop con venature folk irlandesi suggestive, mentre The spaniards si presenta con un arrangiamento disadorno rispetto alle prime versioni provate dal Nostro nei vari concerti degli Smashing Pumpkins. Ciò le conferisce un’aura quasi mistica che la rende particolarmente suggestiva. Con Aeronaut si ritorna ad una forma di ballata pianistica molto intima e dal grande afflato, con particolari tocchi degli archi. The long goodbye si sposta su una struttura più tradizionalmente folk, mettendo in risalto le grandi abilità di songwriting da parte di Corgan. Half-life of an autodidact è un pezzo country annegato nel mellotron, che cresce man mano con i cori. La suggestiva e chiesastica Amarinthe è seguita dalle melodie in minore e lamentevoli di Antietam, classiche del repertorio del Nostro. Mandarynne è un’altra bellissima canzone “triste”, che potrebbe fare il paio molto facilmente con altre bellezze del passato come Annie-Dog, Blank page o For Martha. L’arrangiamento sixties di Shiloh invece ricorda Van Morrison e il primo Scott Walker, mentre la chiusura affidata ad Archer ci riporta ad alcune armonie che è facile rintracciare addirittura in Gish.
Non è certo un capolavoro Ogilala, ma ciò non gli impedisce di essere un album di tutto rispetto, incentrato sulla capacità scritturistica ed interpretativa di un gigante che ha saputo ritrovarsi, imparare dai suoi errori e dalle sue ferite, ed è pronto a rilanciare la sua band.

 

 

 

Novembre 2018: William Patrick Corgan – OGILALA (2017)ultima modifica: 2018-11-15T13:34:40+01:00da pierrovox

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