UNA GRANDE BATTAGLIA…

La grande battaglia che è la vita

Negli anni 80, quando avevo 16 anni non era pratica richiedere l’aiuto di uno psicologo o di qualcuno che potesse in qualche modo essere di aiuto, avvertendo un forte malessere psicologico mi sono “chiusa in casa” per un anno, dormendo di giorno e stando sveglia tutta la notte rifiutando qualsiasi rapporto con altre persone, non sono stata indirizzata verso un aiuto esterno.

Dopo circa un anno, all’ età di 17 anni, sono riuscita ad uscire dal mio isolamento ma presentavo, alla luce della consapevolezza di poi, segni di un disagio che poteva considerarsi profondo e che ho portato avanti finché ne sono diventata consapevole.

E’ stato soprattutto questo “disagio” oltre al desiderio di provare qualche tipo di nuove esperienze che mi ha portato all’ assunzione di sostanze, all’ inizio leggere e poi, in un crescendo di autodistruzione, sono passata a droghe pesanti.

Avvertivo un malessere interiore a cui associavo l’ incapacità ad interagire con altre persone, compresi i miei genitori.

Rifiutavo qualsiasi contatto con il mondo esterno e passavo la notte a mangiare qualsiasi schifezza come se mi volessi abbrutire tramite il cibo, leggevo fumetti di pessima qualità.

A 17 anni sono riuscita ad uscire dal mio isolamento ma dentro di me stavo male.

Ho ripreso a frequentare il liceo arrivando al secondo anno di universita’ con buoni risultati, ma lentamente mi sono avvicinata al mondo della droga iniziando a fumare canne.

Grazie all’ offuscamento che portavano alla mente sopportavo in modo piu’ semplice la realta’ esterna ed inoltre credevo che fumando mettevo in moto zone del cervello altrimenti inesplorate, credevo…………….

Quando ho provato, inizialmente l’ eroina ed in seguito la cocaina, sostanze che annullano totalmente l’ individuo, ci sono caduta immediatamente.

Si diventa totalmente dipendenti da queste “ polverine” e mentre la cocaina è devastante maggiormente nei riguardi del cervello e la sua carenza è piu’ che altro mentale, l’ eroina colpisce anche il fisico rendendoti debolissimo.

E’ iniziato all’ eta’ di 29 anni il mio percorso di disintossicazione tra periodi positivi passati per lo piu’ in comunita’, ed altri di ricaduta, ed è in questo periodo che si manifestano i primi sintomi della mia patologia psichiatrica: sentivo voci inesistenti di esseri demoniaci, tentativi di suicidio, una nuova chiusura in casa. Quando, dopo l’ ennesimo ricovero in reparto psichiatrico, mio padre mi messo di fronte alla scelta ‘o la comunità o non voglio piu’ saperne di te’, ho scelto la comunita’.

Questa volta sono stata molto fortunata perche’ ho trovato persone che, credendo in me, hanno saputo aiutarmi e dottori che mi hanno trovato la giusta terapia la cui assunzione e’ fondamentale per ottenere un miglioramento.

Lentamente ho preso coscienza sia della mia dipendenza sia della mia malattia.

E’ stata una lunga battaglia, costellata di alti e bassi: da una comunita’ psichiatrica di tipo “B” sono passata ad una comunita’ alloggio e, successivamente ad un gruppo appartamento e nei vari passi ho capito che da qualsiasi situazione, anche se difficile, si puo’ trarre un ‘ insegnamento ed e’ possibile sfruttare ogni momento vivendolo in modo positivo la grande battaglia …….. che e’ la vita.

 

UNA GRANDE BATTAGLIA…ultima modifica: 2016-09-28T11:36:45+02:00da idee_in_movimento16

2 pensieri su “UNA GRANDE BATTAGLIA…

  1. E’una storia bella e toccante.Triste, ma con un bel finale grazie soprattutto all’ impegno della protagonista.

    Nick

I commenti sono chiusi.