Tre principi per aiutare a vedere oltre il pettegolezzo

Tre principi

Le conseguenze del credere facilmente ai pettegolezzi

Lessi una volta questa storia: c’era uno spadaccino specializzato nel rubare ai ricchi e aiutare i poveri, nel reprimere il male e supportare il bene. Ma persone malvagie, a causa della perdita dei loro interessi personali, cospirarono con i funzionari corrotti per incastrarlo. Uccisero, appiccarono incendi, rapirono donne ovunque, lasciandosi dietro la firma distintiva dello spadaccino. Così il governo usò tale prova come giustificazione per arrestarlo. Di conseguenza, egli dovette vivere nascosto nella foresta, mantenendo segreto il suo vero nome. Un giorno incontrò una giovane donna e la sua domestica, braccate da malintenzionati. Durante i sei mesi che passarono insieme, entrambe le donne si erano fatte una buona opinione di lui. Dopo qualche tempo, la giovane donna dichiarò i suoi veri sentimenti nei confronti dello spadaccino e il desiderio di sposarlo. Rallegrato nel sentire tali parole, rivelò il suo vero nome, guardando il cielo e sospirando felice. Sentendolo, la giovane donna pensò: non è l’uomo ricercato dalle autorità? Dopo essersi ricordata delle dicerie, scappò subito via inorridita. Nella fuga, cadde accidentalmente da un precipizio e morì. La domestica, tuttavia, si rese conto che se lo spadaccino fosse stato davvero così malvagio le avrebbe di certo uccise tempo addietro. Come avrebbero potuto sopravvivere fino ad oggi? Così decise di rimanere con lui. Da allora, la domestica visse una vita felice con lo spadaccino.

Questa storia ci mostra come la donna che ha preferito investigare sui fatti ha avuto come ricompensa una vita felice con lo spadaccino. Vediamo, quindi, come le dicerie alla fine si dimostrano false. Mentre, la giovane donna, credendo alle dicerie senza nessun discernimento, alla fine ha perso la vita. È stata davvero sciocca, ed è un vero peccato!

L’origine delle dicerie

La giovane donna della storia è stata sciocca e ignorante, nella vita reale ci sono molte persone che si sono comportate nello stesso modo. Nel rammaricare la sua ignoranza condanniamo allo stesso tempo anche coloro che hanno messo in circolo le dicerie. Possiamo affermare che sono stati il loro egoismo e la loro malizia a uccidere la donna. Allora perché queste persone hanno creato tali dicerie? E qual’era la loro essenza? Possiamo prendere ad esempio le voci inventate dai farisei, al tempo in cui il Signore Gesù compiva le Sue opere, per trovare l’origine di tali dicerie.

Questo mi fa pensare al Signore Gesù, venuto nella carne, che parlò e operò tra gli uomini e ebbe un enorme impatto sul popolo ebraico. Le persone comuni iniziarono a seguire il Signore Gesù dopo averLo sentito predicare. Tuttavia, quando i sacerdoti, gli scribi e i farisei del tempo videro ciò, temerono che le persone comuni non li avrebbero più supportati e quindi essi non avrebbero più goduto delle offerte che le persone davano a Dio. Di conseguenza, per proteggere la loro condizione e il loro mezzo di sostentamento, cominciarono a spargere delle voci, che il Signore Gesù avesse scacciato i demoni per mezzo di Beelzebub, il principe dei demoni. Come riportato nella Bibbia, “E’ fuori di sé. E gli scribi, ch’eran discesi da Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzebub, ed è per l’aiuto del principe dei demoni, ch’ei caccia i demoni” (Marco 3:22). Inoltre, dopo che il Signore Gesù era risorto, fecero circolare altre voci, dicendo che i discepoli del Signore Gesù avessero spostato il Suo corpo. Come scritto nella Bibbia, “Ed essi, radunatisi con gli anziani, e tenuto consiglio, dettero una forte somma di danaro a’ soldati, dicendo: Dite così: I suoi discepoli vennero di notte e lo rubarono mentre dormivamo” (Matteo 28:12-13). Ciò dimostra che fu per interesse della loro posizione e lavoro che questi sacerdoti e scribi inventarono ogni sorta di diceria contro il Signore Gesù. Di conseguenza a queste dicerie, molti Israeliti non accettarono le opere del Signore Gesù, ma seguirono ciecamente i farisei nel divulgare le dicerie e condannare il Signore Gesù, commettendo così un terribile crimine. Perfino oggi, gli Israeliti sono ancora ingannati e legati da queste voci. Questo è il risultato del loro credere alle dicerie!

Non importa se si tratta di una piccola storia come quella citata prima o fatti storici, possiamo vedere come le dicerie sono create dalle persone per raggiungere i propri obiettivi nascosti, e sono delle vere e proprie assurdità o complotti. Allo stesso tempo, vediamo spesso che i cuori e le menti di coloro che diffondono le voci sono malvagi. Se non fossimo in grado di vedere oltre le loro dicerie, ne saremmo ingannati e commetteremmo errori irrimediabili.

fariseiTre principi per aiutare a vedere oltre il pettegolezzo

Tre principi da seguire che ci aiutano a vedere oltre il pettegolezzo.

Quindi come possiamo vedere oltre le dicerie?

In primo luogo, dovremmo studiare i fatti delle opere di Dio.

Anche se i farisei fecero circolare tante voci sul conto del Signore Gesù, vi erano ancora tante persone che accettavano la Sua salvezza e ricevevano il Suo incarico di divulgare il Vangelo a tutte le nazioni e a tutte le persone. Allora perché questa gente non fu ingannata dalle voci? Perché prestavano attenzione a investigare i fatti. Il Signore Gesù fece molti miracoli e prodigi nel Suo operato. Non solo restituì la vista a un cieco, fece camminare una persona paralizzata, sfamò cinque mila persone usando cinque pezzi di pane e due pesci e rimproverò i venti e i mari, ma fece anche il miracolo di resuscitare i morti. Grazie alle opere del Signore Gesù, coloro che Lo seguivano riconobbero in Lui il Messia, e sapevano che le Sue parole e le Sue azioni non potevano essere sostituite da quelle di qualsivoglia essere creato o non creato. Questo ci permette di vedere che un fatto è, dopotutto, un fatto e nessuna diceria può nascondere la verità. Proprio come il Signore Gesù disse ai Suoi discepoli, “Non li temete dunque; poiché non v’è niente di nascosto che non abbia ad essere scoperto, né di occulto che non abbia a venire a notizia” (Matteo 10:26). Un giorno la verità verrà alla luce. Così per vedere oltre le dicerie, in primo luogo dobbiamo studiare i fatti. Non seguire la mandria e non credere facilmente alle dicerie.

In secondo luogo, dovremmo studiare dalle parole di Dio.

Nel Suo operato il Signore Gesù pronunciò tante parole. I Suoi discorsi includevano le rivelazioni dei misteri del Regno dei Cieli, come le parabole che il Signore Gesù raccontò; parole che mostravano la corruzione del genere umano, come le parole di rimprovero che il Signore Gesù rivolse ai farisei; parole di conforto e incoraggiamento e parole che rivelavano i più oscuri segreti delle persone. Inoltre, è riportato più volte nella Bibbia che quando il Signore Gesù rimproverava i demoni che si erano attaccati alle persone, questi venivano fuori. Queste parole manifestano l’identità di Dio, permettendo all’uomo di vedere come le parole del Signore Gesù siano piene di autorità e che Egli è davvero il Creatore apparso agli uomini. Ascoltando le parole del Signore Gesù molte persone riconobbero in Lui il Messia preannunciato nel Vecchio Testamento, l’incarnazione di Dio come il Figlio dell’uomo manifestatosi all’uomo, che cammina secondo la volontà di Dio. Poiché furono in grado di sentire la voce di Dio come fecero le vergini sagge, e riconobbero che le parole del Signore Gesù erano esattamente la voce di Dio, non importa quante dicerie fossero state divulgate, quelle persone ne rimasero indifferenti. Semplicemente credevano che il Signore Gesù fosse il Messia. Ciò ci mostra che coloro che sono in grado di sentire la voce di Dio possono conoscere Dio attraverso le Sue parole. In questo modo, hanno la capacità di discriminare e resistere alle dicerie.

In terzo luogo, dovremmo studiare i frutti dell’opera di Dio.

Negli ultimi giorni dell’Età della Legge, l’umanità era così profondamente corrotta da Satana che non fu in grado di rispettare la legge e liberarsi dal peccato, andando così incontro al pericolo di essere condannati e giustiziati legalmente. Perciò, Dio, secondo i bisogni dell’umanità corrotta e i Suoi piani per la salvezza dell’uomo, è divenuto carne e scese in terra per la prima volta. Concluse la Sua opera dell’Età della Legge sotto il nome di Gesù, diffondendo il Vangelo del Regno dei Cieli e la via del pentimento e portò avanti l’opera di redenzione nell’Età della Grazia. Dovevamo solo accogliere il Signore Gesù come nostro Salvatore, pregare il Signore e pentirci per avere perdonati i nostri peccati. Da allora non siamo stati più condannati per non essere in grado di rispettare la legge. Inoltre, il Signore Gesù ci ha mostrato numerosi nuovi sentieri di pratica quando non sapevamo più dove volgerci. Ad esempio, Pietro chiese al Signore Gesù, “Signore, quante volte, peccando il mio fratello contro di me, gli perdonerò io? fino a sette volte?” (Matteo 18:22). Il Signore Gesù gli rispose: “lo non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette” (Matteo 18:22). E “Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la mente tua. Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te stesso” (Matteo 22:37-39). Queste parole pronunciate dal Signore ci hanno condotto a una nuova era e verso una nuova direzione. Quando abbiamo agito in conformità con le parole del Signore, abbiamo sperimentato la presenza dello Spirito Santo e percepito pace e gioia. Quando abbiamo abbandonato le parole del Signore, abbiamo vissuto nell’oscurità. I discepoli che Lo seguirono a quel tempo praticarono la parola del Signore e per questo ottennero la liberazione e la libertà, vissero nel flusso dell’opera dello Spirito Santo e furono graditi a Dio. Vivere secondo l’opera di Dio ci permette, inoltre, di avere discernimento riguardo alle dicerie, dato che i fatti parlano più delle parole.

Pensaci: Se fossimo nati al tempo in cui il Signore Gesù compiva la Sua opera, di fronte alle numerose voci riguardo al Signore Gesù che i farisei fecero circolare, noi avremmo affrontato e analizzato tali voci razionalmente e ci saremmo soffermati a investigare le parole di Dio come i discepoli che seguirono il Signore Gesù o avremmo creduto ciecamente alle dicerie e le avremmo fatte circolare senza chiedere o investigare proprio come gli sciocchi ebrei? Senza dubbio, se non possiamo comprendere i principi del vedere oltre le dicerie, saremo facilmente confusi da esse. Soltanto quando capiremo i principi del vedere oltre le dicerie e indagheremo il vero avremo la capacità di discernere le voci grazie alla conoscenza della verità. E soltanto allora rimarremo impassibili alle dicerie.

Traduzione di Daniela Ballarini

Fonte: Vangelo della vita eterna

Tre principi per aiutare a vedere oltre il pettegolezzoultima modifica: 2018-12-17T23:58:45+01:00da liyue123