Judo a Montichiari con Judo Ronin Academy

Judo a Montichiari con Judo Ronin Academy
Judo a Montichiari con Judo Ronin Academy

L’eccellenza non si identifica con un risultato preciso. Fa parte, piuttosto, dello spirito di un’organizzazione, è un processo che non finisce mai. L’eccellenza è un’arte ottenuta attraverso l’addestramento e l’abitudine. Noi non agiamo bene perché abbiamo virtù o eccellenza, ma abbiamo piuttosto queste due perché abbiamo agito correttamente. Noi siamo ciò che facciamo ripetutamente. Eccellenza, allora, non è un atto, ma un’abitudine.

 

Psicomotricità

Psicomotricità

Che cosa è la psicomotricità e l’educazione psicomotoria

La psicomotricità non è un fatto di costume o una moda.

Ci deve essere una concezione
dell’ educazione globale, ad ogni bambino deve essere data la possibilità di sviluppare nel miglior modo le sue capacità e la sua indipendenza ed autonomia.
La psicomotricità è un metodo educativo globale da proporre e necessario ad ogni bambino.
Con il termine psicomotricità si intendono svariate attività collegate in modo progressivo l’ una all’ altra.
L’ educazione psicomotoria deve far parte delle attività educative, anzi deve essere una parte necessaria e fondamentale dell’educazione.
Bisogna quindi riconsiderare la concezione di educazione e di sistemi educativi: bisogna partire dalla centralità del bambino, dai suoi bisogni in dipendenza della sua età.
Il suo conoscere, sperimentare ed apprendere attraverso il corpo, la sua educazione corporea è quindi una tappa, se non la Tappa, determinante della sua educazione.

Copyright © 2020 Judo Ronin Academy

Mobilità articolare


La mobilità articolare

Rappresenta una qualità importante per un soggetto attivo; essa contribuisce infatti a mantenere il benessere fisico, una corretta postura, ad economizzare i gesti, migliorare le performances sportive, sviluppare la forza e prevenire gli infortuni muscolo-tendinei-articolari.

Dal punto di vista della performance, la mobilità articolare costituisce una componente essenziale della prestazione motoria e come tale dev’essere sviluppata e mantenuta attraverso un adeguato programma di allenamento.

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Bambini e sport a 360°


Bambini, sport a 360°

Come si può aiutare un giovane a migliorare allenandolo fisicamente?
Per contribuire a sviluppare le potenzialità di ogni bambino che si avvicina allo sport, è indispensabile metterlo nelle migliori condizioni di far maturare e ampliare principalmente le sue
CAPACITA’ COORDINATIVE
che sono Orientamento, Differenziazione, Coordinazione Intersegmentaria, Equilibrio, Reazione e Ritmo sono determinati da processi di controllo e di regolazione dei movimenti: è come se nel sistema nervoso ci fosse una specie di “sala di regia” capace di controllare, con sicurezza ed economia, le azioni motorie in situazioni sia prevedibili che imprevedibili.
Il Preparatore sa che per ogni età ci si possono aspettare determinate performances motorie in base al grado di maturazione neuro-muscolare e, quindi, coordinativa del soggetto.

Lo sviluppo delle capacità coordinative è un presupposto indispensabile e costituiscono il presupposto per organizzare, per modulare, per rendere preciso e per regolare il movimento (in senso fine) e per eseguire correttamente uno specifico compito motorio.

Lo sviluppo è parallelo e sovrapponibile alla maturazione funzionale del sistema nervoso.

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Judo e bambini a scuola, Educazione e Sport


Judo e Bambini a scuola, Educazione e Sport

La pratica dello sport rappresenta per il bambino un evento molto importante, soprattutto se visto come fonte di divertimento e benessere psico-fisico.

Fra le tante attività sportive, il Judo è una disciplina fortemente consigliata, perché favorisce una costante ricerca di equilibrio e di perfezione nei movimenti e grande rispetto di sé e dell’altro.

Oggi, i bambini sono sempre più distaccati dalla realtà e immersi nel virtuale; riducono così non solo le relazioni umane, ma anche la motricità, diventando sempre più impacciati anche nei movimenti più elementari. Si ritrovano a vivere in un mondo senza saper distinguere i profumi, i rumori che li circondano, si muovono senza regole, poco o per niente abituati all’attesa, al No! Quel No che li aiuta a crescere.

L’avvicinarsi al Judo aiuterà i bambini a risvegliare il contatto con il mondo che li circonda, attivando in loro i cinque sensi e la consapevolezza del sé e dell’altro, andando a rafforzare le loro capacità e potenzialità.

Ai bambini bisognerà presentare il Judo come un gioco, dove non deve prevalere il principio della superiorità degli uni sugli altri, ma uno spirito emulativo di abilità che induca a migliorarsi, a superare le paure, anche con l’aiuto degli altri compagni. Il Judo, in questo, è strumento principe per la costruzione di amicizie vere.

Jigoro Kano, fondatore del judo, affermava “Tutti insieme per progredire”, perché attraverso la pratica non solo si migliora se stessi, ma si riesce ad aiutare gli altri, conquistando il vuoto della mente ed entrando in sintonia con il cuore.

Lo stretto contatto fisico tra i judoka aiuta a superare le diffidenze, a socializzare e condividere gli spazi. Il rispetto di regole comuni fa si che, sin da piccolo, il bambino impari ad essere responsabile nei confronti degli altri, accettando piccole sconfitte, aiutando i compagni inesperti, diventando cosciente di ciò che si può e ciò che non si può fare, non perché imposto ma per una comprensione profonda, avvenuta attraverso il corpo.

Tutte queste caratteristiche vengono da subito recepite dal bambino e riportate con successo nel comportamento che adotta a scuola, specie con riferimento alle capacità di relazione, di apprendimento, di attenzione e agli aspetti disciplinari legati al rispetto delle regole e dell’autorità.

L’alunno judoka a scuola lo si riconosce subito!