Settima Legge Universale – Genere –

7- Legge o Principio di Genere o Generazione

Pianeta determinante: Luna

“Tutto ha una polarità maschile e una femminile; Generare significa:
dar vita ad un individuo della stessa specie”

Il genere si manifesta in ogni cosa e su tutti i piani; ogni cosa ha il suo principio maschile e femminile.
Scopriamo ora, che in ogni cosa è un genere: ovunque troviamo il maschile o il femminile.
Tutto questo vale, oltre che per il piano fisico, anche per quello mentale o spirituale.
Quanto al piano fisico, il principio ha la sua evidenza nel sesso, mentre nei superiori, pur assumendo forme più alte, rimane invariato.
Non c’è possibilità di creazione fisica, mentale o spirituale senza l’applicazione di questo principio. Comprenderlo significa dare un raggio di luce ad argomenti fino ad ora oscuri alla maggior parte dell’umanità. Esso opera sempre rivolto alla creazione, generazione e rigenerazione.

Tutto, cose e persone, sono fondati su questo principio; ogni elemento femminile ne contiene uno maschile e viceversa.
In questo grande principio è racchiusa la chiave di gran parte dei misteri della vita. Bisogna, a questo punto, soffermare l’attenzione sull’enorme differenza esistente tra questa legge e le basse, infamanti teorie o pratiche, che, munite di denominazioni assurde, non sono altro che la profanazione del nostro grande principio. Questi dubbi rifacimenti delle antiche forme del “fallicismo”, vertono alla degenerazione dello spirito, dell’anima, del corpo, e la filosofia ermetica ha sempre cercato di aprire gli occhi sulla fallacia di tali insegnamenti, votati alla dissolutezza, alla perversione, all’inversione dei principi di natura. Qualora foste portati per questa via, lasciate da parte la dottrina ermetica; essa non può aiutarvi; come per i puri ogni cosa è pura, per i perversi ogni cosa è tale.
La creazione ha bisogno del maschile e del femminile, due principi con identica intensità ma diversi poteri che completano l’universo creando armonia. Niente al mondo è più significativo dell’incontro fra i due principi, maschile e femminile.
Ne gli uomini ne le donne possono dubitare del fatto che questi due principi e ciò che essi rappresentano, sono potenti, attivi e che si influenzano a vicenda allo scopo di creare. Quello che però non si sa è l’atteggiamento da tenere, il modo di considerarsi reciprocamente per vivere nell’armonia, nella bellezza e nella pienezza, invece di provocare continuamente disordini, delusioni e tragedie.
L’intero Universo è in movimento grazie alle forze che si sprigionano dai due principi, maschile e femminile,quando questi sono in presenza l’uno dell’altro. Orientate convenientemente, queste forze riescono a proiettare dei fasci luminosi di una potenza tale che possono produrre fenomeni di un’importanza cosmica.
Tutto il creato, tutte le manifestazioni della vita e della natura sono opera dei due principi, maschile e femminile. Questi due principi sono un riflesso, una ripetizione dei due principi divini creatori: il Padre celeste e la Madre divina. In realtà, il Padre celeste e la Madre divina non sono Dio stesso: li si deve comprendere come due poli scaturiti da un principio unico:
l’Assoluto, il Non Manifesto, che la Cabala chiama
Aïn Soph Aur, ossia “Luce Senza Fine”.
Ciascuno di noi possiede quindi una parte maschile e una parte femminile, a seconda che l’individuo sia uomo o donna una delle due parti è visibile mentre l’altra è nascosta ma quella che non si vede è comunque presente. Ogni donna è donna nel proprio fisico ma possiede il principio maschile. Allo stesso modo, ogni uomo è uomo nel proprio corpo fisico ma possiede interiormente il principio femminile.
Se si conosce la Legge della Polarità e se si sa come utilizzare i due principi, maschile e femminile, emissivo e ricettivo, positivo e negativo, si possono risolvere tutti i problemi della vita.
Ogni manifestazione, ogni nascita è il prodotto del lavoro dei due principi: il maschile, emissivo, proietta, insemina, dona il germe della vita; il principio femminile raccoglie, organizza per produrre un’opera completa e perfetta.
Il lavoro di Creazione è quindi ripartito fra i due principi e non bisogna, né sopravvalutare né sottovalutare l’importanza dell’uno e dell’altro.
Entrambi sono altrettanto importanti, altrettanto indispensabili ma in due modi diversi.
Il principio maschile invia delle onde o delle forze ma ciò non serve a niente se non c’è l’altro principio che risponde, riceve ed opera su quello che ha ricevuto.
E’ grazie al lavoro dei due principi che la vita è possibile anche là dove non li vediamo, anche nel corpo fisico, essi lavorano insieme ed è proprio quando l’uno domina a scapito dell’altro che iniziano le anomalie e gli squilibri.
La scienza dei due principi è la scienza dell’equilibrio cosmico. La potenza dell’essere umano risiede nel possedere i due principi, è l’unione in lui dei due principi, maschile e femminile che lo rende simile agli dei.

 

Dal Libro: IL MONDO NEL MONDO – analìa scarpone –

Settima Legge Universale – Genere –ultima modifica: 2017-12-30T18:19:33+01:00da analia13