Non judico le forme… ma la substantia
e non chi in quelle forte o bello appaja
ma chi serva cum gratia e gentil natura
anche se dinnanzi habe gran bruttura
e lo mio judicar sia far di me misura
quando trovommi mancante in egual natura
non in quel dove appaia ben maggiore
ma che sappia imparare dal minore
ché lo perfetto ovo vien da gallina
uccello che non vola ma cammina
e l’arco più sublime? In aere è posto
e il farlo non richiede alcuno costo
che pur se non disegna alcuna gloria
de madre natura dimostra la vittoria
sicché judicio non è per altri posto
ma a far l’animo mio assai più tosto
siccome oro… in lustri accumulato
che habbia avuti in don o anche rubato
or sappia render dietro a larga mano
non a gettar moneta a ignoto umano
ma fia come l’om ch’era salito
sul sicomoro giacché divenne ardito
e habbia a lavorar quel campo arato
ch’altri… prima di me… han seminato
e farne messe bionda e gran coltura
fin quando il tempo sia di mietitura
e la substantia resti in pane e vino
che rende ognun vicino a lo divino
(Anonimo umbro)