Solo l’Uno è reale.

Anche se potremmo azzardare di essere agli ultimi fotogrammi di questo raccapricciante dramma filmico, la battaglia tra Luce e non-Luce, tra Amore e non-Amore, risulta purtroppo ancora in corso.

Potrebbero anche essere istanti tragici, visto che chi tende a vivere nella non-Luce, mostrando, a dispetto di qualsiasi conoscenza e capacità, una spaventosa cecità di ciò che è questo Universo, oltre che delle sue regole e meccanismi, potrebbe addirittura decidere di giocarsi il tutto per tutto.

Da millenni questo piano, e questo pianeta, è teatro di questo conflitto che si chiarisce alla fine, nel diverso modo di intendere se stessi e gli altri, le libertà degli uni e degli altri, il diverso modo di recepire il concetto di libero arbitrio – che per alcuni vale solo per se stessi, e non per gli altri – e nell’ignoranza di alcuni circa le modalità di funzionamento nell’esatto infinito delle cose.

La tristezza maggiore di tutto questo è il constatare come gli esseri trattano gli altri della loro stessa razza.

Tutti gli esseri ovviamente, meritano più che rispetto. Il mondo è di tutti, e nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di dominare, vessare, o controllare, chiunque altro, a qualsiasi specie, razza, genere, dovesse appartenere. Ma tiranneggiare altri della stessa razza, e defraudarli di risorse ed energie, in un universo che – basterebbe solo avere un minimo di consapevolezza – è soprattutto abbondanza, e tutti ne siamo potenziali artefici e destinatari, è sicuramente cosa poco comprensibile.

La piramide di chi ha scelto la non-Luce e il non-Amore, ha la caratteristica di essere molto protesa verso l’alto. E la quasi totalità della base, non ha neanche la minima comprensione delle potenze a beneficio  delle quali presta servizio, di quanto poco sia remunerata per questo – ciò che potrebbe essere equiparato nella sostanza all’osso buttato al proprio cane [con tutto il rispetto nei confronti di una splendida famiglia che è già, forse, interamente nella dimensione verso la quale la maggior parte di umanità avrà probabilmente difficoltà a transitare] – oltre che del prezzo che un giorno verrà loro chiesto di pagare.

In verità, molti non sono nemmeno coscienti di essere al servizio della non-Luce. È un po’ ciò che accade nel film “Matrix”, dove viene detto che “chi non è con noi [i risvegliati], è un potenziale agente”.

I livelli di condizionamento e manipolazione – spesso camuffati in dogmi, assiomi, e convinzioni apparentemente sublimi – sono infatti talmente elevati, in uno stato di pseudo sonnambulismo della popolazione asservita, che chiunque può essere velocemente trasformato in feroce inquisitore, soprattutto quando i presunti capisaldi della vita in comune sembrano rivelarsi in grave pericolo.

E nella gran parte dei casi, a farne le spese sono coloro i cui occhi iniziano ad aprirsi, mentre la verità sottostante comincia ad emergere, e che tendono in maniera naturale a manifestare il desiderio di abbracciare il cambiamento, e che, nell’ingenua estasi che da ciò scaturisce, non riescono a non esortare gli altri a fare lo stesso.

Spesso assistiamo a grossolani scontri nelle famiglie, nei luoghi di lavoro, nelle comunità. Forse faticheremmo a credere quanti di questi conflitti siano “voluti” dalla non-Luce, e siano nella loro reale essenza violenti battaglie tra Luce e oscurità.

Basterebbe guardare agli esseri coinvolti, e, al di là dell’opinione che potrà essere espressa nei confronti dell’uno o dell’altro, scavando a fondo, vedremmo che una parte è proprio quella che ha scelto il cambiamento, un nuovo modo di vivere, e la libertà per tutti gli esseri.

L’obiettivo, raramente noto a chi è modesto servo di chi ama il potere sugli altri, è quello di abbassare la vibrazione dell’essere, operatore, guerriero di Luce, al fine di riportarla a soglie accettabili per un sistema che predilige la schiavitù piuttosto che l’emancipazione, l’asservimento piuttosto che la sovranità [degli esseri].

Del resto, non necessita molto per una struttura totalmente controllata. Una piccola fenditura nel campo del servo, generata, ad esempio, da gelosia o invidia, avidità o sadismo, malignità o acredine, che immediatamente la programmazione produce i suoi risultati, mentre la quasi totalità non saprà nemmeno scorgere le vere motivazioni alla base di quelle apparentemente banali interazioni tra parenti, presunti amici, e presunti colleghi.

E, spesso, neanche gli operatori di Luce – per i lacchè dell’oscurità il problema ovviamente neanche si pone – riescono a riconoscerne il senso.

Come è stato sempre detto, questa vita, tutti questi drammi, e farse e recite di ogni genere, sono solo illusione. La “maya” a cui accennano i maestri, e di cui parla la tradizione.

Ma la “sofferenza”, come veniva detto nel Mahabharata [da Yudhisthira Dharmaraja], è “vera”. Perché c’è l’identificazione con lo strumento che utilizziamo per la sperimentazione. E fino a quando vi sarà quest’ultima. O meglio, forse, perché siamo disconnessi – magari grazie alla tecnologia e a quella programmazione “oscura” alle quali abbiamo spesso alluso – e fino a quando opererà questa disconnessione.

Ma al di là di tutto questo, è la soluzione che conta. E la soluzione è che, semplicemente, siamo Uno. E nessuno è più grande, nessuno è più piccolo. Perché solo l’Uno esiste, al di là di qualunque cosa possiamo presumere reale in un qualsiasi attimo delle nostre esistenze.

Solo l’Uno e nient’altro! Namasté.

 

Un Saluto di Cuore, nel gioco Infinito di ciò che sempre È [Vita]. Marius L.

Solo l’Uno è reale.ultima modifica: 2017-08-03T18:58:14+02:00da mariuslion