ANGELI E LUCE
Se c’è un solo corpo immobile l’equazione di riferimento è
approssimata in seconda approssimazione con il campo creato
dal corpo.
A grandi distanze si sviluppa la stazionarietà del campo e la costante
mc^2.Pertanto tutte le soluzioni delle equazioni sono compatibili
ad un modello cosmologico relativistico che possiede una metrica con
raggio di curvatura come da modello gravitazionale.
Ciò può essere assunto come un carattere oscillatorio delle equazioni
di Einstein nel regime di avvicinamento al punto singolare che prevede
l’esistenza di una singolarità rispetto al tempo.
L’orizzonte degli eventi secondo un punto di vista psichico presenta
di sottolineare in che misura la presenza di un punto singolare
rispetto al tempo è una proprietà necessaria dei modelli cosmologici.
Seguendo il modello proposto da FRIDAM la caratteristica della
singolarità propone come soluzione la riduzione a zero delle distanze
spaziali in tutte le direzioni,ovviamente per uno spazio riempito
soltanto di materia.
La direzione di avvicinamento al punto singolare come la direzione
dei tempi decrescenti ovvero rispettando il cambiamento del segno
del tempo come avvicinamento al punto singolare nella direzione dei
tempi crescenti,non rispetta la concretezza di un significato fisico
in ragione alla distribuzione della materia e del campo.
Considerando le onde piane come la modellizzazione di vettori d’onda,
se abbiamo una perturbazione in una regione dello spazio il VETTORE è
k=n/a dove n>>360° (n dimensione dello spazio),e a>>l (l dimensione
della perturbazione in una regione dello spazio e a accelerazione).
Quando la luce varia la sua frequenza propagandosi in uno spazio
isotropo si sviluppa un’oscillazione di segnali luminosi
proporzionalmente alla velocità di propagaziane mentre la frequenza
della luce diminuisce,
Ciò significa che osservando lo spettro della luce pervenuta,tutte
le righe devono risultare spostate verso il rosso rispetto alla loro
posizione negli spettri delle stesse materie in condizioni ordinarie.
Questo fenomeno si chiama EFFETTO DOPPLER dovuto alla fuga reciproca
delle galassie.
Per fenomeni quantistici si assume un modello dell’universo come spazio uniforme
con uno spazio di ri riferimento sincrono per cui le perturbazioni restano piccole
e periodiche.
Essendo dunque lo spazio,metrico e isotropo,esso prevede che il tempo sia
sincronizzato per tutto lo spazio.L’uniformità significa che le proprietà
metriche sono le stesse in tutti i punti dello spazio per cui ogni insieme di
trasformazioni è un gruppo di movimenti permettendo di far coincidere
ogni suo punto dato con ogni altro punto.
Si verifica il fenomeno della fuga dei corpi all’aumentare dell’accelerazione a
condizione che l’energia della loro interazione sia piccola rispetto all’energia
cinetica del loro moto;legge valida per le galassie sufficientemente lontane.
Un raggio di luce uscito da un punto iniziale può raggiungere il polo opposto
dello spazio e propagandosi ulteriormente si avvicinerà al punto iniziale.
Ovvero il raggio arriva al punto di osservazione essendo la regione visibile dello
spazio-tempo tagliata dal cono di luce.
Quanto più è lontana la regione dello spazio osservata all’istante dato
all’osservatore,tanto più recenti sono gli istanti ai quali essa corrisponde.
L’area della superficie visibile cresce fino ad un massimo e poi decresce fino ad
annullarsi.Quando la sezione tagliata dal cono di luce si chiude nel punto
opposto all’osservatore,punto che può essere guardato vedendo in qualsiasi
direzione dello spazio ,tanto più è lontana la regione dello spazio osservata
all’istante dato dall’osservatore.Ovviamente quando il raggio ritorna al punto
iniziale il raggio non fa in tempo a tornare nel punto iniziale rispecchiando il
modello aperto della regione visibile.