Mercato petrolifero, dall’EIA arriva un altro duro colpo

Qualche brutta avvisaglia per il mercato petroliferoo c’era già stata nella giornata di martedì, quando i prezzi del greggio erano calati nella notte a causa delle preoccupazioni per gli eccessi di offerta. Brent e WTI erano scivolati dai massimi di due mesi raggiunti nei giorni scorsi. Dal punto di vista tecnico, si è passati da una parte all’altra delle Bande di oscillazione ed envelopes trading indicatore.

A causare tutto questo c’è il riproporsi dei timori relativi ad un eccesso di offerta. Questi ultimi erano stati scatenati dalle indicazioni fornite dai dati API, che ha mostrato come lo stock di greggio è salito di circa 2,6 milioni di barili. Le attese erano addirittura per una contrazione di 3,4 milioni. Inoltre a pesare sul mercato petrolifero ha contributo anche l’indiscrezione di Bloomberg secondo cui la produzione dell’OPEC sarebbe salita a luglio di 210 mila barili al giorno. Anche in questo caso più delle stime.

I dati sulle scorte del mercato petrolifero

mercato petroliferoI dati di mercoledì hanno soltanto rincarato la dose. Secondo l’EIA – dipartimento dell’energia USA – sono scese meno del previsto le scorte settimanali di greggio USA. Il consensus prevedeva una discesa a 3 MBG (il quinto calo consecutivo), invece le scorte sono calate di 1,5 milioni di barili. Quindi solo poco più della metà.

Questo ha spinto ulteriormente al ribasso il future sul Light crude (che è arrivato a 48,8 dollari al barile) e quello sul Brent (sceso a 51,5 dollari). Nel frattempo l’indicatore SuperTrend si è posizionato al ribasso (Qui trovi supertrend strategie come usare indicatore).

Chiaramente tutto questo ha riportato alla luce il problema cronico dell’eccesso di offerta sui mercati. Problema che era stato evidenziato anche dalla conta settimanale delle “perforazioni attive Usa”. Era infatti emerso un aumento di 8 unità (saldo in rialzo dal 29 luglio 2016 a ben 495 nuove unità). Inoltre le scorte statunitensi rimangono stabilmente sopra la loro media degli ultimi 5anni, e secondo l’EIA la produzione settimanale è vicina al più alto livello dal luglio 2015. In più c’è la questione OPEC, visto che gli accordi del cartello sembrano poggiare sempre su basi alquanto instabili.

Mercato petrolifero, dall’EIA arriva un altro duro colpoultima modifica: 2017-08-03T01:11:51+02:00da nonsparei

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