Dollaro sotto pressione dopo i verbali del Fomc

Il dollaro torna sotto pressione nel Forex dopo la lettura delle minute del Fomc (Federal Open Market Committee) relative all’incontro di settembre. All’epoca venne deciso di non ritoccare i tassi di interesse, cosa che invece potrebbe accadere a dicembre. Ma qualche dubbio rimane, leggendo le minute del Fomc. Da un lato infatti emerge che malgrado l’inflazione debole, molti membri sono ancora convinti di una impostazione hawkish. Ma molti altri ancora sono invece più propensi ad attendere i dati macro di ottobre e novembre prima di decidere se alzare o meno il costo del denaro.

Nuova pressione sul dollaro

Ad ogni modo, quel che è sicuro è che quasi tutti i membri del Fomc sono concordi nel ritenere necessario un approccio graduale all’innalzamento dei tassi. In cosa si traduca tutto questo non è sicuro. Dicembre è il mese giusto per ritoccare il costo del denaro?
Ricordiamo che l’inflazione da 5 anni non cresce al tasso annuo del 2%, ovvero il target della FED. Qualcuno nel board comincia a pensare che questo non sia dovuto a fattori temporanei.

Dopo la pubblicazione nelle minute Fomc, il dollaro è tornato sotto pressione sul mercato valutario. Basta aprire una qualunque migliore piattaforma trading gratis per verificarlo. Il Bloomberg Dollar Spot Index ha esteso le perdite per la quinta giornata consecutiva, mentre la coppia euro-dollaro è salito oltre quota 1,185, in rialzo di più dell’1% dall’inizio della settimana.

L’euro già nei giorni scorsi aveva guadagnato terreno, come abbiamo visto su +500 (qui trovi un’analisi sugli spread Plus500). Del resto i dati NFP avevano deluso i mercati, mettendo in discussione l’ipotesi di un innalzamento dei tassi di interesse da parte della Federal. Sembra ancora vera l’ipotesi che di fronte a dati economici ancora deludenti, sarà difficile per la Federal Reserve prendere una decisione in tal senso.