Mercato dei cambi, Morgan Stanley prevede il sorpasso dell’euro sul pound

Il prossimo anno potrebbe essere quello del sorpasso dell’euro nei confronti della sterlina britannica. Questa è la previsione della banca d’affari Morgan Stanley, che vede una prosecuzione della tendenza che ha già dominato i mercati valutari nel 2017. Andando più nel dettaglio, secondo Morgan Stanley già verso la prossima primavera il cambio euro-sterlina potrebbe commerciare verso quota 1,02. Chi sa cos’è il forex come funziona, comprende che è tanta roba, tenuto conto che oggi il rapporto è di circa £ 0.90 (valore vicino al livello del “flash crash” di ottobre).

Possibile evoluzione sul mercato dei cambi

E’ chiaro che sullo sfondo aleggia sempre la questione Brexit, e l’influenza di questa scelta sul prezzo della sterlina. Dopo il referendum del mese di giugno, la sterlina ha perso tantissimo terreno. Dopo aver visto quale broker forex scegliere, aprite la sua piattaforma e vedrete che l’euro rispetto alla sterlina è passato da 0,77 a 0,91. Questo ha chiaramente inciso sull’economia britannica. Adesso lo spettro della parità rappresenta un forte rischio.

E’ chiaro che stiamo ragionando su una previsione, quella di Morgan Stanley, che rimane tale e quindi non è una certezza. Ma comunque è uno scenario che senza dubbio avrà il suo peso nel corso dei colloqui per il Brexit. Questi ultimi dovrebbero finire a marzo 2019. Il guaio è che l’atmosfera generale che si respira attorno a questi colloqui non fa presagire nulla di buono al momento.

Per questo fanno ancora più timore le parole di Gina Miller, gestore di fondi, nonché la leader civile della metà dei britannici che non vogliono la Brexit: “Il rischio che non si arrivi a un accordo tra Ue e Regno Unito è concreto. E le conseguenze per la Gran Bretagna e per tutta l’ Europa sarebbero disastrose. Londra rischia di perdere 4mila posti in 18 mesi e non è che queste persone andranno a Parigi, Francoforte, a Milano. No, molte banche americane, canadesi e asiatiche stanno già cominciando a pensare che se l’Europa è in un tale caos, allora è meglio tornare a casa”.