Inflazione in Germania deludente, l’euro si deprezza

E’ stata una giornata pesante per l’euro sui mercati valutari. La divisa della UE infatti è scivolata ai nuovi minimi contro il dollaro americano, a seguito del rilascio dei dati preliminari riguardo l’inflazione in Germania, ovvero la locomotiva dell’intera Eurozona. Neppure il susseguente rilascio di alcuni dati poco entusiasmanti riguardo all’economia americana hanno saputo invertire la rotta e ridare smalto all’euro.

Euro penalizzato dall’inflazione in Germania

Come abbiamo visto sui grafici di uno dei migliori broker forex italiani autorizzati, la coppia EUR / USD ha perso oltre 100 punti da un massimo giornaliero di 1,2346 a un minimo di 1,2242 nel pomeriggio. Il massiccio ribasso è stato innescato – come detto – dal rapporto sull’inflazione in Germania. Secondo l’ufficio federale di statistica infatti, il valore dell’IPC si è attestato all’1, 4% su base annua. Ha così mancato le aspettative degli analisti. Il dato mensile del CPI invece è stato coerente con le aspettative, attestandosi allo 0,5%. Va detto che sull’euro hanno fatto sentire il loro peso anche il rapporto pubblicato dalla Commissione europea, e il deludente indicatore del clima economico dell’Eurozona.

Chi sa come fare trading su forex (guida) si è concentrato adesso sui dati dell’indice CPI dell’eurozona in calendario per domani. Saranno importanti anche il rapporto sull’occupazione in Germania e il rapporto sul PIL del quarto trimestre USA.

A proposito di USA. Il tema del giorno era il primo discorso ufficiale del nuovo presidente della Fed, Jerome Powell. Come era prevedibile non si è sbilanciato più di tanto, e questo ha fatto sì che il clima attorno alla coppia euro-dollaro non sia cambiato molto. Non ha invertito cioè il declino imboccato della coppia. Anche i deboli ordini di beni durevoli per gennaio hanno avuto un impatto modesto sulla coppia valutaria.