Romaeuropa, 700 artisti dal mondo in nome del dialogo

(di Paolo Petroni) Il Romaeuropa Festival, torna dal 4 settembre al 17 novembre con l’insieme dei suoi 100 spettacoli per 300 repliche provenienti da tutto il mondo a portare la forza del suo essere luogo di dialogo e incontro tra culture diverse. Un momento necessario per superare questo periodo di guerra e violenza. Così Fabrizio Grifasi, direttore generale e artistico ha presentato il programma della 39ma edizione. L’apertura, a segnare la nuova collaborazione col teatro dell’Opera di Roma, porterà in scena il 4 e 5 settembre ‘Mycelium’ di Christos Papadopoulos e la ripresa dello storico ‘Biped’ di Merce Cunningham grazie al balletto dell’Opera di Lione. A seguire, alla cavea del Parco della musica il 6 settembre, il primo dei tre appuntamenti omaggio a Ryuichi Sakamoto. Il giorno dopo al Maxxi il suo film-concerto ‘Opus’ ripreso da Neo Sora e giudicato il testamento del grande musicista morto poco dopo giusto un anno fa.
    Infine, il 17 novembre quale appuntamento finale di questa edizione ‘Continuum in the spirit of Sakamoto’ di Alva Noto e Christian Fennesz. La settimana inaugurale comprende ancora il 9 e 10 settembre alla cavea l’incontro tra danzatori e funamboli (tra cui Nathan Pauline che su un filò andò dal Trocadero alla cima della tour Eifel) creato da Rachid Ouramdane per il Ballet de Geneve; Alessandro Baricco l’11 settembre su giustizia e diritto davanti alla guerra attraverso le parole di Tucidite con Valeria Solarino e Stefania Rocca e le musiche di Giovanni Sollima, Enrico Melozzi e i 100 Cellos; la danza di Sacha Waltz che si confronta con la VII sinfonia di Beethoven il 13 e 14 settembre all’Auditorium Conciliazione. Per oltre due mesi sfileranno poi numerosi protagonisti della ‘Scena Internazionale’: dalle atmosfere dei franco-catalani Baro d’evel con un cast di musicisti, acrobati, attori, ceramisti, al Marocco raccontato dal Groupe Acrobatique di Tangeri tra acrobazie, break-dance, taekwondo e freestyle; dal dialogo con le musiche di J.S Bach di Noé Soulier con Ensemble il Convito, agli omaggi all’identità femminile di Jan Martens e Leila Ka, dal Brasile di Alice Ripoll al Sudafrica di Robyn Orlin con Garage Dance Ensemble, fino alle indagini teatrali multiraziali e multilinguistiche di Amos Gitai, Mohamed El Khatib, Berlin (attualmente alla direzione di NTGent) e Lagartijas Tiradas al sol. Scrittura e regia dialogano nel focus dedicato alla scena italiana che vede protagoniste tra i tanti la Compagnia Licia Lanera, Daria Deflorian, Giorgina Pi, Lisa Ferlazzo Natoli e Michele Civica, oltre a due omaggi a Morricone di Marcos Moraue a Alberto Sordi di Lorenzo Pavolini con Frosini/timapano. Per la musica saranno protagonisti, tra i vari, Trentem›ller, Tempo Reale, il compositore Keiichiro Shibuya in un concerto con l’AI;Steve Reich, Gorges Ocloo con la sua AfrOpera, Mariangela Gualtieri con Paolo Fresu e Uri Caine, mentre Vasco Brondi lavorerà con Paolo Cognetti. Ancora poi il programma Kids per i più giovani, e, al mattatoio, le installazioni di Digital live e, con artisti under 30, le novità proposte dai Dancing Days, e il nuovo teatro di Anni Luce.
   

Romaeuropa, 700 artisti dal mondo in nome del dialogoultima modifica: 2024-04-16T19:08:58+02:00da newsconulana

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