“Dedico questo Leone alla pace nel mondo, di cui abbiamo bisogno”. Così l’artista turca Nil Yalter, pioniera del movimento femminista globale, ha ringraziato il curatore della Biennale di Venezia, Adriano Pedrosa per il conferimento del Leone alla carriera. “Il Leone d’oro conferisce il suo contributo nelle arti visive e sul tema dell’immigrazione” ha dichiarato Pedrosa. L’altro Leone è stato consegnato ad Anna Maria Maiolino, nata in Calabria ed emigrata in Brasile. “L’arte è un’avventura dell’anima e ci ho sempre creduto” ha commentato Maiolino, dedicando il premio “all’arte brasiliana”.
Prima menzione speciale a una persona trans
Per la prima volta nella storia della Biennale di Venezia, un’artista trans e non bianca ha ricevuto una menzione d’onore. Si tratta dell’artista argentina La Chola Poblete. “Spero di riuscire ad aprire altre porte in modo che altre persone come me – ha detto – possano conquistare spazi e liberarsi dalle etichette”. La seconda menzione è andata all’artista 87enne di origine palestinese Samia Halaby, pioniera dell’arte digitale. La menzione speciale per la partecipazione nazionale è andata alla Repubblica del Kossovo.