Brian Wilson e’ stato messo sotto custodia legale per ordine di un giudice. Il genio musicale dietro le canzoni dei Beach Boys soffre di demenza e la famiglia aveva invocato l’intervento della magistratura della California dopo la morte in gennaio della moglie Melinda che per anni si era presa cura di lui. L’istituto della ‘custodianship’ e’ lo stesso applicato per 13 anni a Britney Spears, ma, a differenza del caso della popstar sottoposta dall’eta di 27 anni al giogo paterno dopo un paio di pubblicizzati episodi di crolli mentali, quello dell’81enne cantante e’ piu’ in linea alle ragioni per cui e’ stato istituito.
    Il giudice della Superior Court di Los Angeles Gus May ha cosi’ ordinato che ogni decisione di natura personale sia affidata a due strette collaboratrici di Wilson, la publicist Jean Sievers e la manager LeeAnn Hard, mentre anche i sette figli saranno coinvolti nelle decisioni di carattere medico.
    Negli atti legali che accompagnavano la richiesta della famiglia, si spiegava che Wilson, autore di successi planetari come Good Vibrations del 1966, “e’ incapace di dare il consenso informato all’assunzione dei farmaci per tenere a bada i disturbi neurocognitivi di cui soffre, inclusa la demenza”. I Beach Boys hanno venduto nel 2021 il loro catalogo musicale a Iconic Artist Group, mentre Wilson ha ceduto pochi mesi dopo i diritti sui testi a Universal Music. Considerato uno dei geni musicali degli anni ’60 che, con canzoni come I Get Around e Barbara Ann, veicolo’ una nozione idealizzata della California attraverso armonie che facevano concorrenza ai Beatles, Wilson e’ oggi un uomo “incapace di provvedere ai suoi bisogni personali sia dal punto di vista dell’alimentazione che del vestirsi”, impossibilitato ad apparire personalmente in corte perche’, come ha scritto un medico in una perizia presentata in tribunale, “spesso se ne esce con tirate irrilevanti o incoerenti, ha una bassissima capacita’ di attenzione ed e’ incapace di mantenere il decoro appropriato alla situazione”.