Matrimoni, funerali e altri riti. Laici e su misura, il celebrante è una professione

Li abbiamo visti in tanti film e serie americane e inglesi officiare con partecipazione le cerimonie, in giardini addobbati o sale infiorate. A noi italiani, abituati a frequentare in chiesa i riti o al comune con il sindaco con la fascia sono sembrati sempre distanti culturalmente ma ora non più, il celebrante è una professione, poco conosciuta ma che sta diventando una figura in crescita esponenziale. Rende matrimoni civili, funerali e nascite, per chi sceglie riti non religiosi, eventi su misura, costruiti in ogni dettaglio, curato, approvato e provato punto per punto. Talmente un figura in crescita da avere una federazione che a Roma ha svolto il suo primo convegno. “Anno dopo anno, si registra un crescente interesse nella scelta di cerimonie civili e simboliche, sia da parte delle coppie italiane che da quelle straniere. Questo fenomeno conferma l’importanza di una figura professionale in grado di conferire onore e bellezza ai riti personalizzati. Inoltre, nel settore funerario, si osserva un aumento della domanda di cerimonie alternative alla tradizione. Questi rapidi cambiamenti sottolineano l’importanza del lavoro dei celebranti professionisti e la necessità di offrire un servizio di alta qualità, attento e rispettoso di ogni sensibilità” ha detto la presidente di FederCelebranti Liana Moca.

Cosa è un celebrante?

Cosa è un celebrante? E’ quel professionista che definisce la forma e il contenuto di una cerimonia funebre, di un matrimonio o di un altro tipo di rito, e la presiede per conto di committenti (persone, comunità o istituzioni) che scelgono di non rivolgersi alle autorità tradizionali di culto o civili. Le competenze, conoscenze e abilità del celebrante sono determinanti per la buona riuscita di questi eventi che molto spesso rappresentano delle tappe fondamentali nella vita delle persone. Sono dei professionisti che conducono cerimonie adatte a quel momento della vita e su misura per le persone.

Come funziona

I celebranti organizzano gli incontri, ascoltano i testimoni, gli amici o i parenti che vogliono scrivere una dedica o un augurio per quel giorno o che desiderano portare il loro ricordo e il loro saluto alla persona scomparsa, rispettano i desideri e le indicazioni, aiutano gli sposi nella scrittura delle promesse nuziali o per i rinnovati impegni per la moglie o il marito, ma anche per i contributi alla cerimonia di un nuovo arrivo in famiglia o per il commiato a una persona cara, suggeriscono brani per le letture, poesie, frasi e riti simbolici, parole e musiche adatte alla cerimonia. Collaborano con wedding planner, fioristi, fotografi, musicisti o addetti alle pompe funebri, celebrano e scrivono la cerimonia. L’associazione in Italia, che forma, mappa e promuove la certificazione dei celebranti, esiste dal 2021

Elopement, il nuovo modo di sposarsi

Se fino agli anni Sessanta la quasi totalità dei matrimoni era celebrata con rito religioso, oggi più della metà sono esclusivamente civili. Secondo l’ISTAT, infatti, prima del COVID, nel 2019, i matrimoni laici costituivano il 52,6% del totale. Nel 2020 i matrimoni non religiosi hanno raggiunto il 70%, ma sappiamo che questo dato era influenzato dalla situazione contingente; nel 2021 la percentuale a livello nazionale torna a essere nella media, cioè del 54%. Va inoltre rilevato che le unioni civili lgbtq+ sono aumentate del 32% nei soli primi mesi del 2022. Cosa è cambiato negli ultimi anni? Quello che è mutato radicalmente è soprattutto – osservano da FederCelebranti –  il modo nel quale è possibile celebrare i matrimoni civili e le unioni civili: un’opportunità reale di avere una cerimonia diversa, personalizzata.
Come si svolge la cerimonia di matrimonio con celebrante
Si inizia sempre con l’accoglienza e i saluti agli ospiti, descrivendo brevemente come si svolgerà la cerimonia e subito dopo si dà il via all’ingresso degli sposi. Poi ci sono le riflessioni sull’amore e il racconto della “love story”, ripercorrendo per loro il comune passato e gli eventi che hanno condotto le due persone a questo giorno importante. All’interno della cerimonia sono previsti, se richiesto, dei momenti in cui ricordare qualcuno che non è potuto essere presente, oppure dare spazio a persone che vogliono dedicare una lettura o una poesia, ai quali è stato dato precedentemente supporto nella scelta delle parole, suggerendo il momento più adatto in cui intervenire, e alle quali si può dare sostegno all’occorrenza .
Ci sono alcuni riti simbolici che si possono scegliere: tra i più apprezzati ci sono il rito delle sabbie, il rito celtico dell’handfasting con i nastri, il calore degli anelli, il rito della luce, quello dell’albero, quello della scatola del tempo. Lo scambio delle promesse è il momento clou. Scritte con la coppia, insieme o in segreto, e custodite dai celebranti fino all’ultimo momento per rendere il tutto ancora più romantico. Lo scambio degli anelli, il bacio di rito e, nel caso lo si desideri, la firma del certificato simbolico di matrimonio, sono i momenti finali della cerimonia, con i quali si chiude per dar via ai festeggiamenti degli sposi.
La tendenza sono gli Elopement, particolarmente richiesti dagli stranieri, sia per contenere i costi sia per una valenza romantica, sono una cerimonia molto intima, spesso solo con gli sposi, il celebrante e un fotografo, o comunque con non più di quattro/sei persone. Si svolgono quasi sempre all’aperto, all’alba o nel pomeriggio, per consentire l’intimità in luoghi molto significativi. Serve molto poco: la coppia, le promesse, gli anelli e un celebrante. Un rito che per gli stranieri spesso si svolge nella meta del viaggio di nozze. Anche qui gli esempi americani sono numerosi, a cominciare dalle wedding chapel a Las Vegas, con gli addobbi a tema, come la celeberrima Graceland per sposarsi in stile Elvis Presley.

In Italia aumentano i funerali con celebrante

Il funerale laico officiato da un celebrante professionista è sempre più spesso, per chi non era religioso, un’alternativa al funerale in chiesa: si esprime il dolore, il senso di perdita, ci si ritrova nella comune esperienza umana della morte.

 

Da oltre un secolo nel mondo diverse organizzazioni internazionali laico-umaniste propongono cerimonie funebri non religiose condotte da celebranti, formano celebranti professionisti, o semplicemente forniscono consigli e supporto alle famiglie che desiderano pianificare da sole una cerimonia funebre non religiosa. Anche in Italia aumentano le persone che si riconoscono nei valori laici e che desiderano per sé, o per un famigliare o un amico, una cerimonia che distilli l’essenza della vita.
Come nel Nord Europa, anche qui sempre più spesso il funerale laico rappresenta un’alternativa al funerale in chiesa e alle cerimonie tradizionali. Sempre più persone, infatti, scelgono per le loro persone una cerimonia su misura che rispecchi le loro esigenze, che celebri l’unicità della vita del defunto.
Non più rari anche i Pet funeral pensati per persone e famiglie particolarmente legate al proprio animale domestico.

In Italia arriva il Naming

Nel mondo anglosassone si chiama Naming cioè Cerimonia del nome. In Italia noi la chiamiamo Cerimonia di benvenuto al mondo oppure Cerimonia di benvenuto in famiglia. È l’occasione per festeggiare con le persone più care l’ingresso di un nuovo membro nella famiglia. Un’idea che può essere considerata alternativa oppure aggiunta al battesimo religioso, una festa per la nascita o per l’adozione che rende tutti protagonisti.
Ci sono infine altre cerimonie, oltre a quella di benvenuto, che sottolineano alcuni passaggi nella vita, sia come coppia che come individuo di cui si comincia a parlare: il passaggio all’età adulta, il passaggio di genere, il rinnovo delle promesse nunziali, persino la festa di guarigione da una malattia, persino il divorzio oltre a Laurea e Fidanzamento.

Matrimoni, funerali e altri riti. Laici e su misura, il celebrante è una professioneultima modifica: 2024-05-10T21:58:00+02:00da newsconulana

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