Biondo di Palermo festeggia 120 anni e torna alle “Radici”

– PALERMO, 26 GIU – Presentata oggi la Stagione 2023 del Teatro Biondo di Palermo, che aprirà le porte il 20 ottobre, nell’anno in cui lo Stabile festeggia i 120 anni dalla sua fondazione. Titolo della Stagione è “Radici”, pensando al grande Ficus magnolia di piazza Marina, dalle radici profondissime.
    “Il Ficus palermitano – ha chiarito la direttrice artistica, Pamela Villoresi – è simbolo stesso di una città che si nutre dalle sue stesse profondità. Siamo appena usciti dal tunnel dell’isolamento e siamo forse più fragili e più che mai dobbiamo interrogarci sulla nostra identità. Dunque spazio ai classici, agli artisti siciliani, alle novità del linguaggi scenici che ci hanno incantato”.
    Il presidente della Fondazione, Gianni Puglisi ha chiarito che “L’immagine scelta per rappresentare la stagione è quel ficus dipinto da Bruno Caruso, un simbolo che raffigura bene il radicamento del Teatro che in 120 anni si è steso in mille direzioni e ha visto passare il testimone della cultura e dell’arte da una generazione all’altra, a partire dalla passione del suo fondatore e di Margherita Biondo che nel 1968 per volontà testamentaria consegnò alla città un immenso patrimonio”.
    Si alterneranno artisti come Aurelien Bory, Isabella Ragonese con “Clitennestra” di Colm Toibìn per la regia di Roberto Andò, “Anna Karenina” con Galatea Ranzi, diretta da Luca De Fusco, “Il tempo attorno” di Giuliano Scarpinato, poi Lina Sastri per “Nozze di Sangue” di Garcia Lorca. “Processo Galilei” di Angela Demattè indaga la vicenda storia e scientifica del grande fisico. Plauto a febbraio con “Aulularia”. A marzo due giganti del teatro: Umberto Orsini e Franco Branciaroli diretti da Massimo Popolizio in “I ragazzi irresistibili”, la celebre commedia di Neil Simon. Fuori abbonamento è il ritorno dello “Slava’s Snowshow”, teatro rituale e magico, mentre a fine aprile Pamela Villoresi tornerà in scena con “La ragazza sul divano” di Jon Fosse, con la regia di Valerio Binasco. Altro ritorno è quello di Peter Stein e Maddalena Crippa in tre atti unici di Cechov, “Crisi di nervi”. In Sala Strehler segnaliamo “Delitto e Castigo”, i tre interrogatori tratti dal romanzo di Dostoevskij, adattamento e regia di Claudio Collavà, “La teoria del caos” di Arianna Mattioli con Lucia e Lorenzo Lavia, che cura anche la regia; “Gaetano Cosìcomè” di Salvatore Rizzo, con Filippo Luna e regia di Claudio Collovà, un grande ritorno dopo il successo de “Le mille bolle blu”. E ancora “Ti dico una cosa segreta” di Rosario Palazzolo, in prima assoluta e “Assassina”, un classico di Franco Scaldati con la regia di Franco Maresco e Claudia Uzzo. .
   

Biondo di Palermo festeggia 120 anni e torna alle “Radici”ultima modifica: 2023-06-26T16:04:56+02:00da newsconulana

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