Punto cardiologico: Digossina nella fibrillazione atriale

La Digossina aumenta il rischio di mortalità nei pazienti con fibrillazione atriale

Dall’analisi dello studio TREAT-AF ( Turakhia et al, J Am Coll Cardiol 2014 ;64:660-668 ) è emerso che nei pazienti con fibrillazione atriale di nuova diagnosi il trattamento con Digossina è associato a un aumento della mortalità ( rischio relativo, RR=1.26, intervallo di confidenza 95%: 1.23, 1.29 ).
Da tempo la Digossina non è più il farmaco di prima scelta per il controllo della frequenza nei pazienti con fibrillazione atriale.
In realtà nelle  lineeguida del 2014 sul trattamento della fibrillazione atriale ( American Heart Association, American College of Cardiology, Heart Rhythm Society, in collaborazione con Society of Thoracic Surgery ), ai beta-bloccanti e ai calcioantagonisti non-diidropiridinici è stata assegnata una raccomandazione di classe I per il controllo della frequenza, mentre la Digossina non ha ricevuto nessuna specifica raccomandazione.
La Digossina potrebbe avere ancora un impiego clinico nei pazienti con fibrillazione atriale in alcune condizioni come l’insufficienza cardiaca, un controllo difficile della frequenza e bassi valori pressori.

Letteratura: Atrial Fibrillation: increased mortality associated with Digoxin

Punto cardiologico: Digossina nella fibrillazione atrialeultima modifica: 2018-04-19T22:55:20+02:00da XagenaMedicina