Pokemon go

Non solo realtà aumentata, ma anche affari aumentati grazie a Pokémon GO,l’app che sta facendo impazzire i giovani e meno giovani nella caccia virtuale ai Pokemon. Pizzerie, centri commerciali, negozi sono pronti a diventare Pokéstop,ovvero uno dei punti urbani dove far apparire temporaneamente i Pokemon rendendoli disponibili alla cattura.

cos’è pokemon go?

La Nintendo ha sviluppato un’applicazione che sfrutta la realtà aumentata e il gaming per coinvolgere il più alto numero di utenti poggiando su un’interfaccia simile a Google Maps. Dopo aver customizzato in maniera basica il nostro personaggio bisognerà scegliere il nickname e il Pokemon da portarsi dietro come inizio.

A questo punto è il momento di muoversi. Muoversi, camminare e girare per la propria città, perché Pokémon GO ha la peculiarità di essere un gioco dinamico che non si usa stando semplicemente in divano ma esplorandoogni via del posto in cui vi trovate. Ti permette di socializzare con altri utenti virtuali ma anche reali.
Esistono punti di interesse chiamati Pokéstop, spesso basati su monumenti storici o edifici che permettono di recuperare oggetti utili, e palestre nelle quali è possibile combattere contro un allenatore avversario o potenziare il dominio della propria squadra.

Il gioco sta avendo un successo di massa senza precedenti, riassunto nei seguenti punti:

– le azioni della Nintendo sono migliorate quasi del 25% dal momento del lancio;
– Ha raggiunto le vette di download su iOs e Android in pochissimi giorni;
– Sta generando 1.6ML di $ al giorno;
– Sta per superare Twitter per numero di utenti giornalieri;
– Viene giocato in media per 43 minuti al giorno.

cosa c’è dietro pokémon go?

Pokemon Go è un ottimo strumento di Local Marketing Push e Pull. Il concetto di base è quello di catturare i famosi animaletti dentro delle palline, collezionarli, allenarli e potenziarli per poi sfidare altri utenti/giocatori.
screenshots Pokémon GO

Ma che centra con il local marketing?
La necessità di muoversi sulla mappa fa si che la gente esca di casa e quindi ogni punto vendita vede aumentare il passeggio davanti alle sue vetrine.Strumento per attrarre gli utenti sfruttando la presenza di Pokemon nel proprio negozio e offrendo promozioni.
Il concetto di competizione è alimentato dalla possibilità di identificarsi in 3 gruppi (Instinct, Mystic, or Valor) differenziati dai colori giallo, blu e rosso; questo porta ad aumentare l’utilizzo dell’app e la partecipazione al gaming.
L’incontro tra utenti è importante, perché consente loro di scambiare informazioni,e per farlo possono incontrarsi in un negozio, in un bar, davanti ad una vetrina; in ogni modo porta i possibili clienti a transitare davanti alle attività commerciali.
Ovviamente il business più avantaggiato è quello che ha avuto la fortuna di trovarsi in zona di palestre o punti di interesse. Ma non disperate potete sempre attrarre “Allenatori di Pokemon”utilizzando il “Lure” per attrarre in zona (per 30 minuti) più Pokémon possibili questo attrarrà i formatori che per quel tempo resteranno li per catturare gli animaletti.

Non sarà facile replicare questo fenomeno che, a differenza delle piattaforme che ha superato in visibilità e come ogni fenomeno virale che si rispetti, ha ora di fronte la sfida del lungo periodo e del reinventarsi.

Momo

Momo non è pericoloso ma su Whatsapp sta creando il panico. In questo caso Momo non è altro che una nuova catena di Sant’Antonio, corredata da foto, la quale nelle ultime ore sta creando qualche grattacapo sul sistema di messaggistica più famoso al mondo e ai suoi utenti. Viene presentata come una maledizione che sarà inflitta a chiunque non prosegua con la condivisione della stessa e purtroppo in tanti, per paura, non fanno che far girare la catena e dunque fare il gioco di chi realmente l’ha messa in origine in giro.

Chi è Momo e cosa fa?

Dunque nel caso di Momo si viene invitati a rimandare un determinato messaggio contenente la foto raffigurante una donna deforme e mostruosa a tutti i contatti della rubrica, per evitare di essere contattati dalla stessa. Lo scherzo al momento rimane tale e non porta virus o altro ma di fatto la catena sarebbe realmente partita dal numero (+31 345102539;+521 6681734379) della ragazza della foto, chiaramente fasullo, ma soprattutto con la possibilità che richiamandolo venga prosciugato il credito del proprio conto.

In questo caso, grazie ad alcune ricerche si è scoperto che l’immagine della ragazza inoltrata nei vari messaggi altro non è che una statua esposta al Vanilla Gallery di Tokyo. Insomma un’immagine qualunque che gira sulle catene di questo tipo che vengono condivise dagli utenti per paura di incorrere realmente in qualche maledizione ma di fatto ampliando notevolmente il tutto.

Cosa fare contro Momo?

Per fortuna, almeno al momento, pare che Momo non veicoli niente di grave, quindi non ci sono virus o malware di sorta ma semplicemente una trovata horror in stile WhatsApp. Il consiglio è comunque quello di bloccare l’utente e non provare per nessun motivo a contattarlo visto che è possibile infatti che la questione venga sfruttata, anche da terzi per compiere dei reati informatici. Non solo il pericolo è anche quello che chiamando uno dei due numeri, oltre ad invii di virus, si veda anche prosciugare il credito residuo.

Nello specifico basterà alla ricezione del messaggio da Momo:

  • Aprire la conversazione con Momo 
  • Tappare sui tre puntini in alto
  • Tappare su Altro
  • Tappare su Blocca
  • Tappare su Segnala e Blocca

Momo chiaramente non è l’unica catena a fare scherzi. Questa tendenza ha già visto altri profili aggirarsi per i meandri di WhatsApp dando vita a catene e tormentoni, spesso veicolo di truffe informatiche, tentativi di infezione attraverso virus, così come furto di dati sensibili. Il miglior consiglio è senza dubbio la massima attenzione a messaggi strani e particolari e se dovesse capitarvi di essere contattati, evitate assolutamente di stare al gioco e di condividere catene che non portano a nulla ma anzi creano caos sulla Rete.