Disinteressi

Semplicemente la confusi o forse non la compresi.
In realtà inizialmente non mi interessava chi fosse; poteva essere nobildonna, poteva essere semplice, complessa, santa o puttana, non mi interessava.

Avrei voluto andare in profondità attraverso la sua caratteristica che dimostrava; non potevo negare le sue peculiarità che la distinguevano da chiunque altra.
Qualcosa mi attraeva e qualcosa mi allontanava, fino a che la forza del distacco non si ampliò fino prendere largo ed abbandonare ogni principio di desiderio.

Successe ancora una volta: un transitorio che passa sul corpo finendo per placarsi prima ancora d’essere accolto; a cosa era dovuto?

Mi ero interrogato per ore, per giorni, per qualche mese ed aspettai anche del tempo per una maggiore lucidità al fine di non concedere pregiudizio alcuno.

La risposta era semplice: non sentivo contraccambiare il mio interesse, ma il senso di trascuratezza e di noncuranza che mi restituiva, rubava ogni mia piccola attenzione nel desiderarla, nel cercarla, nel compiacerla. Lei era volubile e persa tra gli sguardi degli altri, cambiava direzione ed un giorno era con me, un giorno era lontana da me.

La risposta era semplice: ogni piccolo segnale che le inviavo non veniva stretto come messaggio, anche di quelli più evidenti e più chiari, sfumavano senza lasciare traccia.
Non pensavo di essere pretenzioso, e tutto sommato non ho mai creduto di esserlo, ma severo sì, severo lo ero e severo lo sono.

disinteresse sfumato

Disinteressiultima modifica: 2017-03-24T11:31:30+01:00da RiccardoPenna
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