Radio Civitanova Stereo nasce dalla scissione di due soci da Radio Civitanova 102 causata da divergenze interne.
La radio inizia le trasmissioni il 1 gennaio 1979 da un attico di corso Umberto I di Civitanova Marche e si differenzia subito per la qualità del segnale, e la conduzione con una professionalità generale.
Il suono è finalmente stereo e grazie ai nuovi impianti con consoles RCF e FBT , microfoni Sennheiser, compressori di dinamica DBX, equalizzatori Soundcraftsmen e codificatori stereo Rohde & Schwarz, gli ascoltatori da subito percepiscono la migliore qualità musicale.
La copertura del segnale è assicurata dal trasmettitore da 100 Watt sul tetto della sede sulla frequenza 102,3 e un ripetitore da 2.000 Watt ELPRO e 4 dipoli inox su traliccio di 18 metri posizionato su un terreno appositamente acquistato a Montecosaro, su 102,6. L’affiancamento delle frequenze (l’RDS non esisteva) conferisce una copertura praticamente omogenea per l’ area servita, che all’incirca corrisponde con le provincie sud delle Marche.
Nel palinsesto viene dato molto spazio all’informazione. I programmi sportivi e il giornale radio, lo “Stereogiornale” diventano subito un appuntamento fisso degli ascoltatori. Le notizie non sono più quelle dei giornali, ma sono raccolte ed aggiornate continuamente prima delle due edizioni, alle 13 e alle 18 replicata alle 22. Nei programmi sportivi sono ospiti firme del giornalismo nazionale, si pubblica il ‘Dai Citano’ un giornale sportivo dedicato alla Civitanovese e che ospita anche gli sport considerati minori e anche un disco che sarà l’inno della squadra. Per seguire le dirette sportive viene attrezzato un furgone Volkswagen dotato di studio mobile indipendente e autosufficiente.
La radio entra nel circuito nazionale Margherita, ricevendo commesse di pubblicità nazionale, partecipa a concorsi nazionali piazzandosi 2a nell’edizione 198o di Novella 2000, entra a far parte del ‘DJ Club’ di Renzo Arbore. Tra i programmi si possono ascoltare voci che diventeranno famose come Fabrizio Frizzi, Piero Chiambretti e Federico l’Olandese Volante.