Curare il mal di gola con la Liquirizia

Come curare il mal di gola con un rimedio naturale, efficace e privo di effetti collaterali: un semplice infuso di liquirizia facile, veloce da preparare e da bere fin dalla comparsa dei primi sintomi.

La liquirizia è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Fabaceae(Leguminose) i cui principi attivi (glicirrizina, triterpeni, stiroli, flavonoidi, colina, betaina e altre sostanze amare) hanno azione digestiva, depurativa, diuretica e soprattutto antinfiammatoria ed espettorante.

Proprio per queste sue molteplici funzioni la liquirizia è indicata nella cura di diverse infiammazioni ma è efficace soprattutto contro il mal di gola e la tosse.

Preparare un infuso con la radice di liquirizia è molto semplice: ecco come fare.

Ingredienti infuso di liquirizia e alloro

1 bastoncino di liquirizia
2 foglie di alloro
1 l di acqua
miele.

Preparazione dell’infuso di liquirizia

Procuratevi delle bacchette o bastoncini di liquirizia ( in erboristeria).

Misurate la quantità di acqua indicata, versatela in un pentolino e fatela bollire.

Nel frattempo lavate le foglie di alloro, asciugatele con un canovaccio pulito e poi con le mani riducetele e mettetele in una ciotola.

Se utilizzate le foglie di alloro essiccate riducetele a pezzetti senza lavarle.

Aggiungetevi anche il bastoncino di liquirizia spezzettato.

Copriteli con l’acqua bollente e lasciate in infusione per 1 ora. Coprite la tazza con un tovagliolo.

Trascorso il tempo di infusione filtrate e versatelo in una bottiglia.

Per un effetto immediato bere 2 tazzine al giorno. Dolcificate l’infuso con un cucchiaino di miele.

Sorseggiate l’infuso quando è ancora caldo.

firma fragole4firma fragole4

Cos'è l'ipotiroidismo e come combatterlo con alimenti adatti

categoria salute del corpo

Per stimolare la produzione di ormoni tiroidei ed evitare l’ipotiroidismo, è fondamentale includere nella dieta alimenti ricchi di iodio ed altri che favoriscano la sua assunzione e rinforzino l’organismo.

Dopo che vi verrà diagnosticato l’ipotiroidismo, la vostra dieta dovrà subire alcuni cambiamenti, in modo da evitare l’eccessivo aumento di peso e altre conseguenze dovute alla riduzione degli ormoni tiroidei.
Per stimolare la produzione di ormoni tiroidei ed evitare l’ipotiroidismo, è fondamentale includere nella dieta alimenti ricchi di iodio ed altri che favoriscano la sua assunzione e rinforzino l’organismo.

L’ipotiroidismo è un problema che si produce quando la ghiandola tiroidea si debilita e riduce la quantità di ormoni segregati.

 Di conseguenza, si presentano diversi sintomi, poiché questa attività ormonale è incaricata di regolare le reazioni metaboliche, neuronali e cardiocircolatorie di tutto il corpo.

Il suo sviluppo è relazionato alla cattiva alimentazione, all’esposizione alle tossine, allo stress e ad altre abitudini poco sane che attaccano la salute.

Quali sono i sintomi dell’ipotiroidismo
Una persona che soffre di questa malattia presenta poco a poco diversi cambiamenti nel corpo causati dallo squilibrio ormonale.

I sintomi più comuni sono:

Bruschi cambiamenti d’umore
Sensibilità al freddo
Aumento o perdita di peso
Depressione ed ansia
Mestruazioni irregolari o eccessive
Difficoltà nell’evacuare

Sensazione di stanchezza e debolezza
Pelle secca
Capelli, pelle ed unghie deboli

Perdita eccessiva dei capelli
Non dimenticate di leggere: 5 modi per prendersi cura della salute tiroidea e immunitaria
Come combattere l’ipotiroidismo accelerando il metabolismo?
Uno dei punti chiave per alleviare i sintomi dell’ipotiroidismo è adottare abitudini che permettano di accelerare il ritmo metabolico.

Questo insieme di reazioni chimiche si incarica di trasformare l’energia degli alimenti nel combustibile di cui abbiamo bisogno per vivere.

Il metabolismo influisce anche sulla funzione digestiva, sul sistema cardiovascolare e su molte altre funzioni vitali del corpo.

Il vantaggio è che la sua funzione può essere modificate con facilità, adattandola alle nostre necessità per poter perdere peso e migliorare la salute.

Uno dei modi migliori per riuscirci è aumentare il consumo di alimenti sani e ricchi di sostanze che ne stimolano la funzione.

È inoltre importante realizzare molta attività fisica e dormire dalle 7 alle 8 ore al giorno, senza interruzioni.

Alimenti che accelerano il metabolismo per trattare l’ipotiroidismo
Dopo che vi verrà diagnosticato l’ipotiroidismo, la vostra dieta dovrà subire alcuni cambiamenti, in modo da evitare l’eccessivo aumento di peso e altre conseguenze dovute alla riduzione degli ormoni tiroidei.

Gli alimenti ed i nutrienti che menzioneremo a seguire sono tutti efficaci per supportare la funzione della tiroide durante questa condizione.

Alimenti ricchi di iodio

Lo iodio è una sostanza fondamentale per la funzione tiroidea e molti dei casi di ipotiroidismo sono dovuti alla sua carenza.

Il suo consumo contribuisce a controllare l’ansia e i problemi digestivi dovuti a parassiti, infiammazione ed indigestione.

Potete ottenerlo tramite:

Alghe
Mirtilli
Yogurt natural
Fagioli bianchi di Spagna
Fragole biologiche
Sale dell’Himalaya
Latticini
Patate
Integratori
Olio di cocco

Questo alimento ha la capacità di accelerare il metabolismo e di stimolare la produzione di ormoni tiroidei.

Le sue proprietà antibiotiche e antimicotiche combattono i funghi e i batteri come l’H. pylori e la candida.

Ciò nonostante, è importante che questo sia biologico al 100% e non sottoposto ai processi di raffinamento.

Come assumerlo?

Iniziate prendendone un cucchiaino tutti i giorni e aumentate le quantità poco a poco, fino a raggiungere i 3 cucchiaini.

Vitamine del gruppo B

Tutte le vitamine del gruppo B sono essenziali per preservare il buono stato della tiroide, anche se ognuna svolge un ruolo diverso.

La tiamina (B1): necessaria in caso di tiroide iperattiva.
La riboflavina (B2): fondamentale per l’adeguata produzione di ormoni tiroidei.
La niacina (B3): necessaria per il buon funzionamento di tutte le cellule e ghiandole del corpo.
La piridossina (B6): senza questa vitamina la ghiandola tiroidea non può utilizzare lo iodio in maniera efficiente.
La cobalamina (B12): l’ipotiroidismo impedisce l’assorbimento di questa vitamina. Il problema è che quando manca, si incrementa il rischio di soffrire di malattie neurologiche.
Vitamina D

La carenza di vitamina D è relazionata a diverse patologie autoimmuni, incluse le malattie tiroidee.

Assumetela tramite integratori o prendendo il sole per qualche minuto ogni giorno.

Sia l’ipotiroidismo sia l’ipertiroidismo possono svilupparsi a causa di una carenza di zinco nell’organismo.

Questo minerale partecipa alla risposta immunitaria del corpo e al processo mediante il quale si elimina il peso in eccesso.

Il rame aiuta a bilanciare la tiroide e a combattere sintomi come la riduzione dei globuli rossi, la debilitazione delle pelle e i problemi alle unghie e ai capelli.

Una buona fonte di questo minerale è la clorofilla, che si trova in alghe, verdure a foglia verde ed integratori.

L’olio di pesce è consigliato per incrementare l’assorbimento degli ormoni tiroidei.

Contiene acidi grassi omega 3 che riducono l’infiammazione e migliorano la salute cardiovascolare.

Gli alimenti ricchi di fibre sono ottimi complementi per evitare il sovrappeso e gli elevati livelli di zuccheri nel sangue.

La sua assunzione migliora la digestione, controlla l’appetito e aiuta a regolare i livelli elevati di colesterolo.

Se sospettate di soffrire di ipotiroidismo, la cosa migliore è che vi rivolgiate al vostro medico, per ricevere una diagnosi specifica.

firma banana3

IPOTIROIDISMO: L’EPIDEMIA NASCOSTA

categoria salute del corpo

Un miliardo di persone in tutto il mondo soffrono di malattie tiroidee (OMS). In Italia il 20 % della popolazione ne è affetta. Tuttavia nessuno ne parla. Fanno di sicuro più notizia temibili malattie infettive o qualche caso di malasanità. Il punto è che l’ ipotiroidismo, la più diffusa patologia tiroidea, ha spesso un esordio subdolo, ma è in grado di incidere profondamente sulla vita di coloro che ad un certo punto della loro esistenza scoprono di esserne affetti. La tiroide è il grande motore del metabolismo e se non funziona in modo ottimale tutto è “rallentato”. Il peso aumenta, l’energia per affrontare la giornata è sempre poca, tutto è offuscato e grigio, fino a coinvolgere, in modo differente a seconda dei casi, tutti gli organi principali dell’organismo. La buona notizia sarebbe che gli scienziati hanno molto chiaro quale debba essere la terapia farmacologica per l’ipotiroidismo. Per molti medici non vi è alcun dubbio: basta assumere Levotiroxina (T4) e condurre controlli generali secondo un protocollo ben stabilito e sicuramente si è nella condizione di curare nel modo migliore possibile i pazienti ipotiroidei. Peccato che la realtà sia molto spesso diversa. I pazienti possono con questa cura non migliorare i sintomi e qualche volta li possono addirittura peggiorare e la loro qualità di vita non si modifica affatto. Dal passato si è riscoperto un farmaco che può essere, se ben utilizzato, una soluzione efficace: la tiroide secca. I medici che la utilizzano hanno una visione globale del paziente e affrontano la cura in modo personalizzato e scrupoloso.

Fonte: http://blog.pianetadonna.it/lacuocasveglia/ipotiroidismo-lepidemia-nascosta/

firma Maria Antonia