Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità (2018)

Taniello   8 agosto 2019   Commenti disabilitati su Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità (2018)

StavoAt_Eternity's_Gate_(2018_film_poster) cercando uno squarcio di luce nel buio nero assai che si legge in giro, stavo cercando qualcosa di bello tra me e me da condividere con amicizia sincera, qualcosa per dire “Ehi, amico! Questo è un fatto bello davvero! Consolati anche tu!”.

L’unica cosa (condivisibile) che insistentemente mi tornava a galla continuava ad essere la recente visione di Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità.
La cosa è simpatica perché Willem Dafoe, nei tanti e bei film dove ha recitato, non l’ho mai davvero digerito.
Aspe’, è un attore ENORME e qui, come Van Gogh, lo è ancora di più. Solo che ha quella faccia, come dire, non saprei, un po’ così.
Sicuramente anche a voi sarà capitato nella vostra vita di avere avuto a che fare con delle facce un po’ così, facce che a Oxford si direbbero “facc’ e’ uazz”, termine traducibile come “quel certo elemento non circoscrivibile in una definizione univoca che disturba la fruizione di ciò che sta esprimendo un soggetto, solitamente perché ti si continua a parare perennemente davanti,  come un moscerino fastidioso o un suono distraente”. Detto elemento distraente o fastidioso è anche solitamente maldisponente. Ecco, Dafoe è maldisponente, per me. Si spera di essere riusciti a nella spiegazione, sennò pazienza e va bene l’iniziale riferimento alla mancata digestione.

Quindi Dafoe qui è ENORME (da vdere in lingua originale, VI PREGO). Se qualcuno è finalmente riuscito a dare finalmente un’idea della tanto citata e letta follia di Van Gogh, lui ci è riuscito intimamente. Negli occhi, nelle parole, nella faccia, nel silenzio.

E poi c’è la regia di Julian Schnabel, noto autore di ottimi film su personaggi e artisti sostanziosi. Solo che qui, oltre al protagonista sostanzioso, ha giocato pesantemente a dipingere i quadri delle sequenze del suo film con la luce e le ambientazioni come se fossero i quadri e la luce del nostro eroe. Operazione forse ai limiti della furbizia ma sostanzialmente non ce ne fotte niente perché è venuta maledettamente bene.

Quindi, ENORME Dafoe, ottima regia, poesia e disagio di Vincent Van Gogh.
Bello, eh?

Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità (2018)ultima modifica: 2019-08-08T12:36:33+02:00da Taniello