tu scrivi, guidi le mie sensazioni, e le mie dita

Tu scrivi, a volte per il mio tramite, t’impadronisci delle mie dita e le fai scorrere sulla tastiera, vuoi la prova?, posso dartela in ogni momento, oggi mi sembra il giorno giusto per farlo.

“lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare…Quante vite sprecate, se ci pensi, eppure si continua a vivere..ad arrancare verso una vita mai veramente desiderata, cosa è in fondo la vita?, un continuo andare, un via vai di volti, luoghi, se per una volta ci fermassimo a pensare, non ci sarebbe più spreco”. Che dire di fronte a questo?, dimmelo ora!, cosa potrei mai dire per essere all’altezza di controbattere o almeno, lenire questo dolore?

Dici, “E intanto continuiamo a vivere le nostre vite sprecate…accettare la realtà o ribellarsi al destino?, in fondo il destino non è altro che l’insieme delle nostre scelte”,  posso rispondere “è altrettanto vero”?, vorrei solo osservare una cosa, in quel che abbiamo fatto, quanto hanno inciso le scelte altrui?, unico nostro male, non abbiamo contrastato a sufficienza o ci siamo arresi?, o troviamo altre motivazioni per andare avanti…cercando anche di darle ad altri per farle nostre, se dicessi, “impadroniamoci di noi stessi, è il mio consiglio”.

Risponderesti, “E’ facile dirlo fino a quando decidi di dare vita ad un’altra vita, sino a che quella vita potrà proseguire da sola, sino ad allora non potrò essere solo mia. Si affetto ed anche tanto, non ho bisogno d’altro, e intanto mi nutro di quell’affetto viscerale che mi lega a quella vita, adesso è quel petalo rimasto”.

Poesia dolorosa, intrisa di speranza, in fondo al tunnel intravediamo una luce, dici che sia io, a scrivere?, ora ripetilo, dillo ancora, dimmi “non mi riconosco”, e per magia apparirà uno specchio che rifletterà l’immagine di una splendida donna, tu.

Questa non è una discussione della rete, è la vita reale, la tua vita dove, in qualche modo, son entrato anch’io..ed ora capisci il mio senso d’impotenza?, quella vita di cui parli, è tua, l’altra vita prima o poi guarderà avanti.

Per una volta credo ci sia stato un fraintendimento, mi son sicuramente espresso in modo confuso,  non son io il piccolo uomo, quello è chi ti ha considerata piccola e sta lontano, dicesti, “dalla nuova vita in poi, tutto è cambiato”, ricorda, un’altra vita ha nuove prospettive, poi un bel giorno, farà i conti col suo passato.

Perché dico questo?, per averlo vissuto sulla mia pelle, per altri motivi, come ben sai l’ho vissuto ed ora, cosa son diventato?, da un certo momento in poi un Tommy che chiedeva “”guardami, sentimi, toccami, guariscimi”, in quel mondo vedeva musica, calore umano, forza, incoraggiamento, una storia, è diventato l’uomo che conosci, nel suo dolore, nella sua voglia di vivere.

Tu scrivi, guidi le mie sensazioni, fai muovere le mie dita, dai corpo alla mia immaginazione e fai apparire i colori nel buio in cui ero caduto.
Quest’uomo ti chiede scusa per i suoi sbagli, ti vuole bene. nella sua ricerca della verità vorrebbe dare un senso alle parole ed alla vita, lo fa dandogli un nome e indicando i suoi errori come  “tutti i miei sbagli”

 

 

tu scrivi, guidi le mie sensazioni, e le mie ditaultima modifica: 2017-09-23T21:39:20+02:00da Totodess