Rituali protettivi e difensivi (III parte)

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Proseguiamo il nostro viaggio tra riti e preghiere poichè il campo da trattare è molto vasto e si presta a continui aggiornamenti e personalizzazioni.

I requisiti fondamentali, ricordiamo, non sono solo gli “ingredienti” o l’esecuzione perfetta delle tecniche e procedure qui descritte, ma un cuore puro ed un’anima positiva.

RITO DI PURIFICAZIONE AMBIENTE DALLE NEGATIVITA’

Dopo aver fatto arieggiare la stanza, spruzzarne ogni angolo con acqua di fiume (prima) ed acqua benedetta (poi). Se vi manca una, non importa; se si hanno entrambe, invece, è importante seguire l’ordine. Sul vostro altare oppure tavolo, meglio se circolare (abbiamo già detto che il cerchio è un simbolo protettivo) e di materiale naturale quale legno o pietra, accendete una candela bianca e bruciate un rametto di alloro (meglio secco), lasciandovi avvolgere dai suoi fumi e respirando profondamente. Dopo questo procedimento, pronunciate a voce alta e con sentimento la seguente formula:

“In nome dei Saggi, degli Arcangeli e degli Angeli tutti, chiedo umilmente di benedire questo luogo.

Divino sia il suolo da me calpestato in Vostro nome e nessuna entità portatrice di inganno, maleficio, stregoneria, malocchio o fattura, possa mai entrare e portarvi scompiglio!

Con la Vostra intercessione, sia reso luogo sacro.

AMEN.”

Scrivere questa stessa formula su un foglio bianco, bagnato di poche gocce di acqua di fiume e benedetta, e bruciarlo sulla candela a conclusione rito, ringraziando i Saggi e gli Angeli per l’ascolto.

EVOCAZIONE ALL’ARCANGELO MICHELE PER AVERE PROTEZIONE NEI MONDI OSCURI

O Glorioso Arcangelo Michele, o valoroso guerriero celeste, Tu che sconfiggesti il demonio calpestandolo sotto i tuoi piedi, Tu che, dalla possente armatura divina, estrai la tua spada fiammante di Giustizia, guida le mie imprese affinchè io possa sconfiggere il maligno.

Donami il tuo coraggio battagliero contro le tentazioni e gli inganni del demonio.

Fa sì che la mia discesa nei mondi oscuri possa vedermi trionfante senza offendere, ferire o danneggiare il prossimo e l’innocente.

Rendimi cieco/a e sordo/a ai richiami del male.

Aiutami ad affrontare la battaglia con onore e senza mai  evitarla o fuggirla.

Segnami la strada più giusta, fosse anche la più ardua.

Non abbandonarmi nello scoramento dell’anima e nei rimorsi della coscienza.

Ama, accompagna e sorreggi l’essere imperfetto e fallibile che sono.

Sii mio fedele ed amorevole alleato nel lungo percorso verso la Luce.

AMEN.

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EVOCAZIONE ALL’ARCANGELO RAFFAELE CONTRO LE NEGATIVITA’

E’ in silenziosa preghiera che Ti invoco, mio adorato Arcangelo Raffaele, per liberarmi dal legame di negatività che è intorno a me.

Che la tua luce verde smeraldo mi protegga dalle insidie del nemico.

Custodiscimi e dammi la Tua sacra benedizione affinchè io possa operare nel bene ed annientare il male.

COSI’ SIA.

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PURIFICAZIONE DI LUOGHI ED OGGETTI DA ENERGIE NEGATIVE

Bruciate sul fuoco di una candela bianca un mazzetto di salvia ed alloro.

Per una migliore purificazione, cercate di tenere conto dello stadio della Luna che in questo caso deve essere piena.

Per purificare gli oggetti, bruciate l’alloro e lavateli con acqua di fiume e sale.

Dopo questo procedimento, benedite il luogo e gli oggetti con acqua di fiume o benedetta.

Bruciate dell’incenso che farà da “collegamento” con il divino per pronunciare la formula di purificazione, che può essere a scelta, tra le tante precedentemente proposte, oppure pronunciata sul momento, purchè provenga dal cuore.

PURIFICAZIONE SEMPLICE DI UN LUOGO

La purificazione di un luogo può avvenire anche solo attraverso il fuoco, in assenza di acqua di fiume o benedetta.

Generalmente, il fuoco è usato anche per purificare gli oggetti, ma è molto versatile e, per un luogo, quindi, la fiamma di una candela bianca, mista ad essenza di erbe purificative, può andare bene.

Si può spaziare dalle “classiche” come l’alloro, la salvia, il rosmarino, alle più “originali” come la menta, che allontana gli spiriti maligni, o addirittura l’aglio, che svolge una potente funzione di protezione (non a caso, nella cinematografia, è il rimedio più diffuso per scacciare i vampiri), o, ancora, l’artiglio del diavolo che, nonostante il nome, protegge dalle negatività.

Le erbe sono tutte abbastanza versatili, a differenza delle pietre, che devono essere usate secondo le loro specifiche proprietà.

Proseguiamo i nostri riti con alcune preghiere prese dai testi di DOREEN VIRTUE, forse l’angelologa più famosa al mondo, che reputiamo molto validi e positivi.

Ricordiamo che tali preghiere e riti servono a mantenere una tendenza positiva ed innalzare le vibrazioni di Amore per entrare in contatto con gli Angeli, ma non sono la panacea per tutti i mali.

Non fanno miracoli, non aggiustano “magicamente” la vita, se prima non ci impegniamo a cambiare noi stessi, con azioni mirate, per essere felici.

Non basta pregare e visualizzare una vita felice, chiudendosi al mondo, ma è necessario, prima di tutto, agire!

PREGHIERE PER LA CHIAROVEGGENZA (di Doreen Virtue)
• “Arcangelo …………., Ti chiedo di entrare nei miei sogni questa notte. Ti prego di inviare energia di guarigione al mio terzo occhio e di lavare via ogni paura che potrebbe bloccare la mia chiaroveggenza. Ti prego, aiutami a vedere chiaramente con la mia vista spirituale.”
“E’ sicuro per me vedere.”
“E’ sicuro per me sentire.”
“Sono una persona visuale.”
“Sono profondamente chiaroveggente.”
“Angeli della Chiaroveggenza Vi invoco. Vi prego di infondere la Vostra energia liberatoria e di guarigione nel mio terzo occhio. Chiedo il Vostro aiuto per spalancare la finestra della mia chiaroveggenza. GRAZIE.”
7 PASSI PER APRIRE IL TERZO OCCHIO (di Doree Virtue)
Il chakra del terzo occhio, centro energetico sito tra gli occhi fisici, è ciò che regola la frequenza e l’intensità della chiaroveggenza. Aprire il terzo occhio è un passo essenziale per poter vedere al di là del velo che ci separa dal mondo spirituale. Di seguito sono riportati i 7 passi che ti permettono di aprire il chakra del terzo occhio.
1. Prima di tutto afferma: “E’ sicuro per me vedere”. Ripeti questa affermazione più volte, e se nel mentre dovessi provare tensione o paura, respira profondamente. Ogni volta che espiri immagina di espellere ogni paura riguardo al tuo essere chiaroveggente.
2. Prendi un cristallo di quarzo rosa trasparente e afferralo con la mano dominante (quella che usi per scrivere). Visualizza un fascio di luce bianca che parte dall’alto attraverso il cristallo. Ora desidera fermamente che questa luce bianca purifichi il tuo cristallo da tutta la negatività che può aver assorbito.
3. Continuando a stringerlo nella mano dominante, solleva il cristallo finchè non è all’altezza dello spazio che c’è tra le tue sopracciglia. Muovi il dito medio in modo che, attraverso il cristallo, punti diritto al tuo terzo occhio.
4. Poi metti il dito medio dell’altra mano (quella con cui di solito non scrivi) nel punto più alto della parte posteriore della testa (non sopra).
5. Immagina un potente lampo luminoso che si sviluppa dal dito medio della mano dominante, attraversa il tuo terzo occhio e finisce nel dito medio dell’altra mano.
Quello che hai creato è il circuito di una batteria, nel quale la mano dominante invia energia che viene assorbita dall’altra mano. Passando attraverso la tua testa questa energia si porta via tutti i detriti psichici, risvegliando il tuo terzo occhio. Questo processo di solito richiede un paio di minuti; potresti avvertire una certa pressione alla testa, calore nelle dita e un formicolio alle mani. Sono tutte sensazioni normali dovute al’energia coinvolta.
6. Poi poggia la mano destra sopra l’orecchio destro, continuando a stringere il cristallo nella mano dominante, e fai la stessa cosa con la mano sinistra sull’orecchio sinistro. Visualizza una luce bianca che proviene dal dito medio della tua mano dominante. Lentamente muovi entrambe le mani verso il punto più alto nella parte posteriore della testa. Ripeti il movimento per 7 volte con gesti ampi. Il tuo intendo deve essere quello di connettere la parte posteriore del terzo occhio (che assomiglia esattamente a quella di un occhio fisico) con il lobo occipitale del cervello. Si tratta della parte che registra la consapevolezza e il riconoscimento delle visioni e assomiglia a una sottile calotta sferica, leggermente spostata verso la parte posteriore della testa. Con la luce bianca scavi un’ampia cavità di una dozzina di centimetri, che si estende dal terzo occhio fino al lobo occipitale. Il suo scopo è far confluire il flusso delle tue visioni dal terzo occhio alla parte visiva del cervello. In questo modo sarai più consapevole delle visioni che hai e saprai capirne il significato. Ho lavorato con molte persone che, pur avendo un terzo occhio libero ed aperto, lamentavano di non avere la chiaroveggenza o di disporne solo in forma limitata. Ma per usare la chiaroveggenza non basta avere un terzo occhio libero e aperto! Senza la connessione con il lobo occipitale non siamo consapevoli delle visioni né siamo in grado di capirle. E’ come voler proiettare un film a proiettore spento.
7. L’ultimo passo consiste nel porre il dito medio della mano dominante sulla punta del cristallo, sopra il terzo occhio (localizzato leggermente più in alto rispetto al punto centrale tra gli occhi fisici). Dovrai rimuovere ogni scudo innalzato davanti al terzo occhio. Con movimenti lievi, simili a carezze che vanno dal basso verso l’alto, devi fare in modo che lo scudo si sollevi, come se stessi tirando la tendina di una finestra. Ricordati di respirare mentre lo fai, perché trattenere il respiro rallenterebbe solo le cose. Ripeti il procedimento di sollevamento dello scudo per almeno 7 volte, o comunque finchè non senti che è stato rimosso. Puoi applicare questa tecnica anche sugli altri. E se conosci una persona aperta e dalla spiccata spiritualità, in particolare qualcuno che abbia esperienza in guarigioni energetiche, lascia che sia lei a farlo per te. Questo perché, anche se i 7 passi possono essere tranquillamente gestiti dal diretto interessato, la loro efficacia viene amplificata quando sono amministrati per noi da un’altra persona, ammesso che le sue intenzioni siano limpide (ovvero prive di scetticismo). Dopo aver eseguito questi 7 passi, dovresti notare un netto miglioramento nelle tue visioni mentali. Se chiudi gli occhi e immagini un giardino, i colori e le immagini che vedi dovrebbero essere più accesi e vividi rispetto a prima. I sogni notturni potrebbero diventare più intensi e memorabili, e anche la tua memoria fotografica ne trarrà giovamento. Ricorda che le immagini che vedi potrebbero non apparire come qualcosa di esterno: i film mentali infatti potrebbero essere proiettati su uno schermo interno alla tua testa. Ma con la pratica sarai in grado di proiettare e vedere queste immagini anche all’esterno. Tuttavia è irrilevante che tu le veda con gli occhi della mente o con quelli fisici. Per quanto mi riguarda la mia precisione psichica non cambia se si tratta di un’immagine mentale o esterna. L’ubicazione della visione non è importante. Ciò che conta è che noti e che presti attenzione alle immagini, che sono spesso messaggi visuali dei tuoi Angeli.
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 PREGHIERA PER LA TRANQUILLITA’ ECONOMICA (Doreen Virtue)
“Padre dolcissimo, so che Tu sei la fonte di tutto il mio bene e che provvedi a me in tutti i modi. Ti prego di aiutarmi a liberarmi dalle paure che mi impediscono di ricevere i Tuoi doni. Aiutami affinchè io possa sentirmi SERENO, GRATO, SICURO DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO E A RICONOSCERE LE GRANDI BENEDIZIONI CHE MI CONFERISCI, essendo io Tua figlia. Ora sono aperta alla Guida Divina che mi conduce verso situazioni, persone e opportunità che fanno parte del Tuo piano per offrirmi la tranquillità economica. Ora vedo e sento me stesso e chiunque altro completamente sicuro dal punto di vista economico e il mio cuore trabocca di gratitudine e gioia di fronte al prodigo Universo che TU hai creato. GRAZIE.”
PREGHIERA PER TROVARE IL PROPRIO SCOPO NELLA VITA (Doreen Virtue)
“A tutti coloro che vegliano su di me. Ho l’impressione di aver dimenticato il mio scopo nella vita e chiedo il Vostro aiuto affinchè io possa ricordare il motivo per cui ho scelto di incarnarmi in questo tempo. Sono pronto a rimettere tutte le paure che mi impediscono di ricordare la mia missione, compresa la paura del successo e del fallimento. So di essere qualificato per realizzare la mia missione e chiedo la Vostra costante guida per aiutarmi a capire qual è il sentiero che fa gioire il mio cuore. Aiutatemi a riconoscere la differenza tra gioia e paura, di modo che possa dedicarmi ad azioni significative che siano utili agli altri e rechino gioia a me. GRAZIE INFINITE.”
PREGHIERA PER UN NUOVO LAVORO (Doreen Virtue)
“ Amato Creatore, Tu mi hai guidato alla ricerca di un nuovo impiego ed ora Ti chiedo di aiutarmi affinchè io riesca a vedere le porte che Tu mi stai aprendo. Chiedo di ricevere segni chiari ed eloquenti che mi guidino verso un nuovo lavoro in cui i miei talenti ed interessi possano essere usati al meglio. Ti prego di aiutarmi a riconoscere che merito un impiego interessante e a far svanire qualsiasi nervosismo durante il colloquio di lavoro. Chiedo l’assistenza di altri Angeli per rafforzare la fiducia in me e il coraggio e per mantenermi concentrata nella consapevolezza che Tu ora ti stai occupando di me. AMEN.”

Sessualità ed Amore secondo l’Arcangelo Michele

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Mario Rigoni, INTERVISTA CON L’ARCANGELO

D: Arcangelo Michele, ci parli della sessualità?

R: La Sessualità, una componente che fa parte dell’essere umano, dell’essere in tutta la sua componente fisica.
Un meccanismo che voi avete a disposizione quale macchina perfetta di cui già in questi contesti vi ho parlato, solo che è stata messa a fuoco in maniera troppo deformante.
Da cosa nasce questa deformazione? Questa negazione di un aspetto così importante a livello energetico che l’umano ha a disposizione e non solo, badate, non solo per il prosieguo della stirpe, per la procreazione, ma proprio perché è parte vibrante, meravigliosa dell’essenza divina.
Tutto ciò non deve scandalizzarvi perché l’essere umano incarnato in un corpo fisico, prova, anche se per piccole frazioni di secondo, quella che è l’ebbrezza meravigliosa che crea vibrazioni altissime e che noi Entità di Luce disincarnate proviamo in continuazione…quella beatitudine che è, pensate, simile al vostro piacere nel provare l’orgasmo, ma è ingrandito all’ennesima potenza, nell’attimo in cui due esseri si incontrano e uniscono le loro forze vibranti nell’intento di dare e ricevere amore: Amore.
C’è una vibrazione molto alta in quel momento, solo che l’umano ha la capacità di distruggere questa essenza meravigliosa dell’essere e lo fa in maniera devastante, distorta e pertanto distruttiva.
Da un lato, ricerca quel piacere a oltranza per sfuggire alla propria incapacità di conoscersi, di analizzare, evita in maniera abbastanza scaltra l’introspezione e allora ricerca questo palliativo, credendo di dare o ricevere amore. In realtà cerca solo un piacere fine a se stesso. Questo non è interscambio. Questo non è amore sublime.
C’è chi poi cerca un’altra scappatoia, quella di sublimare l’amore fisico rinunciandovi, e qui muove un’altra forza scatenante che porta spesso non solo alla patologia, ma alla depravazione ed alla perversione. Ricordate sempre che la rinuncia con gioia è sublime, e porta equilibrio, ma la rinuncia con frustrazione porta e porterà sempre all’aberrazione e alla propria distruzione individuale, e anche a quella di altre creature coinvolte in questo stesso aspetto.
Anche in questo, come in tutto il vostro percorso umano primariamente animico e spirituale, ogni eccesso è prima o poi nemico di voi stessi.
Logicamente non sono qui ad incoraggiare o esaltare il libertinaggio dicendo che la sessualità va vissuta perché il vostro sentire sia condiviso, attuato dai vostri stimoli: dico che l’amplesso tra due creature che si rispettano, si amano, le cosiddette anime gemelle, è la forza più bella, più potente che voi umani avete a disposizione ma non dev’essere un atto egoistico, non deve essere un atto di potere volto alla sottomissione, non deve essere un capriccio perché la noia ha portato l’umano a gingillarsi con questo o quel giocattolo.
No, questo non è amore ma capriccio, per non dire peggio. L’essere umano ha a disposizione i sensi. Sta al suo libero arbitrio usarli con saggezza, qualsiasi trasgressione è di per sé non consona e pertanto rischiosa e pericolosa perché altera tutta la componente fisica e fisiologica.
L’eccesso di pensiero crea ossessione, l’eccesso di assunzione di cibo crea le patologie che ben conoscete, come il negare l’assunzione di cibo o il negare l’assunzione costruttiva del pensiero portano all’annullarsi, portano all’apatia e così l’eccesso dello sfogo sessuale, come la carenza, la negazione, la rinuncia con sofferenza. E’ andare controcorrente, contro la propria natura, per seguire regole umane dettate da voi umani e non sempre dettate dall’umano saggio, ma dalle frustrazioni dell’umano che si erge a persona competente ma non saggia, che si autoproclama superiore agli altri per un ruolo a cui è giunto sgomitando più che per meriti.
E’ tutto relativo perché non sempre l’umano è all’altezza di questa saggezza interiore che ciascuno di voi possiede, ma che se è prevaricata dall’ego e dalla sete di potere non viene usata per il bene comune. E da qui nasce il discorso del frutto proibito. Più demonizzate negando quella certa cosa e più l’umano per sua insita curiosità viene attratto da quella cosa.
Certi popoli che voi ritenete incivili, che avete, arbitrariamente e anche con senso dispregiativo, chiamato Pagani, un tempo giravano quasi nudi nelle loro terre surriscaldate dal sole cocente, eppure avevano autodisciplina, autoregolazione, etica morale talmente alte a livello sessuale che voi, miei cari occidentali, dovete ancora imparare.
Perciò non demonizzate ciò che è parte dell’essere creatura Divina per colui che vi è Padre e Madre e che con amore vi ha permesso e vi permette di fare questo meraviglioso percorso, ma ricordate sempre che ciò che voi ritenete sia amore può essere solo attrazione dei sensi.
Ciò che ritenete giusto e appagante è solo per appagare voi e per il vostro ego perché l’amore, quello puro, quello elevato, è spartire, gioire per l’altro fratello, sorella che sia, per l’amico, l’amica, è spartire senza invidiare. L’amore è libertà, non possesso, non è potere. L’amore non ingabbia e non costringe. Amore è fondere anima e corpo in un unico suono sublime, non ha nulla a che vedere con la patologia camuffata da astuzia, giochi che sempre più portano alla perversione che alla sublimazione e alla gioia nella ricchezza di scambio e interscambio di questa altissima vibrazione, della quale vi ho parlato, e che noi chiamiamo, in termini molto semplificati ma a voi comprensibili, beatitudine, gioia di essere.
Ma l’umano deve scoprire che altre beatitudini creano in voi gioia, serenità: il donare senza pretendere di ricevere, lo spartire senza secondi scopi, lasciare libero e non ingabbiare chi non vi appartiene, vivere assaporando con gratitudine per la gioia che vi invade ciò che intorno a voi, ciò che è in voi, lo spettacolo della vita che continua affluire in voi, attorno a voi, osservando con profondità e spessore la natura che vi circonda, guardando i vostri fratelli e sorelle con lo stesso amore con cui guardate il vostro bimbo, la vostra bimba, che non vi appartengono ma sono frutto dell’amore che c’è in voi.
Vi posso dire che non c’è una condanna peggiore nell’essere umano di questa disarmonia e questa spasmodica esigenza di possesso, perché rende la creatura vorace e pertanto incapace di amare, di donare e ricevere amore ed è per questo che rincorre altre chimere che sono solo illusione.
Sono creature che non hanno la ricchezza meravigliosa e sublime di dare e ricevere amore e allora ricercano in altre fonti subdole che sono soltanto specchietti per le allodole, un momento di illusione credendo sia amore ma in realtà è solo unicamente illusione.
Amatevi l’un l’altro ma non soffermatevi solo allo scambio sessuale perché esso è potentissimo se coadiuvato dal rispetto, dall’emozione, dalla donazione incondizionata e dalla gioia nel ricevere senza possedere. Questo amore dev’essere arricchito dal sentimento che si chiama amicizia, condivisione, complicità, altrimenti è solo cosa meccanica e sterile.

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UNIONI DI ANIME COMPAGNE

– L’Arcangelo Michele attraverso Celia Fenn

Carissimi,
Uno dei più grandi doni della Quinta Dimensione saranno le relazioni amorevoli e gioiose che creerete e di cui godrete come esseri risvegliati. Quando vi risvegliate al vostro potere e aprite i vostri cuori, create allora le più belle e affettuose relazioni di anime compagne. Non vi accontenterete di niente meno che un’unione di anime compagne. Molti di voi chiedono: “Chi è la mia Anima Compagna?”, specialmente coloro che in questo periodo sono ancora soli. E molti si trovano soli oppure vogliono lasciare relazioni che non funzionano più. Si prova questo disagio perché vi viene chiesto di lasciare andare le relazioni di terza dimensione e di spostarvi totalmente nelle unioni di quinta dimensione. Coloro che hanno già una relazione d’amore, possono scegliere di promuoverla alla Quinta Dimensione. Vi diciamo che la vostra anima compagna non è nessuna persona particolare. Spesso ci sono diverse persone che vi potrebbero offrire schemi d’anima compatibili. In questo periodo di trasformazione e “promozione”, vi può essere offerta più di un’opportunità per formare un legame di anime compagne. La chiave è la compatibilità dell’anima. Questa è una compatibilità energetica nelle Dimensioni Superiori. Le persone che formano un legame d’anime compagne, avranno anime la cui luce e armonie di suono combaciano abbastanza strettamente, affinché ci sia il potenziale, per le due anime, di fondersi completamente e di formare un’Unione di Fiamme Gemelle. Questa compatibilità armonica viene percepita come una profonda attrazione magnetica ed armonia. Lo saprete quando incontrerete un potenziale partner anima compagna. La vostra anima lo saprà, e la conoscenza dell’anima e del Sé Superiore vi sarà passata immediatamente. Nello stato risvegliato di Quinta Dimensione, le esperienze della vostra anima e le sue scelte saranno da voi percepite come vostre scelte ed esperienze, poiché, certamente, l’intero punto della trasformazione in Quinta Dimensione è quello di allineare i vostri aspetti fisici con quelli superiori. Ciò che vi vogliamo dire però, è che la vostra anima sceglie un compagno per una ragione e quella ragione è il servizio per un bene più elevato. Le unioni di Anime Compagne non sono definite dall’ego. Non riguardano la felicità personale dell’ego, ma riguardano piuttosto il modo in cui l’energia delle due anime può essere combinata per servire un bene più elevato. E in questo aspetto del servizio viene trovata la felicità e la gioia che porta i due insieme sul piano materiale e forma il fondamento per la felicità nel mondo fisico. Nel passato, un’unione di anime compagne poteva essere formata per fare un intenso lavoro interiore. Non tutte le unioni di anime compagne erano felici, poiché il lavoro di due anime poteva comprendere la purificazione di schemi profondamente disfunzionali che erano comuni a entrambi. Ma il processo è finito ed è completato, da questo punto in avanti, le unioni di anime compagne riguardano la creazione della gioia e della felicità attraverso il servizio. Le unioni della Nuova Terra riguarderanno il servizio al pianeta in uno stato d’armonia gioiosa dove i due diventano uno nel loro impegno per il loro lavoro come esseri di luce sul pianeta. Questo non significa che abbiano bisogno di lavorare insieme fisicamente, ma piuttosto che le loro anime ed energie si sosterranno le une con le altre su un livello più elevato per il bene comune.

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ANCORARE UNA RELAZIONE DI ANIME COMPAGNE NEL FISICO: IL RUOLO DEL SESSO SACRO.

Quando una relazione è fondata sui principi dell’anima, l’idea del servizio e della spiritualità viene portata nel regno fisico o manifesto. Il legame fisico della coppia è visto come un atto sacro in cui le energie del maschile e del femminile, o yin e yang, vengono portate in armonia amorevole ed estatica. Questo significa che in un’unione di anime compagne, deve essere presa un decisione riguardo il tipo di energia che sarà gestita da ogni partner nella relazione. Idealmente, l’uomo gestirà l’energia Yang del Maschile Divino, o Dio, e la donna gestirà l’energia del Femminile Divino o Dea. La loro unione sarà così un’armonica equilibrata di Yin e Yang. Tuttavia, ci possono anche essere relazioni in cui la donna sceglierà di essere l’energia Yang, e l’uomo esigerà l’energia femminile o Yin. Nelle unioni Gay e Lesbiche, i partner avranno bisogno di decidere chi gestirà una particolare energia per poter creare la miscela di energia Yin e Yang che crea il sentiero per i Regni Superiori. La difficoltà che molti di voi incontrano è l’adattamento a questi nuovi ruoli. Il partner che sceglie l’energia Femminile avrà bisogno di arrendersi alla leadership attiva del partner che assume l’energia Maschile. Questa non è dominazione e controllo, ma un adattamento necessario per permettere il flusso d’energia armonica equilibrata dai Livelli Superiori che crea miracoli fra le due persone. Quando il Femminile si arrende alla leadership attiva del Maschile, l’Ordine Divino è instaurato. La Grazia Divina può allora fluire. Però, questo è un atto di resa reciproco, perché il partner maschile deve arrendersi all’amore del partner femminile, e a loro volta, entrambi i partner cedono la loro volontà alla guida superiore. Al momento, molti di voi resistono a questo adattamento, perché la vostra esperienza tridimensionale vi ha portati a resistere a ciò che percepite come dominazione e controllo, o manipolazione e coercizione. Ma, al di là della disfunzione della terza dimensione si trova il regno dell’equilibrio e dell’armonia della quinta dimensione, dove il maschile ed il femminile esistono in perfetta armonia da perfetti eguali. C’è un legame di amore e rispetto reciproci che mantiene l’armonia in quel perfetto equilibrio. Non c’è paura e rabbia in questo luogo d’equilibrio, solo accettazione e amore. Questo equilibrio perfetto sarà riflesso nell’unione sessuale della coppia. Nella Nuova Terra, il sesso e la sessualità saranno basati sullo spirito e saranno gioiosi. I vecchi schemi di abuso e di dominazione svaniranno. Le coppie impareranno dell’energia (o chi) in relazione ai loro corpi e la loro sessualità. Impareranno ad usare il sesso non solo come uno strumento di procreazione o un’espressione d’amore, ma anche un modo per rimanere giovani e sani. I vecchi segreti dell’alchimia sessuale diventeranno nuovamente un conoscenza comune e saranno praticati come Sesso Sacro, che diverrà parte delle unioni di anime compagne. Aprire il Sentiero allo Spirito e alle Unioni di Fiamme Gemelle Quando una coppia è formata da anime compagne che si sono unite in questo legame sacro di corpo e anima, cominciano a fondere le loro energie d’anima. La pratica del sesso sacro permette loro di sperimentare la gioia estatica del ritorno all’Unità (ONE-ness) come un’esperienza fisica. Questa riunione e fusione di energie di corpo e anima creano un vortice a spirale o sentiero verso il regno dello Spirito e della Sorgente. Questa energia viene allora attratta dai Piani Superiori per attivare e dare energia alle anime e ai corpi dei due partner. Nel mondo antico, i rituali dello sposalizio e del sesso sacri erano praticati dai sacerdoti e dalle sacerdotesse per assicurare il flusso della Grazia Divina alla comunità, mantenendo l’equilibrio nel microcosmo in perfetto ordine. Nella Nuova Terra, a tutte le coppie unite nell’anima sarà data l’opportunità di entrare in “sposalizi sacri” dove impareranno a fondere le loro energie e a portare il flusso della Grazia Divina e dell’Amore al Pianeta. Quando la Grazia fluisce attraverso una coppia di anime compagne in questo modo, essi hanno accesso alla più elevata espressione di Amore Incondizionato Divino e possono quindi diventare Fiamme Gemelle. Essi diventano uno nell’energia della Sorgente e dello Spirito. L’amore l’uno per l’altra include l’Amore Incondizionato dell’Essenza Divina ed è riflesso in questa. Essi sono allora veramente il Dio e la Dea uniti nel servizio della Fiamma dell’Amore Incondizionato Divino e della sua manifestazione sul Pianeta Terra. E, ripetiamo, questo è disponibile per tutti coloro che formano unioni di anime compagne nella Nuova Terra di Quinta Dimensione. E’ un dono di grande gioia per cui tutti avete lavorato attraverso molte vite di dualità. E’ il dono della Coscienza d’Unità in pratica. Amore Incondizionato.

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– Sesso e Spirito: Un’Antica Storia Egiziana.
Carissimi, poiché la saggezza degli antichi ritorna sul vostro Pianeta, gioirete ancora una volta delle sagge storie degli Dei e delle Dee. Portiamo alla vostra attenzione una bellissima storia dall’antica saggezza Egiziana. Per dimostrare la loro conoscenza dell’importanza del sesso sacro come servizio alla sacra armonia dell’equilibrio, essi hanno raccontato la storia di Geb e Nut. Nut era la Madre del Cielo, la Dea Madre Cosmica o Galattica. Geb era il padre della Terra e rappresentava il Pianeta Terra, che era visto come di sesso maschile (un’identificazione che diventerà di nuovo chiara nella Nuova Terra, poiché gli uomini riassumeranno i loro ruoli sciamanici attivi). In questa storia, Nut e Geb, o Cielo e Terra, si univano ogni giorno in unione sessuale. Da questa unione, Nut ogni giorno partoriva il sole, che portava luce a tutto. Quindi, il sesso sacro era inteso per portare la luce al Pianeta. Questo crea l’equilibrio sacro che permette alla Grazia Divina di fluire. E quando la Grazia Divina fluisce, allora i miracoli vengono creati!
Quindi, carissimi, poiché assumete i ruoli di Dio e di Dea che sono un vostro diritto come angeli umani, sarete condotti, dallo spirito, anche a partner potenziali anime compagne. Se così scegliete, potete allora entrare in un sacro sposalizio che sarà parte del vostro servizio nel portare luce al pianeta. E’ il dono della gioia che viene offerto a tutti gli Angeli Umani di Quinta Dimensione.

Fonte: il Web.

Rituali protettivi e difensivi (II parte)

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Ci sono varie figure religiose altamente positive a cui possiamo rivolgerci per effettuare dei riti protettivi e/o difensivi.

Una di queste è quella di SAN BARTOLOMEO.

Egli nacque in Galilea nel I secolo. Il suo vero nome era Natanaele (“Ecco l’israelita in cui non vi è ombra di falsità” disse Gesù, rivolgendosi a lui), il nome Bartolomeo deriva dall’aramaico “Bar” (figlio) e “Talmai” (agricoltore). Morì da martire scuoiato vivo, infatti è spesso rappresentato senza pelle e con un coltello in mano, strumento del martirio. Egli fu un grande predicatore ed aveva la facoltà di guarire i malati e gli ossessi. Di conseguenza, se, per errore, vengono aperte le porte, si è vittime di ossessioni e martirio. Egli aiuta a salvare le vittime di tali persecuzioni.

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RITUALE DI SAN BARTOLOMEO PER LA CHIUSURA DELLE PORTE

COSA SERVE:

  • candela bianca purificata;
  • chiavi purificate e benedette;
  • carta e penna;
  • alloro secco.

Durante il procedimento, utilizzare la chiave benedetta (indossarla). Purificate il luogo bruciando una foglia di alloro sulla fiamma della candela. Sul foglio scrivere le iniziali di chi ha aperto la porta o, in mancanza, scrivere solo “in nome della Gloria”. Al centro del foglio, disegnare una croce oppure la chiave. Mettere al centro una foglia di alloro e piegare il foglio. Mettere il foglio così piegato sulla fiamma della candela e pronunciare con convinzione: “Mai più mi tenterai!” o recitare, a scelta, la preghiera di San Bartolomeo, la Supplica a San Bartolomeo, la Supplica ai Saggi. Quando il foglio ha finito di bruciare, prendete un altro foglio e, come in precedenza, scrivere le iniziali, disegnare croce/chiave e mettere foglia di alloro al centro. Piegatelo e portatelo con vi per 7 giorni e 7 notti. Ripetere la procedura del foglio bruciato 3 volte al giorno per 7 giorni.

PREGHIERA DI SAN BARTOLOMEO

O grande apostolo San Bartolomeo, per quella contentezza che ora godete nel Cielo, in premio della Vostra intraprendenza nel sostenere il martirio della scortificazione e poi della decapitazione, per quell’eccelso grado di Gloria che raggiungeste in ricompensa dell’ossequio dimostrato quotidianamente verso l’infinita maestà di Dio, nel Vostro lungo e travagliato peregrinare di quaggiù, otteneteci, o gran Santo, che noi sappiamo sopportare, con costanza e pazienza, i dolori, i travagli e le miserie di quaggiù, senza mai venir meno di fede alla divina Provvidenza affinchè, come voi, dopo un terreno e breve patire, arriviamo all’eterno e celeste gaudio. PATER, AVE, GLORIA.

SUPPLICA A SAN BARTOLOMEO

Oh San Bartolomeo, martire della terra, protettore dei perseguitati, indicatore di luce, portatore di speranza, umilmente chiedo aiuto, pentendomi di ogni peccato.

Oh grande e potente Angelo, aiutami a vedere la luce e ritrovare la via.

AMEN.

SUPPLICA AI SAGGI

Grandi Saggi, portatori di luce e speranza, anime pure e colme di giustizia,

Voi che mostrate pietà verso noi umili e imperfetti,

Voi che con la Vostra infinita pazienza ci mostrate continuamente la via,

perdonate i nostri peccati.

Aiutateci, ovunque, affinchè noi ritroviamo la strada per ritrovare la pace interiore.

AMEN.

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RITUALE DEGLI ANGELI PER CHIUSURA PORTE

Prendere dell’acqua benedetta e spargerla in gocce in ogni angolo di ogni stanza della casa, ripetendo queste parole:

“Noli me adducere!

Noli mihi loqui!

Sed cineresce!

Flecte te!

Repe!

Serpens eras et serpens eris.

Occludo fores, occludo fores, occludo claustellum tribus pèssuris, tribus a dextra, tribus a laeva!

Tu abis et numquam redis!”

Ripetere questo rituale 3 volte al giorno per 7 giorni. La frase si può ripetere  dalle 3 alle 5 volte. Non superare le 5 volte!

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RITUALE PREVENTIVO  E PROTETTIVO DI NON APERTURA PORTE

Prendere una foglia di alloro fresca o secca, scrivere su un pezzo di carta questa frase:

“Nessuno entra da questa porta senza il mio esplicito invito!”

seguito da:

“I feel about you makes my heart lone to be free.”

Piegare il foglio e portarlo con sè.

RITUALE DEGLI ANGELI PER DONARSI A LORO

Questo rituale si effettua il 2 ottobre, Festa degli Angeli.

Benedire un foglio bianco, prima con acqua di fiume, poi con acqua benedetta, e scrivere:

” A Voi, miei protettori, miei Angeli, dono le mie virtù, il mio cuore, le mie lacrime.

Abbiate pazienza ed io avrò obbedienza.

Datemi una carezza ed io accarezzerò.

Donatemi la virtù opportuna ed io guarirò da ogni male.

Aprite i miei occhi ed io Vi accoglierò con l’onore che meritate.

Con Amore, Vostro/a fratello/sorella minore ………………… (scrivete il vostro nome)”

Posate al centro del foglio l’alloro e del rosmarino, piegate e mettetelo all’interno di una sacchettino purificato (meglio se bianco, ma va bene anche azzurro, ad esempio, che è il colore degli Angeli). Portarlo con sè per una settimana.

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RITUALE PROTETTIVO DI SAN BARTOLOMEO

Ecco che torna la figura di SAN BARTOLOMEO, altamente positivo ed assai potente contro il Male.

Su un foglio bianco, purificato e benedetto, scrivere la seguente preghiera:

“San Bartolomeo, mio amato protettore e patrono, veglia sempre su di me, Tuo/a umile figlio/a devoto/a, e fà sì che nessuno spezzi il legame di Amore e protezione che nutri per me.

Proteggimi dal demonio, in ogni sua forma.

Proteggimi da ogni forma di maleficio. fattura, stregoneria e da qualsiasi male occulto.

Benedici e proteggi il mio lungo cammino per raggiungere la via dell’Amore e della Luce, affinchè io possa donarli al mondo.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

AMEN.”

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RITO PER SCACCIARE UNA PRESENZA NEGATIVA DA CASA

In ogni angolo della casa, spargere prima gocce di acqua di fiume e poi benedetta. Non è fondamentale l’acqua di fiume ma, se la si ha, è meglio.

Durante questa operazione, ripetere la seguente frase:

“Tu qui non sei gradito.

Torna nella tua casa.

Qui è casa divina e divino fu il luogo da me calpestato.”

Ripetere fino a che non si libera la casa.

RITO DEL “COLPIRE LA PALLA” 

Questo rituale, chiamato “SKR HM” (colpire la palla), è attestato in numerosi templi: Deir el Bahari, Luxor, Edfu, Dendera, File per un totale di 19 raffigurazioni.

In questo rituale il Re, in presenza di una divinità, sorregge, nella mano sinistra, una sfera e, nella destra, una mazza o una clava, con la quale si accinge a colpire la sfera per frantumarla.

Si ignora di quale materiale fosse la sfera, ma sicuramente di materiale fragile come terracotta o ceramica.

Il rituale rientra nel novero delle azioni magiche con le quali si intendeva annientare il serpente Apopi per impedirgli di nuocere al dio Sole, Ra: la sfera infatti simboleggia l’occhio di Apopi, come dichiarato nei testi che accompagnano le scene.

La scena, dunque, raffigura un rituale contro il malocchio.

BENEDIZIONE DELLA PAPESSA PRIMA DEL PERCORSO NEI MONDI OSCURI

“Che la luce della mia candela possa segnarti la strada più sicura e che il candore degli Angeli soffi venti quieti;

Che i mostri non ti sfiorino e, semmai dovessero avvicinarsi, che possano bruciarsi con il tuo animo coraggioso, con il tuo cuore in fiamme di giustizia;

Che questo mondo oscuro ti possa mostrare la verità senza offendere.

Che tu possa combattere con il tuo coraggio.

Che la Luce trafigga l’oscurità fino a segnarti la strada.

Che la mia presenza non ostacoli il cammino distraendoti, ma che ti possa essere di conforto puro”.

Rituali protettivi e difensivi (I parte)

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Molti riti sono presi da libri o siti cristiani perchè la maggior parte delle persone è cattolica o comunque battezzata da preti cristiani appartenenti alla Sacra Chiesa Romana. Esistono, però, riti anche per altre religioni ed elencarli tutti sarebbe impossibile. Verranno trattati qui riti cristiani e riti per chi si è convertito alla Confraternita di Luce, con nuovo battesimo, quindi riti per lo più pagani. Molti riti sono stati scritti da vecchie “streghe” pagane, ma è anche possibile crearne di nuovi. Non è facile avere una lista completa dei riti poichè non sono facilmente reperibili. In ogni caso, chiunque segua un percorso con basi pagane, con l’aiuto di Saggi, Alchimisti e Sacerdoti, può creare infiniti riti.

Iniziamo con il rito di SAN BIAGIO, protettore della gola e della tecnologia.

Esso, quindi, può essere utilizzato sia per chi ha problemi alla gola che chi sospetta una possessione di oggetti informatici. Sarebbe preferibile iniziare il 3 Febbraio, giorno del Santo, oppure terminare il rito in quella data, ma non sempre è possibile. Ogni sera verrà fatta una preghiera al Santo, nello stesso ordine in cui sono scritte. La Supplica a San Biagio verrà scritta su un foglio, piegato con una foglia di alloro all’interno, e portato addosso fino a che non termina il rito.

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PREGHIERA A SAN BIAGIO

Oh glorioso San Biagio che, con una breve preghiera, restituisci la perfetta sanità ad un bambino che, per una spina di pesce attraversata nella gola, stava per mandare l’ultimo anelito, ottenete a noi tutti la grazia di sperimentare l’efficacia del Vostro patrocinio in tutti i mal di gola, ma più di tutto di mortificare con la fede pratica i precetti si Santa Chiesa, questo senso tanto pericoloso, di impiegare la nostra lingua a difendere la verità della fede tanto combattuta e denigrata ai nostri giorni. COSI’ SIA.

SUPPLICA A SAN BIAGIO

Martire glorioso, San Biagio, con sincera gloria Ti ringraziamo delle tante consolazioni che ci hai donato. Con l’esempio della tua vita cristiana ha testimoniato l’amore fedele e totale per Gesù, salvatore del mondo. Ti chiediamo di essere misericordioso, ottenendoci da Dio la grazia della fedeltà al nostro battesimo. Il mondo di oggi ci corrompe con le attrattive pagane del denaro, del potere, dell’egoismo: aiutaci a divenire i testimoni delle beatitudini evangeliche, per il raggiungimento della felicità e della salvezza eterna. Proteggici dalle malattie della gola e dagli oggetti informatici posseduti, per i quali è ammirabile la tua intercessione: rendi coraggiose le nostre opere, quali profeti e testimoni del Vangelo. Ottienici da Dio la grazia di godere con Te la beatitudine eterna del Cielo. AMEN.

NOVENA A SAN BIAGIO

  1. Glorioso martire e nostro protettore San Biagio, Tu sin dalla prima fanciullezza, sei stato sempre esemplare di virtù e, unendo alla sollecitudine pastorale di Vescovo l’arte della medicina, hai avuto modo di promuovere e confermare la fede cristiana nel popolo con le continue guarigioni. Siano benedette le tue fatiche nell’ufficio di Vescovo e l’ardore con cui hai sospirato la conversione di tutto il popolo di Sebaste. Ti supplichiamo di ottenere anche a noi la grazia di migliorare la nostra vita secondo gli insegnamenti del Vangelo. GLORIA.
  2. Glorio martire e nostro protettore San Biagio, tu che, nella persecuzione dell’imperatore Licinio, per una particolare ispirazione divina, sei andato a nasconderti in una caverna sul monte Argeo dove sei stato assistito e provvisto di alimenti da bestie feroci, siano benedette le Tue preghiere e le asprezze di quella santa solitudine. Ti chiediamo di santificare la nostra vita e di tenerci lontano da ogni forma di peccato, così come l’aiuto divino santificò la tua esistenza terrena. GLORIA
  3. Glorioso martire e nostro protettore San Biagio, Tu sei stato ritrovato nella grotta dai soldati dell’empio Agricola, mentre anche le fiere Ti rispettavano ossequiose e, con animo sereno, sei passato alle torture e alla corazza di ferro. Noi benediciamo i Tuoi sospiri sotto le fruste ed i pettini di ferro, Ti sei sottomesso ai tormenti più crudeli con l’ardente desiderio di imitare Gesù. Ottienici, Ti preghiamo, la grazia di corrispondere alla chiamata cristiana e sopportare pazientemente le croci della nostra esistenza quotidiana. GLORIA

SUPPLICA A SAN BIAGIO

Martire gloriosissimo, gran medico e gran Vescovo, dolce mio San Biagio, io giubilo che la Santissima Trinità volle in Voi rappresentare la sua essenza, una nella Natura e trina nelle persone, con l’unire in Voi tre stati: di medico, di Vescovo e di martire. Mi rallegro con Voi e, con la soavità delle parole e con la facilità dei miracoli, convertiste un gran numero di idolatri. Godo che il Signore abbia a Voi affidata la tutela della gola fin da quando, nel risanare il giovinetto agonizzante per la spina attraversata alle sue fauci, lo pregaste per tal sorte di afflitti. O Santo della cordialità, o Santo della gratitudine, io ringrazio la Santissima Trinità che Vi donò un cuore tanto pietoso e una potenza tanto salutare. Ricordatevi che, non contenta di averla fatta Padre, con quelle sette donne, le quali raccolsero il Vostro sangue, la faceva per esse anche da Madre coi loro figliuoli. Voi, gettato a morire in un lago, camminaste a piede asciutto sulle acque, sulle quali, assiso, predicaste il Vangelo a maggior trionfo della Santa Fede. Deh, miracolosissimo Santo, prevenitemi con la Vostra assistenza, soccorretemi sempre, e difendetemi da ogni pericolo. Ricordatevi che, prima di stendere il collo alla scure, pregaste per tutti quelli che si fossero raccomandati a Voi, e vi fu risposto con voce udita da tutti: “Io ho esaudita la Tua orazione e Ti concedo quanto chiedi”, pregate per me; io ricorro alla Vostra orazione e mi raccomando a Voi. Liberatemi da ogni male e datemi la perseveranza nel bene. COSI’ SIA.

Proseguiamo con il rito di SAN BENEDETTO: egli è rappresentato con un calice con un serpente all’interno perchè fu capace di far bere al maligno il suo stesso veleno. 

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PREGHIERA A SAN BENEDETTO

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Croce del Santo Padre Benedetto,

Croce Santa sii la mia luce e non sia mai il dragone mio duce.

Va’ indietro, Satana!

Non mi persuaderai di cose vane.

Sono mali le cose che mi offri,

bevi tu stesso i tuoi veleni.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

AMEN.

RITO DI SAN BENEDETTO

Usato contro le tentazioni ed i raggiri del maligno, ma a volte anche contro le persecuzioni.

Prendere un foglio bianco, scrivere il nome di colui che ha bisogno del rito, mettere sul nome una foglia di alloro e scrivere la preghiera di San Benedetto.

FORMULA IN LATINO

In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti.

Crux Sancti Patris Benedicti,

Crux Sancti sit mihi lux.

Non drago sit mihi dux.

Vade retro, Satana!

Numquam suade mihi vana.

Sunt mala quae libas.

Ipse venena bibas.

In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti.

AMEN.

Piegare il foglio e portarlo con sè per 7 giorni. Dopo 7 giorni, bruciare il foglio sulla fiamma di una candela bianca.

RITUALE DEGLI ANGELI

  • CONTRO I TORMENTI INTERIORI.

Prendete un rosario ed immergetelo in acqua, possibilmente benedetta o purificata. Dopo 2 minuti, bagnare due dita della mano destra nella medesima acqua e passarla sulla fronte. In seguito, immergete tutta la mano e mettetela sul cuore, ripetendo per 3 volte questa frase:

“Derelinquat me in pace, non est tui officii. Ego sum, aut libri.”

Poi bere l’acqua e prendere il rosario così benedetto. AMEN

  • CONTRO TENTAZIONI E CATTIVI PENSIERI

Fare il segno della croce e ripetere per 3 volte:

“Malefetta tenebris et ens, non palpavimus animam et corpus. Pirifico te mittere et non nocuerunt mihi et ego mitto vos back in tenebris et in me non habet. Ego quos amo, luceo ero lucis aeternae. Ego sum beatus. Libera animam meam. Opera, diligeretis utique me ego dilex te et apud te sapientiam protege me.”

Dopo la terza volta, pronunciare: “Accolgo gli Angeli qui con me.”

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Purificazione di oggetti e purificazione personale (II parte)

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Proseguiamo il nostro “percorso purificatorio”, sia riferito ad oggetti che alla propria persona, al fine di far meglio fluire le energie che ci aiutano ad elevare le nostre vibrazioni e a favorire il contatto angelico.

I 4 ELEMENTI

TERRA:  Il punto cardinale è il Nord, la sua stagione è l’inverno ed è un elemento femminile. I colori che dominano questo elemento sono il verde ed il marrone. La Terra governa gli incantesimi ed i rituali relativi ad affari, soldi, lavoro, sicurezza, stabilità, fertilità, guarigione. Segni zodiacali: Toro, Vergine e Capricorno. I guardiani della terra sono gli Gnomi. Sull’altare può essere rappresentata da sale, terra, vaso di fiori o una pianta.

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ARIA: Il punto cardinale è l’Est, la sua stagione è la Primavera ed è un elemento maschile. I colori dominanti sono il giallo, rosa ed azzurro. L’aria governa gli incantesimi ed i rituali che riguardano viaggi, istruzione, libertà, acquisizione di conoscenze, ritrovamento di oggetti perduti, rivelazione di menzogne, cambiamento. Segni zodiacali: Gemelli, Bilancia ed Acquario. I guardiani dell’aria sono le Silfidi; sull’altare è rappresentata da incenso, barattolo vuoto, piume.

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FUOCO: Il punto cardinale è il Sud, rappresenta l’estate, elemento maschile. I colori che lo dominano sono il rosso e l’arancione. Il fuoco domina gli incantesimi e rituali relativi all’autorità personale, al sesso, alla guarigione, alla distruzione (in senso positivo: la distruzione del male), purificazione, evoluzione. Segni zodiacali: Ariete, Leone e Sagittario. I guardiani del fuoco sono le Salamandre. Sull’altare è rappresentato da una candela accesa.

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ACQUA: Il punto cardinale è l’Ovest, la sua stagione l’autunno ed è un elemento femminile. Dominata dai colori blu, indaco ed azzurro. Coinvolge gli incantesimi del piacere, amicizia, matrimonio, fertilità, guarigione, sonno, sogno, matrimonio, atti psichici, purificazione. Segni zodiacali: Cancro, Scorpione e Pesci. I guardiani dell’acqua sono le Ondine. Sull’altare è rappresentata da una ciotola piena d’acqua.

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CONSACRAZIONE DELL’ATHAME

“Athame,

io ti consacro alla Dea Sacerdotessa, portatrice di conoscenza,

ed ai Saggi, portatori di immenso, a me tanto cari,

affinchè tu mi sia scudo e protezione in ogni merito.

Difendimi da tutti i nemici, visibili ed invisibili.

Dirigi il tuo potere laddove per mezzo tuo lo manderò.

Così sia.”

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SILFIDE

E’ un genio dei venti e dei boschi.  Sono femminili. Si hanno poche notizie; sono esseri che si spostano nel vento. Ritenute creature timide, non disdegnano il contatto con gli umani e, se ritengono che l’aiuto a loro richiesto da essi sia giusto, fanno di tutto per aiutare il loro protetto. I luoghi idonei per incontrarle sono i luoghi molto ventosi, montagne. Il loro corrispondente maschile sono i Silfi.

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ONDINA

Le ondine sono creature affini alle fate, legate all’acqua. Il nome può essere usato anche per altri spiriti acquatici simili. Sono prive di anima, quindi non è possibile per loro l’accesso ai mondi paralleli energetici, però possono guadagnarsene sposando un mortale. Spesso raffigurate come sirene, è possibile vederle anche in forma umana. Sono della specie delle ninfe acquatiche ed abitano boschi, foreste, laghi o i dintorni delle cascate. Sono esseri immortali e senza anima ma, nel momento in cui sposano un mortale o partoriscono il primo figlio, perdono l’immortalità ed acquisiscono l’anima.

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SALAMANDRE

Creature a cui è attribuita la capacità di far vivere il fuoco. L’associazione dell’animale al fuoco è dovuta all’infiammazione che provoca il loro veleno. Le salamandre davano il nome al popolo fatato. La salamandra è carica di significato poichè, come la fenice, può risorgere dopo morta. Secondo l’esoterista Rudolf Steiner, il loro compito consiste nel raccogliere il calore del cosmo e trasmetterlo ai fiori attraverso il polline.

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PURIFICAZIONE PERSONALE

COSA SERVE:

  • un pugno di fiori secchi di Issopo essiccato;
  • un recipiente in vetro, terracotta o metallo di almeno 2 litri;
  • un pugno di sale grosso;
  • una candela di cera vergine;
  • un incensiere con carboncino;
  • un cucchiaino di incenso in granuli;
  • rosmarino secco (un cucchiaio);
  • un asciugamano bianco.

Mettere in infusione l’Issopo in almeno 1 litro di acqua fredda, per almeno 24 ore, in fase di luna crescente. Filtrate l’infuso e mettetelo in una bottiglia o in un vaso di vetro, attendete il plenilunio ed esponete l’infuso alla luce della luna piena per una notte. In fase di luna calante, riempite la vasca di acqua calda, versateci il sale grosso e rimescolate in senso orario per 7 giri; versate l’infuso di Issopo, accendete la candela, il carboncino, aggiungete il rosmarino e l’incenso nell’incensiere e lasciatevi avvolgere dai fumi. Immergetevi nella vasca e bagnate ogni parte del corpo. Liberate la mente. Pronunciate la seguente formula:

“L’abluzione con l’Issopo mi mondi dalle impurità,

possa l’acqua rendermi terso come la neve”.

Rimanete immersi ancora un pò in acqua, poi togliete il tappo affinchè defluisca via l’acqua piena delle negatività accumulate. Risciacquatevi con l’acqua più fredda che riuscite a sopportare, poi asciugatevi. Per 24 ore astenetevi dal fumo, alcool, carne, caffeina e medicinali (tranne gli essenziali salvavita).

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PURIFICAZIONE SEMPLICE

In luna crescente o piena, in un luogo tranquillo, recitate la seguente formula, per 7 volte, con 3 candele bianche accese:

“Fuoco di queste 3 candele,

ridammi la gioia,

ridammi il potere,

ridona al mio cuore la forza,

rendi il mio passo sicuro,

rendi radioso il mio futuro,

in nome dei Saggi e degli Angeli.

Così desidero io.”

PURIFICAZIONE COL FUOCO

COSA SERVE:

  • candela bianca;
  • carta e penna purificati;
  • incenso di rosa.

Accendete la candela bianca, sul foglio scrivete tutti i pensieri negativi che avete in mente. Quando avete finito, con il foglio nella mano destra e la candela nella sinistra, recitate:

“O Angeli del fuoco,

o Angeli misericordiosi,

miei Saggi,

lasciate che questa fiamma bruci la mia negatività.

Che la Vostra luce mi mostri la strada e mi illumini il cuore.

Datemi la forza di compiere le mie missioni, di non giudicare, di amare, perdonare, di aberrare ogni guerra.

Col Vostro e nel Vostro Amore”.

Dopodichè, bruciate il foglio sulla candela.

PURIFICAZIONE CON LA TERRA

Recarsi in un luogo di campagna o in un parco, pineta, ecc., sedersi sul terreno dopo aver versato qualche goccia di acqua di fiume. Recitare:

“Anima protettrice della Terra,

vengo in pace e pace io chiedo.

Perdona i miei peccati.

Chiedo di poter essere purificato/a nel Tuo elemento e che io possa ritrovare la mia forza.

Da Te sono nato/a e da Te tornerò.

Che io possa essere veicolo d’Amore per i Tuoi figli”.

Purificazione di oggetti “posseduti” (I parte)

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Anche gli oggetti possono avere “vibrazioni negative”, essere posseduti o maledetti, e venire usati per confonderci, indebolirci o, nella peggiore delle ipotesi, indurci in errore, facendoci aprire porte negative.

Per un sospetto di possessione di oggetti, bisogna analizzarli.

Provate a capire da dove viene l’oggetto, chi l’aveva prima, chi viveva nella casa.

E’ un artefatto religioso?

Provate sensazione di brividi o di freddo quando lo indossate o avete tra le mani?

Quando provate sensazioni ambigue o il vostro istinto vi dice di non fidarvi, fate attenzione!

Quando scoprite qual è l’oggetto incriminato e la sua storia e provenienza, cercate di capire se potete buttarlo o fare uscire i demoni.

Va scandagliato il luogo, la casa, e, una volta individuato l’oggetto, o lo si purifica o lo si brucia.

In ogni caso, il luogo in cui giaceva va sempre purificato.

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PURIFICAZIONE DEGLI OGGETTI NUOVI

Si possono purificare oggetti nuovi, non necessariamente portatori di negatività, anzi purificare oggetti appena ricevuti è importante, siano essi ciondoli, bracciali, chiavi, cristalli, ecc, poichè non sempre ne conosciamo la provenienza e gli eventuali proprietari.

La purificazione più semplice e comune prevede:

  • Attendere la luna piena, mai calante;
  • Lasciare per una notte intera l’oggetto sotto i raggi della luna;
  • Bagnarlo con gocce di acqua di fiume purificata e acqua benedetta (prima di fiume, poi l’altra);

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Benedire o purificare l’acqua di fiume è semplice poichè è lo stesso procedimento degli oggetti: è consigliabile raccoglierla nei momenti di luna crescente o piena e mai calante. Va lasciata, quindi, una notte intera sotto i raggi della luna piena, preferibilmente conservata in bottiglia di vetro.

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PURIFICAZIONE E CONSACRAZIONE AI 4 ELEMENTI

In questo caso serve un piccolo altare, di cui dopo seguirà la descrizione.

Mettere in ordine:

NORD – TERRA: Ciotola con sale grosso;

EST – ARIA: Incenso;

SUD – FUOCO: Candela (il colore della candela varia a seconda dei riti: per purificare è bianca);

OVEST – ACQUA: Coppa con acqua di fiume o benedetta.

Partendo da Nord, si recita la formula per purificare e consacrare l’oggetto con l’elemento Terra e si butta qualche granello di sale sull’oggetto. Si continua in senso orario, passando l’oggetto sopra i fumi dell’incenso, sopra la candela, si mette al centro dei 4 punti cardinali e si spruzza di acqua. Durante la purificazione, si recita una formula: ce ne sono varie, tante tra cui scegliere, ma si può anche scrivere con le proprie mani.

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COME CONSACRARE GLI OGGETTI CHE UTILIZZIAMO PER PURIFICARE?

Spesso si dà per scontata la risposta, ma non è così.

Noi purifichiamo utilizzando candele, croci, incenso, altare, amuleti, ecc., ma come purificare quegli stessi oggetti che noi utilizziamo per purificare?

Va precisato che gli oggetti arricchiscono i rituali e simboleggiano energie complesse.

“Gli oggetti non hanno  alcun potere, se non quello che diamo ad essi” (Scott Cunningham, Wicca).

Spesso si dispone di oggetti per purificare, ma come diventano “strumenti”?

Purificandoli e consacrandoli in nome dei Saggi, di Madre Natura e degli Angeli, dicendo a cosa serviranno e visualizzandone l’energia.

Si posano le mani sopra gli oggetti, ci si concentra e si recita la formula, meglio se scritta di proprio pugno.

E’ meglio ripetere la formula per ogni singolo oggetto.

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ALTARI

Gli altari servono per riti di vario genere e, per alcuni aspetti, sono personalizzabili. Tuttavia, alcuni elementi sono comuni. L’altare dovrebbe essere fatto in materiale naturale, tipo legno, pietra, ecc. E’ consigliabile averlo tondo, in quanto aiuta a far scorrere le energie. Oltretutto il cerchio è una forma sacra. Dovrebbe essere rivolto verso Est, cioè da dove sorge il Sole. Non sempre tutto ciò è possibile ma si prova comunque ad andare incontro a più requisiti possibili. L’altare non è un vero strumento, ma solo una “base”su cui poggiare i nostri strumenti e va purificato. Alcuni sistemano gli oggetti in maniera disordinata, gli altri no.

Seguendo la regola: a sinistra andranno gli oggetti legati a chi effettua il rito; a destra, quelli che rappresentano i Saggi. Quindi, a sinistra ci saranno un calice, un libro di riti ed il simbolo identificatore di chi celebra il rito; a destra avremo il simbolo dei Saggi, la stella a 6 punte protettrice e un altro calice. Al centro non devono mancare i 4 elementi naturali, al centro dei quali ci saranno una sfera di cristallo, che simboleggia l’Universo, ed una chiave, simbolo di accesso al mondo sacro. Spesso sono presenti altri cristalli, spezie, incensi e candele, a seconda dei riti. Si può usare anche tessuto colorato per rivestire l’altare.

Ovviamente, gli altari possono essere personalizzabili per far sì che rispecchino al meglio le proprie energie.

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ATHAME

L’Athame è un pugnale a doppia lama utilizzato in molti riti. Serve a canalizzare le energie che si formano durante i riti. Non serve per tagliare. Solitamente serve per aprire e chiudere i cerchi magici, per invocare gli elementi e per tracciare il confine sacro. Viene posto sulla destra dell’altare. Possono essere incisi vari simboli e si può personalizzare. La doppia lama simboleggia il maschile e il femminile, il bene e il male, la luce e l’oscurità. Invoca l’energia e l’allontana, controlla le entità invisibili, tiene a bada gli spiriti maligni ed attira le entità positive. Si consacra in un panno nero per non disperdere le energie. Non deve mai essere utilizzato per incidere la carne o estrarre sangue: se ciò avviene, deve essere sostituito.

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BOLLINE

E’ un coltello dalla lama ricurva, a mezza luna. Viene utilizzato per incidere le rune su candele o oggetti, scortecciare un ramo, tagliare le erbette che servono per pozioni e riti. Per tradizione il manico è bianco, anche se non è obbligatorio. Deve essere consacrato in luna calante.

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CALICE

Generalmente è riempito di acqua benedetta o vino. Il calice raccoglie l’energia e la conserva. Legato all’elemento acqua. Spesso l’Athame viene fatto “scendere” all’interno della coppa come unione divina tra i Saggi e gli umani. Può essere di qualsiasi materiale, solitamente è preferibile d’argento poichè esso lo lega alla luna.

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CAMPANELLA

Viene utilizzata per allontanare le energie negative poichè il suono è associato alla voce della Sacerdotessa. Abbinata all’elemento Aria. Deve essere suonata all’inizio e fine di un rituale. Utilizzata anche per evocare la Sacerdotessa. Allontana gli spiriti maligni.

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Esorcismi e riti: difendersi dal male

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Apriamo la sezione del nostro blog dedicata ad esorcismi e riti.

Potrà sembrare strano ai lettori un tema simile, tuttavia è necessario essere consapevoli dei “rischi” che si corrono in qualsiasi percorso di evoluzione e crescita spirituale.

Entrare in contatto con gli Angeli è bellissimo ed appagante, tuttavia come nella medicina, oltre al concetto di cura, viene trattato il concetto di malattia, nell’etica, insieme al bene, il concetto di male, nell’estetica il concetto di brutto, oltre a quello di bello, ed in diritto il concetto di dolo o colpa, in contrasto a ciò che è giusto o lecito, anche noi non possiamo esimerci dal trattare il tema di demoni e maligni, quando parliamo di Angeli.

Certo, sarebbe auspicabile un’esperienza angelica “pulita” e senza errori o raggiri, ma è assai improbabile affrontare, in un percorso di evoluzione spirituale, una strada tutta in discesa.

Tuttavia questo non deve scoraggiarci bensì insegnarci ad essere cauti ed attenti.

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ESORCISMO CRISTIANO

  1. Mettetevi nell’ottica di acquisire il potere dello Spirito Santo. Non tutti sono nella posizione di praticare un esorcismo. Se non siete legati allo Spirito Santo, dovrete lasciarlo fare a chi lo è, cioè un vero cristiano. Se non lo siete e cercate di attrarre a voi un demone, siete in pericolo;
  2. Rendetevi umili: affinchè lo Spirito Santo scenda su di voi, dovete capire che non avete condotto una vita perfetta. Dovete parlare a Gesù, pendendovi dei vostri peccati e chiedere perdono, anche per le cose che non ricordate. Dimenticate chi vi ha ferito, anche se è difficile;
  3. Se non siete battezzati, fatevi battezzare al più presto;
  4. Studiate la Bibbia;
  5. Benedite la persona posseduta con acqua santa. L’acqua brucerà il maligno.
  6. Mostrate al posseduto il Santissimo Sacramento (eucaristia);
  7. Amate gli altri. Entrate in contatto con almeno un altro cristiano;
  8. Se avete il potere dello Spirito Santo, potete procedere;
  9. Ordinate al demone di tacere, in nome di Gesù. Il demone potrebbe dire cose senza senso o cercare di spaventarvi;
  10. Se non siete sicuri di avere il potere dello Spirito Santo, invece di dare un ordine al demone, chiedete a Gesù di farlo: “Gesù, io Ti chiedo di far sparire lo spirito maligno qui presente – o nel corpo di ………. (nome)”. Se la persona è disponibile, domandatele di ordinare allo spirito maligno di uscire, in nome di Gesù;
  11. Usando i nomi dei demoni, ordinate di lasciare il corpo della vittima (usate il suo nome), nel nome di Gesù (esempio: “Ti ordino di lasciare, in nome di Gesù Cristo, il corpo di …………… ora!”). Se non conoscete i nomi dei demoni, chiedete a Gesù di farlo;
  12. Non praticate il rito da soli. Potete farlo se siete davvero forti ma è meglio avere dei fedeli vicino a voi;
  13. Iniziate ad adorare Dio;
  14. Allungate le mani senza indugio su tutto ciò che potete purificare ed iniziate a pregare: “Grazie, Dio, per la Tua consacrazione, nel nome di Gesù, io comando a voi demoni di andarvene all’istante!”, “Io benedico ……… (e dite cosa o chi state benedicendo) nel nome di Gesù Cristo”;
  15. Se vi sembra che il demone sia tornato, o non se ne sia mai andato, non lasciatevi ingannare o impaurire;
  16. Se la persona esorcizzata non dona la sua vita a Gesù, il demone potrebbe tornare e non da solo. Lo stato della persona potrebbe anche peggiorare. Infatti Matteo 12:43-45 ricorda: “Quando uno spirito immondo esce da un uomo, se ne va per luoghi aridi a trovare sollievo, ma non lo trova. Allora dice: “Ritornerò alla mia abitazione da cui sono uscito”. E, tornato, la trova vuota, spazzata ed adorna. Allora va, si prende altri 7 spiriti peggiori ed entra a prendervi dimora e la nuova condizione diverrà peggiore della prima”;
  17. Ci sono molti “punti di accesso” che danno ai demoni i diritti legali a possedervi o ri-possedervi. Eccone alcuni contro i quali pregare: falso orgoglio, arroganza, violenza su minore, materialismo, violenza, rabbia, furto, omicidio, dipendenze, lussuria, pornografia, misticismo, telepatia, utilizzo tavola ouija, chiromanzia, pregare la Natura o gli idoli, oroscopi, sedute spiritiche, bestemmie, parole oltraggiose, disprezzo per se stessi, giudizio sugli altri, cupidigia, diffamazione, risentimento, accidia, aborto. Ovviamente, per i cristiani, i peccati possono essere “lavati” col perdono;
  18. Ricordate che Gesù resistette per 3 volte al maligno, tramite la parola di Dio;
  19. Abbiate con voi una croce e la Bibbia;
  20. Assicuratevi che la persona non abbia oggetti che potrebbero essere posseduti o maledetti, prestando attenzione ai seguenti: artefatti occulti, amuleti di legno tribali, cattura-sogni, bamboline voo-doo, amuleti in metallo, tavole ouija, materiale legato alla stregoneria e libri su culti satanici;
  21. Tentate l’esorcismo solo se non riuscite a contattare una persona qualificata;
  22. Molti invocano anche il nome della Vergine Maria o dell’Arcangelo Michele.

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AVVERTENZE

  • Al punto n. 20 vengono elencati oggetti potenzialmente pericolosi, anche se la lista sarebbe più lunga. Alcuni oggetti, però, vengono utilizzati a scopo benefico da buddisti, nativi americani, pagani, ecc. Sostanzialmente, il possesso di tali oggetti non è pericoloso se, chi li possiede, li ha comprati per uso benefico e non maligno oppure se sono stati regalati con persone senza tendenze negative. E’ bene comunque benedirli perchè la provenienza non  è mai sicura. Per la purificazione di tali oggetti si rimandano i lettori al prossimo articolo. Oggetti tendenzialmente pericolosi sono tutti quelli che servono a fare sedute spiritiche;
  • Versetti da studiare: Matteo 4:1-11, Luca 4:1-13, Giacomo 4:7-1, Pietro 5:8-10, Marco 16:17-18, Filippesi 1:20, Colossesi 1:13, Efesini 6:10.16, Luca 9:1, Luca 10:19, Giovanni 1:12, Luca 2:52-1, Corinzi 11:1, Giovanni 15:13, Efesini 5:1, Giovanni 5:4, Giovanni 8:44, 8:32-34, Matteo 12:43-45;
  • Non parlate coi demoni;
  • Non ordinate di fare qualcosa in nome vostro ma sempre in nome di Gesù;
  • Ricordate che esiste una sola religione: quella dell’Amore;
  • Non sfidate i demoni;
  • Non temete di farlo anche da soli.

COSA SERVE:

Bibbia, acqua santa, un rosario, un crocifisso e una croce, uno scapolare, una medaglietta della Vergine Maria o di altri Santi, il Santissimo Sacramento (eucaristia), lo Spirito Santo, il rituale romano dell’esorcismo (optional).

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Come riconoscere i posseduti ed i perseguitati dai casi di malattie mentali

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Molte persone sono spesso convinte di essere perseguitate o, peggio, possedute ma non sempre si tratta di possessione o persecuzione;

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Infatti, molti casi sono riconducibili a malattie mentali come, ad esempio, la schizofrenia, il disturbo ossessivo, manie di persecuzione, psicosi delirante ed altre. Molti casi, scambiati per possessione o persecuzione infatti, sono in realtà disturbi mentali. Ecco perchè una buona conoscenza dei riti, delle religioni, portano il buon senso di affrontare i casi che si presentano con una buona dose di oggettività. Infatti, a volte, alcuni sintomi sono simili, come il sentirsi perseguitati, la tachicardia, il terrore, i sogni quasi lucidi, il senso di impotenza o altro.

Alcuni sintomi della possessione sono:

  • avversione al sacro;
  • ripugnanza verso la preghiera;
  • blasfemia;
  • violenza inaudita;
  • conoscenza di materie o lingue completamente sconosciute al soggetto coinvolto;
  • conoscenza dell’ubicazione di oggetti nascosti alla vista;
  • forza sovrumana anomala.

Tali situazioni, però, non bastano poichè tali sintomi sono riscontrabili anche in persone con vite molto disordinate o in persone con doti positive ma incapaci di utilizzare i propri “poteri”.

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Ecco perchè è sempre consigliabile, prima di tutto, analizzare la situazione da un punto di vista medico per evitare inutili paure. Accertata la “sanità mentale”, si parte con la conoscenza della persona, se ne individua lo stile di vita, eventuali problemi emotivi, credenze religiose, la partecipazione a sedute spiritiche in maniera errata (se ne sconsiglia anche la partecipazione corretta, essendo una pratica di per sè molto pericolosa), l’aver ricevuto simboli dal profondo significato duale senza le dovute precauzioni.

Questo tipo di informazioni ci aiutano a comprendere la natura della possessione o persecuzione. Solo successivamente, si possono cominciare ad effettuare gli esorcismi e/o i riti purificatori. Ad effettuarli devono essere persone dall’animo puro, con carattere forte e difficilmente influenzabile, con conoscenza delle arti oscure a scopo difensivo. E’ necessario che il “maestro purificatore”, “l’esorcista”, conosca il motivo di possessione o persecuzione. Le cause possono essere varie: apertura di porte negative volontaria o involontaria tramite sedute spiritiche – accettazione di oggetti portatori di vibrazioni negative – presenza di “esseri” che in vita si sono macchiati di gravi crimini e non trovano pace – periodo di confusione del soggetto che non riesce a distinguere il bene dal male, portando il maligno ad approfittare di lui.

Anche il maligno ha grandi responsabilità perchè è un gran truffatore: mente.

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Il male si può presentare sotto mentite spoglie, impersonando entità positive, traendo così in inganno l’ingenuo malcapitato. Esistono dei modi per smascherarlo. Ad esempio, quando si presentano entità, siano esse in sogno, dormiveglia o anche durante la veglia, in caso di dubbio, si può dire a voce alta “Rivelati!”. Se l’entità è positiva e benevola, essa brillerà ed emanerà una vibrazione che farà sentire un senso di pace, gioia e tranquillità; se, al contrario, è negativa, scapperà, mostrando, a volte, il suo vero volto. Potrebbe, in questo caso, indispettirsi e tentare ulteriori tentativi per trarre in inganno. I demoni tendono, infatti, in questa maniera a strappare promesse agli interlocutori e, con tale azione, c’è il rischio di aprire porte negative da cui escono altre entità. Bisogna dunque prestare molta attenzione ed informarsi sulle materie occulte, conoscendo così i “trucchi” per evitarli.

A volte chiedono anche di seguirli o attraversare porte: mai farlo se non si sanno riconoscere e non si è adeguatamente protetti.

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Un modo per riconoscere le porte è sicuramente un minimo di conoscenza teologico-spirituale e possedere grande apertura mentale. In tale maniera, è possibile “sentire” vibrazioni negative e positive, oltre che vedere le auree.

Si imparerà così che: le porte positive hanno auree di luce, con possibile presenza di colori vivi e brillanti, emaneranno vibrazioni positive, di tranquillità, pace ed armonia. Diversamente, le porte negative avranno aurea nera, colori cupi e spenti ed emaneranno dolore e terrore.

Quando noi umani apriamo il nostro cuore e la mente, riusciamo a cogliere la differenza.

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Un aiuto ulteriore è ricevere una chiave benedetta, possibilmente da entità positive o da persone che abbiano tale conoscenza da sapere come utilizzarle, come benedirle, quali scegliere.

Tali chiavi possono aprire entrambe le porte, sia positive che negative, ma non è un caso: infatti le persone predilette o chiunque voglia far parte del gruppo di “luce”, in caso di necessità, per evitare pericoli, possono aprire anche porte negative. Quando la persone scelta, dopo aver “studiato” la situazione e con le dovute precauzioni, ha capito se si trattava di possessione e/o persecuzione e quali le cause, può iniziare il processo di “liberazione” con dei riti. Essi sono in continua evoluzione, possono essere adattati o modificati a seconda delle situazioni.

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Chi è preposto a fare riti  ed esorcismi, deve indossare simboli protettivi che possono variare a seconda della fede.Per i cristiani è la croce, per le tribù solitamente amuleti di origine animale, per i pagani, invece, vari: il più consigliabile è la chiave, donata da chi ha già fatto il percorso di conoscenza o che sia adeguatamente purificata. Le chiavi, infatti, aprendo entrambe le porte, danno aiuto adeguato per riconoscerle e, in questi casi, aprire quella negativa per sbarazzarsi delle entità demoniache.

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In caso di possessione, è obbligatorio che chi fa i riti stia vicino alla persona da liberare.

In caso di purificazione, invece, è pur sempre consigliabile essere fisicamente presenti o almeno presenti con l’anima in viaggio astrale, se si è in grado di farlo.

Raramente è consentito che il perseguitato faccia da solo ma è consigliabile che gli venga donata una chiave protettiva con un sacchetto bianco pieno di alloro e che egli abbia un forte senso di autostima ed impari a conoscere certe informazioni fondamentali per sapersi difendere.

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Le lettere ebraiche ed il loro significato

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Non è un caso che siano analizzate e prese in rassegna le lettere ebraiche.

Esse posseggono un profondo significato simbolico e potremmo definirle “portatrici” di saggezza e riflessione.

Ma analizziamo più da vicino le 22 lettere dell’alfabeto in questione…

IL SIGNIFICATO DELLE LETTERE EBRAICHE

  • ALEF

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ALEF (unione degli opposti): “Ti insegnerò la sapienza”. Indica anche il numero “uno”, l’unità.

  • BETH

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BETH (la casa della scelta): Indica “la casa”, la casa dell’universo. E’ la prima lettera della Torà. Indica il numero “due”, inzio della pluralità, della creazione.

  • GHIMEL

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GHIMEL (correvano e ritornavano): Significa elargire carità e beneficenza. Simbolo del lungo viaggio a Sud, in cerca di sapienza. Indica anche il numero “tre”, stabilità ed equilibrio.

  • DELET/DALET

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DELET: Indica la porta dell’anima. Numero “quattro” come gli elementi della creazione.

  • HEY

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HEY: Rivestimenti dell’anima. E’ l’espressione del dolore. Indica la nascita. E’ anche il numero “cinque”, come i pianeti visibili. Numero dell’auto-espressione.

  • VAU

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VAU: Estensione ed unificazione. Indica l’uncino; ogni parte della realtà ha uncini, agganci, che sono la sua connessione potenziale con ogni parte o dettaglio. Infatti indica il numero “sei”, come i giorni della creazione, come le emozioni del cuore (amore, timore, misericordia, sicurezza, semplicità, verità).

  • ZAIN

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ZAIN: Lo scettro dorato. Indica la spada. Unione di maschio e femmina. Indica il numero “sette”

  • CHETH

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CHETH: Indica la vita, l’energia vitale. Indica il numero “otto”.

  • TETH

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TETH: Luce nascosta. Indica il potere del serpente, della libido. E’ collegato al numero “nove”, come il periodo della gravidanza, sorgente della potenza sessuale e della capacità di connessione sincera. Numero della verità.

  • YUD/YOD

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YUD: Segreto della restrizione. Indica lo spazio, l’intelligenza, la sapienza. Numero “dieci”.

  • KAF/CAPH

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KAF: Corona della salvezza. Indica la luce, il sole. Indica il numero “venti”.

  • LAMED

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LAMED: La torre che vola nell’aria. Indica la potenza dell’anima di ascendere. Corrisponde al numero “trenta”

  • MEM

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MEM: Acqua di vita. Indica l’acqua, simbolo dell’amore. E’ abbinata al numero “quaranta”.

  • NUN

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NUN: Lettera della passività creativa, della vittoria senza guerra. Indica il numero “cinquanta”, come le porte della conoscenza.

  • SAMEKH

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SAMEKH: La fine è innestata nel principio. Indica il sostegno. Abbinata al numero “sessanta”.

  • ‘AIN

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‘AIN: La luce degli occhi. Indica l’occhio, simbolo della sapienza. Numero “settanta”.

  • PEH

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PEH: Le parole della bocca del Saggio sono armonia. Indica la bocca. Numero “ottanta”.

  • TZADEK

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TZADEK: Il giusto è il fondamento del mondo. Indica il giusto, il maestro spirituale. Numero “novanta”.

  • QUF

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QUF: Santità. Indica le forze del male che scimmiottano il bene per mentire ma non riescono ad intaccare la Santità. Numero “cento”.

  • RESH

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RESH: La testa del benedetto in verità. Indica la povertà del pensiero se non si è connessi con la radice trascendente. Numero “duecento”.

  • SHIN

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SHIN: Simmetria e cambiamento. Indica il cambiamento come essenza della verità. Numero: trecento.

  • TAV

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TAV: Sigillo del Santo, benedetto egli sia. E’ il sigillo di protezione, come apertura verso l’Infinito. Numero “quattrocento”.

PRECISAZIONI SULLE LETTERE EBRAICHE

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ALEF: E’ il simbolo dell’unità, della potenza, della stabilità, della continuità. E’ il centro spirituale da cui si irradia il pensiero, unendo i mondi superiori a quelli inferiori. E’ composto da 3 parti: lo Yod in alto rappresenta la realtà, al di là della natura, il mondo spirituale puro, astratto. Lo Yod in basso è la replica del mondo dall’alto, ma rovesciato. Il mondo basso riconosce le leggi dell’alto. I due lati simmetrici sono separati dalla dualità dell’uomo, ma questa Vav non solo separa ma unisce e permette la comunicazione tra il mondo spirituale e quello materiale che sono l’uno il riflesso dell’altro. La Vav ci chiede di scalare la spiritualità, per raggiungere l’alto dal basso. Esso è anche l’unione dei 2 emisferi celebrali: sinistro (materiale) e destro (spirituale). Aleph è una lettera che può essere ribaltata. Gira su se stessa; rappresenta, quindi, la spirale, la rotazione. E’ associata all’elemento etere, da cui sono usciti tutti gli altri elementi. In aramaico corrisponde al muso del bue, con le sue corna, che simboleggia la potenza pacifica e la calma. I cercatori della verità utilizzano questo simbolo. Nei tarocchi è rappresentato da un mago perchè il mondo visibile è solo un’illusione. Nelle rune è rappresentata dalla Fehu (F); significa “purezza”.

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GHIMEL: La forma del Ghimel indica la spinta a correre fino ad uscire da se stessi per immergersi nella conoscenza suprema. Indica anche la velocità con la quale una persona riprende il proprio posto. Rappresenta la sede di volontà e crescita, la ricerca del divino e del progresso. Significa anche donare, elargire carità e beneficenza; è la capacità di condividere le ricchezze materiali e la propria conoscenza. Essa è anche la ricerca della indipendenza e il donare agli altri la stessa capacità. Rappresenta anche il lungo viaggio per la ricerca della conoscenza, anche se costa il sacrificio della solitudine. Rappresenta la coscienza e il terzo occhio. E’ la forma dell’intelligenza, della comprensione, dell’idealità suprema, del pensiero percepito ma non ancora espresso. E’ la creatività che risiede al di là della forma. L’Alef e la Beth generano, tramite la loro unione, il Ghimel. Ecco perchè sia la Beth che il Ghimel rappresentano la Papessa. Le Papesse principianti sono rappresentate dal Beth ma, dopo l’evoluzione, vengono rappresentate dal Ghimel poichè, come quest’ultima è l’unione delle prime due lettere, allo stesso modo la Papessa è l’unione e la potenza divina di più “anime e conoscenza”, quindi essa può essere anche riconosciuta come “l’Imperatrice”. La funzione del Ghimel è la rotazione; il suo moto assume un significato che anima, attiva e vivifica tutte le cose. L’Aleph duplica se stesso attraverso il Beth, creando il Ghimel, il movimento dell’inconscio. Il numero corrispondente è il 3 che rappresenta la sintesi spirituale, la risoluzione del conflitto generato dal dualismo della Beth. Rapprensenta il numero “idea” del cielo e della Trinità. Insieme al numero 1 e al 2 forma la “legge del ternario”, il dogma universale, ossia: 1) il principio che agisce come causa o soggetto dell’azione; 2) l’azione del soggetto, il suo verbo; 3) l’oggetto dell’azione o effetto o risultato. Questi termini sono inseparabili e ne deriva la tri-unità che ritroviamo in tutte le cose. L’dea di creazione comporta necessariamente: 1) creatore; 2) verbo del creare; 3) creatura. Il valore del Ghimel allude al concetto che due fattori opposti debbano mescolarsi per formare una terza entità perfetta. L’Imperatrice è la madre di tutte le forme, di tutte le idee: essa rende alla nostra psiche il percepibile, l’intuizione suggerita dalla Papessa. Simboleggia l’attività interiore. Ecco che, nel momento in cui la Papessa evolve, traendo dall’abisso e manifestando al nostro pensiero ciò che rimarrebbe in eterno conflitto, in quel momento le vibrazioni si manifesteranno consentendole di essere di valore. L’Imperatrice avrà chiara la via, la luce le diverrà chiara e riconoscibile, consentendole di plasmare se stessa e l’ambiente.

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DALET: Ha la forma di una porta ed essa è fondamentale per chiudere le porte del passato e quelle del futuro, riconoscendo quali aprire e quali no. Simboleggia, con il suo  numero 4, il mondo fisico che si espande nelle 4 direzioni: Nord, Sud, Ovest, Est. Il piede del Ghimel si estende verso il Dalet per insegnargli che il Gomel (benefattore) deve sempre trovare il Dal (bisognoso) ed offrigli aiuto, ma anche che il Dal deve rendersi disponibile ad essere aiutato. Esso dà anche le spalle al Ghimel perchè il bisognoso non deve affrontare il suo benefattore. L’assistenza deve essere data con gran rispetto e con grande discrezione. Il Dalet, come già detto, è fondamentale perchè significa porta, difatti essa viene utilizzata per la chiusura delle porte, in quanto offre la salvezza tramite le parole: “Vi sottrarrò; vi emanciperò; vi redimerò; vi avrò”. Significa anche “annullare”, “cancellare” ed allude all’opera di annullamento dell’essere negativo in noi. Le linee della lettera invitano a cambiare, ad andare in profondità del proprio ego, per cercare la felicità. Questa lettera ci invita alla meditazione.

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HEY/HE: Questa lettera indica la nascita di un’idea nel mondo fisico, la sua entrata nel campo tridimensionale. Lettera dell’auto-espressione, della volontà di rivelare e rivelarsi. Nella consapevolezza umana vi è la forza che ci spinge a nascere e rinascere; “Hey” è un grido di pena, quello della nascita fisica. E’ il dolore dell’anima, che è una goccia di infinito, quando, alla nascita, si accorge di essere scesa nelle ristrettezze di un corpo. E’ anche il dolore del distacco dal grembo materno per entrare nel mondo dell’oggettività e dell’indipendenza. Quindi è rinascita nel mondo spirituale. Rappresenta il numero 5 ed è connesso con le dita della mano sinistra che rappresenta la forza del giudizio e della severità; ma anche con la mano destra che rappresenta amore e compassione. E’ anche il numero dei livelli nei quali si può esprimere un’anima: Nefesh (anima animale), Ruach (spirito o anima libera), Ncshamoiz (anima superiore), Chaiah (anima cosmica), Yechidal (anima divina).

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VAV: Assomiglia ad un pilastro, incaricato di mantenere e sostenere la realtà fisica, vincendo la tendenza alla disgregazione. Quindi coinvolge l’idea di forza e stabilità, ma anche di verticalità, visto che unisce cielo e terra. E’ la lettera della fertilità e dell’unificazione, considerata come l’incontro armonico degli opposti maschili e femminili,. Nel suo senso più alto, è il pilastro dell’albero della vita, chiamato anche il “sentiero d’oro” perchè è la via più diretta con la sorgente di tutta la vita. Pur essendo una linea dritta, significa “gancio”. Ogni elemento costituente la realtà possiede dei ganci che lo connettono con ogni parte o dettaglio. Al negativo, ciò indica un eccesso di possessività, la personalità che si aggrappa agli altri. Al positivo, invece, è la capacità di stabilire dei rapporti durevoli gli uni con gli altri. E’ abbinata al numero 6, è l’estendersi graduale di un’idea  astratta nello spazio e nel tempo. E’ il numero dell’attività e del lavoro necessario per acquisire il controllo creativo sulle dimensioni fisiche. E’ anche il numero delle emozioni fondamentali dell’essere umano: amore, timore, compassione, sicurezza, semplicità, verità. Esse sono chiamate “misure” in quanto la Vav, il cui aspetto ricorda l’asta di misura, è la lettera che ci da la capacità di valutare esattamente il punto in cui ci troviamo sulla scala di sviluppo, misurando oggettivamente la nostra emotività.

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ZAIN/ZAJIN/ZAYN/ZAYIN/ZAY: E’ la lettera che rappresenta lo spirito, il sostentamento, la lotta. Rappresenta il 7 ed è permeata degli aspetti spirituali rappresentati dal numero. Riflette l’idea di eternità e manifesta l’intelligenza iniziatica. Simboleggia il trionfo e la sovranità dello spirito sulla materia. Rappresenta la vittoria, la fermezza, la spiritualità che agisce, il progresso cosciente, l’evoluzione intelligente, la dominazione assoluta su se stessi, il talento, l’abilità di trarre beneficio anche dagli eventi avversi. Ma non solo: è simbolo di fede, l’aspirazione all’infinito, la nobile fiducia in se stessi sostenuta dalla credenza in tutte le virtù che in un uomo debole, invece, possono degenerare in orgoglio. E’ la vittoria sul tempo. il dono dell’eternità. E’ il tempo che rende la vita dell’uomo limitata. Si può benissimo essere morti dentro, avere il corpo vivo ed il senso della vita morto. Superare la soglia del tempo significa anche superare la propria relatività. E’ quindi il dono di libertà, tanto agognata ma rifiutata dagli uomini; questo perchè la libertà include la responsabilità delle proprie scelte. Responsabilità significa fatica. Non significa liberismo, non significa vivere nei propri desideri egoistici, semmai superarli nei bisogni di tutti. L’uomo libero è vittorioso, ha superato i propri limiti della materia e del tempo, diventando un essere cosmico. Se non si ha la consapevolezza di ciò che si sta facendo, non si costruisce nulla. La Zain, quindi, è una delle forme proprie della condizione divina che è libera dalle limitazioni temporali umane. Quindi è maestria e trionfo. Impadronirsi di questa funzione significa far durare le cose nel tempo, farle tendere all’immortalità. Attraverso la Zain si ottiene il segreto della resurrezione dei morti e la chiave dell’immortalità. La sua forma ricorda un pugnale, come ad indicare che l’uomo ottiene la vita attraverso la lotta quotidiana. L’uomo che concepisce la Zain in se stesso è in grado di tendere la mano verso i propri simili e far placare in loro ogni sofferenza. Rappresenta il mondo dei pensieri creativi al di fuori della dimensione temporale. Rappresenta l’arma, la spada fiammeggiante, il settenario sacro, la regolarità, il progresso, l’armonia, il libero pensatore, la ricerca indipendente della verità, colui che possiede la conoscenza dei segreti della vita e della morte. Rappresenta il numero del Cielo (3) sommato al numero della Terra (4). La costellazione delle Pleiadi rappresenta il settenario, con sei punti presenti ed uno occulto; a loro volta, le Pleiadi richiamano la stella di Davide con i suoi 6 punti, con al centro un punto non manifesto, che rappresenta il settenario. Il punto occulto, come la settima stella occulta delle Pleiadi, rappresenta la coscienza occulta dell’uomo che si rivela a se stesso, divenendo completo. Nella scienza esoterica, l’uomo è composto da 7 sfere:

  1. Il Sole, ossia l’Angelo della luce: Michele;
  2. La Luna, Angelo dell’aspirazione e dei sogni: Gabriele;
  3. Mercurio, l’Angelo della civiltà: Raffaele;
  4. Venere, l’Angelo dell’amore: Anaele;
  5. Marte, l’Angelo sterminatore: Samaele;
  6. Saturno, l’Angelo della sollecitudine: Orifiele;
  7. Giove, l’Angelo della dominazione: Zaccariele.

Ippocrate sosteneva che, per le sue doti occulte, il settenario tende a realizzare ogni cosa. E’ dipensatore di vita e la fonte di tutti i cambiamenti. Il settenario, dunque, rappresenta la fissazione per la verità, l’anima intellettuale, colui che sa dominare i propri istinti.

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CHEIT: La forma ricorda quella di un portale, una doppia porta. Dalet è la porta, due Dalet formano il Cheit che assume, dunque, anche il numero 8. Il portale è considerato la porta della nascita fisica e della rinascita spirituale, realizzata tra i più nobili negli esseri umani. E’ duale nei significati: indica peccato, paura, ma anche vitalità, trasformazione. Il peccato evolverà in pentimento, la paura in forza. Diviene amore. Nel suo numero ritroviamo la chiamata a superare la natura. Il simbolo è utilizzato spesso come “segnale” dei tunnel spazio-temporali, poichè è l’entrata nella dimensione al di la del tempo, non a caso il numero, girato, indica l’infinito. E’ il simbolo spesso dell’Universo ed è anche il numero del Messia. Dalet e Cheit vengono entrambi utilizzati per aprire e chiudere le porte.

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TET /TEITH: Ha la proprietà dell’introversione, del bene nascosto in se stesso. Il bastone dritto, unito ad un bastone piegato, dona la capacità di erigersi forti contro il male e piegarsi umilmente dinanzi agli Angeli. Rappresenta una forma priva di ogni forma, una forma matrice che si lascia penetrare da ogni cosa. E’ quindi una funzione creatrice di ogni forma. E’ paragonabile all’organo genitale femminile che si lascia penetrare, adattandosi alla forma ospite. La Tet significa piegarsi, non opporre resistenza, ritirarsi dentro di sè, isolamento costruttivo, bontà, il fluire della bellezza. Essa è la verità, la fecondità, cambiamento, invenzione e crescita. Rappresenta l’anima e la coscienza collettiva. Essa, soprattutto, rappresenta l’illuminazione, il cammino personale. Esso significa “luce nascosta”: è la consapevolezza del bene ottenuta tramite la conoscenza ed il cammino. Consapevolezza che diventa scelta, scelta che porta a potere decisionale, che assume libertà. E’ comunicazione del verbo interiore. E’ rappresentata da due braccia verticali, di cui una ripiegata ad indicare l’introversione, la scintilla del bene nascosta in ogni dove, visibile agli occhi del Saggio. Il significato contenuto in questa lettera è “bastone di comando”. E’ la prova da superare per chi aspira al comando: solo chi fa propria l’umiltà può aspirare ad essere un vero leader. Ricorda il fiore di loto, che cresce in acqua fangosa ed emerge in tutto il suo splendore nella sua purezza. Corrisponde alla figura geometrica dell’ennagono ed esprime la tensione massima dell’individuo verso la perfezione. Sintetizza perfettamente la tensione. E’ il maestro umano, quindi, colui che plasma se stesso fino a raggiungere lo stato più alto di divinazione. Rappresenta il numero 9, ultima cifra del sistema decimale: è l’unita di tre ternari. E’ il numero della verità, dell’iniziazione, dei riflessi divini. E’ un numero lunare e riflette le energie superiori. Il 9 è l’unione di tre ternari, generando così una triade evolutiva che porta alla consapevolezza finita. Rappresenta il maestro giunto alla sua totale maestrìa. Rappresenta, quindi, l’isolamento, la concentrazione, l’approfondimento, la meditazione, lo studio, la discrezione, il bene, la saggezza e la prudenza. Dà la capacità di soppesare il giusto dall’ingiusto, il bene dal male, ma non in maniera arbitraria bensì inserendosi in una visione armonica più alta di equilibrio cosmico. Così si diventa in grado di orientarsi da soli. E’ anche il numero degli iniziati che devono seguire il percorso della conoscenza per divenire maestri. Il maestro non necessita di consensi, ha superato il bisogno degli altri e vive in perfetta armonia con se stesso. La saggezza conquistata, comprensiva della verità di ogni essere, diviene la virtù necessaria per poter padroneggiare con abilità i poteri di tale lettera. Essa dà il potere di creare dal nulla, dunque il suo potere va usato con saggezza e cautela. Ogni passo deve contenere le nozioni necessarie.

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YOD/YUD: Rappresenta la creazione e il metafisico, l’essenza delle cose che sta nel piccolo, che è privo di zavorre, tempo o materia. Ciò significa che la grandezza delle cose si ottiene con l’umiltà. La parola Yod può essere letta come Yad, cioè “mano”, e denota possesso e potere. Figuratamente, la mano chiusa denota possesso: come i neonati che hanno i pugni chiusi ad indicare “il mondo è mio”, e, quando si muore, la mano aperta sta ad indicare che non ci si porta niente di fisico da questo mondo. La Yod è un semplice punto e, come tale, rappresenta semplicità ed umiltà. Essa è l’origine della capacità dell’anima di annientare l’ego. La Yod rappresenta il punto iniziale dei mondi dove tutto ha origine. Il trattino inferiore della lettera rappresenta il sentiero e la forza della natura fisica, la cui comprensione richiede un elevato grado di saggezza. Il corpo della lettera rappresenta “la sapienza delle cose divine”. Si tratta della profonda comprensione dei Misteri superiori dell’anima e delle dinamiche metafisiche. Il trattino in alto si riferisce alla luce trascendente che guida i due tipi di sapienza, terrena e celeste, possedute entrambe da Salomone. E’ simbolo di qualità pratiche e lavorative, di intelligenza e di capacità di afferrare concetti astratti ed elevati. Infatti governa l’inizio dei pensieri. Essa è collegata al numero 10 che è alla base di tutto il sistema numerico più utilizzato al mondo.

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KAF/KAPH: Il Kaf rappresenta la mano nell’atto di prendere e trattenere, è la mano aperta nell’atto di assimilazione. Indica l’espansione dell’individuo. E’ la forza, la potenza, l’idea realizzabile, lo spingersi dentro vincendo la resistenza, è la comprensione attraverso la penetrazione dei pensieri. E’ energia psichica, il verbo individuale, il potere dell’anima corporea. E’ la capacità di essere sempre consapevoli del trascendente, di un qualcosa che ci sovrasta. E’ la saggezza intesa come conoscenza grazie all’esperienza di vita. E’ l’intelligenza che domina attivamente la materia, l’intelligenza che domina la brutalità, l’uomo in grado di superare le avversità. Indica la transizione, nuove sfide e grandi cambiamenti, ma anche l’eccesso e il pericolo. Rappresenta il numero 11. E’ la via di consapevolezza spirituale e della conoscenza oltre la comprensione altrui. Rappresenta apertura mentale, l’intuizione, l’idealismo. Rappresenta lo sbilanciamento, che determina l’avanzare degli eventi. Indica un nuovo inizio, la rottura col vecchio ciclo e l’entrata in uno completamente nuovo. Lo scopo del numero 11 è quello di canalizzare l’energia dai piani superiori e di trasmetterla in Terra, per ispirare le menti ad una visione superiore. Rappresenta anche le forze del caos. Con tale numero, si può avere la caduta o l’ascesa dell’individuo, a seconda dell’impegno che si mette. E’ il numero legato a Lilith. E’ l’uomo di fronte a se stesso, che deve affrontare le proprie paure. Rappresenta una forza occulta non completamente sotto controllo. La forma geometrica che lo rappresenta è l’esagramma pentalfico.

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LAMED: Rappresenta l’insegnamento e l’intenzione, ma non solo: rappresenta il Re dei Re. Il nome Lamed deriva da Lamad che significa sia insegnare che imparare. L’uomo ha il dovere di insegnare ma può farlo solo quando ha acquisito conoscenza. Per questo è la lettera più alta, che suggerisce che il vero talento dell’uomo stà nella sua capacità di imparare ed insegnare. Indica una direzione, un moto a luogo. Esprime la funzione di misura; il giudizio fa parte di questa funzione, essendo la misura che la coscienza dà alle cose. Quindi rappresenta il calcolo, la misura, il mettere alla prova le proprie forze, la prova nell’esistenza. Anche il tempo esiste grazie a questa misura. Esprime l’idea di estensione, espansione, elevazione. E’ lo sviluppo, l’ascesa spirituale attraverso un mutato atteggiamento nei rapporti interpersonali, la forza d’animo che spinge a vincere le sfide. La forma della lettera ricorda l’ureo egiziano che ornava la fronte dei Faraoni ed indicava il potere di questi ed il possesso della terza vista. In ebraico è il numero 30, nell’alchimia il numero 12. La saggistica tradizionale conta 12 porte che collegano l’anima dell’uomo al completamento del proprio percorso:

  • sacrificio;
  • perdono;
  • elevazione;
  • sviluppo;
  • ascensione;
  • apprendimento;
  • insegnamento;
  • scoperta;
  • libertà di pensiero;
  • ricerca della conoscenza;
  • autocontrollo;
  • saggezza.

Ogni porta ha tante “sfumature”, all’interno vi sono prove e conoscenza che, se superate, portano alla porta successiva. Rappresenta anche il numero 30 che è l’arte di amare e relazionarsi. La Lamed ci insegna ad ascoltare poichè, con l’ascolto dell’altro, rinunciamo all’ego, entrando nel mondo superiore della coscienza del cuore.

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MEM: La Mem si esprime in due forme, aperta e chiusa. Indica la gloria rivelata dalle azioni del Saggi (questo per la Mem aperta). La Mem chiusa indica quella parte di regole celesti ancora celate agli umani. Rappresentano quindi il “rivelato e il nascosto”. La sua funzione è indicare: è la liquidità. L’elemento acqua rappresenta il flusso del divenire che genera trasformazioni. La Mem quindi rappresenta tutti i liquidi ma anche lo scorrimento delle emozioni e dei flussi energetici. Rappresenta il punto di congiunzione tra il prima e il dopo, la ripresa dopo la fine , al metamorfosi. L’aspetto rigeneratore delle acque che genera purificazione e trasformazione. E’ la lettera matrice di vita che dona l’immortalità. Rappresenta il numero 13 ed il numero 40. Il 13 rappresenta la morte, la trasformazione e la rinascita. Ed ancora rappresenta l’alchimista. Nel linguaggio alchemico rappresenta l’apostolo degli apostoli. “la Sacerdotessa che tutto vede e tutto conosce”. Chiamato anche “Sole degli illuminati”. Rappresenta un sè superiore, spogliato delle 12 maschere della personalità. Rappresenta quindi la rinascita. Per quanto riguarda il 40, rappresenta l’attesa e la preparazione, la rivelazione e la purificazione.

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NUN: Esprima la funzione trasformante. Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Significa mutare, trasformare, adottare. E’ l’uomo che sa piegarsi dinanzi alle circostanze, trasformandosi ogni volta. Indica il “germe” della vita. Rappresenta l’energia. Nun significa “pesce”. Il legame del pesce con l’acqua rappresenta la vita che nasce. E’ l’unione della natura umana con quella divina. Indica nella cabala il numero 14, numero delle trasformazioni, dei cambiamenti e della metamorfosi. Il 14 viene chiamato anche “il numero dell’alchimista” che domina perfettamente le virtù e controlla gli elementi. La Nun viene celebrata nell’ebraismo in accostamento al profeta Giona che, dopo essere stato ingoiato dalla balena, ventre delle tenebre, tornò a nuova vita completamente rigenerato. Osho aveva molto rispetto per il significato del Nun. “Due parole non potrebbero essere due se non ci fosse un intervallo tra loro”. C’è sempre un silenzio ma bisogna essere sempre consapevoli ed attenti per sentirlo. Solo in quel silenzio, può avvenire l’incontro, l’unione e, dunque, la trasformazione”. In ebraico è il numero 50.

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SAMEKH/SAMECH/ SIMKETH (la fine è innestata nel principio): La forma circolare della lettera è un invito ad aprire la propria mente, a non avere chiusura mentale, diventando più oggettivi, più eclettici, meno campanilisti nei nostri giudizi. La ruota è anche strumento di viaggi, di esplorazione. Rappresenta la potenza della consapevolezza. Essa significa anche “sostegno”, “appoggio”. E’ collegata al numero 60 in ebraico, collegato alla sicurezza, come se un cerchio ci proteggesse. E’ la capacità di individuare e custodire un segreto. E’ una fortezza, indica un luogo protetto. E’la forza che induce la spinta. La Samech è spesso utilizzata negativamente, in quanto corrisponde al pentagramma rovesciato, simbolo di richiamo negativo. Esso deve essere utilizzato con estrema cautela poichè, un errato utilizzo, rischia di provocare disagi emotivi o di aprire porte sbagliate. Uno dei modi per usarlo con sicurezza è introdurlo in un cerchio protettivo o utilizzare la stella di Davide o essere talmente al di sopra del male da non poterne essere colpiti. Nella cabala corrisponde al numero 15. Tale numero corrisponde al segreto, al magico, all’occulto, alla forza universale, alla suggestione, all’influenza, al fascino, all’inconscio, alla rivoluzione. Rappresenta la comprensione profonda dell’occulto che rivela la sua luce. Tale numero ti mostra la verità, la luce e l’oscuro, la gioia ed il dolore. Ecco perchè è imprudente utilizzarlo con leggerezza, perchè uno dei problemi più riscontrati è rimanere affascinati dall’inganno. Per gli Ebrei era invece sacro, in quanto il numero 15 era la somma delle prime due lettere di “Jehova”. Se utilizzato con prudenza, si può sfruttare la spinta che emana per innalzarsi. Rappresenta l’istinto, la stregoneria, la capacità di incontrare le masse. E’ come il fuoco: per utilizzarlo ci vuole grande preparazione. La spinta verso “il basso” è forte tanto quanto quella verso “l’alto”: ecco il motivo di tanta cautela. Quando il “grande agente magico” è avocato dalla ragione, il risultato è armonico; se evocato dalla follia, il risultato è mostruoso.

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‘AIN – AYIN (la luce degli occhi): Rappresenta la radice comune di tutte le anime. Rappresenta l’occhio, simbolo della sapienza. Permette gli scambi reciproci. E’ il sesto senso che ci aiuta a “materializzare” le parole, i pensieri, le emozioni. Per la cabala è il numero 16, rappresenta l’essenzialità e il cambiamento, la capacità introspettiva e il desiderio di conoscenza. Aumenta l’intuizione. Incarna anche l’orgoglio e gli insuccessi. Rappresenta il Saggio che sa interpretare gli avvenimenti della vita ma anche il pericolo dell’orgoglio, della presunzione e dell’inseguimento delle chimere. E’ il crollo della presunzione. In magia questo numero è alla base per gli incantesimi. Numero ebraico: 70.

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PHE: Come funzione ha “l’espansione delle forme”, quella di ingrandire le cose, allargare, spander, diffondere, ingrandire. Rappresenta anche la rinascita, il ritorno. E’ come un progetto su carta che diventa relatà. E’ il seme sotto terra che si espande oltre la Terra. Il significato simbolico è “bocca”, creatrice del verbo. In numerologia rappresenta il numero 17. Nonostante per molti sia un numero funesto per varie superstizioni, come il 13, ha i suoi lati positivi di cui tener conto: rappresenta le stelle, l’intelligenza e l’amore. Significa equilibrio universale. Il 17 decreta la fine di un qualcosa che è pronto a risorgere, a “espandersi”. Rappresenta la fiducia e l’autostima, l’accettazione del proprio destino. Attiva il ricordo della conoscenza, depositato nell’inconscio collettivo. “Percepire l’espansione della propria consapevolezza è l’esperienza più estatica in assoluto perchè improvvisamente sei l’intero Universo” (Osho). La Phe è la chiave dell’illuminato. In ebraico corrisponde al numero 80.

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TZADEK/TSADE’: La sua funzione è quella di dividere, separare, tagliare, fendere, affettare, sezionare, falciare, recidere, spezzare, rompere, troncare, interrompere, impedire, abbattere. Nella mitologia associata alle Moire greche, che avevano il compito di stabilire la durata della vita di ognuno, mantenendo l’ordine dell’Universo. Dovevano fermare il continuum temporale. In numerologia è rappresentata dal numero 18: è la nascita dell’uomo nuovo. E’ il risultato di 6+6+6, numero negativo, e formarsi a questo punto dell’evoluzione può diventare una trappola. Spesso associato a filtri e sortilegi. E’ il punto in cui qualcosa, una vicenda, un periodo, una vita, una dimensione, si risolve e comincia ad assumere nuovi significati e direzioni. Rappresenta il potere di distruggere il passato senza paura. Per l’ebraico rappresenta il numero 90: il 9 è la luce nascosta e in numerologia quadrato è la manifestazione massima di tutte le qualità di base del numero. Rappresenta la purezza, l’incontaminazione, la fortuna e la pace. L’insieme di questi significati ci porta ad entrare a pieno titolo nella comprensione del concetto di creazione. Rappresenta quindi la concretizzazione della comprensione di mutazione di una forma, dei meccanismi con cui possono avvenire questi continui scambi.

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QUF/QUPH (funzione legante): La sua funzione è quella di legare, collegare, connettere, congiungere, incollare, aggregare, controllare la coagulazione, la cristallizzazione, la fusione, la compattazione. E’ l’ascensione, la libertà, il candore, la luce, la verità, il benessere, il trionfo, la gloria, la manifestazione degli esseri originali. Ci proietta nella rivelazione dell’inossidabile collegamento ed interconnessione tra il mondo inferiore e il mondo superiore. E’ l’essere rinato, l’ego inferiore sublimato nell’Io eterno ed immutabile, illuminato dal sole interiore. In alchimia incolla i “frammenti”, non accostandoli, ma facendoli “compenetrare” l’uno nell’altro creando il “nuovo.” In greco questa lettera indica il “filo”, come connessione essenziale con qualsiasi piano: spirituale, biologico, sociale. Nella numerologia è espressa dal numero 19. E’ un numero divino, avendo connessioni con la luce, con la chiarezza, con lo splendore, con i fulmini e con le rivelazioni, anche improvvise. Descrive la consapevolezza delle proprie capacità, conseguita dopo un lungo lavoro di perfezionamento interiore. E’ un uomo pronto ad entrare nel mondo come individuo completo. Simboleggia, quindi, la liberazione dai vincoli di una forma precedente, si ascende ad un nuovo livello di esistenza. Quindi è rinascita, rinnovamento, liberazione, la verità vista al di là di ogni illusione. E’ associato alla gestione del potere e dell’indipendenza. Il 19 è anche numero karmico, collegato al 13,14,16, ed essi indicano i “debiti” che ci portiamo dalle vite precedenti.

  • 13: attaccamento alle cose materiali;
  • 14: attaccamento ai sensi;
  • 16: enfatizzazione e speculazione intellettuale;
  • 19: eccesso di importanza data al nostro ego.

La fortuna della lettera si estende al di sotto della riga ed è la capacità di scendere negli Inferi, rimanendo illesi. E’ anche la lettera del ritorno. In numerologia è collegato al numero 100 (ed anche in ebraico), oltre che al 19. Con il 100 comincia una nuova vita. E’ il segreto della bellezza, il massimo delle possibilità. Rappresenta i successivi passaggi con cui il corpo di un uomo attraversa il continuo lavoro interiore.

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RESH/REISH (funzione pefezionante): E’ la forma che perfeziona e completa. E’ il miglioramento, la sublimazione, il perfezionamento, il completamento, la progressione. Modifica gli stati inferiori in superiori. Porta sollievo, guarigione. Rappresenta la medicina universale, la resurrezione, il vero pensiero, l’equo giudizio dei poteri, il profetismo. In numerologia è associato al 20: ci indica che la conoscenza è l’unica via per l’indipendenza e per la crescita. Nell’ebraismo è associato al 200, che indica la chiave della vera ricchezza. Rappresenta la resurrezione del Maestro.

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SHIN: Rappresenta il moto traslatorio, cosmico, la grande corrente. In numerologia è rappresentato dal numero 21 e richiama la perfezione ed il suo emblema è la spirale. E’ il numero dei grandi maestri dell’umanità, dell’armonia. E’ associato anche alla conclusione universale. Con la spirale mostra, infatti, un principio che coincide con la fine. Rappresenta la realizzazione suprema e richiama “l’uovo filosofico”. Esorta a compiere viaggi alla scoperta del mondo. Numero ebraico 300. Rappresenta il potere divino ma anche la corruzione. Indica la bellezza che deriva dalla simmetria. Shin significa “dente”. E’ l’abilità di masticare le informazioni che ci giungono per integrarle con la conoscenza e la consapevolezza. Significa anche cambiamento. E’ l’improvvisa rivelazione, la capacità di rinnovare vecchie abitudini, superando vecchi schemi mentali. Ma è anche ripetizione.

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TAV: Sigillo del Santo, benedetto egli sia. Rappresenta il segno lasciato da un sigillo. E’ l’ultima lettera, sigillo della altre. E’ la parte più bassa, si deve cominciare la risalita. Rappresenta la chiusura delle vite precedenti. E’ la sorgente dell’ispirazione. In numerologia è il 22 ed indica la completezza della ricettività, il percorso terminato con la “grande verità”. In ebraico è il numero 400: è il numero della completezza totale e realizzata.

 Luce, sole, alba

ALFABETO MALACHIM

Degno di nota e di attenzione  è anche l’Alfabeto Malachim.

Esso fu creato dall’esorcista Agrippa di Netteisheim, è usato anche dai Massoni.

E’ una variante dell’alfabeto angelico.

Le lettere vengono frequentemente usate nei talismani e, spesso, tale alfabeto sostituisce l’ebraico.

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