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Messaggi di Gennaio 2015
Si chiama “Una vita da social” la campagna educativa sui rischi e pericoli dei social network realizzata dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Si tratta di una campagna itinerante partita da Roma che raggiungerà oltre 30 città italiane con l’obiettivo di evidenziare sia le opportunità del web, sia i rischi di cadere nelle tante trappole dei predatori della rete, confezionando un vero e proprio “manuale d’uso”.L’iniziativa – ha commentato il Capo della Alessandro Pansa – vuole fare in modo che Internet possa essere vissuto da tutti, a partire dai banchi di scuola, come un’opportunità e non come un pericolo. Prevenzione e formazione – continua il Capo della Polizia – sono gli strumenti più efficaci per far sì che i giovani imparino a navigare con prudenza in internet e per aiutare, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web”.
Per la prima volta in assoluto Aziende come Facebook, Fastweb, Google, 3, Libero, Microsoft, Poste italiane, Telecom Italia, Norton by Symantec, Skuola.net, Vodafone, Virgilio, Wind e Youtube insieme alla Polizia di Stato per un solo grande obiettivo: rendere la rete sempre più sicura dopo i gravissimi recenti episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti, ed arginare il dilagante fenomeno del cyber bullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie.
Tra le novità non poteva mancare la pagina facebook “Una vita da social” gestita dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, dove verranno pubblicati gli appuntamenti, le attività, i contributi eccellenti di tutte le tappe del Truck, e dove i giovani internauti potranno “postare” direttamente le loro impressioni ad ogni appuntamento.
Fonte: http://www.helpconsumatori.it/
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Le indiscrezioni si rincorrevano da tempo, ora c’è l’ufficialità. Sky rafforza la presenza sul digitale terrestre, con lo sbarco della sua all news in chiaro. Nessun cambio di strategia - assicura l’ad Andrea Zappia -, «il core business resta la pay tv», ma la mossa scuote il mondo delle free, soprattutto i due big, Rai e Mediaset, reduci da un quinquennio pesante sul fronte pubblicitario e alle prese con l’assalto dei nuovi operatori sui canali specializzati. A temere sono TgCom24 e Rainews24, in particolare, sulla quale il dg Luigi Gubitosi ha fortemente puntato.
Il battesimo di Sky Tg24 è atteso per martedì 27 gennaio alle 7 di mattina, sul canale 27 acquisito grazie ad un accordo con Class. Non tutte news: il 70% del canale sarà coperto dai notiziari in onda sul satellite (gli abbonati manterranno l’esclusiva dell’alta definizione e degli strumenti per l’interattività), poi in alcune fasce, come il prime time, andranno in onda approfondimenti, film e serie tv sempre su argomenti di attualità. Il palinsesto - come sottolineato da Zappia in una conferenza stampa al Maxxi di Roma - rispetta le indicazioni del ministero dello Sviluppo Economico, secondo cui il canale 27 deve essere occupato da una rete semigeneralista.
La Rai starebbe comunque valutando la sussistenza degli estremi per un ricorso e l’opportunità di spostare Rainews24 dal canale 48 al 24 al posto di Rai Movie, per meglio posizionarsi sul telecomando rispetto ai concorrenti. «Non abbiamo nulla da temere, perché abbiamo sempre rispettato le regole», assicura Zappia. La tv satellitare può contare su 4 milioni e 600 mila abbonati che, seppur in calo rispetto ai picchi di qualche anno fa, restano un bel patrimonio. «Questo canale - spiega - servirà anche da vetrina per l’offerta sul satellite».
Si parte a due giorni dall’elezione del presidente della Repubblica e non è un caso. Il direttore della testata Sarah Varetto spiega che l’evento sarà coperto con speciali e approfondimenti. In palinsesto, sin dall’avvio, programmi d’inchiesta come Le mani sul paese (la prima puntata nel giorno del debutto dedicata a Mafia Capitale) e dal primo febbraio la seconda stagione di Vice on SkyTg24. Poi ancora i documentari curati da Beatrice Borromeo e prodotti da Wildside, dal titolo Lady Ndrangheta. Spazio anche a film, come Il colore delle libertà sulla vita di Nelson Mandela. «Ci sarà un filo rosso - spiega la giornalista - a congiungere tanti generi diversi e sarà l’attualità». Niente talk però. «L’idea del talk - sottolinea - non mi entusiasma molto e dai dati di misurazione vediamo che il genere è apprezzato dal pubblico, ma non più come prima». L’obiettivo - aggiunge Andrea Scrosati, executive vice president di Cinema, intrattenimento e news - «è portare un linguaggio nuovo. Il team di Sky Tg24 ha avuto la grande intelligenza di aprirsi a contenuti meno scontati, come film e documentari d’inchiesta».
A fronte del maggior impegno sul digitale, dove Sky è già presente con Cielo, c’è la necessità di puntellare l’offerta pay. Lo scoglio è rappresentato dalla mancata acquisizione dei diritti di Champions per il triennio 2015-2018, passati a Mediaset. La soluzione potrebbe essere un accordo con i rivali: si è parlato della nascita di un canale tv in comune tra le due aziende o addirittura dell’acquisizione di Mediaset Premium da parte di Sky. «Sono tutte fantasie, non c’è stata nessuna conversazione - assicura l’ad -. La nostra offerta è ricca e il nostro business plan tiene già conto della mancanza dei diritti. Inoltre, abbiamo verificato che i nostri utenti sono stabili».
Fonte: http://www.lastampa.it/2015/01/23/spettacoli/sky-tg-in-chiaro-sul-digitale-dal-gennaio-JkD8R3g5eMD1fwI7ueBp3H/pagina.html
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Biografia
Gianfranco Bologna è direttore scientifico del WWF Italia e segretario generale della Fondazione Aurelio Peccei, che rappresenta il Club di Roma in Italia. E’ stato anche membro del Club di Roma per un mandato sotto la presidenza di Alexander King. Svolge da 40 anni attività di divulgazione, di didattica e di progettualità sui temi della conservazione della natura e della sostenibilità. E’ stato dal 1999 al 2009 docente di sostenibilità dello sviluppo all’Università di Camerino e svolge diverse attività seminariali in varie università. Ha scritto diversi libri e enciclopedie sulla natura e diversi volumi sui problemi della sostenibilità, tra i quali “Pianeta Terra” (Giorgio Mondadori, 1990), “Nelle nostre mani” (Giorgio Mondadori, 1993), “Italia capace di futuro” (EMI, 2000), “Invito alla sobrietà felice” (EMI, 2001), “Manuale della sostenibilità. Idee, concetti, nuove discipline capaci di futuro” (Edizioni Ambiente, seconda edizione 2008). Cura dal 1988 l’edizione italiana del rapporto mondiale “State of the World” del Worldwatch Institute ed è inoltre curatore delle edizioni italiane di decine di volumi di importanti studiosi di fama internazionale che si occupano di queste tematiche (da Lester Brown a Paul Ehrlich, da Amory Lovins a Norman Myers ecc.) e di diversi rapporti internazionali. Nel 1996 ha curato l’edizione italiana del classico volume di Mathis Wackernagel e William Rees, “L’impronta ecologica”, con la presentazione del primo calcolo dell’impronta ecologica dell’Italia. E’ stato esperto non governativo nelle delegazioni dell’Italia alla Conferenza ONU Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro nel 1992 e al Summit ONU sullo Sviluppo Sostenibile di Johannesburg nel 2002.
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Video pubblicato il 08 gen 2015 da Pubblicità Progresso
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Una settimana fa l'annuncio della chiusura del settimanale dei consumatori "Il Salvagente". Oggi ho saputo che chiudono altri 2 settimanali "pagina99" e "Left". E non basta, anche il quotidiano "Il Manifesto" è a rischio. Cos'è? Un'epidemia? Oppure sotto c'è una strategia per far chiudere le voci scomode? A voi la risposta!
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Cosa sarà possibile vedere nel cielo di questo mese.
a cura di Marco Galliani, Istituto Nazionale di AstroFisica
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Inviato da: xavier1962
il 09/11/2023 alle 12:52
Inviato da: cassetta2
il 09/11/2023 alle 10:45
Inviato da: e_d_e_l_w_e_i_s_s
il 03/11/2023 alle 21:33
Inviato da: xavier1962
il 29/10/2023 alle 20:22
Inviato da: e_d_e_l_w_e_i_s_s
il 29/10/2023 alle 15:54