Il settore dei servizi in Italia continua a deludere. L'indice Pmi sul settore terziario ha infatti mostrato una flessione a 44,6 punti a novembre dai 46 punti registrati nel mese precedente. "Il dato è ben inferiore alle nostre aspettative fissate su un indice stabile a 46 punti", osserva Filippo A.Diodovich, market strategist di IG.
A contribuire alla forte contrazione del comparto è stata la marcata diminuzione dei nuovi ordini ricevuti dalle aziende terziarie italiane che ha portato alla flessione dell'occupazione al tasso più elevato da giugno 2009. Il calo dei posti di lavoro è stato determinato quindi dalla debole domanda e si è concretizzato soprattutto nel mancato rinnovo dei contratti provvisori.
"Riteniamo che questo dato confermi che siamo ancora lontani dall'uscire dalla crisi", precisa l'esperto di IG. "Le cifre in forte calo sulle nuove commesse lasciano credere che la debolezza del comparto continuer anche nei prossimi mesi. Serviranno ulteriori manovre da parte del Governo Monti per stimolare le attivit economiche e creare nuovi posti di lavoro".
Ma per Luigi Speranza, economista di Bnp Paribas (Other OTC: - ) , le prospettive per l'Italia per il prossimo anno sono più positive. Infatti, gli ultimi dati hanno mostrato un considerevole allentamento nelle condizioni monetarie. "Insieme a una decelerazione nel ritmo della stretta fiscale e al miglioramento della domanda esterna, questo dovrebbe contribuire a rafforzare gradualmente l'attivit nel 2013", ha aggiunto Speranza che per il quarto trimestre prevede una contrazione dello 0,5% trimestre su trimestre per il pil italiano.
Il settore privato tedesco è invece risultato in recessione per il settimo mese consecutivo a novembre anche se la contrazione del settore servizi è meno evidente rispetto a quanto anticipato dalla stima flash, grazie ai nuovi ordini che hanno registrato il calo più basso da giugno.
L'indice definitivo Pmi composito di novembre, che rappresenta la sintesi dei settori manifatturiero e servizi, è salito a 49,2 a novembre da 47,7, restando sotto la soglia di 50 che separa l'espansione dalla contrazione. L'indice Pmi dei servizi è salito a 49,7 contro la lettura preliminare di 48 e con il sottoindice dei nuovi ordini salito a 47,6, livello più alto degli ultimi cinque mesi.
La contrazione del settore servizi in Francia ha rallentato a novembre dopo tre mesi di accelerazione, ma il calo delle nuove attivit , sui livelli di aprile 2009, suggerisce che la situazione potrebbe peggiorare ancora. L'indice Pmi finale di Markit/CDAF per i servizi si è attestato a 45,8 nel mese, in rialzo da 44,6 di ottobre anche se leggermente sotto le stime iniziali di 46,1.
Il dato resta sotto la soglia di 50 che separa contrazione da crescita, segno che le aziende del settore sono bloccate in una fase di debolezza per il secondo mese di seguito. L'indice composito del Pmi, che unisce settore servizi e manifatturiero, è salito a novembre a 44,3 da 43,5; è sotto il livello di 50 per il nono mese consecutivo.
Invece il settore dei servizi spagnolo si è contratto per il diciassettesimo mese consecutivo anche se al miglior livello dall'agosto scorso, mostrando che l'economia resta ancora in recessione nel quarto trimestre. L'indice Pmi servizi spagnolo è salito a 42,4 in novembre dal 41,2 di ottobre, anche meglio delle attese, che indicavano una lettura in ulteriore calo a 41.
In ogni caso l'attivit del terziario spagnola resta al di sotto della soglia dei 50 punti. Il sottoindice relativo ai nuovi contratti ha mostrato in novembre una lettura a 43,8, anche in questo caso in contrazione per il diciassettesimo mese difila, ma in risalita dal 41,4 di ottobre.
Alla fine, a fronte di un indice Pmi composito dell'Eurozona di novembre, elaborata da Markit, a 46,5 punti, in rialzo rispetto al dato del mese precedente (45,7 punti) e al consenso (45,8 punti), l'indice relativo al settore dei servizi dell'intera Eurozona è risultato pari a 46,7 punti, superiore al consenso (45,7 punti) e al dato di ottobre (46 punti).
Dopo la pubblicazione di questi dati l'indice Ftse Mib (MDD: - ) ha rallentato il passo scendendo a quota 16.194 punti, mantenendo comunque un rialzo dello 0,95%. "Discese fino a 16.120 resterebbero comunque compatibili con l'ipotesi di un ulteriore segmento rialzista in grado di attaccare la resistenza a 16.356, ultimo ostacolo prima di raggiungere i picchi di met settembre a 16.700. La nostra visione di breve periodo sull'indice italiano rimane rialzista", conclude Diodovich.
Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti quota a 303 punti base. Il rendimento è al 4,43%. Il differenziale calcolato sui Bonos spagnoli segna 390 punti per un tasso del 5,30%. Madrid va sul mercato oggi offrendo titoli di Stato a 3, 7 e 10 anni per un ammontare compreso tra 3,5 e 4,5 miliardi di euro. L'ammontare elevato, sottolineano gli esperti di Newedge, "mostra che la Spagna intende avvantaggiarsi dell'ambiente favorevole per fare pre-funding per il 2013". È attesa anche la Germania che sar attiva sul primario collocando 4 miliardi di titoli a 2 anni.
Inviato da: Dolce.pa44
il 26/07/2014 alle 18:22