Creato da Tomberlaus il 30/10/2005

Conosci te stesso...

...e conoscerai l'universo

 

 

Ve la riporto così come mi è arrivata

Post n°35 pubblicato il 31 Gennaio 2008 da Tomberlaus
 

Il Ministro della Giustizia, Clemente Mastella e sua moglie Sandra Lonardo hanno due figli, Elio e Pellegrino. Pellegrino è sposato a sua volta con
 Alessia Camilleri. Una bella famiglia come le altre, ma con qualcosa in più.
 Per sapere cosa, partiamo dal partito di Clemente che, come i più
 informati hanno, si chiama Udeur. L'Udeur, in quanto partito votato
 dall'1,4% degli italiani adulti, ha diritto ad un giornale finanziato con
 denaro pubblico.
 Si chiama "Il Campanile", con sede a Roma, in Largo Arenula 34. Il
 giornale tira circa 5.000 copie, ne distribuisce 1.500, che in realtà 
vanno  quasi sempre buttate. Lo testimoniano il collega Marco Lillo 
dell'Espresso, che ha fatto un'inchiesta specifica, sia un edicolante di San Lorenzo in  Lucina, a due passi dal parlamento, sia un'altro nei pressi di Largo
 Arenula.
 Dice ad esempio il primo: "Da anni ne ricevo qualche copia. Non ne ho mai
 venduta una, vanno tutte nella spazzatura!".
 A che serve allora -direte voi- un giornale come quello? Serve soprattutto
 a prendere contributi per la stampa.
 Ogni anno Il Campanile incassa 1.331.000euro. E che fara' di tutti quei
 soldi, che una persona normale non vede in una vita intera di lavoro?
 Insisterete ancora voi. Che fara'? Anzitutto l'editore, Clemente Mastella,
 farà un contratto robusto con un giornalista di grido, un giornalista con 
le  palle, uno di quelli capace di dare una direzione vigorosa al giornale, un
 opinionista, insomma. E così ha fatto. Un contratto da 40.000 euro 
all'anno.  Sapete con chi? Con Mastella Clemente, iscritto regolarmente all'Ordine  dei Giornalisti, opinionista e anche segretario del partito. Ma è sempre lui,  penserete! Che c'entra? Se è bravo! Non vogliamo mica fare discriminazioni antidemocratiche.
 Ma andiamo avanti. Dunque, se si vuol fare del giornalismo serio, bisognerà essere presenti dove si svolgono i fatti, nel territorio, vicini alla gente.
 Quindi sarà necessario spendere qualcosa per i viaggi. Infatti Il Campanile ha speso, nel 2005, 98.000 euro per viaggi aerei e trasferte. Hanno volato soprattutto Sandra Lonardo Mastella, Elio Mastella e Pellegrino Mastella, nell'ordine.
Tra l'altro, Elio Mastella è appassionato di voli. Era quello che fu beccato mentre volava su un aereo di Stato al gran premio di F1 di Monza, insieme al padre, Clemente Mastella, nella sua veste di amico del vicepresidente del Consiglio, Francesco Rutelli. Ed Elio Mastella, che ci faceva sull'aereo di Stato? L'esperto di pubbliche relazioni di Rutelli, quello ci faceva!
 Quindi, tornando al giornale. Le destinazioni. Dove andranno a fare il loro lavoro i collaboratori de Il Campanile? Gli ultimi biglietti d'aereo (con allegato soggiorno) l'editore li ha finanziati per Pellegrino Mastella e sua moglie Alessia Camilleri Mastella, che andavano a raggiungere papà e mamma a Cortina, alla festa sulla neve dell'Udeur. Siamo nell'aprile del 2006. Da allora -assicura l'editore- non ci sono più stati viaggi a carico del giornale. Forse anche perché è cominciata la curiosità del magistrato Luigi De Magistris, sostituto procuratore della Repubblica a Catanzaro, il quale, con le inchieste Poseidon e Why Not, si avvicinava ai conti de Il Campanile.
 Ve lo ricordate il magistrato De Magistris? Quello a cui il ministro della  Giustizia, Clemente Mastella, mandava tutti quei controlli, uno ogni settimana, fino a togliergli l'inchiesta? Ve lo ricordate? Bene, proprio  lui!
 Infine, un giornale tanto rappresentativo deve curare la propria immagine.
 Infatti Il Campanile ha speso 141.000 euro per rappresentanza e 22.000 euro  per liberalità, che vuol dire regali ai conoscenti. Gli ordini sono andati tra gli altri alla Dolciaria Serio e al Torronificio del Casale, aziende di Summonte, il paese dei cognati del ministro:
 Antonietta Lonardo (sorella di Sandra) e suo marito, il deputato Udeur Pasquale Giuditta.
 Ma torniamo un attimo agli spostamenti. La Porsche Cayenne (4000 di cilindrata) di proprietà di Pellegrino Mastella fa benzina per 2.000 euro al  mese, cioè una volta e mezzo quello che guadagna un metalmeccanico. Sapete dove? Al distributore di San Giovanni di Ceppaloni, vicino a Benevento, che sta proprio dietro l'angolo della villa del Ministro, quella con il parco intorno e con la piscina a forma di cozza. E sapete a chi va il conto? Al giornale Il Campanile, che sta a Roma. 
Miracoli dell'ubiquità.
La prossima volta vi racconto la favola della compravendita della sede del giornale. A quanto è stata comprata dal vecchio proprietario, l'Inail, e a quanto è stata affittata all'editore, Clemente Mastella. Chi l'ha comprata,chiedete? Due giovani immobiliaristi d'assalto: Pellegrino ed Elio Mastella
.

 Mauro Montanari-Corriere d'Italia/News ITALIA PRESS

 BISOGNA FARLE GIRARE 'STE COSE x TUTTI SIA A DESTRA CHE A SINISTRA...
 GRAZIE

 
 
 

SPAZZATURA

Post n°34 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da Tomberlaus
 

Non voglio fare in nessun modo polemica, ma cosa vogliono di preciso a Napoli?
Come pensano di smaltire i "loro" rifiuti?mi sembra di capire che nessuna soluzione vada bene, ma non mi sembra giusto che ne debbano far carico le altre regioni, che già si trovano a dover affrontare il problema con la propria  spazzatura.
Il problema mi sembra a livello mondiale e le loro manifestazioni non mi sembrano molto produttive

 
 
 

Dimagrire in 5 minuti

Post n°33 pubblicato il 28 Dicembre 2007 da Tomberlaus

 
 
 

Barzelletta

Post n°32 pubblicato il 12 Dicembre 2007 da Tomberlaus
 

Dall'inferno, Bush chiama negli Usa per
sapere com'è la
situazione nel Paese dopo la sua morte. Parla per due
minuti.
Messo giù il ricevitore, Satana gli dice che per la chiamata
gli deve tre milioni di dollari. Bush gli firma un assegno e paga.

La
Regina d'Inghilterra, incuriosita, vuole fare lo stesso e
chiama
Londra.
Parla per cinque minuti e Satana le chiede dieci milioni di
sterline.

Anche Prodi, a quel punto, sente il bisogno di chiamare il
suo paese.
Telefona e parla per tre ore. Quando attacca, Satana gli
dice che
deve dargli 35 centesimi.

Prodi rimane attonito, avendo visto
il costo delle chiamate degli altri,
e chiede a Satana come mai sia
tanto economico chiamare in Italia
rispetto a Stati Uniti e Regno
Unito.

E Satana: "Ascolta, vecchio caprone... con la finanziaria che
hai
approvato, il decreto Bersani, il casino della Telecom, le
politiche
sull'immigrazione, contratti di lavoro, il costo della vita,
hai
reso
l'Italia un vero inferno... E da Inferno a inferno la chiamata
è
urbana"

 
 
 

BASTA!!

Post n°31 pubblicato il 03 Dicembre 2007 da Tomberlaus
 

[...] Non ho parole, è l'ennesima conferma che viviamo in un paese di m....!!!! Non è il discorso di rumeni piuttosto che albanesi piuttosto che gli italiani stessi, qui si parla di stronzi e basta!!! E sono + st....i quelli che gliela fanno fare la pubblicità. Porca di quella t...a è ora di cambiare qualcosa. A me mi fa schifo leggere un mail del genere.

Dalla galera alle passerelle, passando per una notte in cui, ubriaco, alla guida di un furgone ha ucciso 4 ragazzi di età compresa tra i 16 e i 19 anni. E' una storia sorprendente la vita di Marco Ahmetovic, il rom di 22 anni che il 23 aprile di quest'anno, alla guida di un furgoncino e completamente ubriaco, uccise 4 giovani su una strada statale nei pressi di Appignano, in provincia di Ascoli Piceno.
Sta scontando la sua pena in un residence con piscina...!!!


..a breve sarà il testimonial di una collezione di jeans disegnata apposta
per lui: la 'romjeans'

Il fatto che il volto del giovane romeno possa trovarsi su dei cartelloni pubblicitari, e che qualcuno sia disposto a pagare un cachet di 30.000 euro, stando alle indiscrezioni, perchè lui faccia da testimonial, sta suscitando indignazione di tutti.

Non si può accettare una cosa simile, nessuno di queste persone che usano il rom per soldi e per renderlo famoso
ha rispetto per il dolore dei genitori, dei familiari e amici..

..e soprattutto per il ricordo 'DEI QUATTRO ANGELI'

FATE GIRARE QUESTA E-MAIL..

NON COMPRATE QUEI JEANS!!!

NEMMENO PER BRUCIARLI!!!

 
 
 

Leggiadra Lettrice, Valente Lettore

Post n°30 pubblicato il 03 Luglio 2007 da Tomberlaus

Forse nemmen possiedi l’età per ricordarlo (e la giovinezza è pur una colpa, ma non è questa la sede per), ma il mondo, un tempo, fu diverso nella sua quotidianità.

La autovetture, ad esempio, non disponevano di alzacristalli elettrici.

Lo so, pare impossibile. Eppure.
Per abbassare i finestrini occorreva smanovellare con buona lena, a patto di ricordarsi se il movimento rotatorio doveva essere orario o anti.
Gli ospedali erano pieni di infermi con sublussazioni della clavicola dovute ad un ostinato smanovellamento nel senso errato.
Quanto al bancomat, l’idea era ancora di là da venire.
Se necessitavano liquidi oltre l’orario di apertura delle banche – ad avere un conto corrente, dico – non c’era altra soluzione che la fiamma ossidrica e il piede di porco, senza offesa.
Si chiamava esproprio proletario, vivaddio.
E neppure era infestato l’aere da tutti questi apparecchietti agli infrarossi.

Non c’era il telecomando per la tv

(cosicché era impossibile pigiare distrattamente un tasto e trovarsi per sbaglio a tu per tu con Vespa, che quello c’era già allora).
Non c’era il telecomando per accendere la macchinetta del caffè, non c’era il telecomando per l’antifurto del monopattino, non c’era il telecomando per far funzionare il telecomando.
E, soprattutto, non era possibile confondersi tra migliaia di telecomandi appostati lungo le mensole e i mobili di casa.

E i computer? Be’, quelli c’erano, ma non erano dei personal.

E non c’erano tutte queste finestrelle, pop up, iconcine e consimili trastulli.
Il computer era una macchina stupida, a cui occorreva spiegare tutto con linguaggio semplice e piano (lo chiamavano DOS):
per favore, caro Calcolatore, ora abbandona questa directory, ma con tuo comodo, eh, poi vai alla root, da lì ridiscendi in quest’altra directory, gira a destra nella sottodirectory, bravo, così, e adesso cancellami quel file, No, non quello, per carità, l’altro. Ehi, ho detto l’altro. L’ALTRO, FARABUTTO, L’ALTR...
Sì, in effetti si perdevano parecchi files, all’epoca.
E il telefono cellulare? Nisba, non esisteva proprio.
Mi pare di sentire i vostri ooh increduli.
Esisteva invece un misterioso oggetto che molti di voi non hanno neppure mai veduto:
il gettone telefonico.

Il gettone assomigliava a una grossa moneta brunacea con un solco intermedio. Esso solco era infido, perché doveva essere posizionato in asse perfetto con l’apposita fessura introduttiva degli apparecchi pubblici, allora d’un bel colore grigio-verde.
Si consumavano ore, nel tentativo di introdurre correttamente i gettoni, che immancabilmente non venivano accettati dal marchingegno e ricadevano nello sportellino dei resi.
Lo so, vi domanderete che tempi erano mai quelli in cui, senza cellulare costantemente acceso e cavocollegato auricolarmente, non si poteva esser rintracciati ad ogni ora e in ogni luogo da capiufficio, creditori, compagni di scuola di trent’anni prima, sondaggisti e suocere .
Tempi belli, miei cari.
Tempi belli.

 
 
 

che dire? fate voi......

Post n°29 pubblicato il 22 Maggio 2007 da Tomberlaus
 
Tag: FOTO
Foto di Tomberlaus

 
 
 

Ecco qua un po' di romanticismo

Post n°28 pubblicato il 11 Settembre 2006 da Tomberlaus
 

Servono parole?

 
 
 

CIAO A TUTTI

Post n°27 pubblicato il 30 Agosto 2006 da Tomberlaus
 
Tag: Risate
Foto di Tomberlaus

 
 
 

Barzellettina..ina..ina

Post n°26 pubblicato il 15 Agosto 2006 da Tomberlaus
 
Tag: Risate

Il dottore al paziente:
"Incredibile, lei ha un testicolo
di legno e uno di ferro! Non ha mai avuto problemi?"
"No, ho due figli stupendi, Pinocchio va a scuola e Mazinga all'asilo!"

 
 
 
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