Creato da scopscops il 13/09/2008

io sono cosi

natura, animali, sacrificio del proprio tempo e interessi

 

 

mio padre

Post n°320 pubblicato il 17 Maggio 2015 da scopscops
 

non è certo come il tuo. è una persona spregevole, e mi spiace molto a doverlo dire ma ogni momento deve ferire la persona vicina. ti faccio solo un esempio recentissimo di mezz’ora fa. anche mia mamma la tratta come una schiava, un’altra forma di schiava.
 
siamo stati a messa tutti e tre insieme e il prete ha parlato di cose profonde e sensibili, dalla carità alla donna che di tre centesimi tutto ciò che aveva diede tutto il suo avere.
 
tornando a casa dopo aver distrutto alcune carte riducendole in pezzettini e buttandole nella cesta ove raccogliamo cartoni e carte varie . mi siedo sul divano in sala e guardo rai 5 e fanno vedere l’ultimo atto della Carmen, mio padre è  uscito fuori e quando rientra dice di aver tolto l’erba fuori dal nostro giardino visto che per lui è importante togliere l’erba anche fuori, lui che fa le cose solo là dove ci sia un tornaconto per lui o per i suoi finti amici e persone a cui può chiedere un altro tornaconto.
 
appena entrato dice che guardo sempre rai 5 e l’opera e se non si può girare su rai uno linea verde perché quello è cultura poi mi dice che posso andare in camera ma è già quasi ora di sedersi a tavola giù in sala e comunque fa di quei discorsi solo qui in famiglia che sono peggio di bambini di due anni. siccome mi sono arrabbiato gli rispondo che se fosse per lui non esisterebbe a questo mondo né cultura Né musica Né arte
 
ma intanto lui insensibile non si preoccupa e non si lacera il cuore per quanto detto da me , mentre fosse stato il contrario io mi sarei lacerato e preoccupato e angosciato per giorni interi.
 

 
 
 

le emozioni che suscitano i bambini

Post n°319 pubblicato il 16 Maggio 2015 da scopscops
 
Tag: bambini

sono andato alla prova del canto con il pianista e quando arrivo con lo scooter nel cortile noto una bambina dalla

pettinatura a caschetto nera con il viso dolce come ogni bambino. lei mi guarda curiosa e io nel scendere però non la

guardo (vi è una ragione seria e dolorosa per me che cerco di non guardare i bambini/e e soprattutto se con gli adulti).

perché al giorno di oggi con o senza ragione gli adulti padri e madri di famiglia con lo sguardo ti uccidono e ti accusano

peggio dei pagani ai tempi di Gesù e questo durante gli anni mi ha ferito mortalmente l'anima senza motivo perché amo i

bambini, tutti i bambini, non solo quelli benestanti o quelli del primo mondo.
per come mi hanno ferito queste persone insensibili ora mi comporto di conseguenza e ho paura addirittura di guardarli

quando loro mi guardano. cosi le passo davanti alla bambina e mi avvio verso l'entrata della scuola ma arrivato alla porta

mi giro perché mi sento in colpa. mi giro verso la bambina e le chiedo se vuole una caramella e lei dice di si e allora mi

segue allo scooter e da sotto tiro fuori una all erbe. la la scarta e mi dà la carta e io la metto in tasca e già questo

gesto mi emoziona. poi lei sta giocando con un cagnolino lanciandogli i sassolini e allora le racconto che anche il mio

micio prende i sassolini al volo quando ci gioco. entriamo nella sala del canto e vedo che anche la bambina più tardi

entra e fa amicizia con una donna che canta pure lei e mentre un'altra donna di sessanta anni dalla voce dolce di

mezzosoprano canta l'aria di Almirena , la donna spiega alla bambina la storia di questa ragazza rinchiusa in prigione

(Almirena).
un'altra emozione che mi tocca il cuore e mi fa gioire è quando la bambina mentre cantano mi dice (a me che sono per lei

uno sconosciuto), ora devo andare e lo fa per due volte poiché la prima volta è tornata dentro a sedersi vicino a me sul

divano ad ascoltare e il modo dolce e spontaneo di dire le cose mi ha emozionato. ci tenevo tanto a raccontartelo.

 
 
 

ospedale da bambino

Post n°318 pubblicato il 14 Maggio 2015 da scopscops
 

si quando tu non mi scrivi, mi manchi e mii vien sempre da pensare di essere stato abbandonato. da piccolo mi mancava

tanto la mamma perché al lavoro e le scrivevo all’età di sette otto anni lunghe lettere, in fin dei conti le stesse lunghe

lettere ceh scrivo ora di ciò che mi accadeva durante il giorno, potessi rileggere una di quelle lettere e vederne la

differenza morale, ci sarà secondo te?? poi sono stato per due settimane presso una clinnica enorme a 80 km. da casa

nostra in Germania per essere operato agli occhi e i miei genitori venivano una volta a settimana a trovarmi e io mi

sentivo tanto solo in una clinica cosi grande , in una stanza cosi grande con altri bambini cui non legavo perché stavo

nella mia tristezza e nostalgia di casa e piangevo come ora, forse più ora che allora...
 
avevo con me la mia Pupseli, un altro nome come quelli che mi vengono spontanei in mente per chiamare i miei animaletti

preferiti e amati, (anche il nome scopscops) che non deve essere frainteso è un nome che mi è venuto quando osservavo con

gioia la mia Ambra venirmi incontro quando ho vissuto da solo per un certo periodo.
 
(secondo me la prima gnossienes che comincia a 8,24 minuti è suonata troppo veloce.) io l’ho suonata per un mese unn po'

maluccio perché non l’ho studiata bene ma non bisogna accelaerare cosi tanto quando va in sib.
 
ti mando la foto di Ambra una certosina bellissima adottata a Milano da una coppia di guardiani notturni.
 
tornando all’ospedale il venerdì c’erano le operazioni e già il giovedì tremavo tutto di paura standomene a letto tutto il

giorno, non avevo voglia di giocare, avrei voluto solo tornare a casa.
 
la mattina del venerdì presto mi sveglia una infermiera e a supino mi fa una puntura dolorosa nel sedere, ho sempre vicino

la mia pupseli rossa con i ppuntini neri e le antenne gialle (sapessi quanto piango nel descriverla, magari quando l’ho

persa un adulto trovandola l’ha buttata in fretta e furia senza pensare al dolore che provoca in un bambino?? hai mai

pensato a questo e di questi dolori morali ai bambini vi sono numerosissimi ogni giorno specialmente da parte dei loro

stessi genitori.

mi ricopre il sedere e mi lascia solo, sento piano piano che gli occhi si stanno chiudendo e il sonno pesante mi avvolge

ma non è cosi immediato nella mezz’ora che sto lì nella grande camera, quando mi sento spingere in sala operatoria e sopra

i miei occhi rivolti all’insù vedo questa enorme lampada che mi acceca sono ancora conscio e mi infilano dei grossi aghi

ai polsi facendomi male come se si trattasse di una ennesima puntura, sono gli ultimi dolori che sento e poi ore dopo mi

sveglio in una camera ove batte il sole con una fasciatura sugli occhi con una sete tremenda e chiiedo da bere e

fortunatamente una infermiera accanto mi porge alle labbra un sorso di thè.
 
 
pensavo il sabato giorno dopo che fosse finito l’inferno, però quando il giovedì successivo sentivo i miei genitori

parlare con il dottore e nella mia piccola intelligenza captavo che l’operazione non era andata bene e che bisognava

ripeterla, mi sono sentito morire dentro di me e piangevo sotto le coperte senza farmi scorgere pensando di essere stato

tradito anche dai genitori.
 
sapendo il travaglio e il dolore che mi aspettava di nuovo, non riuscivo a capire e a farmene un ragione...

 
 
 

uccellino in mezzo alla strada

Post n°317 pubblicato il 13 Maggio 2015 da scopscops
 

stamattina prima delle otto stavo andando alla revisione della mia macchina e nel scendere dal paese in collina ove abito

a pochi metri dall'imbocco della statale sotto alcuni tigli meravigliosi fioriti di numerosissime foglie rigogliose e

fresche davanti a me a due o tre metri ho notato due piccolissimi uccellini (passerottini) e nell'avvicinarmi

fortunatamente uno è volato via e l'altro è rimasto lì ma io nel passare non avevo assoggettato immediatamente che fosse

un altro uccellino e cosi sono passato sopra ma cercando come sempre di evitarlo con le ruote. poi mi sono fermato allo

stop e pensavo al perché l'uccellino non si muovesse come il primo volando via? sono sceso lasciando la macchina all'incrocio ove non avevo macchine dietro e in parte vi era un bar e quando mi sono avvicinato per soccorrere l'uccellino prima che arrivassi è passata un'altra macchina e per fortuna è passata come me senza schiacciarlo; (sarebbe stato terribile per me assistere allo schiacciamento), nel piegarmi per guardarlo da vicino improvvisamente è volato via in direzione del chiosco e ho avuto un grandissimo sollievo al cuore e mentre alzavo lo sguardo ho notato che il proprietario con un altro signore mi guardavano come se fossi un marziano e pensavo tra di me a quel cupido che è e che solamente avesse avvistato per terra un biglietto da cento avrebbe scomodato il suo fondoschiena...

 
 
 

da bambino come guardavo

Post n°316 pubblicato il 21 Febbraio 2015 da scopscops
 
Tag: me

Sai, guardavo ora sul cuoricino appesoche avevo regalato a mio papà alcuni anni fa come lavagnetta unafoto ove vi erano due bambini con lo sguardo sereno vicino a unalbero di Natale con il viso cosi delicato e sano come quello chehanno i bambini prima di essere coinvolti dal male. Un bambino eramio fratello Pietro mi sembra di riconoscere e l'altro bambinoessendo io il medio che guarda curiosamente e attratto come lo sono ibambini per ogni cosa, verso l'alto con quell'aria pensierosa eprofonda che mi caratterizza e che noto in quasi ogni fotodell'infanzia che guardo. Indossavo un pigiamino con le stelleazzurre sullo sfondo bianco e avevo su una tutina che parte daipiedini e arriva alla vita. Nel guardare la foto mi sono venute lelacrime agli occhi che ho trattenuto dal cadere e vorrei un giornoavere un bambino cosi con mia moglie; ora la lacrima è caduta omeglio si trattiene sullo zigomo per un po' prima di scendere. Paolo

 
 
 
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