io sono cosi
natura, animali, sacrificio del proprio tempo e interessi
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una donna dolce e corteseieri sera avevo il saggio di canto e quando sono entrato nell'anticamera ove stavano gli artisti della mia scuola che non conoscevo quasi nessuno ho visto una ragazza ricciola alta ma ciò che subito mi ha attratto e fatto venire il batticuore sono state le sue decollettée nere opache come piacciono a me dal tacco non più di 5 cm. indossate a piedi nudi e la lode in più era che le si vedeva tutto il taglio delle dita dal mignolo all'alluce. più forte di me ho cominciato senza neanche chiederle il nome a dirle che le sue scarpine erano graziose; per non scocciarla le guardavo i piedi in seguito e per vergogna chinavo lo sguardo e sorridevo con gli zigomi internamente come bisogna fare quando si canta la lirica. sulla locandina leggevo il suo nome, e i suoi due pezzi che avrebbe cantato: il suo nome particolare sembrava la proiettasse nel tempo delle opere barocche o romantiche. Clementina è il suo nome e ha cantato una arietta bella di Barbara Strozzi e la famosa lascia che io pianga di Händel interpretando Almirena con gestualità. alla fine durante il rinfresco sono uscito nel parcheggio e me la vedo venire incontro chiamandomi per nome e allora le dico le due cose che le avevo promesso di dirle: vedo con mia sorpresa che dietro a lei vi sono dei ragazzi che mi dice che sono suoi figli che salgono in macchina. nella penombra del parcheggio le chiedo se posso toccarle le scarpine e con mia grande sorpresa di getto mi dice di si; le dico ma io vorrei toccarle internamente e mi chiede se deve togliere il piede e io di si; lo toglie e io emozionatissimo mi chino prendo la decollettée nelle mie mani e vi passo la mia mano destra dalla punta ove appoggiano le dita fino al tallone e poi le chiedo in fretta se posso anusarle e lei mi dice ironicamente che sentirò un buon odore; senza perdere tempo infilo la bocca e il naso nella parte anteriore aspirando a lungo , poi le dico che non sento il profumo che avrei voluto sentire e le chiedo con timidezza se posso anusarle il piede ma lei mi lascia andando verso la macchina dicendo che deve andare dai propri figli; nel grandissimo imbarazzo provato non le ho neanche guardato che smalto portava sulle unghiette... |
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il 08/05/2015 alle 10:39
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il 29/08/2014 alle 10:38
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il 29/08/2014 alle 10:32
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il 29/08/2014 alle 10:15
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il 29/08/2014 alle 10:10