Creato da galatolomariuccia il 02/05/2008 |
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Messaggi del 06/04/2014
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Tanti anni fa, in una foresta vicino al Polo Nord , in una serata freddissima, dei boscaioli erano stati sorpresi da una furiosa tormenta di neve . Da uomini coraggiosi , nell'attesa del giorno, fecero un grande falò con la legna raccolta, ma visto il gelo pensarono che era meglio muoversi e cominciarono a cantare e ballare per scaldarsi . Nella foresta echeggiavano le loro voci e dal fumo del fuoco nascevano delle figure che si dileguavano come fantasmi nella foresta.Gli alberi , bianchi di neve, sembravano goffi giganti dalle lunghe braccia .Il vento schiarì il cielo e dopo poco fece capolino la luna tra le stelle, che tutto illuminò:anche una capanna nascosta tra i fitti alberi. Alcuni animali si svegliarono: una volpe ,un gufo ,un cinghiale e un ragno .I boscaioli ,sorpresi , entrarono nella baracca,e dopo un po' uno di loro ne uscì con un'ascia e cominciò a battere su un alberello, facendo fuggire nel buio dei passerotti impauriti.L'uomo, soddisfatto della scelta ,rientrò nella capanna e a gran voce disse:” cari amici miei ,questo è quello che ci voleva ed è il più bello che abbia mai visto!” e fischiettando accese il camino.Un ssssussssssurro nel silenzio tenebroso si fece sentire,era Mamma Foresta, che chiamava inutilmente suo figlio,l'alberello.“Vedi qualcosa?” ,chiese al ragnetto la dolce voce.Da sopra un ramo appesantito dalla neve il ragno curioso stava attaccato al suo delicato gioiello di seta e cercava di guardare attraverso la finestra della baracca,ma: “non vedo nulla accidempolina ,sono troppo piccolo accidempolina ..se rinasco voglio essere un gigante!” borbottò la bestiola nera e pelosa. Dal camino della casetta di legno usciva un intenso fumo grigio e profumato e da fuori si sentiva scoppiettare il fuoco sotto il paiolo . L'aria era davvero rigida e la volpe con quattro balzi entrò in un cunicolo sotto la baracca, per udire ciò che avveniva per poi riferire, ma sentiva solo voci allegre e nessun pianto.Anche il gufo, dopo aver stiracchiato le ali ,volò vicino al camino avvolto nel fumo, cercando di carpire qualche parola ,ma nulla, e, tossendo un po' ,scosse il capo verso la foresta. Il cinghiale invece si mise a grufolare tra la neve e fece un giaciglio in attesa di qualche segno ,ma per anch'esso nulla.Dai vetri sporchi e appannati delle finestrelle, si intravedevano il bagliore rosso delle lingue di fuoco che pizzicavano sonoramente il paiolo e delle ombre giganti lungo le pareti ,che paura avevano quei poveri animali ,che paura!All'alba gli uomini uscirono e chiusero a chiave la baracca.Passarono i giorni ed arrivò la calda estate,poi ritornò l'inverno e si susseguirono così tante altre stagioni e mamma Foresta con gli animali si erano oramai rassegnati all'idea di non riveder più l'alberello . Passarono ancora gli anni e nelle serate di veglia ricordavano con malinconia quella triste sera .Ma, un giorno assolato d'inverno, si udì un grande schianto: SCROOOKK ...seguito da un grande sospiro e :ohhhh,era l'ora che diventassi grande ,soffrivo proprio il solletico ! Il rumore percorse per chilometri la foresta e qualcuna riconobbe la voce del suo alberello .Gli animali si raccolsero a festa e quando si avvicinarono al luogo dello schianto ,vicino alla capanna,questa non c'era più ,ma al suo posto c'era un albero,alto e bello, con in punta un cappello a forma di tetto di paglia e sopra esso,qua e là, dei fili sbiaditi e qualche pallina colorata. Accorsero e volarono creature da tutta la foresta. Il ragnetto, divenuto anziano, rimasto indietro chiese al gufo, che sapeva anch'esso nasconder tra le piume imbiancate gli anni :vedi qualcosa tu ?“Oh sì” ,rispose l'uccelletto ,”sì che lo vedo ,lo avevano imbellettato tutto , non sono sempre cattivi gli uomini,ed è così buffo che sembra un ... un...albero di Natale, sì,lo chiameremo così ,visto che è quasi Natale!”, disse felice il vecchio gufo a mamma Foresta e a tutte le altre creature .  Zia Mariù |
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