Zimo & il Fantabosco

Ti ho voluto bene fin dal primo momento in cui ti ho visto col tuo capoccione enorme e quei capelli orrendi sotto l'orecchio, vestito come un fagotto, i denti sparsi e con la voce da cornacchia. Disegnavi per passione e scrivevi rime per sopravvivere. Tentavi, imparavi, t'incaponivi, ci volevi riuscire a tutti i costi. Io avevo già una strada davanti e mille pensieri e dubbi nella testa che solo tu potevi conoscere. Strana gente ci circondava, amici veri e falsi, e poi noi. Avevo 15 anni e tu 16. Ora siamo diventati grandi, sono passati NOVE ANNI e siamo anagraficamente adulti. Abbiamo passato una vita insieme, siamo diventati belli (!) e sorridenti; tu ci sei stato in tutti i momenti in cui avevo bisogno di qualcuno di più grande di un amico (un fratello), ed io spero di essere stata per te una buona amica. Le cose sono cambiate, siamo riusciti a realizzare delle cose, ne abbiamo perse altre, molte ancora ci aspettano e alcune resteranno sogni per sempre. Io mi sto laureando e tu sei il migliore del tuo corso di animazione. Che cosa ci accomuna da tutta una vita? Una dottoressa in fisioterapia e un mangaka-animatore? La purezza di un animo nero e bianco e a colori a seconda del polo negativo o positivo che ci si prospetta davanti. E la capacità di gestire i poli a seconda dei nostri bisogni di vivere o morire. Una cosa ti posso garantire per la vita: non ti libererai mai di me, nemmeno se lo volessi. La tua testa sarà grossa, ma la mia è di marmo. Ti voglio bene e lotterò per essere tua amica per sempre!

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