Creato da ZimoPotterComesBack il 27/08/2007

Zimo&Il Fantabosco2

La Vendetta di Cesidio

 

 

Un'altra cosa che ho perso...

Post n°72 pubblicato il 05 Febbraio 2009 da ZimoPotterComesBack

E' una canzone vecchia, il video non esiste, quindi ho cercato, tra i tanti, quello che faceva meno cagare, comunque fa parte del mio periodo hip hop e me la sento dentro nella testa da una settimana, da quando, finalmente e purtroppo, la mia ormai famigerata relazione si è conclusa. Bisogna stare attenti a quello che si desidera, potrebbe avverarsi, diceva il saggio. Volevo smettere di soffrire per lui ed ecco qui che la nostra storia è finita. Beh, io veramente speravo si risolvesse nel senso opposto, ma evidentemente non si poteva. Tornerò a sorridere, a scherzare, ad arrabbiarmi, a piangere, a strepitare, a gioire, ora sono una maschera senza emozione ma anche se non mi sembra possibile, il Cesidio razionale sa che il tempo cancella tutto, o quasi.

 
 
 

oh gioia oh sollazzo

Post n°71 pubblicato il 28 Gennaio 2009 da ZimoPotterComesBack

Siccome non avevo abbastanza cazzi a cui pensare (tra cui l'opera di autoconvincimento di smettere la mia contorta relazione sentimentale, con tanto di corse serali in auto al mare ululando dal finestrino "l'ho sognato, non è mai esisito, lui non esiste, cancella-cancella-dimentica, cancella-cancella-dimentica, reset-reset-cancella, futuro-futuro-futuro febbraio2009: il passato non esiste, cancella-cancella-dimentica"), adesso ho due nuovissimi pazienti favolosi a deprimermi con le loro simpatie.

Il migliore, Francesco, non molto anziano ma molto rincoglionito, mi picchia. Cioè ha una sindrome per cui teme di essere aggredito e, quando lo tocco per fargli la terapia alle gambe, crede ogni volta che lo stia per menare e mi sferra calci a più non posso (mi ha anche colpito facendomi male ad un dente). Oggi, novità, mi ha dato uno schiaffo in faccia. Non lo aveva ancora fatto, ma devo dire che i calci erano più sopportabili. Adesso ufficialmente mi sta sul cazzo. Capisco la malattia e tutte queste robe qui, ma mi può anche stare sul cazzo, no? Mica perchè è malato mi deve essere simpatico o indifferente uno che mi fa male. L'ho anche informato della questione, questo pomeriggio, e lui mi ha detto che i carabinieri come lui non godono sempre di stima, specie dei delinquenti. Mi sono fatta una risata e ho stretto più forte la gamba. Fatto male? Scusa, non volevo.

La seconda meraviglia della natura è Tina, una candida nonnina incline, però, ad amare i suoi nipoti e sua figlia e non il resto dell'umanità. La signora mi avvilisce tre volte a settimana per quarantacinque minuti sbraitando tutto il tempo che il mio lavoro non serve a niente, che io potrei anche morir di fame fosse per lei e che vado lì solo perchè a pagarmi è sua figlia, che insiste tanto perchè la cara signora faccia qualcosa per le sue povere gambe che, però, non sono malate. Si, infatti l'unico problema della signora è che je pesa er culo: si fa portare la spesa a casa, si fa portare la colazione dal bar, addirittura le esercenti dei negozi di abbigliamento e della merceria la conoscono da così tanto tempo che, a fine orario, le portano a casa delle cose che le potrebbero piacere e lei sceglie quello che vuole comprare. Quindi cammina dal letto al divano, dal divano al cesso, dal cesso alla cucina (dove è tutto pronto), dalla cucina al letto. Quando le ho suggerito di uscire mi ha sorriso come si fa ai bambini che dicono una fregnaccia e mi ha accarezzato la fronte senza rispondere. Poi ho insistito e si è arrabbiata insistendo che tanto il mio lavoro non vale un cazzo e che potrei anche starmene a casa mia e sarebbe uguale, arrivando persino a propormi di pagarmi per non andare a disturbarla. L'exploi l'ha raggiunto dicendo: "Lei, signorina, non è certo come i miei nipoti... loro si che fanno dei lavoroni di responsabilità! Ha presente la telefonia 3? L'ha inventata la mia nipotina. Si, si, tutto lei ha fatto. E sa il Banco Posta com'è nato? Da un direttore delle poste che propose a l'altra mia nipote (che lavorava in banca) di seguirlo alla direzione generale e le disse che, pur di averla nel suo team di lavoro, avrebbe creato una cosa apposta per lei, qualcosa di nuovo, tipo una banca. Ed ecco lì che la mia creaturina ha inventato di sana pianta il Banco Posta! Ah... come sono brave....". "Signora, ma lei non ha anche un nipote maschio?". "Ah. Si. Quello. Beh... lui ha 40 anni ed è al secondo anno di legge...". "Si è iscritto tardi...". "No, è iscritto da 20 anni all'università e ancora non finisce, però è un bravo nipote... e poi... e poi... e poi... E' il miglior puttaniere di Roma!". Dopo questo moto di orgoglio penso che non mi deprimerò più per le sue osservazioni sul mio lavoro. Anche perchè ho il sospetto che le sue nipotine impiegatucce abbiano un pò "gonfiato" i propri meriti, quindi non è tutta colpa della nonna se è una gran testa di cazzo.

 
 
 

Sostanze moderne...

Post n°70 pubblicato il 19 Gennaio 2009 da ZimoPotterComesBack
 

Domenica mattina. Metto su un cd. Musichetta tranquilla, decido per una volta di evitare le mie solite cuffie e di lasciarla librare nell'aere. La Sostanza Urticante, di là, passa l'apirapolvere. A metà del primo pezzo sento che lo spegne e che si ferma. Con fare sospetto si addentra per il corridoio, si avvicina alla mia stanza ed appoggia l'orecchio alla porta socchiusa, facendola aprire. Facendo finta di niente, si ricompone e mi fa: "ma hai messo la musica". "Si". "Chi sono?". "I Korpiklaani". "Ah. Mi piacciono. Con le fisarmoniche, i violini... bello bello... pure io a scuola di liscio sento queste cose. Ma tu quando vai con Arianna >°< per concerti vai a sentire queste cose?". "Ehm... si, anche". "Mi piace". E se ne va.

Ora, non so se la prima approvazione di mia madre nella vita sia stata uno shock troppo grande, ma mi sono ricoperta nuovamente di strane bolle (quelle da nevrosi che negli ultimi tre mesi avevo soprannominato "pustole d'amore"). Forse avrò avuto una reazione all'immagine di un gruppo di 70 enni che, in balera, pogano al suono delle chitarre elettriche, inneggiando ad Odino e scolando fiumi di idromele coi (puzzolentissimi) Korpiklaani...

 
 
 

Post N° 69

Post n°69 pubblicato il 18 Gennaio 2009 da ZimoPotterComesBack

...la verità è che mi mancherà quel pezzettino di fango, adesso che mi sono decisa che basta. Non è che sia proprio uno stronzo, se no non ne sarei cotta come uno spinacio, è che non va bene per me. Uno può resistere finchè ha fiato, cercando di tenere in considerazione tutte le necessità e le debolezze dell'altro quando a dare un senso a tutto 'sto caos c'è lo scopo di poter dire "ok, ne vale la pena perchè sento che questo pezzetto di vita, breve o lungo, lo facciamo insieme", ma se mi sbatto e poi devo comunque andare avanti da sola ne ricavo una frustrazione un pò inutile. Già l'autostima non è il mio argomento preferito. Diciamo che stavolta mi sono rotta le palle. Avevo preparato tutto per fare una cosa che lo avrebbe reso felice, per tirarlo fuori da un periodo buio: biglietti dei Blackmore's Night in poltronissima, al centro decima fila, trovati e pronti solo per la conferma; aereo andata costo 0 e ritorno 5 euro (+tasse, ovviamente, 50 euro a testa in tutto); alberghetto di fronte al Palabrescia a 40 euro a notte. Partenza alle 11,30 della mattina del concerto, ritorno a casa nel pomeriggio del giorno successivo per cena. Piccolo dettaglio: è una sorpresa, quindi Lui non deve saperlo. Gli dico all'ora di pranzo che deve prendere il giorno a lavoro per il fatidico venerdì del concerto (che è tra un mese) perchè dobbiamo fare una cosa e non voglio dire cosa, ma devo saperlo subito perchè ho un'occasione in mano e devo prenotare. La risposta? "Se vuoi una risposta subito, posso dire solo no. Purtroppo". Affanculo tutto, disdetti biglietti e aereo (per fortuna senza perdere soldi), la mia domanda al milionesimo "no" è: chi me lo fa fare a sbattermi tanto per Costui, se nemmeno vuole avere una relazione vera e propria con me? Diciamo che forse ho battuto la testa contro un muro o qualche strana essenza mi ha stregato quando l'ho conosciuto, perchè normalmente non arriverei nemmeno al secondo rifiuto, mentre qui siamo al terzo...mese consecutivo di comportamenti disillusori.
Evidentemente, appunto, mi sono fatta un'idea sbagliata. Si, mi sarò illusa.
Meglio lasciar stare una situazione così. Eppure ci credevo.


 
 
 

Post N° 68

Post n°68 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da ZimoPotterComesBack

MESSAGGI

E così, a ben 71 anni e 3/4, la Sostanza Urticante ha imparato a scrivere gli sms.


Non è stato semplice spiegarle che le letterine compaiono solo se selezionate e non per induzione "metafisica", ma dopo un certo tempo di imbarazzo, ha iniziato a toccare la tastiera e tutto è accaduto. Rovinosamente.

Infatti, ora, ricevo suoi sms di continuo. Non ha ancora imparato come si fa la C e quindi la sostituisce con la G, non ha molta simpatia per le doppie e perciò le tralascia volutamente (questo perchè ovviamente non usa il T9). Vengono fuori dei capolavori sul genere:

"A ghe ora vieni gena bagi la mamma"

Naturalmente non usa la punteggiatura, cosa che per me è un supplizio e che presto le dovrò insegnare. Ricordo la sera dell'Epifania. Lei stava guardando in tv quell'orrido programma della Carrà ed io mi ero rintanata in camera con un libro. Lo scambio di sms sala-camera fu:

S.U.: "Gara figlia befana vieni gon me a vedere rafaela garra"

Z.P.: "Non ci penso nemmeno, vengo di là solo se cambi canale"

S.U.: "Se vingiamo non ti do niente"

Z.P.: "Se vinciamo ti frego il biglietto e ti butto di sotto" (abitiamo al decimo piano, ndr)

S.U.: "Befana figlia vieni di qua gativa mi lasgi sola"

Z.P.: "Imparati a fare quella C, Cristo!"

S.U.: "C"

Z.P.: "Basta, fammi dormire, rompipalle"

S.U.: "Befana c"

Un'arma impropria nella mani sbagliate... è tornata indietro di 60 anni... Aiuto!

 
 
 

Post N° 67

Post n°67 pubblicato il 02 Dicembre 2008 da ZimoPotterComesBack

AAA

SMARRITA IN ZONA ROMA SUD UNA

CacciatricediSangue



ULTIMO MODELLO.
DA QUATTRO GIORNI NON RISPONDE AL CELLULARE NE' AL TELEFONO DI CASA, NE' SI COLLEGA A INTERNET, NE' ULULA PER IL QUARTIERE, NE' SE SI HANNO ALTRI SEGNI DELLA SUA ESISTENZA IN VITA.
UN LUMICINO DI SPERANZA CE LO DA "PET SOCIETY", IL GIOCHINO DI FACEBOOK: IL SUO ANIMALETTO DOMESTICO VIRTUALE NON E' ANCORA DECEDUTO, QUINDI QUALCUNO GLI DA DA MANGIARE.
CHI NE AVESSE NOTIZIE, BUONE O CATTIVE, E' PREGATO DI RIVOLGERSI A ME.

VI PREGO, AIUTATEMI A RITROVARE IL MIO AMATO ANGELO PERDUTO, SONO DISPERATA.

INFINITAMENTE GRATIS, GRATTAMI, GRATTACHECCA,

+ZP+

 
 
 

Post N° 66

Post n°66 pubblicato il 15 Novembre 2008 da ZimoPotterComesBack
 

Guarir non si guarisce, ma proviamo a riderci su...

Ieri sera ero al concerto degli Haggard a Roma. Mentre si cazzeggiava con la Cacciatrice, Andre, sig.Triskele e cinque vichinghi ubriachi che non dormivano -ma bevevano- da 106 ore (non sto a sindacare sulle scelte della Caccia a proposito di frequentazioni, ma, puttana eva, la prossima volta che mi viene a dire che ha la calamita per gli psicopatici le scatarro in un occhio) mi è venuta in mente una persona, una paziente, che un pò mi ricordava uno dei presenti, non dico chi, e raccontavo a sig.Triskele di lei.

Ora, bisogna fare una premessa per capire di chi o COSA parlo.
La paziente in questione io l'ho già nominata in un post, tempo fa, con il nomignolo di PENSA PENSA. E come chiamarla diversamente? Il suo vocabolario composto da circa 15 termini scarsi di italiano e altri 30 di dialetto montesperdutese le consentiva di comprendere solo una piccolissima parte dei discorsi che io, disperata dal silenzio opprimente che cadeva tra noi ogni volta che le andavo a fare terapia, facevo da sola per i 45minuti prescritti dalla asl. Quarantacinque lunghissimi minuti di soliloquio in cui le uniche parole che ogni tanto la signora pronunciava erano "pensa, pensa".
"Sai, A., sono stata alla sagra della castagna"
"pensa pensa"
...
"Sai, A., ho comprato la macchina nuova"
"pensa pensa"
"Risparmio proprio tanto rispetto a quella vecchia col metano!"
"pensa pensa"
...
Forse sono noiosa io? Ok, mi informo un pò, scopro che è una fan scatenata di Geova. Riparto all'attacco, certa che sarei riuscita a farla parlare un pò.
"A., insomma tu frequenti le adunanze dei testimoni di Geova? Sai che ne conosco parecchi?"
"pensa pensa"
"Nella..."
"."
"Sandra..."
"."
"Domenica..."
"."
"Sai, A. l'altra sera sono stata ad un concerto a Roma e tornando mi sono fatta un megacannone e sono svenuta sulla pontina. Ho fatto tutto il ritorno ad occhi chiudi sulla corsia opposta"
"pensa pensa"

Lì ho capito che non avevo speranze.
Ho continuato i miei monologhi per un lungo, faticoso, straziante anno, poi la asl mi ha trasferito da Montesperduto a Indeterminatepiaggie e la signora Pensa Pensa ha cambiato terapista. Non nascondo il mio sollievo, in quel momento, ma ogni tanto in questo tempo in cui non l'ho più rivista (figuriamoci sentita per telefono* ahahahah), ho pensato a lei e a quanto è assurda.

Due settimane fa, l'incontro con due suoi conoscenti.
Stavo facendo terapia al lui di una coppia e mi dicono, chiacchierando, che sono testinomi di Geova. Quando mi accorgo che stanno iniziando il loro lavoro di convincimento, con le palle che sgrattuggiano per terra, cambio immediatamente discorso e dico: "Ah, io ho molti pazienti della vostra comunità, dove andate alle adunanze?"
"Montesperduto", mi rispondono.
"Ah, ma io conosco A., lì! Sapete come sta?"
"A.? Ahahahahha... ma chi l'ammazza, quella? E' un personaggio... hai visto che non parla mai?"
"Eh, si povera, con l'ictus..."
"Ma che ictus, noi la conosciamo da che era sposina ed è SEMPRE stata così"
Cristo benedetto, com'è possibile?
Ho sempre pensato che fosse svalvolata perchè le è scoppiata una vena in testa, ma non può esistere una che è nata così. Rivedo davanti ai miei occhi le immagini delle foto che A. tiene in camera di lei in abito bianco, al braccio del marito, due nani da giardino circondati da parenti ancor più bassi di loro (il più lungo avrà sfiorato appena il metro e 55), con la faccia che guarda per terra, senza sorriso, e l'aria della rassegnazione.
E cominciano a raccontarmi un pò di lei.

A. non manca mai ad un'adunanza del regno di Geova da 40 anni. E da altrettanto tempo non parla con nessuno. Prima arrivava a piedi, si sedeva, restava seduta anche dopo la funzione e, quando tutti avevano finito di fare le loro chiacchiere a cui lei non partecipava, tornava a casa. Poi, col tempo, i "fratelli" (loro si chiamano così) hanno preso ad avvicinarsi a lei ed hanno capito che tipo è, così hanno iniziato ad andarla a trovare e a proporle dei passaggi in auto anche se comunque non ricevevano in cambio nemmeno una parola. Con gli anni, poi, un aiuto le è diventato necessario. Loro la vanno a prendere senza telefonare. Lei si prepara senza avere la certezza che qualcuno andrà perchè ormai sa che da anni non hanno mai mancato l'appuntamento. La portano in sala. Funzione. Poi loro chiacchierano** a volte per ore, lei resta seduta e fissa nel vuoto. Dopo un pò qualcuno le si avvicina e le dice "A., sei stanca?". "Si". "Vuoi andare a casa?". "Si". E la riportano via.

Una volta succede esattamente questo. Le chiedono se vuole andare a casa e lei dice di si. Allora un gentile signore si offre di portare lei e altre tre nonnette alle loro dimore. Fa il suo giro, le scarica una per volta, torna finalmente a casa propria, mette la macchina in garage, esce, la chiude a chiave, sta per abbassare il portellone del garage quando in un attimo, una luce illumina una crestina di capelli bianchi dietro il sedile del guidatore. Si avvicina. Guarda dentro. C'è Pensa Pensa. S'è dimentocato di portarla a casa. E dallo specchietto, lì dietro di lui, così bassa, non la vedeva. Lei non ha detto nulla. Le fa: "Tu qua stai?". Lei: "eh...". Silenzio per due minuti. "Mi potevi dire che m'ero dimenticato". Silenzio. "Vuoi andare a casa?". "Si". E ve la porta.

Io non so cosa passi (o non passi) nella testa della piccola cara Pensa Pensa, so per certo che ha figliato tre logorroiche incallite. E che il marito è morto giovane. Forse di noia.
E come stupirsene?


* Quando le facevo terapia, è capitato alcune volte che abbia ricevuto le telefonate di una delle sue figlie. Il meccanismo era questo: l'apparecchio squillava, lei tirava su la cornetta, emetteva un muggito tipo "eeeuh", dall'altra parte si sentiva qualcuno parlare e poi mettere giù. Allora A., senza proferir altri suoni, metteva giù anche lei. Questa la loro comunicazione.
**Mi hanno spiegato, anche, che A. è andata qualche volta con loro a fare il servizio, cioè giro delle case per romper cogl... ehm... portare la lieta novella ai fratelli nel mondo, ma mentre l'altro della coppia fermava la gente, presentava le riviste, parlava con le persone, rispondeva alle domande e, insomma, teneva banco, Pensa Pensa si limitava a dire a intervalli regolari "Geova ti salverà!", indisponendo l'interlocutore. Perciò non l'hanno più portata.

 
 
 

Post N° 65

Post n°65 pubblicato il 28 Ottobre 2008 da ZimoPotterComesBack

OooooOOOOoooooOOOOoooh!
Che felicità!





 
 
 

Post N° 64

Post n°64 pubblicato il 24 Ottobre 2008 da ZimoPotterComesBack

Quando le relazioni finiscono, la cosa più dura da capire è che devi imparare che la persona su cui avevi investito il tuo tempo ed il tuo affetto non c'è più per te.
Non è semplice, e già il fatto di essere valutata meno dei cinque euro di benzina che avrebbero permesso a costui di venirti a dire in faccia che è finita lo rende meno semplice. Figuriamoci se pensi che a suo parere vali anche meno di una telefonata... per non dire che, nel mio caso, ho dovuto aspettare ore ed ore per un sms! Fortunatamente ho superato la fase paranoica della mia vita in cui mi sarei depressa ed autoflagellata per cotanto comportamento. Diciamo che ora rimango solo profondamente perplessa.
Ma sorvolando su tutti i comportamenti vigliacchi di chi non sa lasciare, quello che volevo dire è che raccogliere i cocci di un post-relazione è una cosa che ti può anche portare all'esaurimento. Io, ad esempio, festeggio oggi la mia notte insonne numero sei. Ne sanno qualcosa i miei vicini di villaggio a Travian, giochino on line di guerra, di cui sono ormai il terribile saccheggiatore solitario. Ed ho anche piagnucolato due stecche da dieci di pacchetti di fazzoletti. Ancora: ho finito un barattolino di valeriana senza ottenere risultati apprezzabili. Ho letto un paio di libri per intero. Tutti su morti cruente e dolorose, tanto per tenermi allegra. Sorrido di rado. Insomma, sono ridotta un'ombra. Tutto ciò perché avevo trovato qualcuno, finalmente, che condivideva i miei interessi. Il primo che non mi abbia mai detto che mi piacciono "cose strane", ma che le trovava normali o al massimo si incuriosiva. Mi faceva sentire sicura, era gentile, mi avvolgeva. Parlavamo senza fine, ore ore ed ore. Avevamo in comune la musica, la storia, i libri, la politica, la giustizia, l'antropologia, la scienza, la società, la medicina, la natura, le cose piccole, le culture orientali, la Scozia, i celti, l'arte contemporanea. Ed io non mi posso dimenticare quanto stavo bene e quanto gli voglio bene, puttana la miseria, anche se non dovrei. Adesso mi vorrei dimenticare queste cose per stare meglio. Ma mi riesco a dimenticare solo che è uno stronzo. Solo che, benchè lo dimentichi, rimane stronzo.
Mercoledì 22 era il mio ventottesimo compleanno. L'ho passato tranquillamente, senza troppi fronzoli. Avevo voglia di festeggiare come di farmi investire da una mandria di pecore in corsa. Chi mi vuole bene mi ha fatto gli auguri, qualcuno in ritardo, qualcuno in anticipo, ma non importa. Qualcuno che mi vuole bene s'è dimenticato ma so già che, come tutti gli anni, si farà vivo giorni dopo chiedendo scusa. Lui non c'era, ed era l'unico che avrei voluto veramente. A parte i miei "fratelli", s'intende. Ma si vede che deve andare così. In fondo ci si deve rassegnare. Non si può sempre vincere, nella vita. Io finora ho vinto in alcune cose, facendomi il culo, probabilmente questa guerra non è la mia.



 
 
 

Post N° 63

Post n°63 pubblicato il 20 Ottobre 2008 da ZimoPotterComesBack

Così com'è arrivato, se n'è andato. Senza spiegazione.
Sto a pezzettini piccoli piccoli piccoli.
Stand by.


 
 
 

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