« ADDOTTA UN EX GRILLINO A... | La guerra è finita ma no... » |
Post n°455 pubblicato il 18 Febbraio 2015 da ziryabb
Eric Moussambani, Guinea Equatoriale, era un pallavolista. Pochi mesi prima delle Olimpiadi di Sidney imparò a nuotare nella piscina dell’hotel dove lavorava. Il programma per la valorizzazione del nuoto nei paesi in via di sviluppo permetteva la qualificazione di un nuotatore alle Olimpiadi. A quel punto si è deciso di buttare in acqua il buon Eric Moussambani. Al primo turno di qualifiche dei cento metri stile libero si presentarono in vasca in tre: Karim Bare, Tagikistan Farkhod e il nostro Eric Moussambani. Una batteria a parte per quelli con poche possibilità di qualificarsi. I primi due fanno falsa partenza e quindi resta solo Eric Moussambani che deve lottare contro se stesso per cento metri. Sembra una cosa facile, ma diventa un calvario. Il ragazzo, all’epoca aveva 22 anni, non era un nuotatore professionista e per sua stessa ammissione non aveva mai visto una piscina così grande in vita sua. Nonostante ciò con coraggio fece i primi cinquanta metri in maniera dignitosa, ma la seconda vasca fu un vero calvario. Il pubblico passo dai fischi, pochi, agli applausi, un vero uragano, che accompagnarono Eric Moussambani per tutta l’ultima vasca. Il tempo 1′ 57″52 è stato ed è ancora il più lento di sempre ad un’Olimpiade. Per Eric, però, fu un vero trionfo. Divenne popolarissimo e la federazione della Guinea dovette assoldare un interprete per aiutarlo nelle decine di interviste che gli chiedevano i media di tutto il mondo. |
MENU
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: gratiasalavida
il 31/12/2023 alle 10:36
Inviato da: gratiasalavida
il 31/12/2023 alle 10:36
Inviato da: gratiasalavida
il 08/12/2022 alle 17:40
Inviato da: gratiasalavida
il 08/12/2022 alle 17:35
Inviato da: jigendaisuke
il 25/08/2022 alle 00:28
ANELLI ESTERNI
Calvino Apologo sull’onestà nel paese dei corrotti Book Review 2012 Biblioteca di Carpi
Intervista a Zygmund Bauman La globalizzazione negativa
Breve storia dell'imprenditoria di Carpi (MO)
Recensioni dei lettori di Uomini che odiano le donne
A 98 anni, Isocrate ne aveva abbastanza di Atene e della sua democrazia tentennante
I MIEI BLOG AMICI
- Rubra domus
- DELIR IN CHAT
- OSSIMORA
- EMMA
- ROBERTO
- Anna Caroli
- FAJR
- MARIANNA
- SCONFINANDO
- LA VERA ME STESSA
- Rosa Luxemburg
- Solo Nel Cielo
- FIORE
- UN PO ESIA
- GIUSEPPE
- Jazz Da Cinzia Guidetti
- Stormy Monday
- IL RE E NUDO
- MINNESOTAFATS
- FITNESS
- Clicca Ecomony
- serenamentepoi
- LAVOROeSALUTE news
- Silvio Perroni
- STELLA POLARE
- Demenziale SoBBy
- ufficio? no grazie
- Paoletta
- La Specola, Veuve-Cliquot
- la memoria dispersa lorifu
- Pot pourri
- Deliri di notte
- EREMO MISANTROPO
- PESCE MARCIO ...
- Lo zoo
- Lisa Libera
- Appunti sparsi
- La Finestrella LOLABLU
- spighe di grano rosa
AREA PERSONALE
CERCA IN QUESTO BLOG
ULTIMI POST
- LA FRECCIA GIALLA
- SONO DISTRUTTA
- ANDATE IN AFRICA!
- PIOVE IN CITTA'
- HO TANTISSIMI AMICI
- SILJE NERGAARD
- MARITO E MOGLIE
- UN BUCO NEL MURO
- IL POTERE DI INTERNET
- ET TOI DANS MON LIT
- COSA SIGNIFICA...
- LEHMAN BROTHERS
- LISA EKDAHL
- UN SONNELINO AL LAVORO
- VANITY PLATE
- VIETATO AGLI UOMINI
- BLOGDOG
- ASPETTATIVE
- MINA VS GABER
- Jean Luc
Come ho già detto a Roberto il post nasce dalla polemica sulla presenza di troppi blacks nel vivaio del calcio italiano. Ciò che peggiora la posizione di Sacchi a mio parere non erano le parole Stranieri e Di Colore ma il resto dell'intervento: gli italiani non hanno orgoglio, non hanno dignità. Per me è un discorso padano-leghista. Ma per fortuna tutti che si occupano di calcio hanno legalmente le attenuanti: ragionano coi piedi.