Il tempio di Zoso

If you should go skating ... On the thin ice of modern life ... Dragging behind you the silent reproach ... Of a million tear-stained eyes ... Don't be surprised when a crack in the ice ... Appears under your feet

 

PENSIERI DEL MOMENTO ...

Nessuno merita lodi per la sua bontà, se non ha la forza di essere cattivo

Molto spesso le nostre virtù sono soltanto vizi camuffati

La verità è l’anagramma di un anagramma.
Anagrams = ars magna


Preferisco gli errori dell'entusiasmo all'indifferenza del discernimento

Verba volant, bloga manent
 

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In situations like these

Post n°16 pubblicato il 31 Marzo 2008 da templeofzoso

serenity is the devil, we caress our solitude
conversations with silence...
a stick right through our mind
embraced by shimmering water,
we could die for a breath of the wind
slowly we suffocate in the vein of eternity

we've never been close to them
the distance is our shield
the texture of our bodies
an alliance of broken dreams

we'll float away with the tide
in situations like these
feel the storm build up inside
burn the infected wounds
we caress our solitude
alone with serenity

 
 
 

ROMa citta' aperta

Post n°15 pubblicato il 04 Novembre 2007 da templeofzoso

Scopri dov’è Veltroni

E adesso e' emergenza romeni ...
Beh certo ci voleva l'omicidio di Giovanna per accorgesene ...
Era agosto, tutti con la testa al mare, ma nessuno si e' ricordato di
Luigi Moriccioli aggredito da due balordi (romeni) sulla pista ciclabile (fiore all'occhiello del mio sindaco part ime) e morto dopo una lunga agonia 2 mesi dopo ... Perche' un mese fa, quando il povero Luigi e' deceduto, nessuno ha fatto nulla ? L'omicidio non era sufficiente ... ci voleva qualcosa di piu' ... e sfortunatamente e' arrivata l'ennessima tragedia ...
La situazione romeni, zingari, persone che fanno come gli pare a Roma e' da tempo un emergenza ... come cittadino di Roma segnalai tempo fa la situazione nel mio quartiere ma purtroppo e' rimasta lettera morta ... io continuo la mia battaglia con il presidente della circoscrizione e con i continui palleggiamenti di responsabilita' ... sembra sia complicato trovare chi deve agire ...

 
 
 

Gioventu bruciata

Post n°14 pubblicato il 04 Novembre 2007 da templeofzoso
Foto di templeofzoso

GIOVENTÙ BRUCIATA? SOCIETÀ
LA GENERAZIONE DEI SESSANTENNI (E DINTORNI) E IL FUTURO DEI PROPRI FIGLI


Precarietà, mancanza di orizzonti, pensioni, debito pubblico.
La generazione dei ventenni e trentenni rischia di avere una grossa ipoteca sul suo futuro.

Emergenza generazionale. La chiama così Federico Mello, classe 1977, fondatore del seguitissimo sito Internet generazioneblog.it e autore de L’Italia spiegata a mio nonno, (Mondadori) che illustra, cifre alla mano, i travagli dei suoi coetanei. «Welfare per noi è una parola senza senso», sospira Mello. E ancora: «La precarietà si sta mangiando il futuro, quanti assegni a vuoto con la nostra firma sono stati emessi»? La storia è ormai nota, acclarata e documentata: la generazione dei ventenni e dei trentenni è destinata mediamente a un benessere inferiore a quello dei padri.
L’ultima «generazione fortunata», per usare il titolo di un saggio di Serena Zoli dedicato a chi è nato tra il 1935 e il 1955 ed è andato (o sta per andare) in pensione. Per chi lo vuol fare, perché, come spiega Pier Luigi Celli,
«il ceto dirigente oggi è formato da over 60 spesso poco propensi a mollare il potere». Oggi assistiamo a un arroccamento dei sessantenni nel Castello del lavoro e del Welfare. Tutti su a guardare dagli spalti
la generazione dei figli, con il ponte levatoio ormai alzato. Una situazione storica paradossale perché riguarda i sessantottini (e dintorni). Coloro che davano l’assalto alla "legge dei padri" si sono
poi rivelati egoisti a livello generazionale nei confronti dei figli. Non è soltanto una questione di differenze di stipendi e lavoro. Che pur esistono: gli svantaggi salariali sono stati certificati dal governatore della Banca d’Italia Mario Draghi. Secondo uno studio di Via Nazionale i nati negli anni Settanta e Ottanta hanno stipendi inferiori del 35 per cento in meno rispetto a quello dei padri. «L’Italia e la Francia mostrano nei salari», ha spiegato Draghi,
«un profilo ascendente per età, mentre altrove il profilo è a "U"
rovesciata: le retribuzioni raggiungono un apice in corrispondenza
delle età produttive, calano negli anni successivi».
Non c’è solo il precariato (il 50 per cento dei contratti a tempo determinato è concentrato nella fascia tra i 20 e i 35 anni) e la conseguente precarietà della vita (che è ormai una segno della nostra epoca. Oltre alla scarsa tutela, oltre al ridotto benessere, c’è anche il problema delle pensioni, ovvero del futuro per definizione. Non soltanto entreranno nella «Repubblica delle rendite» a 70 anni anziché a 57 come avviene oggi, ma prenderanno pure di meno. Un impiegato della categoria «quadro» che è andato in pensione nel 2005, percepisce mediamente il 65 per cento del suo stipendio, ma se ci andrà nel 2015 la percentuale scenderà al 60, nel 2030 sarà del 45 e infine, nel 2045 (dedicato ai ventenni di oggi) ammonterà al 34 per cento dello stipendio.
Cari ragazzi, vi aspettano tempi duri, anche perché, sulle vostre teste pende anche la spada di Damocle del debito pubblico italiano (80 mila euro a cranio) e del debito pensionistico (250 mila euro).

I nodi verranno al pettine

«Le ragioni ultime del declino dell’Italia sono proprio da ricercare in ciò che ciascuna generazione ha trasmesso a quelle successive: prima o poi i nodi vengono al pettine», hanno scritto gli economisti Tito Boeri e Vincenzi Galasso nel saggio Contro i giovani (Mondadori). Già: quando verranno al pettine i nodi di questa «generazione immobile», come la chiama Ilvo Diamanti, rintanata nel grembo dei genitori, incapace di reagire, la generazione «Q», nel senso di quieta, anzi, a ben vedere apatica e passiva, che
qualcuno addirittura invita a ribellarsi nelle piazze come fecero i loro padri? Il padre dei sociologi Giuseppe De Rita ha
preconizzato qualcosa del genere, all’interno dell’«oscuro pianeta» delle classi ’80 e ’70. Perché i figli non si fanno sentire? Ma una ragione c’è, si racchiude dentro l’anomalia del «Welfare all’italiana». «Siamo l’unico Paese del mondo dove i genitori sopperiscono privatamente alle inadempienze del sistema, assicurando vitto e alloggio ai propri figli fino alla soglia dei 40 anni. Questo è il motivo dell’ambivalenza di fondo della società italiana e del perché i padri sono così restii a mollare il lavoro o la pensione», spiega Pietro Boffi, responsabile del Centro studi del Cisf, il Centro internazionale studi sulla famiglia. Ecco perché, come scrivono Boeri e Galasso, i giovani «non grideranno mai slogan come «meno padri e più ai figli», perché sentono un debito di riconoscenza verso la mano che li ha nutriti e che continua a farlo fin quasi a 40 anni». Certo che a meno di un nuovo patto generazionale, come auspicato da Benedetto XVI e dal cardinale Angelo Bagnasco alla Settimana sociale dei cattolici, è difficile che il sistema tenga per molto tempo. La necessità di un patto generazionale era già stata avvertita in un rapporto Cisf del 1991. Parlava di una generazione «in dissolvenza», non più un simbolo di ribellione e di lotta contro i padri, di innovazione sociale. Scriveva il sociologo Pier Paolo Donati con straordinaria preveggenza: «I giovani adulti vengono tenuti in sfere di vita dove l’alienazione è scambiata come opportunità di godersi la vita. In termini estremi: una generazione che dovrebbe essere posta di fronte al problema di come potrà mantenere un solido Stato sociale per una popolazione che va rapidamente invecchiando, viene invece mantenuta per non fare niente o quasi». Sedici anni dopo il «problema» è diventato emergenza.

di Francesco Anfossi

 
 
 

Faccia di bronzo ...

Post n°13 pubblicato il 31 Ottobre 2007 da templeofzoso
Foto di templeofzoso

Fonte Repubblica.it
Era scesa dal treno a Tor di Quinto e stava tornando a casa quando è
stata aggredita, trascinata in una baracca, violentata, e gettata in
una scarpata vicino a via Camposampiero. Giovanna Reggiani, moglie
47enne di un ammiraglio della Marina militare, è ricoverata
nell'ospedale Sant'Andrea di Roma in coma. Il responsabile
dell'aggressione è un romeno di 24 anni che abita nell'accampamento
vicino, sorto recentemente sulla riva del Tevere.

Nessun commento ad una notizia del genere ... solo sete di giustizia, rabbia ed indignazione ... e questa mi viene di piu' dalle parole del neo segratario del PD noche' sindaco a mezzo servizio Walter Veltroni ... sempre dalla stessa fonte cito

"E' necessario assumere iniziative straordinarie e d'urgenza sul piano legislativo in materia di sicurezza". [...]
"Non si possono aprire i boccaporti", ha detto, ricordando Roma era la città più sicura del mondo "prima dell'ingresso della Romania nell'Ue"

Che FACCIA DI BRONZO per non dire altro ... lui il sindaco che ha costruito (non spostato come vorrebbe far credere) i campi ROM parla adesso di cacciarli subito dopo un fatto del genere ... non ho parole ... o come diceva il buon il Sassaroli, in arte Adolfo Celi, "ce le ho ma e' meglio che non le dico"

 
 
 

The final cut ...

Post n°12 pubblicato il 31 Ottobre 2007 da templeofzoso

Through the fish-eyed lens of tear stained eyes
I can barely define the shape of this moment in time
And far from flying high in clear blue skies
I’m spiraling down to the hole in the ground where I hide.


If you negotiate the minefield in the drive
And beat the dogs and cheat the cold electronic eyes
And if you make it past the shotguns in the hall,
Dial the combination, open the priesthole
And if I’m in I’ll tell you what’s behind the wall.

There’s a kid who had a big hallucination
Making love to girls in magazines.
He wonders if you’re sleeping with your new found faith.
Could anybody love him
Or is it just a crazy dream?
And if I show you my dark side
Will you still hold me tonight?
And if I open my heart to you
And show you my weak side
What would you do?
Would you sell your story to Rolling Stone?
Would you take the children away
And leave me alone?
And smile in reassurance
As you whisper down the phone?
Would you send me packing?
Or would you take me home?


Thought I oughta bare my naked feelings,
Thought I oughta tear the curtain down.
I held the blade in trembling hands
Prepared to make it but just then the phone rang
I never had the nerve to make the final cut.


L’ULTIMO SQUARCIO


Dietro alle lenti ovali, con gli occhi imbrattati di lacrime
A malapena riesco a individuare il profilo di questo momento
E invece di volare alto in limpidi cieli azzurri
Cado a picco, disegnando spirali, nel buco della terra dove mi nascondo.


Se superi il campo minato nel viale
E picchi i cani e inganni i freddi occhi elettronici
E se riesci a passare indenne dagli spari all’ingresso,
Digita la combinazione, apri la segreta
E se io sono là dentro ti dirò cosa c’è dietro al muro.


C’è un bambino che ha avuto una grande allucinazione
Ha fatto l’amore con le ragazze delle riviste.
Si chiede se tu vada a letto con la tua nuova fede.
C’è qualcuno che potrebbe amarlo
O è solo un folle sogno?


E se ti mostrassi il mio lato oscuro
Mi terresti comunque stretto a te stanotte?
E se ti aprissi il mio cuore
E ti mostrassi la mia fragilità
Cosa faresti?
Venderesti la tua storia a Rolling Stone?
Porteresti via i bambini
E mi lasceresti solo?
E sorrideresti rassicurante
Sussurrando al telefono?
Mi manderesti a quel paese?
O mi porteresti a casa?


Ho pensato di mettere a nudo i miei veri sentimenti,
Ho pensato di strappare il sipario.
Ho tenuto il coltello tra mani tremanti.
Ero sul punto di farlo ma proprio allora il telefono ha squillato.
Non ho mai avuto il coraggio di aprire l’ultimo squarcio.

 
 
 

Aiutami a correre

Post n°11 pubblicato il 06 Settembre 2007 da templeofzoso
 
Foto di templeofzoso

La storia...


Il pirata della strada...


Una sera del Dicembre 2006 V. tornava a casa passeggiando. V. ha quarant'anni ed una splendida bambina. Tornava da casa di amici e come sempre camminava.

Ma una macchina non rispetta delle strisce e V. cade a terra con la macchina che sale sulla sua caviglia. Il risultato è prevedibile ed il referto mostra la seguente diagnosi: "frattura bimalleolare scomposta con lussazione tibio-astragalica, provocata da investimento automobilistico".




L'errore dei medici.


Il 19 dicembre 2006 V. viene operata con uso di placca e viti, una prassi normale...

Ma finita l'operazione per mesi e mesi il male non recede e le difficoltà aumentano. Oltretutto durante le continue visite viene fatta notare al Primario della Struttura Ospedaliera che ha operato la presenza sulla lastra di segni che indicano la presenza di una lussazione, ma il medico minimizza e rassicura sul buon esito dell'intervento e sulla possibilità di recuperare una buona funzionalità. Diceva a V. che sarebbe tornata a correre




Mentiva.


All'inizio di agosto 2007, non vedendo miglioramenti di sorta,V. decide di cercare altri pareri ortopedici e, al 30 agosto 2007, la situazione viene refertata come segue dall'equipe medica di un noto ospedale Universitario del nord Italia dove sono stati curati con successo sia calciatori professionisti che atleti detentori di record: il primo medico ha lasciato una lussazione perenne che ora non è più risolvibile. V. non tornerà a correre. E nemmeno a camminare dietro alla figlia in un qualunque sentiero.

E le alternative sono il blocco totale dell'articolazione o l'inserimento di una protesi che mi consentirà al più di camminare senza stampelle.



Ma V. non ci stà.


No, questa situazione non è compatibile con la vita di una mamma ed una persona attiva, dinamica e attiva. Non è così che si deve vivere, zoppicando lungo le difficoltà e le gioie, zoppicando passo a passo, anno dopo anni, senza arrivare a cogliere la gioia di muoversi, di saltare, di correre incontro alla vita e a quello che riserverà.
No, non è così che le cose devono andare.



Ma per farle andare diversamente (è possibile, noi ci crediamo!) abbiamo bisogno di aiuto! Abbiamo bisogno di altri pareri, di altri medici, di altre opinioni e di persone che ci aiutino a trovare i medici giusti, quelli che ci ridaranno fiducia nella classe medica e che siamo sicuri faranno correre di nuovo V.!

Stiamo lanciando una campagna in tutto il web italiano: abbiamo fiducia nella comunità, non tradite questa nostra fiducia in VOI!

Aiutiamo V. Visitate il suo

SITO


 
 
 

Partenza ...

Post n°10 pubblicato il 22 Agosto 2007 da templeofzoso
Foto di templeofzoso

Ed ora tocca a me ...
Penisola sorrentina, volontario legambiente
E spero di trovare un bell'ambiente in ogni senso e di condividere esperienze costruttive
Il mare sara' il mio imperativo ...
Con me un solo romanzo Delitto e Castigo ... niente di piu' adatto per questi pensieri cupi ...
Commenti al mio ritorno tra nove giorni ...
Ad maiora

 
 
 

L’indifferenza

Post n°8 pubblicato il 20 Agosto 2007 da templeofzoso
Foto di templeofzoso

L’indifferenza è inferno senza fiamme,
ricordalo scegliendo fra mille tinte
il tuo fatale grigio.
Maria Luisa Spaziani


Meglio l’odio, l’astio o anche la ripicca ... La totale indifferenza mi sconvolge ... io sono il niente ... tutto e' stato niente ... l’assenza del ricordo mi fa pensare ... cosa e’ rimasto ... il passato non riesco a distruggerlo ... non ne sono capace ...forse arrivero’ anche io ad essere neutro, totalmente indolente ... Ma adesso brucio ... odio questa situazione in cui io mi ci sono messo ... amo ancora i miei ricordi le mie speranze ed i miei sogni ...

 
 
 

Cambiamenti ...

Post n°7 pubblicato il 10 Agosto 2007 da templeofzoso
 
Foto di templeofzoso

I feel unhappy
I feel so sad
I lost the best friend
That I ever had

She was my woman
I loved her so
But it's too late now
I've let her go

I'm going through changes
I'm going through changes

We shared the eve's
We shared each day
In love together
We found a way

But soon the world
Had its evil way
My heart was blinded
Love went astray

I'm going through changes
I'm going through changes

It took so long
To realize
That I can still hear
Her last goodbyes

Now all my days
Are filled with tears
Wish I could go back
And change these years

I'm going through changes
I'm going through changes

E' un testo dei Black Sabbath ... Una melodia malinconica, triste ma rassegnata ... Ancora una volta e' una canzone a riflettere meglio il mio stato d'animo, a venirmi incontro ... Tutto cambia perché tutto resti uguale ...
Oggi e' cosi ...

 
 
 

...

Post n°6 pubblicato il 03 Agosto 2007 da templeofzoso
Foto di templeofzoso

i ho trovata lungo il fiume
che suonavi una foglia di fiore
che cantavi parole leggere, parole d'amore
ho assaggiato le tue labbra di miele rosso rosso
ti ho detto dammi quello che vuoi, io quel che posso.

Rosa gialla rosa di rame
mai ballato così a lungo
lungo il filo della notte sulle pietre del giorno
io suonatore di chitarra io suonatore di mandolino
alla fine siamo caduti sopra il fieno.

Persa per molto persa per poco
presa sul serio presa per gioco
non c'è stato molto da dire o da pensare
la fortuna sorrideva come uno stagno a primavera
spettinata da tutti i venti della sera.

E adesso aspetterò domani
per avere nostalgia
signora libertà signorina fantasia
così preziosa come il vino così gratis come la tristezza
con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.





... Mi sento cosi oggi ...

Grazie Faber per le tue poesie

 
 
 
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Un blog di: templeofzoso
Data di creazione: 29/12/2005
 

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- 1984
- Il conte di Montecristo
- Fahrenheit 451
- Le notti bianche
- La fattoria degli animali
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