Ti Stimo!

ODE AL SATRAPO

com'è duro il pistolotto

da tener nei pantaloni

ma silviuccio si fa in otto

e le compra coi milioni

quante siete questa sera?

la pompetta è già schiacciata

non sarà una cosa vera

ma la topa va pigiata

la patonza vorticosa

gira a casa del sultano

la patonza non riposa

succhia il grano al flaccid'ano

se ne è fatte una ventina

nella notte dura e lunga

prima che sia in su mattina

ha già in mente un bungabunga

questo satrapo malato

è patetico davvero

crede d'esser sospirato

ma si compra il sesso in euro

ma tu povero elettore

hai creduto alle sue balle

quello tromba tutte l'ore

svuota solo le sue palle

lo statista da operetta

ha bisogno di una balia

tutto sesso e barzelletta

la vergogna dell'Italia

e dell'unto del Signore

si son perse ormai le tracce

la patonza paga ad ore

e non fate quelle facce!

ma se pensi a queste doglie

mentre affronti la tormenta

cosa dir avrà tua moglie

che non crede che ti penta?

con i soldi puoi comprare

donne, lusso  e rarità

ma nel triste tuo campare

resti senza dignità

dire palle è il tuo mestiere

sin da bimbo un gran da fare

minorenni o consigliere

sei un malato da curare!

quant'è stanca questa strofa

stanca come il Papi lesso

pien com'è di "donne scrofa"

con in testa solo il sesso

godi ancor delle tue brave 

o sultano tristo forte

che sei schiavo delle schiave

che ti danzan nella corte

quanti giorni ancora vecchio

pria che arrivi la tua sorte

non ci riempi manco un secchio

sopraggiungerà la morte!

ora scusa se ti lascio

al tuo triste fallimento

la tua vita a scatafascio

senza manco pentimento

(NB:. Il personaggio al quale è dedicata questa pseudo poesia è frutto della mia fantasia. Ogni riferimento a fatti o vicende reali, qualora riscontrati dal lettore, è da intendersi puramente casuale.)

NB: naturalmente auguro al personaggio di fantasia in questione di campare fino a 150 anni.