estar vivo exige un esfuerzo mucho mayor que el simple hecho de respirar
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Corri, Sara, corri.
Post n°251 pubblicato il 14 Maggio 2009 da zut_alors
Ho camminato per le strade di una Milano primaverile che non avevo mai visto così bella con la sensazione che fosse la fine di una specie di epoca, uno di quei momenti irripetibili, ma di cui forse mi dimenticherò presto, come faccio sempre con qualsiasi evento, anche il più importante. Finisce la mia vita universitaria vera e propria, quella fatta di lezioni, frequenza obbligatoria, viaggi in treno, relazioni obbligate con compagne di corso che mi sono -mi sono state, per anni- per lo più indifferenti, salvo poche, pochissime, rarissime eccezioni. E mentre camminavo mi sentivo a tratti felice a tratti spaventata, e a tratti mi sembrava di tornare indietro di un paio d'anni, quando percorrevo le strade di un'altra città che ha segnato un periodo della mia vita, Lisbona. Milano, una città che non ho mai imparato a conoscere, che ho sempre "usato" in modo asettico, impersonale, come se non mi appartenesse: treno, metro verde, metro gialla, a volte metro rossa, tratto a piedi, università, aula, e di nuovo lo stesso percorso, ma all'inverso. E ora penso a Milano, penso al mio lavoro, con i progetti ormai agli sgoccioli e tanto tempo libero che mi si prospetta, penso alle giornate di studio che mi attendono, penso ad una nuova tesi tutta da cominciare. Boh, sono proprio una scema.
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Inviato da: jorke88
il 14/10/2014 alle 09:29
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il 14/10/2014 alle 09:27
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il 30/01/2012 alle 22:57
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il 26/01/2012 alle 19:43
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