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...una finestra sul mio mondo...

 

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DISEGNO DI "FRATELLO CORAGGIO"


 

(ATTI 1:8)

Testimonianze

ma avrete forza dallo Spirito Santo

che scenderà su di voi

e mi sarete testimoni

fino agli estremi confini della terra


 

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Citazioni nei Blog Amici: 27
 

FEDE NUZIALE

VINO ROSSO

ingannai il dolore con del vino rosso
buttando il cuore in qualunque posto
mi addormentai con un vecchio disco
tra i pensieri che non riferisco
chiudendo i dubbi in un pasto misto

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IL MIO CUGINETTO...

A volte mi domando
perche nessuno parla d'Amore
cosi sorpreso
come se fossi il solo a sentirlo.

Liberando i desideri
il momento che più amo
discende sempre da un Amore.

Con lo stesso suono 
e lo stesso volto che si perde
col vento,

in un tempo che non si conta
con i numeri, 
perchèil tempo
ha tutto il tempo,
per viverlo.

F.Franco  

 

 

13 agosto 1983- 13 agosto 2010: grazie Gesù!

Post n°585 pubblicato il 13 Agosto 2010 da CRIUNAMICAXTE

Il buio avvolge ancora i miei pensieri. Lontana, percepisco una sensazione di trepida attesa. Qualcuno pronuncia un nome (dicono che sia il mio) scandendo lentamentele lettere di cui questo è composto come a formare una melodia di suoni paragonabili alla magia più strabiliante, come se nulla importasse oltre ciò che si appresta ad arrivare.

Vicino mi giunge, dolce e rassicurante, un suono che si ripete infinito con brevi intervalli, simile al tic tac di un orologio. Ma cos’è un orologio? Ho sentito dire che si chiama cuore. Ma cos’è un cuore?
Le voci, di cui non riesco a scorgere il volto, pronunciano spesso parole incomprensibili. Qualcuno parla di vita. Ma cos’è la vita? Mi è sembrato di capire che è una cosa molto dura nonostante sia fonte di gioia.
Ho sentito parlare di Dio associato a parole come “fede”, “religione”, “speranza” e allora ho riconosciuto il suo “volto”.

Io ho incontrato Dio: prima di partire mi ha baciata sulla fronte dicendomi: ”Vai! C’è qualcuno che ti aspetta!” Qualcuno? “Ma perché …” gli ho chiesto: “C’è qualcun altro oltre me?” Non mi ha risposto e da allora non l’ ho più rivisto.

Poi, improvvisamente mi sono ritrovata qui, al buio, ma fortunatamente non sono sola. Una voce di donna accompagna la mia esistenza. Non so a chi appartenga però mi piace. Tante volte questa voce mi racconta delle storie bellissime; altre volte rimane in silenzio e allora io penso che sia arrabbiata con me, ma poco dopo lei mi assicura che la colpa non è mia e che qualcun’ altro è la causa dei suoi tristi silenzi. Ma chi può volere che questa voce, l’unica che mi giunge chiara e inconfondibile, taccia? Deve essere qualcuno di molto cattivo. La cattiveria è sinonimo di male: ma cos’è il male? Sembra essere il contrario del bene, ma in verità non ho ancora compreso il senso profondo del bene. La voce mi dice spesso di volermi bene. Io non so precisamente cosa significhi, ma credo che sia una cosa bella perché quando lo sento dire qualcosa nella mia anima si accende simile a un fuoco caldo e rasserenante. Anima? Ho provato a cercarla, ma qui dentro non c’è niente che si afferra con le mani e a cui si possa attribuire il nome di anima.
Ma cos’è questo frastuono? Sento una forza incontenibile che mi spinge verso il basso. Ho paura perché non so cosa stia accadendo.
Una luce, mi ferisce gli occhi. Io so cos’è la luce. Anche Dio aveva la luce e ricordo che era bella e allora non ho più paura perché credo che sia Lui tornato a riprendermi.
Poco dopo due mani mi afferrano per la testa ed io emetto un suono strano. I miei pensieri acquistano voce sottoforma di vagiti. “E’ nata! E’ una bambina!”

Credo che stiano parlando di me: sono una bambina e sono nata!!

Sorbilli Cristina

 

 
 
 

Apparenza o Sostanza: quando l’apparenza inganna!

Post n°584 pubblicato il 30 Luglio 2010 da CRIUNAMICAXTE

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, mentre dentro sono pieni di rapina e d'intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere e del piatto, affinché anche l'esterno diventi pulito. (Matteo 23:25-26)

Anche per coloro che appartengono alla chiesa del Signore c’è il rischio di essere guidati dal bisogno di approvazione che, talvolta,  può indurci a mostrare agli altri ciò che non siamo. Quel che è peggio è quando giustifichiamo in buona fede questo agire ipocrita appellandoci al desiderio di non voler scandalizzare alcuno dei fratelli più deboli nella fede o magari ci sentiamo spinti a dover dare una “buona testimonianza” a coloro che non hanno ancora sperimentato la grazia di Dio.

Cosi facendo quella che ne traspare è l’immagine (falsa) di un credente modello, con  cui nessun comune peccatore oserebbe mai confrontarsi, perché “troppo santo” o “troppo spirituale”.

E in nome di questa buona testimonianza si crede di stare servendo il Vangelo e in effetti cosi pare a chi ci avvicina in maniera superficiale.  Ciò potrebbe essere sufficiente se il Vangelo consistesse in una filosofia da seguire o in uno stile di vita da adottare. 
Si noti come che nel mondo stesso vediamo molti non credenti che tutto sommato pur senza aderire alla fede cristiana adottano comportamenti e seguono stili di vita che potrebbero perfettamente essere ricondotti alla sobrietà e alla morale evangelica. Ma questo fa di loro dei cristiani?

Può accadere che senza rendercene conto si finisca attraverso le nostre buone opere con lo svilire la potenza della Croce. Ora per coloro che hanno sperimentato la grazia di Dio dovrebbe essere abbastanza chiaro che nulla ci è possibile senza l’intervento di Dio. Questo non vuol certo significare la nostra totale astensione nell’opera del Signore, ma vuole piuttosto riportarci al fatto che nessuna opera della carne può dirsi vinta per mezzo dei nostri sforzi carnali, che possono riuscire a coprire le nostre debolezze per un tempo, ma non operano quella trasformazione che può avvenire solo per opera dello Spirito Santo.

Ora che accadrebbe se un fratello “nato di nuovo”  venisse colto in palese condizione di peccato? Chiaramente non siamo chiamati a confondere il male col bene, ma tuttavia cosi come il Signore non ha guardato al nostro peccato ma al nostro cuore, dovremmo piuttosto chiederci se il cuore di questo fratello è ancora radicato in Cristo, anziché focalizzare la nostra attenzione sul peccato in particolare.

Perché se per il mondo una caduta  non è nemmeno considerata tale, per un credente è una sconfitta e ad un atleta che ha appena perso una corsa non è certo necessario  il commento di quanti gli ricordano che: “Però avresti potuto vincere!”

Il bisogno di approvazione viaggia a braccetto con la religiosità che ci porta a mostrare e fare ciò che le persone intorno  si aspettano  da noi. Quello che accade nelle profondità della nostra mente,e del nostro cuore poi, si bada bene a tenerne  tutti all’oscuro, perché quel che conta è che all’esterno arrivi questa “buona e santa” testimonianza.

Ora vi è uno sguardo dal quale nessuno di noi si può sottrarre. Ed è lo sguardo di Dio che sonda ed investiga i cuori, fino a vederne quelle profondità che nemmeno noi conosciamo.

Nella parola di Dio troviamo chiaramente questo invito a non identificare il peccato dell’uomo con il suo cuore. Forse non è cosi esplicita come indicazione eppure se guardiamo solo ad alcune delle personalità che ci vengono descritte potremmo di certo scoprire come la grazia di Dio sebbene porti frutti chiari ed inequivocabili, prescinde dall’esteriorità per andare dritta al cuore.

Davide, l’uomo secondo il cuore di Dio ne è una chiara testimonianza di come talvolta l’apparenza possa non coincidere con quanto invece dimora nel nostro cuore.
Allo stesso modo troviamo scribi e farisei ligi alla legge, rimproverati e svergognati perché lontani dal cuore di Dio.

Lo sguardo del Signore guarda al nostro cuore ed è li che opera per mezzo del Suo Spirito. Ed è chiaro che una volta operata una trasformazione questa si manifesta anche esteriormente.
Non è altrettanto vero il contrario, infatti non tutta la nostra esteriorità coincide perfettamente con un preciso intervento  “cardiaco” da parte di Dio, e quanto più ci si ostina a praticare il bene secondo la carne tanto più la nostra vergogna sarà grande quando caduta la maschera, verremo sopraffatti dalle nostre debolezze.

L’uomo secondo il cuore di Dio non è un uomo perfetto sebbene sia costantemente proiettato al perfetto modello e Maestro Gesù. L’uomo secondo il cuore di Dio ha abbracciato la Sua croce che il più delle volte consiste proprio nella sua natura corrotta, per seguire costi quel che costi il suo amato Signore.
E’ un uomo che riconosce tutta la sua pochezza e i suoi limiti, un uomo che seppur cade non smette mai di confidare nell’aiuto del suo Salvatore. Un uomo che va rialzato continuamente perché chi solo cammina sente nel corpo tutta la fatica del viaggio, ma tuttavia sebbene a volte si debba fermare a curarsi le ferite e ad umiliarsi davanti alle sue cadute, non perde mai di vista la meta e la ragione del suo camminare: Gesù.

Il cancro della religiosità è in agguato e come spesso accade nelle opere del nostro nemico, Satana, questa si insinua dapprima seguendo i nostri buoni sentimenti per poi condurci lontani dal Signore, a contemplare la nostra bella immagine ripulita e brillante cosi che chi ci sta accanto possa compiacersene.

Che il Signore ci aiuti a mostrare al mondo ciò che effettivamente siamo: peccatori salvati per grazia.
Peccatori salvati dal peccato ma non dal peccare. Figli e figlie di Dio che hanno nei confronti del Padre una totale dipendenza sia nelle vittorie quanto nelle sconfitte. Perché per quanto dolorose e scandalose certe sconfitte per un figlio di Dio possono essere passaggi necessari per sviluppare una virtù imprescindibile per un cristiano: l’umiltà.

Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti;  Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose disprezzate, anzi le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono. (1corinzi 1:27-28)

Cristina

 

 
 
 

Se solo tu mi toccassi Signore, io guarirei

Post n°583 pubblicato il 19 Luglio 2010 da CRIUNAMICAXTE

 

 

 

 

Io ti chiedo con tutto me stesso
che ogni male sia sottomesso
e nel nome Tuo Cristo Signore io guarirò.

 
 
 

Quale vangelo stai predicando?

Post n°582 pubblicato il 07 Luglio 2010 da CRIUNAMICAXTE


Il Vangelo della Grazia.. o il Vangelo della Paura?

Il Vangelo della Paura esorta a cercare la soluzione per scampare alla condanna, predica un inferno che dovrebbe provocarti un tale terrore da farti correre il piu lontano possibile.

Il vangelo della Paura predica un Dio iracondo che non aspetta altro che sterminare l’intera umanità ma chissà come poi la risparmia sfogando tutta la sua ira su Suo Figlio Gesù.

Un Dio che per certi versi non riesce a guardare dietro il peccato, non riesce a scrutarne il peccatore, e ha un solo obbiettivo: riversare in qualche modo la Sua ira affinchè sia adempiuta la sua giustizia. Un Dio di cui bisogna avere paura, e al quale si deve obbedienza totale pena la morte. Un Dio che non offre nulla ma pretende ogni cosa. Un Dio che fa il conto dei nostri peccati (preferibilmente quelli degli altri) e non ha nessuna cognizione della condizione umana, che è fragile e corrotta.

Io non ho incontrato questo Dio. Questo è il Dio da cui sono scappata per 24 lunghi anni della mia vita; non è questo il Dio che ho conosciuto e non è questo Dio, Colui di cui rendo testimonianza a quanti mi chiedono ragione della mia fede.Il Vangelo della Grazia mi ha mostrato un Dio che è amore.

Il Dio che ho conosciuto è Colui che mi ha attirato a se con parole d’amore. Colui che incessantemente ha corteggiato la mia anima, Colui che mi ha parlato di un amore talmente grande che ho creduto fosse troppo per poterlo contenere in questo piccolo cuore.

Il Dio che ho incontrato mi ha guardata con tenerezza, anche quando mi ha mostrato i miei errori, lo ha fatto con l’amore di un padre che conosce quanto allo sbando sia stato il proprio figliolo ma che non vedeva l’ora tornasse a casa.Il Dio che si è conquistato il mio cuore, lo ha fatto con vincoli d’amore, e mi spinge costantemente all’obbedienza per amor suo.

Il Dio che ho conosciuto io ha il volto di Cristo Gesù, quel volto che mi ha guardata con tale tenerezza, che mi è stato impossibile resistergli. Quegli occhi che sono andati oltre il mio peccato e hanno colmato la mia fame d’amore, sono questi occhi ad avermi conquistata.

Gesù che mi ha detto di amarmi nonostante io non meritassi nulla. Gesù che si è umiliato ed è morto sulla croce al posto mio senza che io possa mai riuscire a dire o fare niente per restituirgli pienamente questo sacrificio.

Questa sua scelta d’amore per me totalmente gratuita e immeritata mi ha completamente disarmata.Mi ha fatto deporre l’ascia dell’incredulità, della disperazione, della solitudine, per abbracciare quanto di più grande non avrei mai osato immaginare: la fede.

Questo è il Dio che ho ricevuto ricevendo Gesù.

E questo è il Dio che porto a quanti Egli mi da grazia di incontrare sul mio cammino.Un Dio infinitamente Buono, e Giusto. Un Dio che vorrebbe fare di ogni uomo un suo figliolo, e che tenta in ogni maniera di prendersi cura di noi. Anche quando siamo lontani da lui.

Un Dio, un Padre che non fa mancare nulla ai suoi figlioli, da loro consolazione, esortazione, ma anche riprensione quando necessario. Un Dio che è sempre amore. Un Dio che ha scelto di amarci e non ci ama solo e quando noi siamo bravi figlioli.. un Dio che continua ad amarci nonostante le cadute e le ribellioni, un Dio che quando noi non abbiamo forze per andare a Lui è Lui che si abbassa fino a noi...

Un Dio che avrebbe giustamente potuto abbattersi contro le iniquità commesse dall’uomo, ma ha preparato per ciascuno di noi una Salvezza che gli è costata il prezzo più alto: Suo figlio Gesù.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Giovanni 3:16
Noi abbiamo riconosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui.

Per questo l'amore ha raggiunto in noi la sua perfezione, perché abbiamo fiducia nel giorno del giudizio; perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo.

Nell'amore non c'è timore, al contrario l'amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell'amore.

Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo.
1Giovanni 4:16-19




Questo vuol dire che Dio Salverà tutti indipendentemente dal fatto che ci si penta e ci si ravveda
e che si riconosca Gesù come UNICO SIGNORE E SALVATORE?
No affatto, nella Parola leggiamo:

Ravvedetevi dunque e convertitevi,
perché i vostri peccati siano cancellati Atti 3:19

 
In NESSUN altro c'è salvezza;
NON vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo
nel quale è stabilito che possiamo essere salvati».Atti 4:12


e inoltre che:

Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma NON ci riusciranno.  Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete.
(luca 13:23-25)


per quanti Lo rinnegano questo è quanto la Parola riporta:

 Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini,
anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli;

chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini,
anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.
(Matteo 10: 32-33)

Chi crede nel Figlio ha vita eterna,
ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita,
ma l'ira di Dio dimora su di lui».
Giovanni 3:36

Dio ha gia fatto la Sua scelta per noi
ora sta a ciascuno arrendersi al Suo amore
per poterne godere eternamente.

Grazie Gesù
Gloria a Dio
Cristina




DIo ha creato il male?


 
 
 

Le parole di questo canto esprimono quello che sento:

Post n°581 pubblicato il 23 Giugno 2010 da CRIUNAMICAXTE

Gesù
voglio vederti
voglio toccarti
non mi basta sentire la tua presenza
non mi basta sentirti vicino

VOGLIO DI PIU'

sento la mia anima esplodere dentro di me


VOGLIO DI PIU'
SEMPRE DI PIU'

Libera la mia anima: voglio volare!



 dal Salmo 40

(...)


Ho proclamato la tua giustizia nella grande assemblea;
ecco, io non tengo chiuse le mie labbra, o Eterno, tu lo sai.
Non ho nascosto la tua giustizia nel mio cuore;
ho annunziato la tua fedeltà e la tua salvezza;
non ho nascosto la tua benignità né la tua verità alla grande assemblea.
Non rifiutarmi, o Eterno, le tue tenere compassioni;
la tua benignità e la tua verità mi custodiscano sempre. 
Poiché mali innumerevoli mi circondano;
le mie iniquità mi hanno raggiunto e non posso vedere;
sono più numerosi dei capelli del mio capo,
e il mio cuore vien meno.
Degnati, o Eterno, di liberarmi.
O Eterno, affrettati in mio aiuto.

(...)

Quanto a me, io sono povero e bisognoso,
ma il Signore ha cura di me.
Tu sei il mio aiuto e il mio liberatore;
DIO mio, non tardare.

***

Chi ho io in cielo fuor di te?
E sulla terra io non desidero altri che te.
La mia carne e il mio cuore possono venir meno,
ma
DIO è la rocca del mio cuore
e la mia parte in eterno.
(salmi 73:25-26)




 
 
 

700 anni prima dissero di Lui..(Isaia 53)

Post n°580 pubblicato il 17 Giugno 2010 da CRIUNAMICAXTE

Chi ha creduto alla nostra predicazione e a chi è stato rivelato il braccio dell'Eterno?  Egli è venuto su davanti a lui come un ramoscello, come una radice da un arido suolo. Non aveva figura né bellezza da attirare i nostri sguardi, né apparenza da farcelo desiderare. Disprezzato e rigettato dagli uomini, uomo dei dolori, conoscitore della sofferenza, simile a uno davanti al quale ci si nasconde la faccia, era disprezzato, e noi non ne facemmo stima alcuna. Eppure egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi però lo ritenevamo colpito, percosso da DIO ed umiliato. Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti. Noi tutti come pecore eravamo erranti, ognuno di noi seguiva la propria via, e l'Eterno ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti.

Maltrattato e umiliato, non aperse bocca. Come un agnello condotto al macello, come pecora muta davanti ai suoi tosatori non aperse bocca.  Fu portato via dall'oppressione e dal giudizio; e della sua generazione chi riflettè che era strappato dalla terra dei viventi e colpito per le trasgressioni del mio popolo? Gli avevano assegnato la sepoltura con gli empi, ma alla sua morte fu posto col ricco, perché non aveva commesso alcuna violenza e non c'era stato alcun inganno nella sua bocca.  Ma piacque all'Eterno di percuoterlo, di farlo soffrire.

Offrendo la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una progenie, prolungherà i suoi giorni, e la volontà dell'Eterno prospererà nelle sue mani.  Egli vedrà il frutto del travaglio della sua anima e ne sarà soddisfatto; per la sua conoscenza, il giusto, il mio servo, renderà giusti molti, perché si caricherà delle loro iniquità.

Perciò gli darò la sua parte fra i grandi, ed egli dividerà il bottino con i potenti, perché ha versato la sua vita fino a morire ed è stato annoverato fra i malfattori;

egli ha portato il peccato di molti e ha interceduto per i trasgressori.

 

 
 
 

Mi rallegri o Dio con le tue meraviglie.....

Post n°579 pubblicato il 11 Giugno 2010 da framedgl2

 
 
 

io ti amo Gesù

Post n°578 pubblicato il 05 Giugno 2010 da CRIUNAMICAXTE






io l'ammetto non vivrei
se ora non avessi Te
..




 
 
 

Un regalo per te

Post n°577 pubblicato il 21 Maggio 2010 da CRIUNAMICAXTE

Mio/a carissimo/a amica.
Ho sentito nel cuore di farti un regalo...
Un regalo che potesse arricchire davvero la tua vita.
Un regalo che potesse cambiarti la vita.
Ho pensato di offrirti la mia compagnia ma mi è parsa poca cosa.
Ho pensato di offrirti una parola ma ho compreso di non averne mai a sufficienza.
Ho pensato di regalarti un oggetto ma questo non avrebbe potuto aggiungere nulla di importante alla tua vita, nulla che non finisca col rompersi e sgretolarsi col passare del tempo.
Ho pensato di offrirti il mio affetto ma anche questo è limitato e per quanto grande non potrà mai saziare la tua fame d'amore.
Ho pensato di darti un aiuto ma sebbene io possa prodigarmi notte e giorno per te, ci sarà sicuramente una circostanza in cui avrai bisogno di aiuto ed io non potrò essere al tuo fianco.
Ho pensato di donarti un libro in cui rifugiarti, una storia in cui tu possa nasconderti per qualche ora, ma le pagine prima o poi si sarebbero esaurite e tu saresti rimasto uguale a te stesso.
Ho pensato di regalarti un viaggio per scappare un poco da quella realtà che qualche volta ti sta proprio stretta, ma prima o poi saresti tornato e avresti ritrovato il problema da cui stai cercando di fuggire.
Ho pensato di regalarti un tom tom affinchè tu possa districarti nelle vie del mondo,ma dei tanti percorsi possibili tu non avresti trovato una via CERTA nè avrei risposto al tuo desiderio di sapere PERCHE' stai camminando.

Avrei potuto regalarti ognuna di queste cose e per breve tempo forse ti avrei regalato un sorriso..
Ma io voglio di più per te.
Voglio farti un regalo che possa rendere eterna la tua gioia.
Voglio farti un regalo molto piu prezioso di tutto l'oro del mondo.
Voglio farti un regalo che sono certa non dimenticherai mai.
Io non voglio regalarti qualcosa.
Io voglio regalarti Qualcuno.
Voglio regalarti Gesù.
Vuoi Gesù?
Lo vuoi?
E’ un regalo, un dono per cui non mi aspetto nulla in cambio da te.
Amico/a mia vuoi Gesù?
Ti tendo le mani e te lo offro.
E’ tutto ciò che possiedo e lo voglio condividere con te.
E’ la sola Persona che abbia davvero cambiato la mia vita.
La sola Persona che sia stata capace di darmi quella Nuova Vita che non pensavo nemmeno potesse esistere.

E' un dono.
E’ tuo: afferralo.
E’ tuo: chiediGli di entrare nel tuo cuore.
Perché come ogni dono, non può dirsi tale se non c’è qualcuno che lo riceve.

Io ti offro Gesù, tu lo vuoi ricevere?


-Cristina-


 
 
 

Non mi importa

Post n°576 pubblicato il 01 Maggio 2010 da AttiUnoOtto



Non mi importa se per primo o per ultimo
non mi importa dalla vita cosa otterrò

Non mi importa


Non mi importa se qualcuno mi ascolterà
o se la mia bocca qualcosa da dire avrà
Non mi importa dei momenti in cui sorriderò
o di tutte le lacrime che io verserò

Non mi importa.

Come posso piacerti di più
questo IMPORTA
si, mi importa.
Mi importa sapere chi tu sei Gesù
non dovessi dormire per amarti di piu.

Mi importa di Te
mi importa sapere quanto Tu mi ami
Mi importa di Te

...sennò io morirò

 
 
 

Ma ti amerò di più..

Post n°575 pubblicato il 29 Aprile 2010 da CRIUNAMICAXTE



Ti ho raccolta,
ti ho vestita come una regina,
ti ho curata ed allevata
non ti ho mai abbandonata.
Ti amerò di più
e parlerò al tuo cuore,
ti sollverò
e non ti lascerò mai.

Come potrei abbandonarti Israele?
Come potrei dimenticarmi di te?

 
 
 

La mia casa è fondata sulla Roccia

Post n°574 pubblicato il 26 Aprile 2010 da CRIUNAMICAXTE




Se mi trovassi nella tempesta
alcun male io non temerei
perchè Gesù vive dentro me
ed è Lui che mi guida

La mia casa è fondata sulla roccia
e mai potrà essere smossa
perchè la roccia è Cristo Gesù
il Re
il Signore dei Signori

e allora di chi io temerò
se in DIo confidero?

 
 
 

Santa Cena o adorazione eucaristica???

Post n°573 pubblicato il 23 Aprile 2010 da CRIUNAMICAXTE

Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga a Cafarnao. (Giovanni 6:52-59)

Questo passo è meraviglioso ma la chiave di lettura si trova al versetto 63:

È lo Spirito che vivifica; la carne non è di alcuna utilità; le PAROLE che vi ho dette sono SPIRITO e vita...

ora gli ebrei erano abituati a pratiche esteriori.. (il tempio doveva essere costruito ad una certa maniera, le pratiche erano rigorose ed esteriori ... perchè sul loro capo vigeva SOLO la legge)..Nel tempo stabilito da DIo Gesù è venuto a portare compimento non annullando la legge... ma completandola.. la legge mosaica serve tutt'ora per esaminarci e per mezzo dello Spirito convincerci di peccato.. (es:se conosco la costituzione so che per lo stato uccidere è reato e se io uccido commetto reato).. ma con Gesù e per mezzo della sua grazia passiamo dalle cose corruttibili (tempio, pratiche, opere) a quelle incorruttibili che si possono vedere solo per mezzo dello Spirito: Gerusalemme celeste, monte santo, grazia.. è proprio quello che paolo cerca di spiegare agli ebrei, in Ebrei 12: 18-29

Voi non vi siete avvicinati al monte che si poteva toccar con mano, e che era avvolto nel fuoco, né all'oscurità, né alle tenebre, né alla tempesta, né allo squillo di tromba, né al suono di parole, tale che quanti l'udirono supplicarono che più non fosse loro rivolta altra parola; perché non potevano sopportare quest'ordine: «Se anche una bestia tocca il monte sia lapidata». Tanto spaventevole era lo spettacolo, che Mosè disse: «Sono spaventato e tremo». Voi vi siete invece avvicinati al monte Sion, alla città del Dio vivente, la Gerusalemme celeste, alla festante riunione delle miriadi angeliche, all'assemblea dei primogeniti che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, il mediatore del nuovo patto e al sangue dell'aspersione che parla meglio del sangue d'Abele.
Badate di non rifiutarvi d'ascoltare colui che parla; perché se non scamparono quelli, quando rifiutarono d'ascoltare colui che promulgava oracoli sulla terra, molto meno scamperemo noi, se voltiamo le spalle a colui che parla dal cielo; la cui voce scosse allora la terra e che adesso ha fatto questa promessa: «Ancora una volta farò tremare non solo la terra, ma anche il cielo». Or questo «ancora una volta» sta a indicare la rimozione delle cose scosse come di cose fatte perché sussistano quelle che non sono scosse. Perciò, ricevendo un regno che non può essere scosso, siamo riconoscenti, e offriamo a Dio un culto gradito, con riverenza e timore! Perché il nostro Dio è anche un fuoco consumante.


allora esiste un culto gradito a DIo??? Certo che esiste ma non è questo l’obbiettivo di questa riflessione
E quando noi ripetiamo il memoriale (non rinnoviamo il sacrificio che è stato UNO UNICO e COMPLETO) della Santa Cena... con quale occhio dobbiamo accostarci? con l'occhio carnale o con quello Spirituale? ed è la sostanza (vino -uva pigiata- e pane -farina impastata-) ad essere trasformata o è lo SPirito che ci permette di vederla come vero corpo e vero sangue?

Mentre scrivo mi torna in mente l'episodio in cui Dio ordina a Mosè di innalzare quel bastone di bronzo a forma di serpente affinche chiunque fissasse lo sguardo su questo non venisse morso e ucciso ..(vedi Numeri 21)... questo stesso bastone di rame (immagine di Cristo) viene poi successivamente distrutto... perchè? perchè il popolo lo aveva trasformato in un idolo.. non era infatti nella sua composizione fisica (legno e rame) la salvezza.. ma uno strumento visibile di qualcosa che andava letto con l'occhio dello SPirito.

Sta scritto: Egli fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, proprio come aveva fatto Davide suo padre. Soppresse gli alti luoghi, frantumò le statue, abbatté l'idolo d'Astarte, e fece a pezzi il serpente di bronzo che Mosè aveva fatto; perché fino a quel tempo i figli d'Israele gli avevano offerto incenso (2re 18:3-4)

Che diremo dunque di quel pane e di quel vino attraverso il quale celebriamo il memoriale del sacrificio di Gesù??? ci accosteremo a questo con gli occhi dello Spirito o gli offriremo incensi e ci prostreremo davanti all'uva pigiata e alla farina impastata? chi ha orecchie per intendere intanda.
Che il Signore ci benedica.
pace a voi
Cristina


Continua...

1: Qual'è il culto gradito a Dio?
2: Chi è degno di adorazione?

 
 
 

HO BISOGNO DI TE

Post n°572 pubblicato il 22 Aprile 2010 da CRIUNAMICAXTE

Inun magnifico giardino cresceva un bambù dal nobile aspetto. Il Signoredel giardino lo amava più di tutti gli altri alberi. Anno dopo anno, ilbambù cresceva e si faceva robusto e bello. Perché il bambù sapeva beneche il Signore lo amava e ne era felice

Un giorno, il Signore si avvicinò al suo amato albero e gli disse: “Caro Bambù, ho bisogno di te.”
Ilmagnifico albero sentì che era venuto il momento per cui era statocreato e disse, con grande gioia: ” Signore, sono pronto. Fa' di mel'uso che vuoi.”.
La voce del Signore era grave: ”Per usarti devo abbatterti!”.
Ilbambù si spaventò: “Abbattermi, Signore? Io, il più bello degli alberidel tuo giardino? No, per favore, no! Usami per la tua gioia, Signore,ma per favore, non abbattermi.
”Mio caro, Bambù”, continuò il Signore, “se non posso abbatterti, non posso usarti.”
Ilgiardino piombò in un profondo silenzio. Anche il vento smise disoffiare. Lentamente il bambù chinò la sua magnifica chioma e sussurrò:“ Signore, se non puoi usarmi senza abbattermi, abbattimi.”
“Mio caro Bambù”, disse ancora il Signore, “non solo devo abbatterti, ma anche tagliarti i rami e le foglie.”
“Mio Signore, abbi pietà. Distruggi la mia bellezza, ma lasciami i rami e le foglie!”.
“Se non posso tagliarli, non posso usarti”.
Il sole nascose il suo volto, una farfalla inorridita volò via. Tremando, il bambù disse fiocamente: “Signore, tagliali.”
“Miocaro bambù, devo farti ancora di più. Devo spaccarti in due estrapparti il cuore. Se non posso fare questo, non posso usarti.”
Il bambù si chinò fino a terra e mormorò: “Signore, spacca e strappa.”
Cosìil Signore del giardino abbatté il bambù, tagliò i rami e le foglie, lospaccò in due e gli estirpò il cuore. Poi lo portò dove sgorgava unafonte di acqua fresca, vicino ai suoi campi che soffrivano per lasiccità. Delicatamente collegò alla sorgente una estremità dell'amatobambù e diresse l'altra verso i campi inariditi. La chiara, fresca,dolce acqua prese a scorrere nel corpo del bambù e raggiunse i campi.Fu piantato il riso e il raccolto fu ottimo.
Così il bambù divenne una grande benedizione, anche se era stato abbattuto e distrutto.
Quandoera un albero stupendo, viveva solo per se stesso e si specchiava nellapropria bellezza. Stroncato, ferito e sfigurato era diventato uncanale, che il Signore usava per rendere fecondo il suo regno.
Noi la chiamiamo “sofferenza”.
Dio la chiama “ho bisogno di te”.

 
 
 

Mi chiedo se ho dato tutto a Cristo..

Post n°571 pubblicato il 17 Aprile 2010 da CRIUNAMICAXTE

Mi chiedo se ho dato TUTTO a Cristo
Colui che ha dato tutto a me

Mi chiedo se in Cristo ho fiducia
o se la fede manca spesso in me

Son tante quelle ore che ho perduto
sono poche quelle spese con Gesù

Mi chiedo se il Signore è soddisfatto
io voglio vivere per lui

La vita dura poco sulla terra
domani forse finirà

Gli uomini intorno han bisogno
di Cristo e dell’amore che sa dar

Son tante quelle ore che ho perduto
son poche quelle spese con Gesù

Mi chiedo se il Signore è soddisfatto
Io voglio vivere per Lui

Non voglio fare a meno di parlare
di Cristo che morì per me

A Lui voglio dare la mia vita
Signore io mi dono tutta a te

Son tante quelle ore che ho perduto
son poche quelle spese con Gesù

Mi chiedo se il Signore è soddisfatto

Io voglio vivere per Lui


 

 
 
 

preghiera dal salmo 104

Post n°570 pubblicato il 25 Marzo 2010 da CRIUNAMICAXTE





 
 
 

Con gli occhi di Gesù

Post n°569 pubblicato il 18 Marzo 2010 da CRIUNAMICAXTE

Come fai a guardare un uomo o una donna che commette il piu abominevole dei peccati senza provare nei suoi confronti disgusto e senza restarne scandalizzato?
È impossibile?
No, se hai Gesù nel cuore.

Credo che la propria miseria sia l’indispensabile punto di partenza attraverso la quale si sperimenta verso gli altri la misericordia di Dio.

Non si può certo dare ciò che non si è ricevuto.

“Amatevi come io vi ho amati” ha detto Gesù.. e come ci ha amati Gesù?
ci ha amati pur conoscendo la nostra malvagità e nonostante questa ha versato,per noi, il Suo sangue sulla croce..
Ora vorrei parlarvi del più spietato degli uomini e provare a guardarlo con gliocchi di Gesù.

Chi è quest’uomo da cuore tanto duro? È un uomo che non sa di essere amato da Dio, è un uomo che non pensa nemmeno lontanamente di essere l’oggetto dell’amore di Dio, sopravvive nonostante la nausea che prova nei confronti di se stesso ed è schiavo del suo peccato, ed ogni tentativo di risalire dal fondo con le proprie forze si rivela un fallimento.  E’ un “malato” senza speranza con mille giorni ciascuno uguale all’altro.
E’ un uomo senza Dio.
Quale condanna peggiore potrebbe esserci dell’essere lontani da Dio?
Io stessa ho giubilato di felicità immersa fino all’ultimo capello nel peccato,credendo che questo fosse il meglio che la vita potesse offrire.. perché quando si conosce solo il peggio, non solo si finisce col restarne assuefatti,ma piuttosto che ammettere la propria miseria ci si convince pure che quello,appunto, sia il meglio che si possa desiderare.

Gli occhi di Gesù detestano il peccato, non lo appoggiano ne lo incoraggiano ciò nonostante dietro il peccato, Gesù ci mostra un uomo e la sua desolazione, un uomo e lasua fragilità, un uomo e la sua corruzione.

Forse c’èstato un tempo in cui quest’uomo ha anche conosciuto Gesù, un tempo in cui è stato ammaestrato alla “scuola del Signore” ma per varie contingenze si è trovato a cadere, e qualcuno gli ha riportato innanzi la condanna senza mostrargli o ricordargli la via della salvezza.
E un condannato a morte tutto ciò che cerca se sa di non avere via di uscita, è di farla finita quanto prima.
Parliamo di un uomo che aveva assaporato l’amore di Dio, un uomo che nella fragilità della sua natura è caduto.. un uomo che si è macchiato di un peccato che noi…?
Ah noi non faremo mai… la verità è che nemmeno lui avrebbe mai osato pensare di poter scendere cosi in basso.. e si ricorda di quel Dio, quello dal quale aveva ricevuto salvezza…  ma le mille voci che lo attorniano non fanno che ricordargli la sua bassezza ed egli per la vergogna non riesce nemmeno piu ad invocare la misericordia di Dio.. ed ecco che quel cuore di carne di inaridisce.

Ora Gesù ci ha spiegato fino a che punto e come bisogna amare..
 
Da questo abbiamo conosciuto l'amore:egli ha dato la sua vita per noi; anche noi dobbiamo dare la nostra vita per ifratelli. (1Giovanni 3:16)

resta da capire CHI deve essere l’oggetto del nostro amore.
leggendo 1Gv3:16 pare che il nostro amore debba essere per i nostri “fratelli nella fede” diremo noi…
Gesù è stato chiaro:
l’amare Dio e l’amare i fratelli sono realtà che viaggiano necessariamente di pari passo.

Ma chi sono questi “fratelli” da amare?
“Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che vi odiano; “(luca 6:27)

Gesù ma perché in mezzo a tutta la gente proprio il mio nemico dovrei amare?
Li per li mi fa eco nel cuore quel passo in cui in Signore ci ricorda che non c’è nessuna grazia nell’amare chi ci ama.. ma è molto più forte il richiamo a sondare di quali uomini e donne si è fatto Prossimo Gesù stesso.. erano forse coloro che avevano gia accettato l’evangelo? Erano forse la categoria di persone alle quali ciascuno di noi darebbe la propria fiducia?

Gesù si avvicina a coloro i quali, nemmeno noi, con la migliore delle intenzioni avremmo il coraggio di avvicinare. Ed è proprio a questi “malati” che Egli offre l’antidoto dell’amore.

Perché è l’amore a guarire, è l’amore ad abbattere i muri, è l’amore che ci costringe a praticare la giustizia, ed è sempre l’amore che ci ha salvati.

Ora è a“caccia” di questi uomini che dovremmo andare, a caccia di coloro su cui nessuno sarebbe disposto ad investire il proprio tempo.. le proprie energie,figurati ad amarle.
Ed è proprio nei confronti di tali reietti che Gesù ha operato il massimo della grazia, l’apoteosi dell’amore.
Ora la nostra umanità può rifiutare tale prospettiva, ma se Gesù è nel nostro cuore non possiamo non sentire un richiamo verso questa umanità corrotta.

In Matteo9:12 sta scritto: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. 

Quando Gesù mi ha guardata non ha visto la mia trasgressione, non ha visto la mia pochezza,non ha additato il mio peccato.

Quando Gesù mi ha guardata mi ha amata, e questo mi ha guarita.
E solo dopo essere stata guarita ho potuto godere a pieno della Sua salvezza.

Una salvezza offerta a chi non conosce amore equivale a fornire un paracadute a un uomo che non ha nessuna idea di cosa significhi volare.

E’ cosi che  voglio vivere Signore, amando come Tu mi hai amata. Guardando come Tu mi hai guardata, affinchè risanati nel cuore ciascuno possa accogliere pienamente il dono della Salvezza.

Gloria a Dio
Cristina

 
 
 

Sono qui per dirTi che Tu sei il mio Dio!

Post n°568 pubblicato il 02 Marzo 2010 da CRIUNAMICAXTE

 

Grazie Gesù

 
 
 

io appartengo a Gesù !!!

Post n°567 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da CRIUNAMICAXTE



 una sola cosa Noi,
niente in questa vita ci separerà..
anche quando io morrò con Te sarò...
grazie Gesù...
Tu sei TUTTO per me....



 
 
 

Come puoi salvare la tua anima???

Post n°566 pubblicato il 14 Gennaio 2010 da CRIUNAMICAXTE

TUTTI hanno peccato e sono privi della gloria di Dio -
(Romani 3:23)


-Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto.(1Giovanni 2:1)

 

(atti 4:12)

In nessun altro è la salvezza;
perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome
che sia stato dato agli uomini,
per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati:
Gesù

 


 
 
 
 
 

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GESù CRISTO

Gesù Cristo ritorna
perchè qui abbiam bisogno di Te.
Per favore ritorna,
hanno sporcato tutto quello che c'è..
(Alessandro Bono)
 

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TU SEI LA MIA CASA..

Tu sei la mia vita
altro io non ho
Tu sei la mia strada,
la mia verità,
nella tua parola io camminerò
finché avrò respiro
fino a quando Tu vorrai
non avrò paura sai
se Tu sei con me
io ti prego resta con me. (...)

 

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