Tracce di vita

Immagini e pensieri in armonia; tracce di vita sparse tra le note stonate della vita quotidiana e tra le pieghe della memoria. Un inestricabile intreccio di realtà e fantasia, di desiderio ed inganno, che non sempre scivola addosso senza effetti collaterali inafferabili.

 

AREA PERSONALE

 

Messaggi del 13/12/2005

il buccellato

Post n°907 pubblicato il 13 Dicembre 2005 da maschiosiculo1961
 
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Ingredienti per 6 Persone 500 gr. di farina 4 uova 200 grammi di strutto 200 grammi di zucchero 200 grammi di latte 2 grammi di ammoniaca 300 grammi di conserva scorza di limone 200 grammi di fichi secchi 100 grammi di uva passa 50 grammi di nocciole 50 grammi di mandorle 200 grammi di noci 100 grammi di buccia d'arancia candita 1 chiodo di garofano miele e frutta candita mista Preparazione Impastare la conserva con l'uva passa, i fichi secchi tritati, le nocciole e le mandorle pelate e tritate, la buccia d'arancia candita a dadini, le noci spellate e tritate grossolanamente ed il chiodo di garofano tritato finemente. Tutto questo serve per la preparazione del ripieno. La seconda fase della ricetta prevede di impastare la farina con lo strutto, lo zucchero, il latte, la scorza di limone grattugiata, l'ammoniaca e tre uova. L'impasto così prodotto deve esser ridotto ad una sfoglia rettangolare molto sottile che sarà poi farcito con la conserva candita ed arrotolato in modo da richiudere la pasta a ciambella. Il buccellato così prodotto deve esser adagiato su di una teglia unta ed infarinata, spennellato con l'uovo battuto e cotto al forno. L'ultimo tocco prevede di scaldare 4-5 cucchiaiate di miele per poi versarle nel buccellato in modo da renderlo lucido e la guarnizione del dolce con della frutta candita mista. TEMPI di PREPARAZIONE : 30 Minuti TEMPI di COTTURA : 35 Minuti

 
 
 

In estate come in inverno

Post n°906 pubblicato il 13 Dicembre 2005 da maschiosiculo1961
 
Foto di maschiosiculo1961

In estate come in inverno nel fango nella polvere sdraiato su vecchi giornali l'uomo che ha l'acqua nelle scarpe guarda le barche lontane. Accanto a lui un imbecille un signore che ne ha tristemente pesca con la lenza Egli non sa perché vedendo passare una chiatta la nostalgia lo afferra Anch'egli vorrebbe partire lontano lontano sull'acqua e vivere una nuova vita con un po' di pancia in meno. In estate come in inverno nel fango nella polvere sdraiato su vecchi giornali l'uomo che ha l'acqua nelle scarpe guarda le barche lontane. Il bravo pescatore con la lenza torna a casa senza un sol pesce Apre una scatoletta di sardine e poi si mette a piangere Capisce che dovrà morire e che non ha mai amato Sua moglie lo compatisce con un sorriso ironico E' una ignobile megera una ranocchia d'acquasantiera. In estate come in inverno nel fango nella polvere sdraiato su vecchi giornali l'uomo che ha l'acqua nelle scarpe guarda le barche lontane. Sa bene che i battelli son grandi topaie sul mare e che per i bassi salari le belle barcaiole e i loro poveri battellieri portano a spasso sui fìumi una carrettata di fìgli soffocati dalla miseria in estate come in inverno con non importa qual tempo. Jacques Prévert

 
 
 

coltivare un cactus ( un . . . trip venuto dopo avere visto una stupenda collezione)

Post n°905 pubblicato il 13 Dicembre 2005 da maschiosiculo1961
 
Foto di maschiosiculo1961

Scelta del terreno: Molti cactus vivono in ecosistemi molto specifici e in questi si sono evoluti , ma fsi può semplicemente usare un terreno valido per tutti i cactus, acquistandolo dal vostro negozio locale di giardinaggio o nei vivai. Come Iniziare: Oltre al seme e al terriccio, altre forniture necessarie sono: piccoli vasi di plastica di 4" (10 cm. circa) , un cucchiaio graduato normale, 2 profonde ciotole -sterilizzabili con forno a microonde- con i coperchi (preferibilmente di vetro, uno grande ed uno piccolo), una collezione di pinzette, del disinfettante da poter spruzzare, una bottiglia di candeggina sacchetti nuovi con chiusura , grandi e piccoli -secondo quanti vasetti devono essere usati . Preparare il terriccio ed uccidere tutti i contaminanti è il primo punto. Valutate quanto terreno vi potrebbe servire per riempire il numero di vasetti che dovranno essere utilizzati (ricordatevi: i semi dovrebbe essere sistemati nel terreno a non meno di 1/2 pollice (o circa 1 cm.) uno dall’altro, ma metterli alla distanza di un pollice è la cosa migliore). Prendete il terreno e mettetelo nella grande ciotola di vetro, aggiungete lentamente dell'acqua e amalgamate finché sarà minimamente bagnato, poi passatelo al microonde tenendovelo circa 1 minuto per ogni tazza di terreno da sterilizzare. Il terreno non dovrebbe essere bagnato tanto da renderlo difficile da lavorare; il calore ed il vapore generato dalla piccola quantità di liquido dovrebbero essere adeguati per la sterilizzazione, provate ad assicurarvi che non ci siano punti asciutti nel terreno. Usate la piccola ciotola di vetro per eseguire la stessa procedura con il terreno setacciato, ma questa volta utilizzate soltanto circa 1/4 della quantità originale del terreno. Questo sarà il terreno che dovrete sistemare in cima ai vasetti , dentro cui si svilupperanno le radici dei semi . Dopo aver passato il terreno al micro-onde lasciatelo raffreddare. Disinfettate tutti i vasetti e gli attrezzi disponendoli nel lavandino con 3-4 litri di acqua calda e alcuni cucchiai da tavola di candeggina. Lasciateli in ammollo per un po'. Se sono già stati usati precedentemente, dovrebbero essere sfregati con una spugna pulita e mai utilizzata prima, facendo attenzione a rimuovere tutto l'accumulo dei minerali e della sporcizia. Questo punto li conserverà molto probabilmente al riparo dall'orrore del fungo che potrebbe travolgere i vostri semi e semenzai. Molti evitano questo punto semplicemente usando un fungicida nel terreno, ma questo diminuirà spesso i tassi di germinazione del seme, qualcosa che il coltivatore di cactus nel ripostiglio di casa non può permettersi. Rifinite il tutto passando il lisoformio sulla mensola e sistematevi ad asciugare i vasettI e gli attrezzi puliti , su un panno pulito. Seminare : Una volta che il terriccio fine è pronto, essendo questo un po' caldo (da 26 a 29°C circa), iniziare riempiendo ogni vasetto di terreno normale fino ai ¾ e per poi finire con 1/4 di terreno setacciato . Comprimete delicatamente il terreno con il vostro cucchiaio, ma non schiacciatelo troppo, deve rimanere piuttosto sciolto. Date una spruzzata d’acqua, utilizzando una spruzzetta, per far sedimentare e livellare lo strato superiore del terreno. Assicuratevi che il terreno sia relativamente bagnato ma che in nessun modo sia zuppo. Ora prendete le vostre pinzette , disponete i semi sul terreno e spingeteveli dentro sino a metà. Lasciate circa un pollice fra i semenzali, dal momento che dovreste probabilmente mantenerli in questi contenitori per almeno un anno. Ora siete pronti per coprirli con il sacchetto. Le misure di un vasetto si adattano bene ad un piccolo sacchetto , mentre due vasi stanno confortevolmente in un sacchetto grande. Il trucco nell'insaccarli è di fare in modo che il sacchetto funzioni in modo simile ad una tenda. Ciò causerà l'accumulo di condensa all'interno del sacchetto , la quale poi scivolerà giù lungo i lati e si raccoglierà alla base dei vasetti, possibilmente per esserne succhiata nuovamente dentro al vaso attraverso i fori inferiori del contenitore. Se un ripiano orizzontale gli viene sistemato sopra ,a mo' di soffitto, le goccioline di condensa possono cadere direttamente in cima ai semenzali neonati , finendo spesso per spostarli o causando più facilmente la loro putrefazione. Il modo più facile di fare una tal tenda è di disporre i vasetti direttamente sulla piega che è nella parte inferiore dei sacchetti. Creare il giusto ambiente - calore e luce: Ora che i semi sono insaccati è importante generare il giusto ambiente di riscaldamento e illuminazione per la loro crescita. Questa è probabilmente l’incombenza più critica nel coltivare i vostri cactus partendo dal seme. Potreste voler disporre un piccolo termometro (sterilizzato) all'interno di uno dei sacchetti per assicurarvi che la temperatura interna non divenga eccessiva. La germinazione migliore avviene a circa 26-29°C circa, ma è anche necessaria una temperatura notturna intorno a 18-21°C circa . Un ciclo di 12 ore di luce e di calore va bene. Per l'illuminazione usare 3 luci al neon (tipo quelle che si usano nei negozi) con due lampadine per le piante coltivate in acquario. Si possono sospendere all’altezza di circa 5 cm sopra i contenitori dei semi. Solitamente tutto ciò funziona benissimo per la fase di germinazione ma può generare troppa luce per un miglior sviluppo successivo. Deve essere tenuto presente che anche se i cactus sono tipiche piante del deserto, all’inizio germinano e si sviluppano in crepe e fessure del terreno o sotto l’ombra di altre piante. Un chiaro segnale che vi è troppa luce si rende palese quando i semenzali smetteranno di crescere ed assumeranno un colore marrone/rossastro. Se noterete questo fenomeno , potrete rimediare prendendo un tessuto grezzo, come la garza usata per fare il formaggio, e sistemandolo sopra i sacchetti nel modo opportuno. Collegate le luci ed i riscaldatori ad un timer settato su un ciclo acceso/spento di 12 ore. La germinazione dovrebbe iniziare ovunque nel periodo compreso tra una settimana dopo la semina o entro quasi un mese da questa: pertanto pazientate ed evitate di aprire inutilmente i sacchetti … potrebbero penetrarvi dentro dei contaminanti. Dopo circa due mesi potrete rimuovere i vasetti dai sacchetti e metterli sotto le luci e sul ripiano di riscaldamento che continuano il loro ciclo di funzionamento. Se lo trovate necessario, riapplicare la garza grezza nel modo che sarà meglio per le piante. Rimuovere i vasetti dai sacchetti dopo due mesi non è una assoluta necessità : vi è gente che li lascia dentro per sei mesi. Se cominciate a notare semenzali che muoiono dopo la loro germinazione, assicuratevi di rimuovere i vasetti dai sacchetti e plasciate che il terreno si asciughi, poi seguite le regole d'irrigazione consigliate qui sotto, ma con l’aggiunta di un fungicida all’acqua. Una misura supplementare che adotto in modo da aiutarmi a ricreare un ambiente naturale all'interno, è quella di aggiungere un piccolo ventilatore al mio sistema di timers. Dispongo il ventilatore direttamente sopra i cactus, impostandolo al minimo, dopo di che lascio che ventili delicatamente la zona dei miei cactus . Questo aiuto non limiterà soltanto la comparsa di tutti i funghi e lo sviluppo della muffa verde, ma aiuterà anche a risolvere il comune problema dei moscerini. Un altro modo per limitare questi insetti, come pure per mantenere l'umidità del terreno, è di applicare uno strato di sabbia fine intorno ai semenzali una volta che saranno abbastanza grandi. Irrigazione: Una volta che i nuovi semenzali saranno estratti dai sacchetti , innaffiare diventerà importante. I semenzali avranno bisogno di più acqua dei cactus maturi, ma avranno anche una maggiore probabilità di marcire . Quando sarà necessario innaffiare, i vasetti dovrebbero essere disposti dentro un piatto di acqua tiepida, permettendo così che l'acqua salga attraverso la parte inferiore del vaso finché il terriccio non sarà umido. Si può anche effettuare regolarmente una nebulizzazione fine con una spruzzetta. Se decidete di usare la sabbia come copertura superiore , potrà essere necessario imparare ad usare il peso dei vasetti come indicatore del momento d'irrigazione. Cercate di imparare a riconoscere il peso dei vasetti una volta che sono completamente innaffiati. Quando il vasetto diventa notevolmente più leggero sarà il momento di innaffiare. Questa è anche una buona tecnica per il controllo delle piante adulte e pure per quelle che potrebbero avere una copertura con ghiaia. Benché questa mia tecnica non permetta spesso uno sviluppo veloce, dovrebbe diminuire le probabilità di marciumi, e quindi permettere che il piccolo coltivatore di cactus nello sgabuzzino di casa faccia la sua riuscita pur disponendo di una quantità limitata di seme. Usando un buon fertilizzante si può probabilmente aumentare il tasso di sopravvivenza rinforzando le difese naturali delle piante. Come con tutti i fertilizzanti per cactus impiegabili è necessario che le piante vengano alimentate soltanto dal fondo (senza che il concime le tocchi ), altrimenti i residui minerali potrebbero accumularsi sugli stessi cactus ed eventualmente causare delle ustioni. Closet Cactus Care by M.S. Smith

 
 
 

Stanley 'Tookie' Williams è stato giustiziato

Post n°904 pubblicato il 13 Dicembre 2005 da maschiosiculo1961
 
Foto di maschiosiculo1961

oggi poco dopo la mezzanotte ora locale (le 9:00 in Italia), nel carcere di San Quintino, a 30 KM a nord di San Francisco, dopo che il governatore della California Schwarzenegger e la Corte Suprema hanno respinto la richiesta di grazia. Williams era stato condannato a morte per l'omicidio di quattro persone avvenuto nel 1979, quando era il capo di una gang giovanile. In prigione, l'ex leader della gang dei Crips ha rinnegato il suo passato violento, ha scritto libri per bambini ed è anche stato proposto per il Nobel per la pace.

 
 
 

la TERRA DI NESSUNO

Post n°903 pubblicato il 13 Dicembre 2005 da maschiosiculo1961
 
Foto di maschiosiculo1961

sul Golan c'era il confine israeliano ed il confine siriano, e tra di loro c'era una striscia di spessore variabile da 0.7 a 10 chilometri, che separava le forze dai tempi dell'armistizio successivo alla guerra del Kippur. La striscia si chiamava in inglese "NO MAN LAND", la TERRA DI NESSUNO.

In Quella Terra vi erano quasi solo postazioni di ufficiali di controllo delle Nazioni Unite.

Di qua' dai confini di Israele e di la' dai confini siriani, vi erano dei veri battaglioni di Caschi Blu dell'ONU.

Venivano da lontano: c'erano i polacchi, gli austriaci, i canadesi, i nepalesi ed i finlandesi.

Al Checkpoint di Kuneitra, ex-capitale del Golan, c'erano, dalla parte israeliana, i soldati israeliani, ed alcuni Caschi Blu. Uno di questi, il finlandese, a forza di sentire una certa canzone alla radio, aveva imparato a cantarla anche lui.

La canzone diceva, in ebraico:"yoshev al hagader, reghel po', reghel sham, yoshev al hagader, besseder im kullam".

Traduzione:"seduto sul recinto (ma anche, in ebraico, "confine"), un piede di qua, e l'altro di la', seduto sul recinto, vado d'accordo con tutti" 

Il Casco Blu finlandese non aveva la minima idea di che cosa stesse cantando.

Dal checkpoint israeliano si poteva vedere il checkpoint syriano, che era ad oriente, circa 700 metri piu' in la'. 

Una sottile striscia di strada congiungeva i due checkpoint. Era la strada che tagliava in due la Terra di Nessuno.

Ogni settimana arrivava dalla Syria in Israele un camion pieno di birra per le truppe austriache, e mentre il soldato israeliano di turno al checkpoint controllava che non ci fosse del dolce esplosivo nascosto da qualche parte, il signor Tuvia, ufficiale di collegamento tra l'esercito israeliano e le Nazioni Unite sul Golan, doveva intrattenere le relazioni pubbliche con gli ufficiali e sottufficiali dell'ONU.

Alla sera, si chiudeva il cancello del confine e si riapriva al mattino successivo. Tuvia prendeva la Jeep ed andava a dormire nella sua cameretta nel kibbutz dove abitava. Il kibbutz era a circa 45 minuti di macchina da quel confine.

Allora un giorno la mattina Tuvia rimane addormentato nel suo letto in kibbutz perche' la sua sveglia ¿ non ha suonato, e siccome aveva lui in tasca le chiavi dell'unico portone dell'unico confine esistente tra gli israeliani ed i siriani, ecco che quel giorno il confine rimase chiuso per piu' di tre ore, con la gente da una parte e dall'altra un po' inferocita.

Tuvia si sveglio' alle 9 del mattino e dopo 2 secondi aveva il cuore a milletrecentobattitialsecondo: "aveva tenuto fuori dal confine, su quel tratto che veniva dalla Syria e si trovava nella Terra di Nessuno, almeno venti esseri umani, che erano trepidamente in attesa che Sua Altezza Reale il Re dei Lattai si riprendesse dal torpore!!!"

Roba che succedeva d'altri tempi avrebbe potuto scatenare una feroce guerra tra Tutankamon e Kamon Tuta, guerra che nemmeno le UNITED NATIONS  avrebbero potuto evitare.

Una corsa in jeep per scendere a valle dove passa il fiume, attraversamento del Giordano sul ponte di ferro e legno delle Figlie di Giacobbe, poi su' di corsa a centoventiallora sulle strade sdrucciolevoli e bucherellate del Golan, ed eccoci arrivati al gran cancello. Tira fuori le chiavi, apre il lucchetto che chiudeva la catena, e la gente comincia ad attraversare il confine.

Per primo si presenta un ufficiale austriaco.

Tuvia sapeva solo lo spagnolo, l'ebraico, l'inglese, l'italiano e masticava un poco di francese e di arabo.

L'austriaco pero' sapeva solo tetesco e russoski.

INSOMMA, NON C'ERA COMMUNICAZIONE TRA I DUE !

"Che si fa'?" , pensarono entrambi.

Ebbene, quel giorno Tuvia noto' sul colletto dell'austriaco una piccola fascetta bianca tipo camicie coreane.

Dai documenti dell'austriaco risultava che si trattava del cappellano militare del battaglione austriaco. L'austriaco era un po' scocciato dell'attesa.

Ed aveva ragione.

Tuvia penso':"devo salvare la situazione, forse questo parla Latino" e gli chiese, facendo uno sforzo sovrumano: 

"De quo venis?".

L'austriaco spalanco' la bocca dalla sorpresa, perche' non sapeva che la lingua ufficiale parlata sulle alture del Golan fosse il Latino, e disse:

"De Damascum".

E Tuvia:

"Ab quo vadis?"

L'austriaco:

"Ab Tiberiadem"

Infine Tuvia, con un enorme sforzo mnemonico, saluto' cosi':

"Pulcrae Iter!"

(voleva dire circa una cosa del tipo "buon viaggio").

E gli strinse la mano.

L'austriaco ringrazio' e se ne ando'.

Tuvia era contento, sia perche' era un pezzo che era uscito dall'inferno libanese, sia perche' aveva imparato un nuovo midrash (Una STORIELLA EBRAICA): 

 
 
 

una notte di  pioggia

Post n°902 pubblicato il 13 Dicembre 2005 da maschiosiculo1961
 
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una giornata di pioggia, le strade allagate come al solito, freddo, buio che sembra notte, il solito traffico del mattino impazzito e . . . la musica di Tiziano Ferro alla radio, un'oasi in questo mare triste e buio. Che poi il mare in tempesta è una delle cose più belle del mondo, quel grigio azzurrognolo che si spande sulla scogliera di lava è una meraviglia. Accompagnato da un buon caffè, rigorosamente macchiato e basta. Buon giorno a tutti.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: maschiosiculo1961
Data di creazione: 19/08/2005
 
 
 

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