Creato da ferrarioretta il 09/11/2008

infinito

pensieri vagabondi che di più non si può...

 

 

PageRank Checker

 

Paperblog : le migliori informazioni in diretta dai blog  

Segnala a Zazoom - Blog Directory

Alcune foto sono reperite sul web, se l'autore

le riconosce come sue, basta chiederlo

e verranno rimosse al più presto

 

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

ULTIME VISITE AL BLOG

diabolikas0NonnoRenzo0FemmeNoirecassetta2prefazione09stufissimoassaiferrariorettaMarion20SIMPLE_MIND_60dony686acer.250buonum201annamatrigianoDesert.69fin_che_ci_sono
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
 

 

« Italiani,popolo di tifosi...C'è un giudice anche a ... »

L'ennesima vittima italiana in Afghanistan..

Post n°3220 pubblicato il 25 Giugno 2012 da ferrarioretta
 

Un'altra giovane vita stroncata in Afghanistan

 

Un carabiniere è morto e altri due militari sono rimasti feriti

 in un campo d'addestramento della polizia, ad Adraskan,

 in Afghanistan. L'esplosione è avvenuta vicino a una garitta

di osservazione a ridosso della linea di tiro del poligono.

 La vittima si chiama Manuele Braj, di 30 anni ,che

lascia  la moglie, di 28 anni, e il figlio di 8 mesi.


Braj, di Galatina, nel Leccese, era di stanza al 13esimo reggimento

Friuli-Venezia Giulia, è morto sul colpo. Gli altri due militari,

 il maresciallo capo Dario Cristinelli, 37 anni, di Lovere, Bergamo,

e il carabiniere scelto Emilano Asta, 29, di Alcamo, Trapani,

 effettivi alla seconda Brigata mobile di Livorno e al 7o Reggimento

Trentino Alto Adige, rimasti feriti alle gambe, sono stati trasportati in

elicottero all'ospedale militare Usa di Shindand, dove sono ricoverati

non in pericolo di vita.

.

fonte tgcom

.

30 anni,una moglie ed un bimbo che non ricorderà

il suo papà...

Come la penso,è inutile ripeterlo..provo solo tanta tristezza..

Qualcuno dice che ognuno di noi ha il suo destino,

ma c'è anche chi crede che sono le scelte fatte,

a cambiarlo a volte,ma le scelte non sono solo nostre,

spesso sono obbligate,dal lavoro,da chi ci comanda...

Allora,che si aspetta a farli venire a casa,i nostri militari?

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/05011952/trackback.php?msg=11409268

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
denis_darija
denis_darija il 25/06/12 alle 21:32 via WEB
già...che si aspetta? temo...come sostengono certe tesi...che questa delle missioni all'estero...è un modo per pagare il nostro "debito" con gli Stati...cioè le multinazionali...che decidono dove, quando e come far scoppiare una guerra...
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 25/06/12 alle 21:39 via WEB
E'questo il punto...è sempre una questione di favori resi...scambiati..interessi..soldi..affari.. E loro,i militari,devono andare,dove li mandano...anche a morire..
 
   
denis_darija
denis_darija il 25/06/12 alle 21:42 via WEB
cosa aggiungere? un..."che schifo!" ci sta bene credo...
 
NonnoRenzo0
NonnoRenzo0 il 25/06/12 alle 22:01 via WEB
Le missioni di pace non si fanno armate....le solite storielle per il popolino, intanto i nostri ragazzi e le loro famiglie ne subiscono le conseguenze....ciaoo lieta serata _Renzo
 
maraciccia
maraciccia il 25/06/12 alle 22:03 via WEB
Io penso che dovremmo venircene via..ma allora non si devono firmare trattati..e non si deve esser parti in coalizioni..e non si devono perdere guerre..e ..il discorso porterebbe lontano...fino a dire no alle armi di qualunque tipo. Ma ne dovrà passare di tempo..intanto si muore anche così. E non sempre si sceglie il proprio destino
 
maraciccia
maraciccia il 25/06/12 alle 22:04 via WEB
buona serata Oretta
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
guoyuwu il 12/04/13 alle 18:16 via WEB
Gear business models to deliver sustainable livelihoods and shared value LED Tubes . It’s time to rethink financing mechanisms, which means moving, where possible, to long-term contracts with risk reward profiles that promote sustainability, use advance payments to provide much-needed upfront capital and re-gear loan arrangements. It’s also time to focus on market linkages, turning the market from the master to the servant. This is where organisations such as ethical intermediaries, such as Cotton Connect can really be effective. And why the work of bodies such as The Shell Foundation in looking at ways of scaling up such organisations is critical. Finally, in order for business models to work for the whole value chain, the conventional crystal rings engagement wisdom of the buyer needs to be turned on its head. Focusing on cost alone will never allow sustainability to flourish through value chains. Time to rewire procurement practice then, so that issues such as provenance and working conditions have equal status. Sustainable production systems. Design agricultural production so that it builds the value of natural capital, not erodes it. All very easy to say, but something that is becoming increasingly possible with the advent of the whole practice of ecosystem asset valuation. The purists might say that putting a dollar sign on bees is reductionist and tainting the natural world with the evils of capitalism. The pragmatists, however, would say that if you can put a monetary value on fake chanel handbags something as critical as ecosystem assets, then it becomes a whole lot easier to manage them in a way that builds their value.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

Banner Airc

 

 

Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported.

 

Una sottile malinconia

BlogNews

 
 

miglior sito

 

 

 

 

 

 

Search Engine

 

Registrazione nei Motori di Ricerca

 

 

Clicca per leggere

 i miei post

preferiti

Namasté

Amicizia virtuale

Due passi per la città

 

Sono un'aliena?

Un'immagine,quante

 cose può dire

 

 

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963