Abbiamo parlato della cefalea muscolo tensivo, dell'emicrania con o senza aura, adesso chiudiamo l'argomento cefalee, con quella a grappolo.Questa malattia è prevalente nel sesso maschile; si calcola il 70-90 % dei casi. Esiste in forma episodica e cronica, e l'età media di insorgenza è intorno ai 30 anni. Per fasce di età mostra un picco a 20 anni per la forma episodica ad un andamendo bibodale; ovverosia con picchi nelle fasce di età di 10-29 anni e 50-60 anni per la forma cronica. La familiarità è molto ridotta se paragonata all'emicrania. La cefalea a grappolo clinicamente si caratterizza da una peculiare periodicità con alternanza di periodi attivi definiti anche grappoli; o col termine inglese "Cluster e fasi di remissione.Dutante i periodi di crisi gli attacchi si presentano da una a più volte nel corso della giornata; intesa 24 ore, con una media di 1-3 attacchi al giorno, che vedono le ore notturne la fascia più impegnata: la una-le due di notte. La localizzazione è rigorosamente unilaterale, e in prevalenza in regione orbitaria, di rado sopraorbitaria, oppure temporale (tempie). A differenza dell'emicranico, la cefalea a grappolo , non presenta i sintomi neurologici dell'aura, e molto raramente si ha nausea o vomito. Il paziente assume un comportamento irrequieto, non riesce a stare fermo, a volte si lascia prendere da vera agitazione psicosomatica. L'assunzione abitudinaria di alcol, pasti copiosi, eventi stressanti possono causare le crisi di cefalea a grappolo. Tuttavia, tutti questi fattori appaiono potenzialmente scatenanti solo durante i periodi attivi della malattia e mai nei periodi di intervallo.Va detto, che le forme di cefalea a grappolo, associano spesso sintomi neurovegetativi in sede corrispondente al lato del dolore..Lacrimazione, iniezione congiuntivale( infiammazione dei vasi della congiuntiva), ostruzione nasale rinorrea, ptosi palpebrale(abbassamento della palpebra), sudorazione facciale,, miosi(restringimento della pupilla) o edema palpebrale. Sul trattamento, considerato che le crisi sono di breve durata, la via di somministrazione più indicata è sicuramente quella parenterale, seguita da quella inalatoria; strategie che danno un rapido beneficio.Il farmaco di prima scelta è sicuramente il Sumatriptan somministrato alla dose di (6 mg.) per via sottocute, oppure la formulazione spray nasale da 20 mg.