Creato da un_uomonormale il 21/08/2013

SENZA TITOLO

IDEM

 

 

« IL CLIMATERIO (2)ERNIA DEL DISCO »

PROBLEMI GINECOLOGICI IN ETA' SENILE

Post n°358 pubblicato il 08 Luglio 2015 da un_uomonormale

 

 

L'allungamento della durata della vita umana ha portato come conseguenza che nel nostro paese circa il 6% della popolazione sia oggi costituito da donne  oltre i 65 anni di età.  Quì  di  seguito  voglio  tentare di presentare, sia pure in forma sintetica quelli che possono essere le problematiche ginecologiche della donna in età senile; ovvero, in età oltre post-menopausale, e che fa riferimento alle donne in età intorno ai 65 anni, caratterizzato, appunto dalla cessazione totale e definitiva delle attività ovariche. Sappiamo bene che ciò che caratterizza la menopausa è la cessazione dell'attività follicolare delle ovaie, significando che l'ovaio va incontro ad una sorta di riposo funzionale. I fattori fisiopatologici che provocano l'insorgenza di una patologia genitale geriatrica della donna sono legati all'indebolirsi delle strutture pelviche e genitali di sostegno. all'aumentata incidenza di alcuni tumori a livello degli organi genitali; alla carenza delle secrezioni ovariche alla quale conseguono fenomeni di atrofia urogenitale, nonchè alterazioni metaboliche e sistemiche. Alcune di queste condizioni pongono l'indicazione ad una soluzione chirurgica, per cui, in considerazione dell'età un po' avanti vanno prese in considerazione i fattori di rischio, come ad esempio, patologie cardiovascolari, renali, respiratorie, metaboliche, discrasiche ecc. D'altra parte le attuali  possibilità e garanzie che offrono le nuove tecniche anestesiologiche e di rianimazione fanno si che il soggetto, sia pure di età un po' avanzata  superi brillantemente il percorso chirurgico.

Ciò che ha provocato il rilasciamento delle strutture pelviche è fuor di dubbio a causa delle precedenti lesioni ostetriche a livello muscolare, dei legamenti utero-sacrali ecc. Tale rilasciamento, ovviamente viene ancor di più accelerato dall'età senile, dalla progressiva atrovia delle formazioni di sostegno che tendono ad allungarsi, mentre istologicamente gli epiteli di rivestimento via via si abbassano e il tessuto connettivo sempre più fibroso. E questa involuzione, che è insita dell'invecchiamento delle strutture, viene accelerata dalla carenza degli estrogeni, che come è noto hanno funzione trofica o proliferativa a questo livello.

Ne consegue che spesso, nella donna in età senile compare un prolasso utero-vaginale. Accanto alla progressiva discesa dell'utero e delle pareti vaginali, si osserva quasi costantemente, l'abbassamento della parete postero-inferiore della vescica( cistocele) e della parte anteriore del retto(rettocele). Può insorgere, dunque, una sintomatologia fastidiosa, dovuta al senso di  pesantezza in vagina, nonchè dolore in sede lombosacrale, che procura talvolta difficoltà alla deambulazione quando l'utero  fuoriesce dalla rima vulvare e talora per ulcerarsi a livello della portio a causa dell'attrito che esercita la biancheria intima.

A tutto ciò si possono associare disturbi urinari he vanno dalla frequenza dello stimolo di urnare, alla incontinenza ortostatica da sforzo, alla difficoltà  nella minzione, per finire alla ritenzione vera e propria. Non di rado si manifestano infezioni vescicali a causa del ristagno. Talora si manifestano anche difficoltà a defecare a motivo della presenza di rettocele.

Come detto, l'età senile non costituisce una contrindicazione alla cura chirurgica che può essere adottata anche per pazienti ultraottantenni. Qauolora per una  molteplicità di cause l'intervento viene sconsigliato, si può utilizzare un pressario ad anello, scegliendolo della misura più adatta, e controllandone gli effetti e rimuovendolo periodicamente al fine di evitare ulcerazioni e flogosi croniche. Il pressario si può applicare presso l'ambulatorio dello specialista, inserendolo all'interno della vagina, posizionato tra il fornice vaginale posteriore e l'osso pubico. Il dispositivo inserito in tal modo, sostine l'utero, e riduce notevolemente i sintomi del prolasso.

Questo dispositivo va sostituito una volta l'anno.

 

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/061948/trackback.php?msg=13240028

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
gabbiano642014
gabbiano642014 il 08/07/15 alle 14:22 via WEB
La lettura è sempre piacevole.Dott..ne riparliamo fra un po' di anni ? Buona giornata :)Patty
 
 
un_uomonormale
un_uomonormale il 08/07/15 alle 14:48 via WEB
Uno splenddo prosieguo di giornata per te !
 
merck_7
merck_7 il 08/07/15 alle 14:26 via WEB
Buonasera, mi permetto di chiedere un consiglio per conto di una mia zia di 75 anni. D un po' di tempo si lamenta di avere frequente stimolo di urinare, e dolore addominale basso, Non ha una vera e propria incontinenza. Ha fatto una visita dal ginecologo, il quale le ha diagnosticato una infezione. Ma gli esami che ha eseguito smentiscono questa ipotesi. La specialista ha modificato la diagnosi dicendo che si poteva trattare du un prolasso vescicale. Mia zia poverina, ha sempre i disturbi, e nessuno le ha dato una vera diagnosi che potesse aiutarla a curarsi. Lei ha qualche suggerimento da darmi ?
 
 
un_uomonormale
un_uomonormale il 08/07/15 alle 14:53 via WEB
Considerato che gli esami non hanno registrato alcuna infezione, sarebbe utile eseguire(se non l'ha già fatto) un esame ecografico alle basse e alte vie urinarie; ovvero vescica e reni, nonchè, una uroflussometria che consente di capire la dinamica dell'espulsione dell'urina nonchè come si vuota la vescica. Ma sua zia è stata vista da un urologo ? Buona giornata!
 
g1b9
g1b9 il 08/07/15 alle 16:55 via WEB
Evviva la vecchiaia!!! Aveva ragione qualcuno a definirla la peggior malattia che colpisce l'uomo, alla quale, non si sfugge, se non si muore prima. Per fortuna ora non ho problemi, ma mi consola che si possono risolvere, e quando c'è rimedio, anche la patologia spaventa meno. Grazie Peppe per questi post illustrativi e consolatori allo stesso tempo!
Trascorri un sereno pomeriggio, un abbraccio grande!!!
 
 
un_uomonormale
un_uomonormale il 08/07/15 alle 19:01 via WEB
Se rimanessimo sempre giovani, chissà come sarebbe il mondo. E' un processo fisiologico, che ha stablito il Grande artefice della vita. E tuttavia, pensa te, cara Giovanna, quanti passi ha fatto la medicina. Ha sconfitto numerose malattie che fino a ieri erano letali, ed oggi sono diventate ordinaria amministrazione. Purtroppo saimo macchine biologicamente imperfette. Consumiamo in continuità carburante, e di conseguenza provochiamo le scorie. Eppure la scienza non smette di migliorare la nostra umana condizione, il cui fine è quello di inibire il processo, ma non distruggerlo. Ma ci pensi ? Pur la moteplicità di cambiamenti, di evoluzione, la donna entra in menopausa sempre alla stessa epoca. Come duemila anni fa o giù di lì. Un caro abbraccio!
 
picciro
picciro il 08/07/15 alle 20:34 via WEB
Mio caro Peppe, davvero illuminanti i tuoi post e perchè no..consolanti. Sapere che anche in vecchiaia ci sono le soluzioni anche chirurgiche per continuare a stare meglio è davvero un sollievo! Un abbraccio con affetto e riconoscenza..
 
 
un_uomonormale
un_uomonormale il 08/07/15 alle 21:52 via WEB
Ciao Rosa, Cerco di dare il massimo, e consapevole del limite dei miei mezzi!Un abbracco a te!
 
monellaccio19
monellaccio19 il 09/07/15 alle 11:37 via WEB
L'andropausa mi assale mi circonda, la prostata mi assedia, la senilità non mi da scampo e io sono sempre più solo a difendere gli spalti del mio espugnabile fortino. Non sono alla resa, difenderò alla morte la mia dignità di uomo...per ora! Ciao Peppe, buona giornata.
 
 
un_uomonormale
un_uomonormale il 09/07/15 alle 14:20 via WEB
Ti confesso che in definitiva l'andropausa non esiste, ma esiste quel graduale calo di testosterone, valutabile nell'1% l'anno, e conseguente prevalenza di estrogeni. E tuttavia è un fenomeno fisiologico che di diversifica dalla menopausa femminile nel loro manifestarsi. Mentre nella donna il calo di ormoni avviene in maniera brusca, in noi maschietti; come appena detto, il calo ormonale avviene molto gradualmente, e che inizia sin dai 40-45 anni di età Altra componente è che nel maschio, via via che cala il Testosterone, aumenta la massa grassa, e diminuisce la massa muscolare. Oltre a questi processi si possono apprezzare( ma non in tutti) altri sintomi come insonnia, facile affaticabilità, calo della libido, calo della massa ossea. Se vuoi passarti un piacere, ai prossimi esami che esegui routinariamente, fai aggiungere Testosterone libero e totale,GH, DHEA-5, Ft3-Ft4-TSH. E fai bene a difendere la tua dignità di uomo...ahaha!!! Magnifico pomeriggio !
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

 
Citazioni nei Blog Amici: 20
 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2cristinaptrcomunesenso11anastasia_55elisabellutti5leonardo.notarangelog1b9divercar_2008lupo672ma.piergiovannimonellaccio19foglie_dautunnoun_uomonormale0Bivaccare2greta.rossogeranio
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963