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0744 Il Velino

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« WikiGate.Bank Breakdown. »

J'accuse!

"Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro, così percossa, attonita la terra al nunzio sta, muta pensando all'ultima ora dell'uom fatale; né sa quando una simile orma di pie' mortale la sua cruenta polvere a calpestar verrà. Lui folgorante in solio vide il mio genio e tacque; quando, con vece assidua, cadde, risorse e giacque, di mille voci al sònito mista la sua non ha: vergin di servo encomio e di codardo oltraggio, sorge or commosso al sùbito sparir di tanto raggio; e scioglie all'urna un cantico che forse non morrà. Dall'Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, di quel securo il fulmine tenea dietro al baleno; scoppiò da Scilla al Tanai, dall'uno all'altro mar. Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza: nui chiniam la fronte al Massimo Fattor, che volle in lui del creator suo spirito più vasta orma stampar. La procellosa e trepida gioia d'un gran disegno, l'ansia d'un cor che indocile serve, pensando al regno; e il giunge, e tiene un premio ch'era follia sperar; tutto ei provò: la gloria maggior dopo il periglio, la fuga e la vittoria, la reggia e il tristo esiglio; due volte nella polvere, due volte sull'altar. Ei si nomò: due secoli, l'un contro l'altro armato, sommessi a lui si volsero, come aspettando il fato; ei fe' silenzio, ed arbitro s'assise in mezzo a lor. E sparve, e i dì nell'ozio chiuse in sì breve sponda, segno d'immensa invidia e di pietà profonda, d'inestinguibil odio e d'indomato amor. Come sul capo al naufrago l'onda s'avvolve e pesa, l'onda su cui del misero, alta pur dianzi e tesa, scorrea la vista a scernere prode remote invan; tal su quell'alma il cumulo delle memorie scese. Oh quante volte ai posteri narrar se stesso imprese, e sull'eterne pagine cadde la stanca man! Oh quante volte, al tacito morir d'un giorno inerte, chinati i rai fulminei, le braccia al sen conserte, stette, e dei dì che furono l'assalse il sovvenir! E ripensò le mobili tende, e i percossi valli, e il lampo de' manipoli, e l'onda dei cavalli, e il concitato imperio e il celere ubbidir. Ahi! forse a tanto strazio cadde lo spirto anelo, e disperò; ma valida venne una man dal cielo, e in più spirabil aere pietosa il trasportò; e l'avvïò, pei floridi sentier della speranza, ai campi eterni, al premio che i desideri avanza, dov'è silenzio e tenebre la gloria che passò. Bella Immortal! benefica Fede ai trïonfi avvezza! Scrivi ancor questo, allegrati; ché più superba altezza al disonor del Gòlgota giammai non si chinò. Tu dalle stanche ceneri sperdi ogni ria parola: il Dio che atterra e suscita, che affanna e che consola, sulla deserta coltrice accanto a lui posò". Alessandro Manzoni (Il 5 Maggio).

Ogni dove, Italia, 14 Dicembre 2010.

NOTA D'APERTURA: VOTI FAVOREVOLI 311, VOTI CONTRARI 314, ASTENUTI 2. LA CAMERA RESPINGE.

Non posso crederci. No, ancora non riesco a crederci! I pensieri rincorrono le emozioni mentre le ore volano via. Il giorno pian piano si rabbuia e la notte lentamente s'avvicina. Frattanto, un'indiscutibile certezza prende forma e m'accompagna: domani, all'orizzonte, non si staglierà una "nuova alba" pronta ad illuminare il cammino dell'Italia. Almeno per il momento...

Certi che alla fine la verità anagrafica vorrà dire la sua, il tramonto del "ventennio" Berlusconiano evitato quest'oggi a Montecitorio, appare un po' come il "Sabato del Villaggio" saltato a piè pari. Un evento triste ed inatteso dai più, che ha finito per ricacciare in gola le grida di giubilo a tutte quelle anime in pena (compreso lo scrivente), che auspicando ormai da tempo la caduta dell'uomo di Arcore, si erano convinte, forse un po' temerariamente, di esser prossime alla "festa".

Insomma, dopo anni passati ad inghiottire bocconi amari fatti di proclami scellerati e d'inviti all'ottimismo da parata, non resta che procrastinare l'evento e tener viva la voglia di adoperarsi in prima persona, non cedendo al ricatto della rassegnazione, affinché l'immagine del Paese riacquisti, un giorno, lo smalto perduto a poco a poco, assieme alla propria dignità Istituzionale, all'etica, alla morale e più in generale a qualunque valore positivo della Società, in quel mercimonio aggravato e continuato che è si è confermata esser la Politica Tricolore...

Eppure, nonostante tutto e tutti, io non demordo dal credere! Già, un bel dì potrò dire: basta chiacchiere, basta polemiche artificiose, basta vuote verità, basta facili promesse, basta sogni prima svenduti a poco e poi calpestati a caro prezzo... Non servono "tessere" o "colori" per comprendere l'odierna "Rivoluzione mancata" basta ed avanza il lume della Ragione.

La "rinnovata fiducia" o meglio, la "mancata sfiducia" al Governo Berlusconi quater non segna una vittoria, né una sconfitta è solo un pasticciato "pareggio" politico che allontana di poco il termine di pagamento di troppi "conti da saldare"...

Da cittadino, da elettore, da uomo, mi spiace per quanti la vedano in maniera diversa. Poveri stolti, fermi alle Dantesche diatribe tra Guelfi e Ghibellini, cui ogni altra etichetta starebbe stretta.

Che sia per "credo" o per bieco "interesse", anche stavolta il Potere è risultato incapace di piegarsi al Volere del popolo. Indegno anche solo di "vidimare", quel che buona parte degli Italiani aveva da tempo sentenziato... Cosa ovvia, finanche doverosa, ma poi si sa, a Roma, a Palazzo, le cose ovvie non sono prese in considerazione, ma finiscono dritte nella "monnezza".

Che ne è di quel che altrove chiamano Democrazia e di sua sorella Partecipazione? A noi e non certo ai posteri, l'ardua sentenza di affermarlo, qui e adesso!

Nel prendere coscienza di ciò di cui la Storia m'ha voluto render partecipe, monta l'inquietudine ma non la disperazione. Non mi piego e non mi spezzo. Non è per odio, né per pregiudizio, ma è per puro Amor di Patria... Prendendo spunto dalle mie "idee auto-inflitte" e dalle mie riflessioni critiche, non silenti, a volte acute, che mai rifuggono la polemica, non perniciosa bensì costruttiva, comunque e contro chiunque, sento addosso l'onore e l'onere di vedere nell'oggi che volge al termine, il primo giorno della mia nuova vita, in cui futuro non sia più sinonimo d'incertezza, ma di rinascita.

Se è vero che l'abuso di potere sia la vera essenza della tirannia e che non si possa non considerare lo spaventoso pericolo che rappresenta per una società libera e democratica, io mi opporrò sempre ad esso.

Mentre il Presidente se la canta e se la suona, ridendo (a denti stretti) e godendo dell'odierna vittoria di Pirro "raccapezzata chissà come", prima che WikiLeaks tra qualche anno ci metta del suo, gli chiedo tre semplici dichiarazioni, da declamare innanzi al popolo:

- nella mia attività ho compiuto molto più che un semplice errore, ci sono stati illeciti e si, potrei anche aver commesso un crimine;

- mi sono "appropriato" della Verità ed ho abusato del potere che mi spettava in quanto Presidente;

- ho costretto il popolo Italiano a vivere due anni d'inutile agonia e per questo gli chiedo scusa e mi faccio da parte per il suo bene.

Comunque la si veda, da qualunque parte ci si ponga (anche quella più scellerata e vilipesa), vincere una battaglia non vuol dire vincere la guerra. Al di là delle belle parole e del senso di rivincita mostrato al mondo davanti alle telecamere, Silvio Berlusconi sa bene di aver "subìto" la sua personale Waterloo e che lo spettro di un "esilio a Sant'Elena" sia sempre più vicino. "Il 5 Maggio" per lui, è datato 14 Dicembre, se non sulla scia della resa dei conti politica in divenire, di certo sull'onda delle derive giudiziarie che lo affonderanno tra qualche settimana, dopo la sentenza della Consulta sul Legittimo Impedimento.

L'uomo della "divina provvidenza" cui tutto pareva dovuto in maniera penitente, a rischio altrimenti, d'esser tacciato per provocatore sovversivo di rosso vestito, è "politicamente finito". E con esso, stracciati e dati alle fiamme il Contratto con gli Italiani, le Leggi ad personam e scordato per sempre il Conflitto d'interessi...

Finiti i tempi della Giustizia come fatto personale, come paravento Istituzionale, come sordida via per regalarsi un impenitente futuro. Finiti i tempi dell'Onestà sacrificata sulla strada che conduce a Palazzo ed attraversa la palude dell'impudicizia. Finiti i tempi della Libertà come accozzaglia di nulla.

Finiti i tempi del Risolutore delle emergenze, del Presidente operaio, del Campione della Mediaticità spicciola e dell'istrionico ed imbarazzante Rappresentante delle Istituzioni, disperso tra le folle della Diplomazia d'Oltreconfine.

Finiti insomma, i tempi del moderno Napoleone Bonaparte partito alla conquista di Mosca e finito per esser da Mosca conquistato. Per il quale non v'è stata alcuna campagna d'Egitto, né  tantomeno una "presa d'Alessandria", ma giusto uno scadenzato ed ossequioso pellegrinaggio in una tenda beduina, issata tra Tripoli e Bengasi...

Che ci si creda o meno, costretti alla cecità dalla ciondolante realtà donata dalla cronaca corrente, l'anno venturo regalerà una sola ed assoluta verità che porta il nome di "cambio al Vertice di Palazzo Chigi".

Dopodiché, solo allora, la voce rimasta oggi "annodata" in gola, irriverente e lieta così risuonerà: "Orsù gioisci oh popolo illuso, sedotto e abbandonato. Alza la testa e riprendi in mano il tuo destino, la tirannia è cessata ed il despota è caduto... Finalmente"!

D.V.

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Commenti al Post:
giampi1966
giampi1966 il 15/12/10 alle 09:35 via WEB
Stiamo parlando di un vero esperto nelle campagne acquisti e comunqeu purtroppo per risollevare le sorti di questo sfortunato paese serve la sostituzione di quasi tutta questa squallida classe politica.
 
 
cornell2
cornell2 il 15/12/10 alle 21:42 via WEB
La sostituzione della Classe Politica? Caro Amico, come avrai capito, è quello che auspico da sempre. Tuttavia, come sai, con gli auspici non si va lontano. Pertanto, bisogna rimboccarsi le maniche, ciascuno nel "proprio piccolo" di cittadino "illuminato", senza cedere agli istinti di rassegnazione, lavorando giorno dopo giorno affinché tutto lo squallore che regna sull'Italia sia spazzato via quanto prima e per sempre. Io ci provo e m'impegno... Che faccio t'aspetto? A presto. D.
 
   
giampi1966
giampi1966 il 16/12/10 alle 11:58 via WEB
Si è vero hai pienamente ragione, mi chiedo se sia possibile farlo in questo sistema... siamo veramente in democrazia? Un partito, un movimento o un sindacato non gradito può sopravvivere anche quando comincia a dare fastidio? A presto carissimo
 
socrate400
socrate400 il 15/12/10 alle 11:01 via WEB
Sono di passaggio ma piu' tardi, appena smonto dal lavoro commntero' perche' abbiamo tante cose da dirci su quest'uomo che vogliamo detronizzare...a dopo...Enrico
 
 
socrate400
socrate400 il 15/12/10 alle 20:26 via WEB
Eccomi, di nuovo alle prese con questo flagello umano, anzi umanoide, innanzi tutto vorrei precisare che il potere non potrebbe mai piegarsi al volere del popolo proprio perche' i due termini sono in antitesi, potere vuol dire avere la possibilita', gli strumenti per piegare la volonta' altrui, il volere prescinde dalla possibilita' di far fare agli altri cio' che si comanda, ecco perche' lui sta ancora al potere. Ovvio che se ci sta e' perche' e' riuscito a corrompere cio' che era disposto alla corruzione, ha avuto gioco facile, ha trovato terreno fertile in coloro che erano disposti a vendersi l'anima per gli agi, i soldi, i privilegi, la forza della nostra volonta' non basta a fronte di questa corruzione, poiche' si ottiene tutto, cosi, al posto delle mani egli ha molti tentacoli, per cui e' arrivato dappertutto. Ci pensi che per non farsi corrompere bisogna avere dei principi saldi, dei valori morali che vanno oltre ogni dire, ci pensi che per portarli avanti e tenervi fede bisogna avere un coraggio ancora piu' grande, ancora piu' intransigente? Il segreto e' questo, mio caro, guardandomi intorno io vedo poche persone, contate sulle dita di una mano, non disposte a cedere, forse perche' nati con una coscienza diversa, con un'umanita' a parte, come se non appartenessero a questa terra, e questo e' senz'altro triste. Io do la colpa di questo a noi stessi, che abbiamo permesso a costui di imperare, di portarci allo sfacelo, di predominare sulle nostre menti, do la colpa a tutti coloro che mi dicono che lui non fa niente di male se va a letto con le escort, a coloro che non ammetteranno mai che ci ha privati della cosa piu' importante: la gioia del pensare, dell'essere indipendenti, trasformandoci tutti in degli automi. Io sono triste, caro Daniele, sono triste perche' in fondo non me la dovrei prendere con lui, ma con tutti quelli che hanno appoggiato impunemente e impudentemente il suo stile di vita, basato sul benessere, sul bieco materialismo, abbattendo del tutto i valori morali ed etici. Sono triste perche' ancora una volta, non cadendo questo governo, abbiamo dimostrato di essere malati fino al midollo, di vigliaccheria, di consumismo, di immoralita'. Anche se nonostante tutto, io spero, come te, che la forza del pensiero libero risorga, al piu' presto, non credo che le coscienze dormiranno ancora a lungo...me lo auguro con tutto il cuore...un saluto...Enrico
 
   
cornell2
cornell2 il 15/12/10 alle 22:32 via WEB
Caro Enrico, come immaginavo, anche stavolta le nostre idee si sono incontrate e completate vicendevolmente. Poco ho dunque da aggiungere, a quanto da te superbamente illustrato. In effetti, la realtà dimostra che solo il "Potere chiami altro Potere" e che al contrario, il "Volere del popolo" sia solo un'illusione artificiosamente creata dal "Dominus", al fine di stringere meglio il guinzaglio al collo dei servi. Anche a me capita sovente di udire discorsi d'apprezzamento, o peggio d'invidia, per le manie da "viveur" del Presidente del Consiglio e credo che proprio in tali punti di vista "deviati" stia la sfida: svegliare le menti obnubilate dal "nulla mediatico", dalle "promesse svendute" e dai "proclami sloganistici" da quattro soldi. Dopo tutto, tra tanti lacchè più o meno "interessati", c'è tanta gente che semplicemente non capisce, perché non è più in grado di farlo... Per questo, senza scherno, né presunzione, ritengo stia a noi, menti "illuminate", il compito di riportare alla Ragione questi poveri incoscienti, svelando loro con la semplicità e la pazienza di un saggio maestro, la truce realtà del mondo, ormai diviso tra populistica demagogia ed invereconda menzogna. Solo così, potremo costruire davvero e non troppo lontano nel tempo, una Società Ideale, più onesta, più libera, più giusta, ed affatto avvezza a subire il Falso Istituzionalizzato promosso da chicchessia. Felice serata Amico. D.
 
 
cornell2
cornell2 il 15/12/10 alle 21:56 via WEB
Caro Enrico, per me è sempre una grande gioia ricevere la tua visita su "questi lidi"... Aspetterò dunque con letizia, le tue acute riflessioni attorno al mio articolo :)) A presto Amico! D.
 
cozza_italia
cozza_italia il 03/01/11 alle 17:18 via WEB
Ciao, interessante il post... Come già prevedevo, il buffone si è rivelato per quel che realmente è... purtroppo! Almirante si starà rivoltando nella tomba!! Che tristezza questi politici... Buon Anno!!!
 
 
cornell2
cornell2 il 03/01/11 alle 21:42 via WEB
Caro amico, mi rallegro del fatto che il mio articolo abbia raccolto anche la tua mai scontata approvazione... I Politici? Per carità, non roviniamoci questi "giorni di festa" e lasciamo ad un avvenire ormai prossimo, ogni commento, ogni critica e ogni polemica che li riguardi... Frattanto, ringraziandoti per essere intervento, ti auguro un "anno come vuoi"... Meglio di così? ^__^ A presto. D.
 
clecle1957
clecle1957 il 04/01/11 alle 23:31 via WEB
Sono daccordo...solo "menti illuminate" potranno far uscire il popolo da questo "incantesimo". Il popolo bambino ha bisogno di qualcuno che lo imbocchi...e solo voi intellettuali siete in grado di fare questo...trasmettere le vostre conoscenze...dire le verità che qualcun'altro vorrebbe tenere nascoste...magari urlare senza fare violenza...prima o poi i tappi dalle orecchie salteranno. Una volta, l'ultimo dell'anno, dalle finestre volavano piatti e bicchieri vecchi e tutto ciò che non serviva più...il mio sogno nel 2010 è stato quello di vedere volar via i paraocchi che gli italiani ormai da anni hanno messo su...chissà se il 1° gennaio 2011 molti di questi paraocchi sono finiti in strada...Comunque auguriamoci un grandioso 2011...le premesse ci sono!!! Clelia
 
 
cornell2
cornell2 il 06/01/11 alle 10:28 via WEB
Cara Clelia, sono lieto e onorato dell'appellativo di cui mi omaggi. Tuttavia, in verità ti dico di non aver mai compreso appieno il senso la categoria degli "intellettuali". A mio modesto parere, essa può contenere tutto e niente, tutti e nessuno... Senza considerare, che quanti si proclamino tali, finiscano per apparire agli occhi altrui, come degli individui egocentrici con tante idee confuse nella testa e troppa svergognata e sterile saccenteria nelle parole. Io mi sento un semplice cittadino, che giorno dopo giorno, assieme a te e a tante altre migliaia di brave persone, oneste, libere nell'anima, pretendenti il vero e proiettate al futuro, si "sacrifica" - con la costanza di una goccia d'acqua, che alla fine diventa un fiume - per ravvedere chi si accontenti di vivere una vita di rassegnazione, di disagio e d'intrinseca ed inspiegabile disperazione. Se questa è la "luce", noi siamo gli "illuminati"... A noi spetta l'arduo, ma impagabile compito di donare un nuovo mattino al "popolo bambino". Serriamo le file e "tiriamo dritti", cosicché quest'oggi fasullo e ladro, possa far spazio ad un domani giusto ed equo. Felice 2011 amica mia! ^__^
 
margheritagautier2
margheritagautier2 il 05/01/11 alle 12:54 via WEB
Non e' triste, pero', caro Daniele, che solo le menti illuminate, solo gli intellettuali potranno far uscire il nostro stato da questo incantesimo, a me gia' stanca pensare che io debba cercare di ammannire la gente, che debba dire io a loro cosa e' giusto e non lo e', mi fa rabbrividire il pensiero che il popolo accetti passivamente cio' che gli viene propinato come il meglio che si puo' avere, poiche' di questo popolo, che accetta tutto passivamente, non mi fido, vorrei che ognuno si trasformasse in mente pensante, che ognuno decidesse cosa sia meglio per se stessi, ognuno ha il sacrosanto dovere di farlo, il popolo non dovrebbe essere ignorante, lo so che ci vuole tempo per informarsi a dovere, ma mi accorgo che di tempo inutilmente se ne perde tanto, dietro ai touchscreen per ore, ai videogiochi, alle letture da parrucchiere, a cazzeggiare in giro con le auto o a fare pettegolezzo. Credo non ci siano scuse per la nostra mancanza di informazioni, per la nostra apatia, per il nostro disinteresse, ecco mi piacerebbe che avvenga la presa di coscienza che siamo tutti responsabili di questo sfacelo, poiche' quei politici che ora stanno al governo, sono il risultato di questa indolenza, pigrizia, corruzione, insensatezza...e anche oggi ho detto la mia...un saluto, caro davide e buon anno...Serena
 
 
cornell2
cornell2 il 06/01/11 alle 10:42 via WEB
Cara Serena, personalmente non mi sento responsabile dello sfacelo che ci tocca vivere... D'altro canto, non mi pesa dire alle persone cosa sia giusto e cosa non lo sia. Insomma, fatto salvo il principio che io non sia il "Portatore della Verità Assoluta", non mi spiace agire quotidianamente per cambiar le cose. Basta poco: un sorriso, una parola, un consiglio, un articolo pubblicato qua e là per la Rete, un confronto con il diverso punto di vista, un atto concreto... Credo che ogni riflessione o azione condivisa, che dimostri probità e che anche indirettamente dia prova di altruismo, solidarietà ed equità (in un senso non scialbo dei termini, ma fieramente pretenzioso) e che non faccia sconti in termini di onestà, verità e giustizia, sia il solo modo per garantire veramente - ben oltre le false intenzioni declamate a braccio da questo o quel politico - il "bene comune". La vita è nostra, riprendiamocela assieme al diritto di pretendere un domani migliore e soprattutto felice. Buon Anno! D.
 
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