Da zer0 a me

Etimo delle Canzoni


Inizia l’estate: consumata la notte della lunga danza ancora il mio pensiero è pieno di musica e di canzoni, così oggi parlerò di questo, di bellissime canzoni e di talentuosi interpreti ed autori.Sono stato spettatore della presentazione del proprio libro da parte dello scrittore Massimiliano Lepratti e del suo volume: De André in classe. Una serata affascinante dove l’autore si è concesso al racconto della vita dell'indimenticato cantautore genovese attraverso una proposta didattica che racconta di Storia, Filosofia, Politica, Scienza, Poesia e Prosa tutto attraverso le canzoni di Fabrizio De André. Vera enciclopedia vivente sulla storia di questo artista, il Lepratti ha deliziato la platea con aneddoti ed immagini meno note sulla vita di De André, perfezionando la sua esposizione con momenti musicali capaci di descrivere le emozioni più belle che queste canzoni lasciano in chi le ascolta.Credo di avere aggravato il vizio, di per sé già piuttosto criminoso, di cercare l’origine delle parole; ho complicato questa tendenza malsana con il desiderio di sapere di più, quando possibile, anche sull’origine delle canzoni, e sulla loro vibrazione sopra la corda del destino che lega la vita degli artisti.Scopro così ancora una volta di più che le canzoni sono importanti, fondamentali anzi, non solo per la vita dei semplici fruitori, che da queste traggono il tappeto di note sul quale camminare meglio sopra i ruvidi accidentati della vita, ma anche per gli artisti stessi che le hanno accarezzate.Pessimo studente, rampollo di un’ottima famiglia, Fabrizio finì in qualche modo il liceo per poi avventurarsi negli studi universitari, Medicina, Lettere, infine Giurisprudenza dove sostenne 18 esami, fino ad avvicinare una laurea che non conseguì mai. L’anno 1967 fu per lui un anno di pesante crisi, esplosa il 27 gennaio con il suicidio dell’amico e collaboratore Luigi Tenco al Festival di Sanremo. Proprio in quei giorni, racconta, pensava di concludere la sua carriera artistica, poco remunerativa sotto il profilo economico ed ancor  più amara sotto quello degli affetti quando fu contattato da Mina, che desiderava la sua Canzone di Marinella, che in questo modo divenne il successo raccontato dalla cronaca. Questa canzone, dedicata ad una prostituta il cui corpo fu trovato massacrato nel greto di un fiume, diventa una favola, ma non per questo un dramma meno intenso, attraverso la saensibilità umana ed artistica di Fabrizio. Sarà anche un best seller garantendogli quella indipendenza economica e la decisione di risparmiare al mondo un pessimo avvocato, per chi lo apprezza è viceversa il prolungamento di una carriera che ha lasciato meraviglie ineguagliate di musica e testi.C’è ancora un’altra canzone che ha una storia interessante e che ha riscattato una voce bellissima dall’oblio, era l’anno 1983 quando Mia Martini, complice la terribile campagna denigratoria nei suoi confronti aveva interrotto la propria carriera di cantante. In quel periodo il principe della canzone Francesco De Gregori la contattò per regalarle uno dei suoi pezzi più struggenti: La Donna Cannone, che Mimì sulle prime rifiutò; però quel gesto e certamente quelle note struggenti ebbero il potere di richiamarla fuori dalle quinte a ritrovare gli applausi meritatissimi ed un riscatto fatto di successo e di affetto popolare.Ecco, ragionavo su quanto anche le canzoni non solo abbiano un’anima bellissima, ma possiedano anche una storia che avvolge e trascina le vite dei loro compositori e degli artisti che le cantano. Storie che trovo così belle ed umane che oggi, volevo raccontarle per chi non le avesse conosciute già.