Da zer0 a me

Di mare di vento e di spada


È un periodo fortemente accelerato della mia vita, solitamente placida, fatta di eventi che seguono secondo tradizione consolidata un concatenarsi di eventi ritmici.Quest’anno Maggio inizia diversamente, le regate domenicali mi sono valse l’invito a partecipare ad una regata d’altura che collega la bella città di Pesaro alla bellissima città di Rovigno. Un invito che mi regala quell’abbraccio di mare lungo e profondo che scaccia i timori della vita.Un po’ di giorni in compagnia del vento quindi, di quello da cercare con ichi-gan, osservando oltre la normale visione, i colori del mare e il disegno nel cielo. Momenti dove di estrema importanza è ni-soku, che adesso diventa l’assetto della barca, l’equilibrio, il gioco sapiente dei pesi, ed ancora non manca il san-tan, il coraggio di superare la sfida ed il confronto con le altre barche, tutti splendide pedine colorate sulla scacchiera liquida più bella del mondo. Ecco perché ci vuole Shiryoku non solo per le manovre decise, non solo con la forza dei muscoli, ma quella dello spirito e della determinazione, la vigile attenzione nel tratto notturno, perché la barca non si ferma mai, anzi sempre deve correre al meglio.C’è alla fine il premio della visione della meta, ma questa volta con il cronometro che scorre e decreta vittorie, questa volta con il tempo che gli uomini portano sul mare.Ah gli uomini che non sanno rinunciare al proprio mondo: orologi, navigatori satellitari, e mille pensieri che sanno di terra, perfino quelli di spada.Buon Vento!Christopher Cross - Ride like the wind