Da zer0 a me

L'uomo "senza qualità"


Oggi è il compleanno di Angelo Branduardi, 64 anni terreni e 40 di carriera come cantautore, anche se come musicista si rivela ancora prima con un diploma in violino al Conservatorio genovese a soli 16 anni. È una persona che ho incontrato diverse volte nella vita mosso dal significato profondo che la sua musica scuote dentro di me.Festeggio anche io oggi, assieme a tanti “Malandrini” nel modo migliore possibile: cantando le sue canzoni.Tra le moltissime ho scelto qualcosa di meno noto, preso dal primo disco del ’74 che ancora conservo geloso e che si conclude con questa riflessione sull’opera capolavoro di Musil.Questa canzone è uno dei primi rizomi che hanno mosso verso la parte profonda del mio cuore facendo crescere radici solide e nutrienti della cui linfa ancora mi sazio e per questo sento il bisogno di ringraziare con meraviglia armoniosa e riconoscenza cromatica.Auguri Maestro!   È vero, da tempo ha varcato i confini, il respiro sospeso ho cercato il cammino, ma quando anche l'ultima strada era chiusa ho lasciato in porto la nave ed oggi cammino. In frammenti di vetro il mio amore ho creato, con parole leggere te l'ho raccontato, la mia voce oggi ti parla di sogni, tu li senti dentro di te e non li rifiuti. Ora lo so, tu mi conosci quando mi cerchi con la mano e resto lì ad aspettare un gesto tuo; e l'attesa non è un peso, sopra gli alberi sono alte le montagne, ti rifugi nelle pieghe del tuo viso il cammino è verso il Regno Millenario Ora lo sai io ti conosco quando ti cerco con la mano e resti lì ad aspettare un gesto mio; E l'attesa ti dispiace ed al vento si inchinano gli abeti le tue braccia e le tue mani sono ali siamo in volo verso il Regno Millenario